Pd, Girogio Tonini: "Sconfitto l'anti-berlusconismo. Ora stop a Travaglio e Repubblica"
"Ora bisogna dire stop a Travaglio e Repubblica". Intervistato da Alberto Maggi ad Affaritaliani.it, non usa mezzi termini Giorgio Tonini, vicecapogruppo del Pd al Senato e mette nel mirino, nel day after della sentenza su Ruby, Repubblica e il Fatto Quotidiano. Le parole del dem sembrano le stesse che possa usare un esponente azzurro, invece a quanto pare anche a sinistra si sono stufati del giustizialismo travaglino e quello di Ezio Mauro.
Liberiamoci degli antiCav - Tonini è chiaro, la rinascita del Pd passa dal superamento e dall'eliminazione dell'antiberlusconismo: "Tanti personaggi della televisione, dei giornali, dei talk show e diversi intellettuali. Addirittura criticavano i nostri leader per essere troppo poco anti-berlusconiani. La capacità di mobilitare una minoranza intensa non ti fa vincere le elezioni ma solo i congressi. E' un bene che ci siamo liberati dalla subalternità all'anti-berlusconismo. E' stata la premessa per la ripresa del Pd, portata avanti con Renzi", racconta ad Affaritaliani.it. Insomma dalle parti del Pd cominciano ad aver voglia di far pulizia. Il Pd renziano dunque vuole cambiare strada e Marco Travaglio, come lo stesso Ezio Mauro sembrano ormai essere un ostacolo al progetto delle riforme volute dal premier e dal Cav. Così nel giorno in cui eravamo abituati a vedere la sinistra gongolare sulle condanne di Silvio ecco che cambia lo scenario. E' il Pd a criticare il veleno antiCav che arriva dal Fatto e da Repubblica.
Il nuovo corso (senza Travaglio e Mauro) - Così Tonini sottolinea: "L'aveva già detto Veltroni nel 2006 e nel 2007, quando fece una campagna elettorale senza nominare mai Berlusconi proprio perché voleva far entrare nel Centrosinistra il concetto che si vince con le proposte e non demonizzando l'avversario. E' senz'altro vero che il Centrosinistra è stato troppo sublaterno a una certa forma di anti-berlusconismo. Ma con Renzi è tutto finito. Alcune di queste realtà antiberlusconiane hanno una cultura del contro e non del proporre. Ma per fortuna con Renzi il Pd ha vinto questa battaglia e ha detto stop". Insomma Travaglio e Mauro cominciano a tremare...
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