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lunedì 18 novembre 2013

Il Pd diviso: "Cancellieri si dimetta"

Il Pd diviso: "Cancellieri si dimetta"

Renzi: "Vada via prima della sfiducia". Fassina: "Con ministro rapporto incrinato". Civati: "Martedì mia mozione di sfiducia". Cuperlo: "Valuti se opportuno restare"


In questa vicenda si intrecciano fin dalla prima telefonata una serie di messaggi per cui sembra che la legge non sia uguale per tutti, che se conosci qualcuno riesci prima o poi a svincolare. E' un meccanismo atroce". Così Matteo Renzi, in una nota trasmissione di sinistra su Rai Tre, interviene nel dibattito del suo partito, il Pd, spaccato, sul caso Cancellieri. E aggiunge: "Credo che la Cancellieri si debba dimettere, dopo il caso della telefonata ai Ligresti. Il ministro Cancellieri, che è una persona seria, ma che ha sbagliato, deve fare un passo indietro prima della mozione di sfiducia. 

"Il Pd dice di non poter "sfiduciare" la Cancellieri perchè non si può votare la mozione M5S, segnalo che ne possiamo presentare una noi". Lo scrive sul Blog, Pippo Civati, uno dei candidati alla segreteria del Pd, criticando l'atteggiamento del Pd sul ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri. "Martedì - avverte - presenterò un testo all'Assemblea del gruppo. Basta con l'ipocrisia di chi parla di motivi di opportunità politica senza fare nulla di concreto. Non se ne può più". 

Napolitano è il premier blindano il ministro Cancellieri. Ma la vicenda non è ancora chiusa e la sua permanenza in Via Arenula non è affatto assicurata. Per Cuperlo, un'altro dei candidati alla segreteria del Pd, "c'è una questione di opportunità politica, credo che il ministro Cancellieri sia la prima persona interessata a valutare, con Letta, se ci sono le condizioni per continuare a fare il Guardasigilli con serenità". Quanto alla scissione del Pdl - nota Cuperlo - l'esecutivo "non viene soltanto dai numeri che lo sorreggono, ma andrà avanti se sarà capace di dare risposte alle emergenze economiche e sociali del nostro Paese". 

"Civati deve ricordarsi che fa parte di un partito". Così il vice ministro all'Economia del Pd, Fassina, che critica la mozione di sfiducia per il ministro Cancellieri. "E' evidente che il rapporto con il ministro si è incrinato - ha poi aggiunto - e che una valutazione vada fatta". Tuttavia "decisioni così rilevanti si prendono insieme" e l'occasione sarà "l'assemblea del gruppo Martedì sera". Per Fassina, "è un'idea di partito inaccettabile quella in cui uno si sveglia la mattina e presenta una mozione di sfiducia, senza prima averne parlato con il resto del partito". 

Insomma, tra Civati, Cuperlo, Fassina e Renzi, componenti fra l'altro dello stesso partito, metterli d'accordo su un punto condiviso, viene sempre più difficile. E' pur vero che in democrazia ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero, anche all'interno di un grande gruppo politico come, appunto lo è il Partito Democratico, ma ad oggi, purtroppo, questo dissenso, a  tutto fa pensare tranne che ad un gruppo democratico. Tutti vogliono far prevalere il proprio pensiero dimenticandosi che a capo del loro partito democratico vi è un segretario politico. Sì, un segretario politico ex sindacalista che ad oggi la dice lunga sul futuro dei 4 moschettieri pronti a ferirsi l'uno con l'altro per raggiungere la fatidica poltrona.  

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