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sabato 16 novembre 2013

Aperto il Consiglio nazionale del Pdl. Berlusconi: "Dolore per addio Alfano". "Si ritorna a Forza Italia", no intese con chi uccide

Aperto il Consiglio nazionale del Pdl. Berlusconi: "Dolore per addio Alfano". "Si ritorna a Forza Italia", no intese con chi uccide


Parte il Consiglio nazionale del Pdl che ridarà vita ad una nuova Forza Italia. Silvio Berlusconi ha cominciato a parlare tra gli applausi. "Siamo qui per la dipartita del Pdl, un nome che potrà essere usato per la coalizione di Centrodestra, si ritorna a Forza Italia, ha annunciato Berlusconi. Berlusconi critica la scissione, dopo la rottura con Alfano e i cosiddetti esponenti "innovatori" del partito. Berlusconi indica "il dolore" con il quale ha accolto la decisione di Alfano di dare vita alla nuova formazione denominata "Nuovo Centrodestra" scelta presa anche per distanze personali. "La divisone che si è verificata va contro la visione di unire tutti i moderati che se stessero insieme, sarebbero la maggioranza degli elettori", nota Berlusconi. Per la scissione, precisa, "stanotte non ho dormito" ma serve un dialogo con il Nuovo Centrodestra, non vanno attaccati altrimenti si rischia "di allargare il solco". Poi critica il Governo Letta e il Pd. "E' molto difficile essere alleati in Parlamento e sedere allo stesso tavolo in Consiglio dei ministri con chi vuole uccidere politicamente il leader di un partito". E ancora: "Il Nuovo Centrodestra di Alfano" ora "sosterrà la sinistra". Ma poi, "dovrà tornare nella nostra coalizione". Non esclude per il futuro un governo tra Pd e M5S. "Se dovesse esserci un governo Pd-M5S molti di noi sarebbero costretti ad espatriare". E infine, Berlusconi, torna a criticare l'assetto della Magistratura. "Abbiamo una magistratura che, unica nei Paesi civili, è incontrollabile e se sbaglia fruisce di una assoluta impunibilità". E sul ddl-Legge di Stabilità: "Non penso che possa portare qualche pur minimo risultato". Va cambiata la politica "imposta a tutti dalla Germania di cui beneficia solo Berlino". E prima di salutare, sollecita anche la riforma elettorale. 

Ilva, Vendola: "Contro di me volgarità"

Ilva, Vendola: "Contro di me volgarità"


Nichi Vendola
Governatore Puglia (Sel)
E' bufera sul governatore della Puglia, di Sinistra Ecologia e Libertà, Nichi Vendola, per l'audio di una telefonata con Archinà, ex responsabile delle relazioni istituzionali Ilva (oggi agli arresti domiciliari). L'intercettazione, del 2010, è in un'inchiesta dei Pm di Taranto. Nella telefonata, il Governatore Vendola, parla di un episodio ripreso dalle telecamere: un cronista chiede al Patron Ilva, Riva, risposte sulle morti per tumore a Taranto e Archinà strappa il microfono al cronista. Vendola nella telefonata intercettata dice di avere riso, ma - ha chiarito - per il gesto di Archinà e non per i morti di tumori. E ora, Vendola, parla di "operazione lurida e volgare"ai suoi danni e annuncia querela. 

venerdì 15 novembre 2013

Ultim'ora: L'on.Le Lara Comi (Pdl), interviene sul nostro portale "il Notiziario"

Ultim'ora: L'On.Le Lara Comi (Pdl), interviene sul nostro portale "il Notiziario"

a cura di Gaetano Daniele

On.Le Lara Comi
Europarlamentare Popolo della Libertà/Forza Italia
On.Le Comi, tra colombe, lealisti e alfaniani, il partito sembra non riuscire a trovare un accordo. Il Segretario Alfano, per detta dell'.OnLe Fitto, punta ad eliminare Berlusconi, nonostante il Cavaliere abbia dettato la linea del partito, cioè, staccare la spina al Governo Letta, nel momento in cui viene a decadere da Senatore. Lei cosa si sente dire in merito a quanto sta accadendo all'interno del Pdl?

