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domenica 10 giugno 2012

Sanità. Aborto: in Italia in crescita i Medici Obiettori di Coscienza.


ATTUALITA'. ABORTO: IN ITALIA IN CRESCITA I MEDICI OBIETTORI DI COSCIENZA

di Sabatino Laurenza


Il numero dei medici che si rifiutano di praticare l'aborto dichiarandosi obiettori di coscienza in Italia cresce di anno in anno. A più di trent'anni dall'approvazione della legge sull'interruzione di gravidanza, oggi circa l'80% dei dottori non pratica l'aborto quando appena quindici anni fa, nel 1997, il loro numero rappresentava il 60% dei ginecologi e il 50% degli anestesisti. Sono questi i numeri rivelati dall'associazione Consulta di Bioetica onlus che da domani lancerà nel nostro Paese la campagna contro l'obiezione di coscienza dallo slogan eloquente “Il buon medico non obietta”. Le motivazioni oggi ammesse, affinchè si possa compiere una "pratica" che di fatto uccide una vita umana, sono diverse. In primo luogo i casi di salute della madre, di gravi malformazioni del feto, di violenza carnale subita. Ma anche per il solo giudizio della donna sulla propria impossibilità di diventare madre ad esempio per giovane età, per rapporti preesistenti al di fuori dei quali è stato concepito il bambino, per timore delle reazioni del proprio nucleo familiare (o della società in genere) nei confronti di una gravidanza avvenuta fuori da quanto si percepisca come lecito. In diversi paesi, tra cui l'Italia, l'aborto è garantito anche alle minorenni, cui, in assenza dei genitori, viene affiancato un tutore del tribunale minorile.






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