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mercoledì 23 marzo 2016

L'umiliazione: "Nessuna responsabilità" Strage Erasmus, schiaffo alle famiglie

"Nessuna responsabilità". La strage delle studentesse: il "contratto" umilia le famiglie



"Nessuna responsabilità". Dopo la tragedia dell'Erasmus emerge una clausola inserita nel format di iscrizione per andare alla festa di Valencia dall'associazione di studenti nata a Bruxelles nel 1989 e che oggi conta una rete di migliaia di ragazzi in tutto il mondo "Erasmus student network declina ogni responsabilità se uno studente subisce danni, lesioni o incidenti", si legge.

Era una delle tante postille di "Termini e condizioni" che si trovavano sotto forma di un piccolo link alla fine del lungo programma di divertimento organizzato proprio dalla Esn. Si pagava intorno ai 20 euro, così come hanno fatto le studentesse Francesca Bonello, Elisa Valent,Valentina Gallo, Elena Maestrini, Lucrezia Borghi, Serena Saracino e Elisa Scarascia Mugnozza, e tutto era organizzato, compresa questa contraddizione: inscrivendosi si declinava ogni responsabilità da incidenti e al contempo nel programma le persone erano invitate a rilassarsi e "dormire nel ritorno a Barcellona". Mettendo dunque tutto nelle mani degli organizzatori, come si fa in qualunque gita studiata da terzi, organizzatori che a loro volta si affidavano alla Autocares Alejandro per il trasporto. In tutto più di 300 studenti su 5 diversi pullman.

martedì 22 marzo 2016

Marco, l'italiano scampato per caso alla strage in metro: cosa gli è successo

Marco, l'italiano scampato per caso alla strage in metro a Bruxelles: "Mi sono svegliato tardi"



Ha 27 anni, è italiano di Macerata, vive a Bruxelles da 6 mesi ed è salvo per miracolo. Nella giornata di sangue della capitale belga sconvolta dagli attentati jihadisti (oltre 30 morti e 100 feriti, alcuni italiani ma non in gravi condizioni), si inserisce l'incredibile storia di Marco Scarpetta, impegnato in un tirocinio all'Onu. Questa mattina si è svegliato tardi e solo per questo non era nella metro di Maelbeek teatro di uno degli attentati. "Sono sconvolto - ha scritto su Facebook -. Ho paura. Provo una sensazione di impotenza e incertezza totali. È accaduto a pochi passi da dove mi trovo, nella stazione metro dove sarei dovuto essere se fossi stato puntuale". Ad avvertirlo di quanto stava accadendo è stato il suo dirigente capo, via telefono. "Sto bene e durante le esplosioni alla stazioni della metropolitana, ero ancora a casa. Non voglio andare in ufficio oggi. Il mio pensiero e le mie preghiere sono con le vittime e le loro famiglie".

ISIS: "È OPERA NOSTRA" Ma attenzione al dettaglio: la strana scoperta della Bbc

L'Isis: "È opera nostra". Ma attenzione al dettaglio: la strana scoperta della Bbc



Gli attentati di Bruxelles sono stati compiuti dai terroristi dell'Isis. La rivendicazione è avvenuta a poche ore dagli attacchi con una nota diramata dall'agenzia di stampa Amaq, che fa capo al gruppo jihadista tramite il social network Telegram, in cui si sottolinea la velocità con la quale sono stati messi a segno gli attentati. Nel messaggio di rivendicazione non si trovano altri particolari circa l'attacco ma si promette, alla fine, l'esecuzione di ulteriori attentati in Europa.

Ma ancora prima della rivendicazione ufficiale dell'Isis, la Bbc aveva fatto notare come molti sostenitori del Califfato già festeggiassero online gli attentati di Bruxelles mentre i sostenitori di Al Qaeda non sembravano particolarmente attivi online, e si limitavano a rilanciare informazioni di stampa.

Caivano (Na): Daniele, La Giunta? Ho qualche dubbio sulla tenuta

Caivano (Na): Daniele, La Giunta? Non credo sia solida


di Angela Bechis


Gaetano Daniele
Amministratore il Notiziario sul web

Una Settimana dall'insediamento della nuova Giunta di Alto profilo, che ne pensa?

Innanzitutto, vorrei chiarire subito un aspetto importantissimo, nessun professionista si può permettere il lusso di offendere un altro professionista. Alto profilo è un termine che è stato coniato da qualcuno che di politica non ha mai capito nulla, e solo a Caivano poteva trovare terreno fertile.

Si spieghi meglio.

Se la sostituzione dei professionisti fosse stata ad esempio rimpiazzata da altri professionisti con più esperienza, ad esempio nel caso dell'assessore Pippo Ponticelli, con l'avv. Giulia Bongiorno, bhe, forse, nulla a togliere all'Avv. Ponticelli, avrei anche potuto accettare l'esperienza dell'Avv. Bongiorno nel rilanciare e controllare un territorio martoriato. 

Quindi?