“Io spero che alla fine prevalga il buon senso. Berlusconi ha detto che è indispensabile restare uniti e lottare insieme per unire i moderati. E che Forza Italia è la casa di chi crede nella grande forza dei moderati italiani. Lo stesso Alfano ha auspicato che il nostro movimento politico possa restare unito. Il messaggio che Berlusconi rivolgerà al Consiglio nazionale domani, il cui testo è stato anticipato dalle agenzie, dice che ‘dovremo lavorare insieme per rilanciare i valori profondi in cui crediamo, quelli che ci hanno tenuto insieme per venti difficili anni. L'efficienza coniugata con l'equità, la meritocrazia e la solidarietà, la giustizia e la libertà, l'orgoglio di lavorare per un Paese diverso e migliore’. Parole che sottoscrivo pienamente. Questi grandi obiettivi possono essere raggiunti solo se si sta insieme”.

On.Le Comi, l'Europa cosa può fare per rilanciare l'occupazione giovanile in Italia?

“Il piano da 45 miliardi di euro per contrastare la disoccupazione dei giovani in Europa stabilito dalla conferenza che si è tenuta a Parigi, dove erano presenti i leader Ue, è di buon auspicio. E il prossimo appuntamento a Roma, nel 2014,  è una grande occasione. L’Europa si sta muovendo in tante direzioni, dalla possibilità di riconvertire parte dei fondi strutturali del 2007-2013, la Youth guarantee, i nuovi canali di finanziamento alle Pmi attraverso il sostegno della Banca europea degli investimenti  (Bei).  La mia idea è che una via da seguire sarebbe quella suggerita dai giovani del Partito popolare europeo  che hanno recentemente presentato un pacchetto di proposte in tre punti che ho sottoscritto. Ovvero una riduzione delle imposte per le aziende che impiegano under 30; colmare il divario tra istruzione superiore e mercato del lavoro prevedendo apprendistati e tirocini come parte integrante del curriculum di tutti gli studi e relativi corsi; spingere i giovani all’autoimprenditorialità garantendo il sostegno alle start-up con venture capital e attraverso incubatori di imprese sul modello americano”.

On.Le Comi, l'Ue, oggi, è stata chiara, l'Italia non è affidabile, contraddicendo lo stesso presidente del Consiglio Letta che, proprio ieri affermava l'esatto contrario. Qual'è la sua ricetta?

“Beh, sulle coperture io avevo avanzato dei dubbi. Il problema è che perderemo anche il bonus per  avere più flessibilità sugli investimenti dal patto di stabilità europeo. Di rigore però si muore. E’ vero che l’Italia ha il secondo debito più alto dell’Ue ma 16 Stati su 28 si apprestano a sforare nel 2013 il tetto del 3% deficit/pil. Come ha detto il premier Letta, i tedeschi rischiano di avere attorno un deserto. Che alla lunga farebbe morire pure loro”.


Caserta (Ce): Farmaci anti-tumorali buttati in un campo: valgono 3 milioni di euro

Caserta (Ce): Farmaci anti-tumorali buttati in un campo: valgono 3 milioni di euro


Alla faccia dello sperpero di danaro pubblico. In un terreno di Capodrise, un paesino a pochi chilometri da Caserta, sono stati trovati farmaci antitumorali costosissimi, per il valore superiore a 3 milioni di euro. I Nas di Caserta, insieme ai colleghi della Compagnia di Marcianise, su segnalazione di un agricoltore, hanno fatto poco fa l'inquietante scoperta. Si tratta di centinaia di pacchi imballati, in Via Interponderale Santa Luciella. In totale 50.000 confezioni integre. Tutti per uso ospedaliero ed in corso di validità, prodotte fra l'altro da note case farmaceutiche. I farmaci sono subito stati sottoposti sotto sequestro dai Nas di Caserta e portati presso l'azienda sanitaria locale di Caserta, dove saranno custoditi ed inventariati. 

Ue a Italia: "Modifichi Legge di Stabilità"

Ue a Italia: "Modifichi Legge di Stabilità"


La Commissione Ue esprime delle riserve sulle linee del ddl di Stabilità all'esame del Senato. La bozza di manovra economica analizzata da Bruxelles mette l'Italia a rischio "di non rispetto delle regole sul deficit contenute nel Patto di Stabilità". Quindi, c'è il no alla flessibilità sugli investimenti, il cosiddetto "Bonus Ue" che aveva chiesto l'Italia, perchè il debito pubblico italiano è troppo alto: l'Italia non ha accesso alla clausola per gli investimenti perchè il debito non si è evoluto in modo favorevole". Insomma, solo ieri il Premier Letta, sventolava ai quattro venti che l'Italia, grazie al suo Governo di larghe intese, era riuscito ad uscire "da solo" da questa crisi spaventosa. Invece, ora, grazie all'Ue, apprendiamo che, l'economia dell'Italia è l'esatto contrario di quanto, appunto ieri preannunciava lo stesso presidente del Consiglio Enrico Letta. L'economia dell'Italia è in dissesto finanziario. Aumentano i poveri. Aumentano i disoccupati. Aumentano pure i vitalizi dei politici. Di quelli, purtroppo, non si può fare a meno. Evviva l'Italia....

Riceviamo e Pubblichiamo: Comunicato Stampa "Rete dei Comitati Vesuviani"

Riceviamo e Pubblichiamo: Comunicato Stampa "Rete dei Comitati Vesuviani"

Comunicato a cura di Franco Matrone

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La "Rete dei Comitati vesuviani/Zero Waste Italy" da anni impegnata a tutti i livelli per denunciare lo scempio della gestione del ciclo dei rifiuti in Campania con particolare riferimento all’Area vesuviana e al suo carico di rifiuti tossico nocivi sversati illegalmente nell’ area protetta del Parco nazionale del Vesuvio e nelle sue aree contigue, rilancia con forza l’allarme sullo stato di grave pericolo che pende sull’intera popolazione e sull’indotto economico produttivo del territorio per il carico inquinante prodotto alle matrici ambientali da sversamenti illegali e criminosi degli ultimi 30 anni.Tale condizione a rischia compromettere la biodiversità, la qualità della produzione agricola di pregio e la stessa salute dei suoi abitanti.


Lo stato di contaminazione tossico-nociva  in cui versa in particolare l’area Pozzelle desta profonda preoccupazione alla luce di quanto si evince dalla relazione annuale dell’Arpa Campania sulla procedura di messa in sicurezza della discarica Pozzelle 3 (ex cava Sari) e dello stato d’inquinamento della falda freatica sottoposta all’area in questione. Relazione annuale dell’Arpa Campania comunicata all’Assessorato regionale ed al Comune di Terzigno da giugno u.s. e mai pubblicato all’Albo del Comune a disposizione dei cittadini, in barba ad ogni norma sulla trasparenza e sull’accesso alle informazioni in materia ambientale e di salute sancito dalla Convenzione di Arhus.


Solo a seguito dell’intervento di una cittadina di Terzigno, la dr.ssa Esposito, avvocato, che allertata da informazioni ricevute ha richiesto e ottenuto copia della relazione, il vice Sindaco f.f. ha sentito il dovere di pubblicare l’atto all’Albo comunale da cui si evince quanto controversi e quindi poco affidabili risultano i controlli che il gestore Ecodeco e l’agenzia ispettiva Arpa regionale dovrebbero garantire periodicamente nell’area. Innanzitutto la procedura di messa in sicurezza dell’impianto Sari ancora non a norma e ben lungi dal completamento con la tombatura. E fatto ancora più grave i prelievi in falda effettuato dallo stessa Ecodeco attraverso i piezometri di ispezione (3) che avrebbero rilevato oltre al superamento delle CSC (soglia di contaminazione) in particolare per alluminio e nichel (metalli pericolosi per la salute) addirittura idrocarburi aromatici come tricloroprapano e dibromoetano (agenti carcinogeni)  in concentrazioni tali da rendere l’acqua inutilizzabile per le irrigazioni fin dall’aprile 2012. Risultati allarmanti trasmesse a Provincia di Napoli e ArpaC e poi smentite da controanalisi effettuate successivamente da un laboratorio di riferimento della stessa Ecodeco. Attivata, l’Arpa regionale ha essa stessa effettuato i prelievi negli stessi piezometri confermando la presenza dei metalli pesanti in concentrazioni tossiche ma escludendo, solo a marzo 2013, la presenza degli inquinanti organici.


Ci sarebbe da stare tranquilli. Ma non è così. Questo rimbalzo di dati comunicati e smentiti tra il gestore e il suo controllore conferma in toto l’inaffidabilità del delicato monitoraggio del rischio ambientale aggravato dall’insipienza cronica di un’amministrazione comunale, quella di Terzigno, non in grado di sovraintendere ad un proprio compito istituzionale, salvaguardia sanitaria, a tutela della salute collettiva dei suoi concittadini ma, cosa ancora più grave per l’ assenza di trasparenza, a tutela dell’intero territorio, atteso che la falda investe un’area enorme raggiungendo la piana dell’agro sarnese con tutte le conseguenze che comporta la captazioni e l’emungitura della stessa per l’irrigazione dei terreni coltivati.


