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mercoledì 6 agosto 2014

In arrivo migliaia di lettere del Fisco Come difendersi dalle contestazioni

Agenzia delle Entrate, 75 mila lettere ai contribuenti: come difendersi




Una valanga di lettere. Il Fisco rilancia sulla partita della divergenza spese-redditi dei contribuenti. Lo fa con un pacchetto di lettere inviate ai contribuenti per "avvisarli" del fatto che, dal confronto fra la dichiarazione dei redditi 2013 (anno d'imposta 2012) e le spese effettuate nel 2012, ricostruite attraverso le banche dati, risultano uscite non compatibili con i redditi dichiarati. 

La lettera - "Gentile contribuente, desideriamo informarla che dal confronto dei dati indicati nella sua dichiarazione dei redditi 2013… con le informazioni presenti nelle banche date dell’Agenzia delle Entrate, risultano alcune spese apparentemente incompatibili con i redditi dichiarati", recitano le missive. Ma cosa fare dopo aver aperto la busta dell'Agenzia delle Entrate. Secondo quanto racconta il tributarista Gianluca Tampone a La Stampa ci sono diversi modi per difendersi e respingere l'attacco del Fisco: "Prima cosa da fare è scovare ricevute e fatture, fare le somme e verificare se effettivamente le spese superano di molto il reddito dichiarato". In caso contrario si cestina la lettera e non ci si pensa più, mentre se vengono elencate tipologie di spese mai sostenute non resta che segnalare l’errore via mail o tramite call center all’Agenzia delle Entrate. 

Le mosse da fare - "Qualora lo scostamento sia invece evidente – spiega Timpone a La Stampa - si possono seguire due strade. La prima è sempre quella di ignorare la lettera sapendo però che a quel punto scatterà probabilmente l’accertamento da redditometro, al quale bisognerà rispondere. Oppure se si ha qualche scheletro nell’armadio si potrà integrare il reddito 2012 entro il 30 settembre prossimo, presentando il modello Unico Pf, quello del ravvedimento operoso". Va ricordato che le sanzioni da pagare sono leggere. "Se si risolve la pratica entro settembre – spiega sempre Timpone - si paga un importo fisso di 32 euro più una sanzione del 3,75% sulla maggiore imposta da pagare".

Bagagli a terra e passeggeri ostaggio Fiumicino, proteste contro gli arabi

"Valigia selvaggia" a Fiumicino, sciopero contro gli arabi



Ancora caos a Fiumicino.  Uno sciopero bianco contro la decisione della società che ha contato circa 2mila esuberi. Una protesta che ha causato ritardi enormi nella consegna dei bagagli tra le proteste dei passeggeri. Intanto oggi è arrivato a Roma il ceo di Etihad James Hogan. L’agenda della giornata prevederebbe ora  un incontro tra lo stesso Hogan e gli azionisti della compagnia. Sul fronte sindacale, intanto, si è svolto il primo incontro tra Alitalia e sindacati dopo l’avvio delle procedure di mobilità per 2.171 lavoratori della compagnia. Secondo quanto riferiscono fonti sindacali, l’azienda avrebbe preso tempo ed è probabile una riconvocazione per venerdì prossimo. 

La vicenda - A protestare sono in particolare gli "addetti" al carico-scarico dei bagagli. Le proteste che hanno purtroppo effetti pesanti sui tanti passeggeri che transitano dall'aeroporto "Leonardo Da Vinci" in questo periodo feriale.  Non sono stati registrati ritardi sui voli ma i passeggeri sono costretti apartire senza valigie. 

I consumatori - Gravissimo per il Codacons lo sciopero bianco messo in atto dagli addetti al carico e scarico bagagli  della compagnia aerea Alitalia, che ha portato al caos nella consegna dei bagagli presso l’aeroporto di Fiumicino. "Non è in alcun modo tollerabile mettere in atto simili proteste in un periodo in cui si concentrano le partenze dei viaggiatori per le vacanze estive - afferma il presidente Carlo Rienzi - In tal modo, infatti, si danneggiano unicamente gli utenti, che non hanno alcuna responsabilità circa vertenze sindacali e accordi societari. Se la situazione non tornerà alla normalità entro poche ore, saremo costretti a presentare una denuncia in Procura per interruzione di pubblico servizio. I passeggeri che, a causa di tale protesta, siano rimasti senza bagaglio e abbiano subito danni, compreso quello da vacanza rovinata possono valutare attraverso il Codacons la fattibilità di un’azione risarcitoria - prosegue Rienzi - In tal senso la nostra associazione si mette a disposizione dei viaggiatori in partenza dall’aeroporto di Fiumicino".

sabato 2 agosto 2014

Soffiata della fedelissima di Silvio: "Sappiamo già quando si torna al voto" Poi la bomba: "Candidiamo un jolly, è..."

Forza Italia, Maria Rosaria Rossi: "Si vota nel 2015, candideremo un Berlusconi"



Il voto potrebbe essere alle porte. A dirlo non è Matteo Renzi, e nemmeno Silvio Berlusconi. A riferirlo è Maria Rosaria Rossi tesoriera e senatrice di Forza Italia. In un'intervista all'Huffingtonpost azzarda una profezia sul futuro: "Credo che si torni al voto in primavera". La fedelissima del Cav ha le idee chiare sulla road map che porterà gli italiani alle urne. Lo schema della Rossi è semplice e prevede l'approvazione delle riforme, poi l'elezione del successore di Napolitano e poi appunto il voto anticipato. 

"Avanti con le riforme" - La Rossi lo dice chiaramente: "Siamo un'opposizione responsabile che ha a cuore l'Italia, le riforme vanno fatte. Il presidente Berlusconi e il presidente Renzi hanno trovato un accordo per riformare la Costituzione. Ed entrambi lo stanno portando avanti con impegno e coerenza". 

Voto nel 2015 - Poi chiude le porte all'ipotesi di un ingresso di Forza Italia nella maggioranza: "Condividere la scrittura delle regole è un conto, condividere un governo mi pare fantascienza".  Dunque la strada appare segnata. Il voto potrebbe arrivare già nel 2015, ma bisogna capire quale leader candiderà Forza Italia per l'eventuale corsa a palazzo Chigi dato che il Cav per il momento è ineleggibile. 

"Candideremo un Berlusconi" - La risposta la offre la Rossi: "Non c'è nessun problema... un Berlusconi lo troviamo. Non ho detto Marina, ho detto “un Berlusconi”. Magari abbiamo il jolly. E magari vincerà le prossime elezioni. E forse in questo Paese potremmo ricominciare a sperare.. Ecco le do il titolo: #matteostaiserenoabbiamoiljolly". Insomma a quanto pare dalle parti di Forza Italia si preparano per il voto anticipato. Resta il dubbio quale sarà
"il Berlusconi" che correrà per palazzo Chigi?

L'aula dà il via libera al Senato dei 100 Ecco come saranno nominati

L'aula approva il Senato dei 100


Primo significativo successo del governo nella riforma di Palazzo Madama


Dopo tre giorni di liti, urla, parapiglia, feriti, il governo, che appena poche ore fa era andato sotto in due votazioni, incassa il primo significativo successo nella riforma del Senato. L'aula di Palazzo Madama, con 194 sì, 26 voti contrari e otto astenuti, dà il via libera all’articolo 2 del ddl che modifica l’articolo 57 della Costituzione e che riguarda la composizione e l’elezione del Senato. Assenti Lega e Movimento 5 Stelle, che hanno scelto una specie di Aventino.

Il nuovo Senato avrà 100 componenti: 95 scelti dai Consigli Regionali e cinque indicati dal Capo dello Stato. Con l’approvazione dell’articolo 2, sono preclusi tutti gli emendamenti aggiuntivi che riguardano l’elezione a suffragio universale e diretto del Senato, che quindi (altro punto fermo) non sarà più elettivo. Il presidente Pietro Grasso in Aula ha applicato ancora la tecnica del "canguro" che ha permesso di far decadere 1300 emendamenti.

Dal governo uno schiaffo alla Fornero Pensioni, cambia tutto: le novità

Pensioni, il ministro Poletti: "Saranno flessibili"



Rivoluzione sul fonte pensioni. Flessibilità in uscita cambiando la legge Fornero. Questa è la promessa del ministro al Lavoro Giuliano Poletti, che in una intervista al quotidiano Il Messaggero annuncia una nuova norma nella legge di Stabilità.

Flessibilità - "Dobbiamo rendere più flessibile la possibilità di pensionamento, trovando gli strumenti adatti e coerenti alla diverse situazioni", dice il ministro, sintetizzando con una formula: "Non tutti esodati, non tutti pensionati". Dunque una misura che possa essere utilizzata in maniera morbida e cangiante a seconda della situazione lavorativa: "Un conto è parlare di esodati, ovvero di persone rimaste in mezzo ad un guado in seguito al varo della riforma, un conto è parlare di situazioni socialmente problematiche come quelle ad esempio di chi ha perso il lavoro in età avanzata ma non tanto da poter accedere alla pensione".