Quindi rimpiazzare l'assessore Pippo Ponticelli con un altro assessore, e di altri, e da indiscrezioni pare essere fino a smentita, la moglie del dott. Gennaro Ambrosio, e la figlia pare lavorare proprio negli uffici del primo cittadino, embè, questa sostituzione più di Alto profilo, nulla a togliere all'avvocato Cantone, pare essere un rimpiazzo a sfondo personale, che offende in toto l'intelligenza del professionista trombato. Ma questo sempre a mio avviso. 

Questo solo nel caso di Ponticelli?

Non credo proprio. A mio avviso ogni singolo assessore ha un'affinità con il primo cittadino. 

Secondo Lei chi consiglia Monopoli?

Uno che di politica non capisce nulla ma che gli viene riconosciuto il compito di aver fatto vincere le elezioni al primo cittadino. Inverosimile ma vero!. 

Chi è?

Non vorrei creare inimicizie, lascio a voi lettori l'arduo compito di individuare l'esponente che pur senza avere un solo voto, ha molta voce in capitolo.

Perchè?

Perchè non hanno ben chiaro il concetto di Politica. Altrimenti Monopoli era già stato sfiduciato dalla sua stessa maggioranza, prima ancora il suo consigliere. Se ci fa caso, Monopoli da quando si è insediato ha deciso tutto lui: Il Capo di Staff; la Giunta. Insomma, è come se si fosse creata una sorta di cappa, per cui chi è fuori dal coro viene messo alla porta, infatti, se ci fa caso, aldilà che gli assessori trombati non hanno avuto il coraggio di proferire parola, nessuno, e sottolineo nessuno della maggioranza, ha mai avuto il coraggio di dire nulla.

Quindi secondo lei anche questa Giunta non durerà?

Assolutamente no. Come non credo durerà 5 anni l'amministrazione Monopoli. 

L'ULTIMA STRAGEL'UNDICI SETTEMBRE IN EUROPA Bruxelles, spaventosa caccia all'uomo L'islamico bombarolo in libertà

Bruxelles, spaventosa caccia all'uomo: l'islamico bombarolo in libertà / Foto



Dopo la cattura di Salah Abdeslam, Najim Laachraoui è l'uomo più ricercato d'Europa. Il ragazzo, 25 anni, è stato individuato dalle forze dell'ordine come uno dei complici di Salah: soltanto poche ore prima della mattanza di Bruxelles era stato spiccato un mandato d'arresto nei suoi confronti. L'atroce sospetto è che sia proprio Laachraoui la mente dietro gli attacchi coordinati alla capitale belga, colpita all'aeroporto di Zaventem e in tre stazioni della metropolitana. Una nuova strage islamica, almeno 23 le vittime, ma il bilancio potrebbe aggravarsi.

Laachraoui, secondo le autorità, nei mesi precedenti agli attacchi di Parigi dello scorso 13 novembre aveva viaggiato con Salah fino a Budapest: i due avrebbero pianificato l'attentato alla città francese. Il sospetto degli inquirenti, dunque, è che Laachraoui abbia pianificato questo secondo attacco, magari anticipandolo di qualche giorno, temendo che Salah potesse rivelare le sue intenzioni (le autorità, infatti, hanno reso noto che la mente degli attacchi di Parigi starebbe collaborando alle indagini). Per inciso, il Dna di Laachraoui è stato ritrovato a più riprese nei covi in cui è vissuto Abdeslam.

ULTIM'ORA DUE ESPLOSIONI IN AEROPORTO Orrore a Bruxelles: nuovo attacco

Due esplosioni in aeroporto. Orrore a Bruxelles: nuovo attacco



L'incubo del terrorismo si abbatte ancora contro Bruxelles: due esplosioni, intorno alle 8 del mattino, all'aeroporto Zaventen. Le informazioni sono ancora confuse: si parla di "11-17 morti" e di "decine di feriti". Lo scalo è stato immediatamente chiuso ed evacuato; sospesi tutti i voli. Le esplosioni sono avvenute nella hall delle partenze, accanto al banco della American Airlines. Tutti i vetri della struttura sono saltati: le esplosioni sono state fortissime.

Un testimone interpellato da Bel Rtl ha spiegato: "Ero in coda per la registrazione e ho sentito un'esplosione. Ho visto il fumo, ho visto gente correre in preda al panico verso l'uscita. C'è stata una seconda esplosione molto più vicina a me". E ancora: "Tutti hanno lasciato l'aeroporto in preda al panico, la maggior parte delle persone hanno lasciato il loro bagaglio. Le auto sono state evacuate".

Per ora, nessuna rivendicazione all'attentato, ma è sin troppo semplice ricondurre la strage all'estremismo islamico. Potrebbe infatti non essere un caso il fatto che l'attacco sia avvenuto tre giorni dopo l'arresto di Salah Abdeslam, il principale ricercato per gli attentati di Parigi del 13 novembre. Impressionante, infine, il fatto che l'attacco sia avvenuto all'aeroporto di Bruxelles, città nel mirino del terrorismo di matrice islamista, e dove l'allerta è ai massimi livelli.