Tra il Sarno pieno di scorie tossiche e la falda inquinata il problema dell’irrigazione rischia di diventare devastante per l’indotto economico dell’intera fascia pedemontana del Vesuvio. Con buona pace dell’amministrazione del Comune di Terzigno che avrebbe dovuto, in collaborazione con i comuni confinanti, attivare controlli terzi in tutti i pozzi censiti e non dell’intera area, al fine di risalire la linea di falda e dare certezza ai dati rilevati. Si chiama prevenzione primaria e sta alla base dei compiti di chi sovraintende la pubblica salute.


Ecco perché alla luce di tali avvenimenti come Rete dei Comitati vesuviani/Zero waste Campania presenteremo un esposto, l’ennesimo, alla Procura della Repubblica di Nola e al comparto della Guardia forestale provinciale di Napoli per chiedere l’immediata chiusura in via precauzionale dei pozzi artesiani e dei canali di irrigazione, qualora ancora in esercizio, in attesa delle indispensabili analisi di conferma della presenza o meno di inquinanti nocivi e tossici. Chiediamo ancora alla Procura di Nola che fine hanno fatto le ispezioni effettuate dal CTU del tribunale al fine di verificare, nel lontano 2011, lo sforamento delle CSC come denunciato dalla Rete dei Comitati vesuviani a seguito della relazione della Provincia di Napoli e dell’Ente Parco nazionale del Vesuvio. Valutando da subito anche un intervento immediato sullo stato di degrado e abbandono in cui versa la discarica Pozzelle 2 posta sotto sequestro perché non a norma dallo stesso Tribunale oltre quindici anni or sono da cui scaturisce, verosimilmente, l’inquinamento del piezometro 2 posto in direzione della stessa atteso il tempo trascorso a far sì che i contaminanti presenti si approfondissero fino alla falda.


Stesso discorso per l’area delle “monnezza imballata” (ecoballe), ai margini della ex Sari e sovrastante il piezometro 2, sprovvista da sempre del tappetino di protezione al fondo.
Si invitano, altresì, tutti i Sindaci dei comuni interessati dalla falda in questione a disporre l’immediato censimento dei pozzi autorizzati e ricercare quelli abusivi al fine di poter seguire con buona approssimazione la linea di faglia e poter effettuare le necessarie controanalisi e certificare con buona precisione lo stato di salute delle acque sotterranee.


Si invita ad horas Provincia e Regione a verificare lo stato di messa in sicurezza e tombatura della discarica ex Sari e valutare, alla luce delle inadempienze denunciate dall’Arpa regionale mesi or sono, l’eventuale rimozione dell’attuale gestore se recidiva l’inefficienza documentata e il mancato rispetto della normativa prevista. Alla luce di tali risultati si richiama l’Assessorato regionale della Campania a far sì che ogni comunicazione che investa qualsivoglia azione ispettiva, di monitoraggio o di controllo dell’area Pozzelle venga trasmessa a tutti i Comuni confinanti con l’area in questione e all’Ente Parco del Vesuvio al fine di evitare che la mancata comunicazione di una singola amministrazione possa mettere a rischio la tutela del territorio, la salute dei suoi abitanti e l’economia indotta. 

PDL: Ore decisive per salvare l'unità, mediazioni sul filo, altre riunioni

PDL: Ore decisive per salvare l'unità, mediazioni sul filo, altre riunioni


Dopo un'intera giornata di contatti, incontri e trattative, in costante collegamento con Berlusconi, i "mediatori" del Popolo della Libertà, stendono un ultimo testo di documento per raggiungere l'intesa tra lealisti e governativi e attendono - ci viene spiegato - la risposta degli alfaniani. L'impasse resta la questione del collegamento tra tenuta del governo e decadenza da Senatore di Berlusconi. Ma ci sono attriti anche sul fronte partito: nell'ultima versione si proporrebbero due passaggi: la nascita di un organo collegiale garante di tutte le posizioni nel partito, poi l'ufficio di presidenza. Oggi, nuova riunione dei governativi, prima del Consiglio nazionale di domani. Intanto, l'on.Le Santanchè, esclude la possibilità avanzata negli ultimi giorni di due coordinatori della rinata Forza Italia.