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giovedì 15 marzo 2012

Calcio. Champions: 4-1. Sfuma nel recupero il sogno Napoli.


CALCIO. NAPOLI, SFUMA IL SOGNO CHAMPIONS!

di Sabatino Laurenza

Non basta il cuore al Napoli. Nel ritorno degli ottavi di Champions League contro il Chelsea non riesce agli azzurri l'impresa di approdare, per la prima volta nella sua storia, ai quarti della massima competizione europea. Allo Stamford Bridge di Londra la squadra partenopea esce sconfitta per 4-1 dopo i tempi supplementari e una partita vibrante e molto intensa, con colpi di scena a ripetizione. Chelsea in vantaggio al 28' con Drogba, raddoppio di Terry al 47'. Poi al 54' l'acuto di Inler per il Napoli, con un gol magistrale da fuori area, che sembrava essere il colpo del k.o. per la squadra londinese. Che però non demorde e con Lampard su rigore al 74' trova il doppio vantaggio (3-1) e annulla il "bottino" azzurro della sfida d'andata. Partita che si è decisa ai supplementari in favore del Chelsea con un gol di Ivanovic al minuto 104', che spegne difatti i sogni di gloria della squadra di mister Mazzarri. Napoli che paga a caro prezzo il il poco cinismo nel primo tempo, in cui crea numerose occasioni da gol non sfruttate a dovere. Poi ci sono le solite amnesie difensive causate da errori individuali (i difensori perdono in modo netto le sfide aeree soffrendo maledettamente la maggiore fisicità degli inglesi) e la poca esperienza in campo internazionale, ancora più accentuata al cospetto di una compagine, quella dei blues, abituata a certi palcoscenici. Grande delusione per il presidente De Laurentiis, che cullava il sogno di regalare un dispiacere ad Abramovich dopo aver costretto al boccone amaro anche lo sceicco del City Mansour, e soprattutto per i cinquemila tifosi partenopei che hanno incitato la squadra per tutti i 120' minuti di gioco e che comunque alla fine hanno applaudito i loro beniamini all'uscita del rettangolo di gioco. È stata, comunque, una grande avventura, una cavalcata in certi momenti esaltante, anche se al Napoli non è riuscito il colpo finale, realizzare ciò che non era riuscito ad ottenere mai nella sua storia, neppure ai tempi di Maradona e di Careca: i quarti di finali di Champions. 

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