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venerdì 28 ottobre 2016

"Pannolini con sostanze cancerogene" Una bomba: la marca sotto accusa

Pannolini Pampers, l'accusa-bomba: "Hanno sostanze cancerogene"



Sostanze cancerogene nei pannolini, e l'accusa è pesantissima perché riguarda un colosso come Pampers. L'allarme è partito in Francia ma rischia ovviamente di espandersi in tutta Europa. Secondo uno studio pubblicato martedì dal quotidiano Le Parisien, gli strati dei pannolini Pampers conterrebbero derivati del petrolio IPA (idrocarburi policlinici aromatici), classificati dall'Ue come cancerogeni. Non solo: l'azienda userebbe il benzo-antracene e crisene per rendere i pannolini meno irritanti ed evitare arrossamenti e dermatiti sulla pelle del bebè. Ludivine Ferrer, direttrice dell'Asef, intervistata da Le Parisien attacca: "È legale, ma lasciare anche la minima quantità di componenti pericolose è comunque moralmente troppo. Tanto più che gli industriali non sono obbligati ad aggiungere queste sostanze chimiche!".

"Non usiamo sostanze tossiche - si legge in una nota diffusa da Pampers -. Ad ogni modo siamo a disposizione di chiunque voglia dei chiarimenti sui materiali utilizzati nella realizzazione dei nostri prodotti". E da uno dei tanti forum di mamme parte il contrattacco: "Non è escluso che nei prossimi giorni possa partire una class action contro l'azienda leader nel mondo dei prodotti per l'infanzia".

La relazione tra clima e terremoti? Il geologo: "Nelle viscere della Terra.."

Il geologo Paolo Messina: "Nessuna relazione tra il clima e i terremoti"



L'ultima scossa che ha colpito il centro Italia scatena, di nuovo, la psicosi da terremoto. Il Paese si interroga su cause, conseguenze e prevenzione. E a mettere qualche puntino sulle "i", ci pensa Paolo Messina, direttore dell'Istituto di Geologia ambientale e geoingegneria del Cnr, un geologo esperto di terremoti, che su Il Mattino offre le risposte a diversi interrogativi. Tra questi, una delle domande ricorrenti negli ultimi giorni: è vero che il clima influisce sui terremoti? Messina taglia corto: "Si tratta di una vera e propria leggenda metropolitana. I movimenti e l'energia che si libera - spiega - avvengono a otto-quindici chilometri di profondità rispetto alla crosta terrestre. A quella profondità la temperatura è molto, ma molto diversa da quella in superficie. I cambiamenti climatici che avvengono sopra non possono in alcun modo influire sugli spostamenti in profondità". E ancora: "Sento spesso anche io ripetere questa sciocchezza, la sento anche in questo periodo in cui abbiamo le temperature più alte rispetto ad anni precedenti. I mutamenti meterologici no influenzano in alcun modo i terremoti, questo possiamo affermarlo con certezza", conclude.

Addio Seb Vettel, arriva un italiano: Ferrari, la storica rivoluzione / Foto

Ferrari, l'italiano Antonio Giovinazzi al posto di Sebastian Vettel?



Tutto pronto per una nuova, e radicale, svolta in casa Ferrari. Sergio Marchionne, ha ammesso di aver fallito come manager del Cavallino sportivo: in settecento giorni da presidente di Maranello la Ferrari è clamorosamente tornata indietro sia in termini di vittorie che di credibilità. Si parla, ovviamente, di Formula 1.

Per questo motivo il manager italo-canadese starebbe pensando a una vera e proprio rivoluzione. In primis Maurizio Arrivabene, che dovrebbe essere affiancato da una spalla o addirittura sostituito. Mistero, per ora, sul nome. Ma la novità più clamorosa è quella sul fronte dei piloti: il rinnovo di Sebastian Vettel, in scadenza alla fine della prossima stagione e reduce da un anno molto deludente, sarebbe tutto tranne che scontato. Marchionne starebbe pensando così a un giovane talento italiano per l’apertura del 2018, magari da affiancare a Max Verstappen, il sogno proibito della Ferrari.

Ma chi sarebbe l'italiano in lizza per guidare il Cavallino? Il nome più accreditato sarebbe quello di Antonio Giovinazzi, il talento della Gp2 autore da gare memorabili. Come confermato dal suo manager, Enrico Zanarini, la Ferrari starebbe studiando un modo per non farsi scappare il ragazzo. Infine, una nota su Kimi Raikkonen: molto apprezzato da Marchionne, resterà ben saldo in Ferrari anche il prossimo anno, al termine del quale potrebbe appendere le scarpette da pilota al chiodo.

Vai a prostitute e ti beccano? Applicata la nuova legge, sei rovinato: la multa (cifre insostenibili)

Rho, sorpreso in furgone con una prostituta: multa da 10mila euro



Una multa che fa scuola. Un scappetella con una prostituta che costa carissimo. Siamo a Rho, in provincia di Milano, dove un camionista vicentino di 26 anni, mercoledì mattina, dopo una consegna si è concesso una "pausa" con una prostituta romena. I due non si sono neppure appartati, e così, non al riparo da occhi indiscreti, sono stati pizzicati mentre facevano sesso su un furgoncino sul ciglio della strada, parzialmente nudi. Così sono intervenute le forze dell'ordine, che hanno staccato una multa da 10mila euro ciascuno per atti osceni in luogo pubblico, in applicazione della nuova normativa che ha depenalizzato il reato, introducendo però pesantissime sanzioni amministrative, che vanno da un minimo di 5mila a un massimo di 30mila euro.

