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martedì 19 novembre 2013

Speciale Maltempo in Sardegna: Sale a 17 il numero dei morti. L'Amministratore: "Cordoglio e Solidarietà alle vittime e ai loro familiari colpiti tragicamente dall'alluvione""

Speciale Maltempo in Sardegna: Sale a 17 il numero dei morti. L'amministratore: "Cordoglio e Solidarietà alle vittime e ai loro familiari colpiti tragicamente dall'alluvione"


Gaetano Daniele
Amministratore di: "Il Notiziario sul web"
"Cordoglio e solidarietà alle vittime
e ai loro familiari colpiti
tragicamente dall'alluvione"
Sale a 17 il numero delle vittime del ciclone "Cleopatra" in Sardegna, di cui stamattina avevamo riportato le anticipazioni. Tra le ultime vittime un bimbo di Raica e una famiglia di 4 persone di Arzechena. Sono due i dispersi al momento accertati dalla Protezione Civile regionale. Uno a Torpè e uno a Onanì, nel Nuorese. La zona più colpita è quella intorno a Olbia, dove si contano 13 morti. Cordoglio e vicinanza alle vittime e ai loro familiari colpiti tragicamente dall'alluvione da parte di tutti i collaboratori di "Il Notiziario sul web". 

Maltempo in Sardegna: 14 le vittime

Maltempo in Sardegna: 14 le vittime 


Sale a 14 il numero delle vittime del ciclone "Cleopatra" che ha investito la Sardegna. Diversi i dispersi e decine i feriti. Altri 3 cadaveri sono stati oggi ritrovati dai soccorritori a Torpè. Tra le vittime, due donne annegate nelle loro case allagate, in Gallura e nel Nuorese. Un poliziotto, in scorta a un'ambulanza, è deceduto nel crollo di un ponte sulla Statale Olbia-Tempio. Altri tre agenti sono rimasti feriti. Nello stesso crollo sono morti, moglie e suocera. A Olbia, la furia dell'acqua ha travolto un'auto con a bordo una donna con la figlia. Un uomo è deceduto invece a Telti a causa di un altro crollo. Insomma, in Sardegna la situazione è drammatica: fiumi di fango hanno invaso le strade. In alcune zone di Olbia l'acqua ha raggiunto i 3 metri: sono intervenuti i gommoni della Capitaneria di Porto. La Protezione Civile è dovuta intervenire con urgenza in una scuola elementare per far uscire i bambini da un ingresso secondario. Tragico il bilancio. 14 le vittime. Si continua a cercare fra i dispersi, c'è anche una famiglia brasiliana: una donna con due bambini. Questo al momento l'ultimo bilancio della Protezione Civile. 

lunedì 18 novembre 2013

Protesta anti-burqa: il Pm chiede un mese di reclusione per l'On.Le Daniela Santanchè

Protesta anti-burqa: il Pm chiede un mese di reclusione per l'On.Le Daniela Santanchè


30 giorni di carcere e 100 euro di multa: è la richiesta di condanna formulata dal Pm nel processo che vede sul banco degli imputati, l'On.Le Daniela Santanchè, per una protesta anti-burqa da lei promossa a Milano nel settembre 2009, alla chiusura di cerimonia del Ramadan. Il Pm, ha chiesto che vengano riconosciute le attenuanti generiche, appunto alla Santenchè, per il suo corretto comportamento processuale.

Camorra: Ergastolo per il killer che uccise per errore Lino Romano

Camorra: Ergastolo per il killer che uccise per errore Lino Romano 

di Pasquale Barra


Ergastolo per Salvatore Baldassarre, l'uomo che la sera del 15 ottobre 2012 uccise per errore nel quartiere di Marianella a Napoli il giovane operaio e studente trentenne di Cardito, Lino Romano. La sentenza è stata emessa dal gup al termine del processo con rito immediato. Condannati anche l'autista del Killer (18 anni e 6 mesi), la donna che con un sms aveva dato il segnale che la vittima predestinata, Domenico Gargiulo, stava uscendo dal palazzo, e i due figli della donna (16 e 14 anni). Prima della sentenza Baldassarre ha chiesto perdono a Dio, alla famiglia, ma non si è pentito del gesto che ha fatto. 

Il Pd diviso: "Cancellieri si dimetta"

Il Pd diviso: "Cancellieri si dimetta"

Renzi: "Vada via prima della sfiducia". Fassina: "Con ministro rapporto incrinato". Civati: "Martedì mia mozione di sfiducia". Cuperlo: "Valuti se opportuno restare"


In questa vicenda si intrecciano fin dalla prima telefonata una serie di messaggi per cui sembra che la legge non sia uguale per tutti, che se conosci qualcuno riesci prima o poi a svincolare. E' un meccanismo atroce". Così Matteo Renzi, in una nota trasmissione di sinistra su Rai Tre, interviene nel dibattito del suo partito, il Pd, spaccato, sul caso Cancellieri. E aggiunge: "Credo che la Cancellieri si debba dimettere, dopo il caso della telefonata ai Ligresti. Il ministro Cancellieri, che è una persona seria, ma che ha sbagliato, deve fare un passo indietro prima della mozione di sfiducia. 