Disoccupazione e art. 18 - L'ex presidente Legacoop poi torna sulle risorse per la cassintegrazione in deroga: "abbiamo deliberato e spostato" "800 milioni di euro che erano stati stanziati sul 2014 per pagare i residui di cassa del 2013". "Contemporaneamente ci siamo impegnati a trovare nuove fonti di copertura", ossia "600 milioni di euro". "Sostanzialmente il problema è risolto". Si sofferma anche sulla disoccupazione giovanile, salita al top di sempre: "Sul bonus giovani faremo una riflessione per verificare se l'impianto della norma può essere migliorato. Non abbiamo comunque intenzione di interrompere l'agevolazione". Infine il ministro parla anche dell'articolo 18: "Credo che sia sbagliato innescare ancora una volta una sorta di conflitto intorno a questo tema". "Inoltre, vorrei ricordare", continua Poletti, che "è stato modificato significativamente due anni fa dalla legge Fornero".

Laura Pausini: "Gonna al vento sul palco? Non l'ho fatto apposta"

Laura Pausini: "Gonna al vento sul palco? Non l'ho fatto apposta"




Dopo l'incidente hot arriva la risposta di Laura Pausini. Un lunghissimo sfogo su facebook apparsa infuriata dopo il video, diventato virale, in cui con la complicità di un accappatoio svolazzante, avrebbe mostrato durante un concerto in Perù le sue parti intime. "Basta, avete vinto, non reggo più a non commentare la notizia del Perù".

"Non ero nuda" - La cantante ci tiene a precisare che non era nuda sul palco. "Prima di tutto NON ero nuda, come leggo ormai ovunque, ma è stato un incidente che mi fa molto vergognare, perché non mi sono mai trovata in questa situazione nonostante io chiuda sempre i miei concerti in accappatoio e sia sempre coperta". "Questa volta - ha aggiunto l'interprete di 'La solitudine' - c'è stato un piccolo problema, il vestito che indosso nel finale si è rotto e ho potuto mettere solo l'accappatoio nel camerino dietro al palco. Ma ripeto, NON ero nuda. La cosa che mi fa più impressione è che una cosa del genere abbia avuto un risalto così grande, con parole veramente fuori luogo, in un momento dove ci si dovrebbe concentrare a parlare di argomenti molto più importanti". 

Marketing? - "E' incommentabile poi chi definisce questo momento di grande imbarazzo per me, come una strategia marketing, come se ne avessi bisogno e non fossi già troppo esposta. Siete ridicoli. Forse vi dimenticate che da 20 anni faccio questo mestiere e non ho mai avuto una caduta... probabilmente questo vi infastidisce...", ha attaccato ancora la cantante.

La risposta - "Davvero, parliamo di cose serie e con me parliamo di musica, perché io quello faccio, da sempre... e che io ce l'abbia come tutte sinceramente non è una gran novità per nessuno. Ho chiuso con una battuta per sdrammatizzare un momento che mi aveva davvero trovata impreparata. Ora trovo magliette con la mia frase, hashtag mondiali e di tutto e di più... Inizierò a riderci sopra, a scherzarci anche io, magari mi metterò la maglietta per sdrammatizzare, ma basta davvero, non è il caso di farne una questione di stato".



Il "manetta" perde colpi: "Se hanno assolto il Cavaliere, allora liberate dalla galera anche..."

Marco Travaglio sbotta: "Se le chiamate di Berlusconi non sono reato, graziate Corona"



Dopo l'assoluzione di Silvio Berlusconi nel processo Ruby, Marco Travaglio aveva avuto crisi di nervi. Ma poi sembrava essersi lentamente ripreso ed arrivato alla rassegnazione. E invece no. Ieri 1° agosto rispunta fuori con il caso del Caimano salvato dalla Procura di Milano e più convinto che mai chiede la grazia di Fabrizio Corona. Così sul Fatto Quotidiano frulla una domanda che non trova risposta: "Ora che le telefonate di un ex premier alla Questura di Milano per far rilasciare una minorenne fermata per furto non sono più reato, cosa ci fa fabrizio Corona nel carcere di massima sicurezza di Opera per scontarvi un cumulo di condanne a 13 anni e 8 mesi"?

Liberate Corona -  "Nessuno sostiene che sia uno stinco di santo. Ma neppure un demonio che meriti tutti quegli anni di galera", commenta Travaglio. Insomma, dato che la famosa chiamata di Berlusconi alla Questura non ha rappresentato reato "allora graziate anche Corona" afferma il vicedirettore del Fatto. Il fotografo irriverente che cosa ha fatto di così tanto grave, si chiede Travaglio. "Qualche intimidazione ed estorsione; possesso di 1500 banconote false, corruzione di un agente penitenziario per concedersi un selfie". Insomma da manettaro a garantista nello spazio di qualche settimana. L'assoluzione Ruby pesa ancora: Travaglio ora chiede pure le scarcerazioni.