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lunedì 2 gennaio 2017

"Molestate in piazza da stranieri" Assalto sessuale, una donna italiana

Innsbruck come Colonia: "Donne molestate in piazza da stranieri", una è italiana



Dopo Colonia nel 2015, Innsbruck nel 2016: assalto sessuale di Capodanno nella cittadina austriaca, dove alcune donne tra cui un'italiana sono state molestate mentre festeggiavano in piazza la notte di San Silvestro. Secondo quanto riferito da TgCom che cita la polizia locale, l'episodio è accaduto a Marktplatz, nel centro storico della città: un gruppetto di 5-6 uomini, "dall'aspetto straniero" ha molestato alcune turiste provenienti da Germania, Romania e Italia. Non è ancora chiara l'identità dei molestatori.

LA STRAGE IN DISCOTECA Tutta la verità sul terrorista: come ha ucciso (e un dubbio)

Istanbul, il terrorista della discoteca "non era vestito da Babbo Natale"



"Non è vero" che l'attentatore che ha ucciso 39 persone la notte di Capodanno nella discoteca Reina di Istanbul era "travestito da Babbo Natale". A dirlo, smentendo quanto appariva chiaro da un video registrato dalle telecamere interne del locale, è stato il premier turco, Binali Yildirim. Il killer, entrato nelle discoteca con un kalashnikov, ha lasciato l'arma nel locale e la polizia, spiega ancora il premier, "ha alcune ipotesi sulla sua identità" e "alcuni dettagli sono emersi ma le autorità stanno lavorando per arrivare a un risultato concreto". Secondo quanto riferito dalla CNNTurk la polizia ha lanciato una operazione in un quartiere vicino vicino a Ortakoy, dove è avvenuta la strage, alla ricerca del sospettato. Ancora incerta, dunque, la dinamica dell'attacco. Il killer "ha sparato al poliziotto alla porta, è entrato, ha mitragliato e ucciso persone innocenti. Poi ha abbandonato l'arma ed è fuggito nel caos", è la ricostruzione fornita da Binali Yildirim. Nel frattempo aumentano i dubbi sul "commando": rintracciata l'auto su cui il terrorista è arrivato al locale, secondo la stampa turca si sta facendo strada l'ipotesi che la strage possa essere opera di almeno due persone. 

domenica 1 gennaio 2017

Immigrazione, la svolta della Polizia: "Più retate e espulsioni sui clandestini"

Immigrazione, la svolta: "Più retate e espulsioni sugli irregolari"



"Conferire massimo impulso all'attività di rintraccio dei cittadini dei Paesi terzi in posizione irregolare, in particolare attraverso una specifica attività di controllo delle diverse forze di polizia". È il dikat del capo della Polizia Franco Gabrielli, in una circolare emanata nell'ultimo giorno dell'anno a tutte le forze dell’ordine. Parole chiare nel mondo che vive sotto la costante minaccia del terrorismo.

Gabrielli infatti mette in luce come il dispositivo volto al controllo ed all'allontanamento degli stranieri irregolari consenta spesso di "intercettare fenomeni di sfruttamento e di inquinamento dell'economia del territorio collegati a forme di criminalità organizzata di livello nazionale o transnazionale" rivestendo un ruolo importante "nell'azione di prevenzione e contrasto dell'attuale contesto di crisi a fronte di una crescente pressione migratoria e di uno scenario internazionale connotato da instabilità e da minacce che impongono di profondere il massimo impegno nelle attività volte a mantenere il territorio sotto controllo".

La politica dei rimpatri per gli irregolari, del resto, è ormai una priorità nel contesto dell'Unione Europea. A tal proposito è necessaria una "preventiva pianificazione dei servizi mirati al fine di ottimizzare le risorse disponibili nel più ampio contesto delle esigenze operative a livello territoriale" con l’attivazione di "piani straordinari di controllo del territorio volti non solo il contrasto dell'immigrazione irregolare ma anche allo sfruttamento della manodopera e alle varie forme di criminalità che attingono dal circuito della clandestinità".

Un compito fondamentale sarà quello svolto dalla direzione centrale per l’immigrazione che curerà "il necessario raccordo con gli uffici immigrazione delle questure per una pianificazione più specifica di tale attività di controllo con riguardo in particolare all'assegnazione dei posti nei Centri di identificazione ed espulsione (i Cie, ndr)".

"Meningite, epidemia e focolaio cattivo" L'esperto horror: la regione in pericolo

PARLA L'ESPERTO "Epidemia e focolaio cattivo: la verità sulla meningite"



Il professor Francesco Menichetti, primario del reparto di malattie infettive dell'ospedale Cisanello di Pisa, non ha dubbi sulla meningite. Ci vorranno anni per abbatterla in Toscana. I casi accertati di meningite di tipo C, negli ultimi due anni, sono 60, e 13 le morti registrate. "Sono due anni che stiamo assistendo a una particolare concentrazione di casi di malattie provocate dal meningococco di gruppo C", dice al Giornale.

Menichetti ammette: "C'è quello che noi chiamiamo un cluster epidemico, ovvero un focolaio con delle caratteristiche, però, che lo rendono particolarmente grave rispetto alle esperienze precedenti perché questo è un microbo molto più virulento degli altri: dà setticemie che sono molto più rischiose delle meningiti, perché di setticemia si muore nel 40% dei casi, di meningite nel 10%. La setticemia è la forma più grave e iperacuta, come quella del bimbo deceduto".

Secondo il medico il vaccino è essenziale. "Il vaccino, se correttamente somministrato (e il bimbo di 22 mesi non lo aveva fatto, mentre aveva fatto altre vaccinazioni, quelle obbligatorie, ndr) serve a proteggere dalla malattia o ad attenuarne la virulenza. La vaccinazione è sempre da raccomandare, a tal punto che la Regione, due giorni fa, ha dettato nuove regole che prevedono tre vaccinazioni per i bambini proprio perché si è capito che la copertura non dura oltre i 5 anni".

Che si deve fare se si ha il sospetto di aver contratto la meningite? "Se si rilevano febbre alta, mal di testa e macchie sul corpo non bisogna esitare, sottovalutando la situazione, ma correre al pronto soccorso. Il meningococco è iperinvasivo, molto aggressivo e rapido. La velocità di intervento può far la differenza tra la vita e la morte".

Partita Iva e medico per le prostitute Nasce il partito delle Case chiuse / Foto

Partita Iva e medico, la porno-idea del politico: riapriamo le case chiuse



"Movimento nazionale per la reintroduzione delle case chiuse". E' questo il nome di una nuova pagina Facebook. Il fondatore è Giorgio Pasetto, consigliere comunale di Verona che appartiene all'area del sindaco della città e leader di Fare, Flavio Tosi.

L'obiettivo del Movimento - come si legge su Italia Oggi - è arrivare all'approvazione di una proposta di legge d'iniziativa popolare per la riapertura delle case chiuse in Italia, abrogando la legge Merlin del 20 febbraio 1958 che abolì la regolamentazione statale della prostituzione.

I moderni "bordelli" dovrebbero avere la "forma di una Srl e la presenza di un medico come direttore sanitario e di un direttore tecnico laureato in scienze motorie o in fisioterapia". Inoltre, ogni prostituta dovrebbe aprire la partita Iva e dovrebbe ricevere i clienti in locali adeguati, che rispettino le norme igienico-sanitarie e che comprendano saune, piscine, bar e ristoranti. Immediato, e inevitabile, il commento contrario di Mario Adinolfi. 

Boschi, la mossa segreta nel Palazzo La voce: che fa alle spalle del premier

Boschi, quella voce da Palazzo: le sue mosse in gran segreto



Maria Elena Boschi, secondo Luigi Bisignani, ha (politicamente) stregato il neo presidente del consiglio Paolo Gentiloni. Lo capisce innanzitutto da quelle dichiarazioni del premier in cui ha detto di essere stato lui a volerla come sottosegretario. L'editorialista sempre informatissimo scrive sul Tempo che l'ex ministro si è già data da fare per piazzare i suoi uomini. Maria Elena, si legge, "in poche mosse ha dato scacco a Gentiloni che non si è portato neppure la fedelissima Lorenza Bonaccorsi".

Poi la Boschi, neo sottosegretario, "ha fatto confermare il suo Paolo Aquilanti, proveniente  dal Senato, che era già riuscito ad imporre a Renzi dopo il breve regno di Mauro Bonaretti. E insediando a Palazzo Chigi in un posto chiave Cristiano Ceresani, conoscitore  di tutti i segreti nei bilanci e nei disavanzi di Montecitorio, che si è abbeverato in passato a Ciriaco De Mita quando ne è stato genero per poi diventare funzionale nelle varie trasformazioni dell'ex PCI".

La mossa finale dell'ex ministro, secondo Bisignani, sarebbe questa: "Per conquistare definitivamente il Palazzo la Boschi punta a far sloggiare verso il Consiglio di Stato la sua 'nemica amatissima' Antonella Manzione, la vigilessa, dall'ufficio legislativo". Per quell'incarico ci sarebbe già pronto un candidato, Roberto Cerreto, ombra di Enrico Letta, ds per tutte le stagioni, e suo ex capo di gabinetto. 

Istanbul, attentato a Capodanno 39 morti, 15 stranieri: "È l'Isis"

Strage di Capodanno. Assalto al night: 35 morti: "È un attacco dell'Isis"



Sono morte 35 persone a Istanbul, in Turchia, dopo un attacco armato in un famoso night club della città, il Reina. Altre 40 sono rimaste ferite. In due hanno fatto irruzione nel locale vestiti da Babbo Natale e hanno aperto il fuoco sulla folla. Uno dei due attentatori è rimasto a lungo nel locale, circondato dalla polizia pronta a intervenire con un blitz.

Secondo Al Jazeera, dietro l’attentato ci sarebbe l’organizzazione dell’Isis, anche se al momento non ci sono state rivendicazioni.