"La polizia mi segua, non obbedite più ": clamoroso appello di Matteo Salvini

Immigrazione, Matteo Salvini alle forze dell'ordine: "Disobbedite agli ordini sbagliati"



Dopo i fatti di Goro e Gorino, interviene a gamba tesa Matteo Salvini: "Invitiamo i sindaci e i cittadini a ribellarsi in maniera pacifica ma a ribellarsi. La misura è colma: a Goro hanno vinto i cittadini, non i partiti. Bisogna vedere cosa fanno i milanesi". Così il segretario della Lega Nord a margine di un presidio alla caserma Montello di Milano, dove dal primo novembre saranno ospitati 300 profughi. "I due terzi di quelli che manteniamo - ha aggiunto Salvini - sono immigrati clandestini: lo dice la commissione del governo, un Governo scafista che fa business sulla pelle degli italiani e degli immigrati per bene. Questa è un'operazione razzista, nazista, di pulizia etnica: finalmente la gente comincia a reagire con le buone maniere ma a reagire".

E ancora: "Il problema non è dove metterli ma non farli partire e non disseminarli per l'Italia. Il governo li fa partire perché ci guadagna, ci guadagnano i ministri e le loro cooperative. A Goro hanno reagito in un paese governato dalla sinistra, quindi, non i fascisti e i razzisti. Hanno fatto bene, la penso come il parroco". Dunque il leader della Lega Nord si è rivolto direttamente alle forze dell'ordine: "Tante donne e uomini della polizia, dei carabinieri e dalla marina militare che tutti i giorni sotto voce mi dicono che sono stufi di portare in casa quelli che poi devono inseguire: aspetto il giorno in cui uomini e donne in divisa ci daranno una mano. Obbedire è giusto, disobbedire a ordini sbagliati è altrettanto giusto", ha esortato il segretario della Lega Nord.

"Che frustrazione, molto meglio...". Clamoroso: cronista Rai in diretta contro la Rai. È il caos

Angela Caponnetto, la mezzobusto Rai contro la Rai: "Sistema elefantiaco, meglio Sky"



Come in ogni terremoto, la Rai pagata coi nostri soldi, arriva con un elefantiaco ritardo a trasmettere la diretta. Una fattispecie che ha fatto scattare la proverbiale mosca al naso all'onnipresente Michele Anzaldi, il quale ha puntato il dito contro Viale Mazzini per i ritardi. E a fornire delle spiegazioni, molto polemiche, è stata la giornalista Rai Angela Caponnetto. su Twitter.

La mezzobusto non si è nascosta, affatto, e anzi ha puntato il dito contro la sua stessa azienda. Incalzata dalle critiche sui ritardi, risponde con un primo cinguettio: "Chiedete ai nostri mezzi di produzione. Abbiamo gli invitati ma non ci arrivano i mezzi". Dunque, in un crescendo, al secondo cinguettio spiega: "Stiamo lavorando da ore e senza tregua e senza soddisfazioni: sistema elefantiaco!".

Parole grosse, insomma. Ma non è finita. Terzo tweet: "Sky ha un cameraman con uno zainetto senza giornalista. Noi un esercito senza telecamere". Infine, a concludere il quarto tweet: "E per concludere: abbiamo ora tutti i colleghi su tutti i fronti Sky stesse immagini da ore". Una clamorosa presa di posizione: secondo la mezzobusto Rai, in buona sostanza, la Rai fa schifo. Molto meglio Sky. Chissà cosa ne penseranno ai piani alti di Viale Mazzini...

Rai, maxi-spot elettorale pro-Renzi: 1 mln di euro per 1 ora con... / Foto

Renzi e lo spottone elettorale in diretta Rai (pagato caro da noi)



Uno spot elettorale per Matteo Renzi da un'ora e mezza di diretta tv, al modico costo di un milione di euro. Della Rai, e dunque nostri. Appuntamento, per chi vuole, sabato prossimo sul divano di casa: il premier interverrà all'inaugurazione della famosissima (famigerata?) Nuvola dell'archistar più amato dalla sinistra italiana, Massimiliano Fuksas. 

Renzi con il nuovo Centro Congressi di Roma c'entra poco o nulla: come ricorda Il Giornale, l'inizio dei lavori risale a 16 anni fa, un colosso da 9 cantieri, mille varianti e 239 milioni di euro di spesa. Ora però, come da tradizione italica, sarà proprio il premier in carica a raccoglierne mediaticamente i frutti, partecipando al vernissage sotto gli obiettivi attenti di viale Mazzini. Una "grande opera" per un "grande evento" in diretta, dalle 18.30 alle 20 su Raiuno, "in un'alternanza di spettacolo e di interventi istituzionali", come spiegato dal direttore di Raiuno Andrea Fabiano.

Ancora il Giornale spiega come l'ente Eur, società che ha realizzato la Nuvola, copra i costi della festa con 1.800 invitati e della cena di gala da 120mila euro, mentre la tv pubblica si sobbarcherà i costi della trasmissione ricevendo 600mila euro dall'ente Eur e un pacchetto da 400mila euro per l'utilizzo della location nel 2017.

Allo show, suggestivamente intitolato Tra Roma e il cielo, prenderanno parte anche star mondiali come il cantante Michael Bublè. Nessun problema: Renzi se la canta e se la suona benissimo anche da solo.