Bechis svela il piano (folle) della Boldrini: a chi vuol dare soldi (e tutti i privilegi)

L'ultima della Boldrini, Bechis svela il piano: soldi ai parenti dei politici condannate


di Franco Bechis


Sta diventando una farsa la decisione di Laura Boldrini e Piero Grasso di revocare dal luglio scorso il vitalizio ai condannati in via definitiva per reati gravi con pene superiori ai due anni di carcere. In tutto come si ricorderà furono revocati 18 vitalizi, 10 ad ex deputati e 8 ad ex senatori che rientravano in quella categoria. A tutti e 18 però sono stati restituiti i contributi con gli interessi di rivalutazione negli anni, per cui al momento la decisione ha comportato un extra costo per i bilanci delle due istituzioni, senza creare per altro problemi di bilancio personale a chi ha perso quell' assegno.

Per fare un esempio, a Silvio Berlusconi Camera e Senato hanno versato un assegno rivalutato vicino a 260 mila euro, e quella somma equivale a 5 anni e mezzo di vitalizio percepito, per cui ne sentirà la mancanza solo a partire dalla fine dell' estate 2021, al compimento del suo 85° anno di età. Situazione di poco diversa per gli altri 17, augurando a tutti di essere vivi e vegeti al momento in cui avranno esaurito l' assegno risarcitorio loro versato dalle Camere. 

Ora però arriva una nuova decisione che di fatto annullerà qualsiasi effetto di quella revoca dei vitalizi: le Camere stanno studiando il modo per fare tornare in vita i vitalizi revocati in caso di morte prematura del condannato. Rivivranno quindi gli assegni di reversibilità, di cui potranno beneficiare i familiari dell' uomo politico che ha subito quella condanna penale. Ad avere lanciato il tema alla fine del 2015 nell' ufficio di presidenza della Camera è stato il vicepresidente del Pd, Roberto Giachetti, che oggi mantiene ancora quell' incarico anche se è candidato del suo partito alle amministrative per l' elezione del nuovo sindaco di Roma. Giachetti ha chiesto un approfondimento alla Boldrini sulla «opportunità di affrontare il tema degli effetti delle decisioni in materia di cessazione dell' erogazione del vitalizio sui familiari degli ex parlamentari interessati.

Ricordo come tale questione fosse stata già sollevata nelle precedenti riunioni in cui è stata trattata la materia, ma come poi il suo esame sia stato sospeso in attesa di affrontarlo unitamente al Senato».

Ma già dal primo dibattito si è capito quale sarà la scelta obbligata. È intervenuto il segretario di presidenza di Fratelli di Italia, Edmondo Cirielli, sostenendo che «la cessazione dell' erogazione del vitalizio potrebbe configurarsi come una sorta di sanzione accessoria conseguente a una condanna di tipo penale. Poiché la responsabilità penale è sempre personale, essa ricade unicamente sulla persona che ha tenuto una certa condotta e non sui familiari. Pertanto, dal punto di vista giuridico, si potrebbe ritenere che il diritto alla reversibilità non venga intaccato da una sanzione che è rivolta unicamente alla persona che ha ricevuto la condanna». D' accordo Ferdinando Adornato (Ap) che dopo avere premesso «di essere stato contrario all' adozione del criterio secondo il quale la cessazione dell' erogazione del vitalizio sarebbe stata una conseguenza pressoché automatica dell' accertamento della sussistenza dei presupposti previsti dalla normativa in materia», ha concordato «con la proposta del Vicepresidente Giachetti di rinviare la decisione sul caso in esame all' esito dei necessari approfondimenti, in attesa di pervenire a una soluzione più compiuta della questione sul piano giuridico». Perfino Gianni Melilla di Sel, il partito della Boldrini, si è schierato a favore dei familiari dei condannati, sostenendo «di aver sollevato il problema degli effetti che la decisione sulla cessazione dell' erogazione del vitalizio avrebbe potuto comportare sui familiari dell' ex parlamentare interessato, già in sede di discussione della deliberazione generale in materia. Condivido pertanto l' esigenza, che è stata manifestata, di affrontare tale questione, pervenendo in tempi brevi, insieme al Senato, a una eventuale modifica della decisione a suo tempo adottata dagli Uffici di Presidenza dei due rami del Parlamento».

Davanti a tanto unanimismo la Boldrini ha deciso di «conferire al Collegio dei deputati Questori l' incarico di approfondire, in tempi brevi, il tema in questione anche con il Senato, attesa la comune definizione della disciplina in materia». Certo, adesso se si toglie l' assegno mensile ai parlamentari condannati e la si concede invece ai loro familiari al momento della loro scomparsa, la decisione delle Camere potrebbe essere passibile di azione penale per istigazione al suicidio (il condannato la fa finita per lasciare quel vitalizio alla propria famiglia), o per istigazione all' uxoricidio (i familiari eliminano il condannato pur di avere quel vitalizio). Una fine davvero grottesca per Boldrini e Grasso...