"Il Pd dice di non poter "sfiduciare" la Cancellieri perchè non si può votare la mozione M5S, segnalo che ne possiamo presentare una noi". Lo scrive sul Blog, Pippo Civati, uno dei candidati alla segreteria del Pd, criticando l'atteggiamento del Pd sul ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri. "Martedì - avverte - presenterò un testo all'Assemblea del gruppo. Basta con l'ipocrisia di chi parla di motivi di opportunità politica senza fare nulla di concreto. Non se ne può più". 

Napolitano è il premier blindano il ministro Cancellieri. Ma la vicenda non è ancora chiusa e la sua permanenza in Via Arenula non è affatto assicurata. Per Cuperlo, un'altro dei candidati alla segreteria del Pd, "c'è una questione di opportunità politica, credo che il ministro Cancellieri sia la prima persona interessata a valutare, con Letta, se ci sono le condizioni per continuare a fare il Guardasigilli con serenità". Quanto alla scissione del Pdl - nota Cuperlo - l'esecutivo "non viene soltanto dai numeri che lo sorreggono, ma andrà avanti se sarà capace di dare risposte alle emergenze economiche e sociali del nostro Paese". 

"Civati deve ricordarsi che fa parte di un partito". Così il vice ministro all'Economia del Pd, Fassina, che critica la mozione di sfiducia per il ministro Cancellieri. "E' evidente che il rapporto con il ministro si è incrinato - ha poi aggiunto - e che una valutazione vada fatta". Tuttavia "decisioni così rilevanti si prendono insieme" e l'occasione sarà "l'assemblea del gruppo Martedì sera". Per Fassina, "è un'idea di partito inaccettabile quella in cui uno si sveglia la mattina e presenta una mozione di sfiducia, senza prima averne parlato con il resto del partito". 

Insomma, tra Civati, Cuperlo, Fassina e Renzi, componenti fra l'altro dello stesso partito, metterli d'accordo su un punto condiviso, viene sempre più difficile. E' pur vero che in democrazia ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero, anche all'interno di un grande gruppo politico come, appunto lo è il Partito Democratico, ma ad oggi, purtroppo, questo dissenso, a  tutto fa pensare tranne che ad un gruppo democratico. Tutti vogliono far prevalere il proprio pensiero dimenticandosi che a capo del loro partito democratico vi è un segretario politico. Sì, un segretario politico ex sindacalista che ad oggi la dice lunga sul futuro dei 4 moschettieri pronti a ferirsi l'uno con l'altro per raggiungere la fatidica poltrona.  

domenica 17 novembre 2013

PD: Guerra di numeri tra i candidati. Sono tutti avanti... Cuperlo: Siamo in vantaggio o pari. Comitato Rezi: Il Sindaco è avanti

PD: Guerra di numeri tra i candidati. Sono tutti avanti.. Cuperlo: Siamo in vantaggio o pari. Comitato Renzi: Il Sindaco è avanti


Guerra di numeri e confusione totale all'interno del Partito Democratico. Difatti, sono tutti avanti. "I risultati che ci arrivano in queste ore dai circoli ci dicono che siamo in vantaggio, o comunque alla pari", ha detto Gianni Cuperlo, uno dei candidati alla segreteria, intervenendo a un'iniziativa a Torino. Dai dati del Comitato Cuperlo, su 55321 voti, Cuperlo è in testa con il 42,4% davanti a Renzi posizionato al 41,9%. Civati al 12,1% e Pittella al 3,6%. I dati del Comitato Renzi, però, indicano un'altra situazione, i votanti erano: 51.794, e quindi è in testa Renzi con il 45,3%, seguito, sempre per detta del Comitato Renzi, da Cuperlo al 38,3% e, molto distanti, Pippo Civati al 13,3% e Gianni Pittella al 3,1%. Insomma, tra il Comitato Renzi, Cuperlo e Pittella è proprio il caso di dire: danno i numeri. Come si può affidare il Paese-Italia, a personaggi che non sanno neanche contare le percentuali? 


Terra dei Fuochi: Più di 50mila prendono parte al corteo contro il disastro ambientale: "Fermate il biocidio"

Terra dei Fuochi: Più di 50mila prendono parte al corteo contro il disastro ambientale: "Fermate il biocidio" 


Nella foto Padre Maurizio Patriciello
Parroco di Caivano con un gruppo
di sostenitori che lottano contro
i roghi tossici
Il corteo
Più di 50mila persone i partecipanti al corteo contro l'inquinamento della cosiddetta "Terra dei Fuochi", che ha attraversato Napoli. Un fiume in piena con a capo il parroco di Caivano, Padre Maurizio Patriciello. Volto tra i più noti del coordinamento dei Comitati impegnati nella lotta ai roghi tossici. Presente anche l'Oncologo Prof. Antonio Marfella dell'Ospedale Pascale di Napoli. Nel corteo striscioni e foto di persone, tra cui bambini stroncati prematuramente da tumori. "Stop Biocidio" è stata la parola d'ordine della Manifestazione. Alla fine del corteo, in cui tante persone hanno chiesto con forza la bonifica della Terra dei Fuochi, sono state distribuite 3 tonnellate di pane, offerto dall'Unipan, l'unione dei panificatori di Napoli. Ad aprire il corteo anche il cantante Nino D'Angelo. "Il fatto che tutta questa gente sia qui, è la prova di quanto siamo tutti esasperati". "Terra dei Fuochi, fiume in piena, avanti così, noi non ci fermiamo" E' quanto scrive Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania.