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venerdì 15 novembre 2013

Ultim'ora: L'on.Le Lara Comi (Pdl), interviene sul nostro portale "il Notiziario"

Ultim'ora: L'On.Le Lara Comi (Pdl), interviene sul nostro portale "il Notiziario"

a cura di Gaetano Daniele

On.Le Lara Comi
Europarlamentare Popolo della Libertà/Forza Italia
On.Le Comi, tra colombe, lealisti e alfaniani, il partito sembra non riuscire a trovare un accordo. Il Segretario Alfano, per detta dell'.OnLe Fitto, punta ad eliminare Berlusconi, nonostante il Cavaliere abbia dettato la linea del partito, cioè, staccare la spina al Governo Letta, nel momento in cui viene a decadere da Senatore. Lei cosa si sente dire in merito a quanto sta accadendo all'interno del Pdl?

“Io spero che alla fine prevalga il buon senso. Berlusconi ha detto che è indispensabile restare uniti e lottare insieme per unire i moderati. E che Forza Italia è la casa di chi crede nella grande forza dei moderati italiani. Lo stesso Alfano ha auspicato che il nostro movimento politico possa restare unito. Il messaggio che Berlusconi rivolgerà al Consiglio nazionale domani, il cui testo è stato anticipato dalle agenzie, dice che ‘dovremo lavorare insieme per rilanciare i valori profondi in cui crediamo, quelli che ci hanno tenuto insieme per venti difficili anni. L'efficienza coniugata con l'equità, la meritocrazia e la solidarietà, la giustizia e la libertà, l'orgoglio di lavorare per un Paese diverso e migliore’. Parole che sottoscrivo pienamente. Questi grandi obiettivi possono essere raggiunti solo se si sta insieme”.

On.Le Comi, l'Europa cosa può fare per rilanciare l'occupazione giovanile in Italia?

“Il piano da 45 miliardi di euro per contrastare la disoccupazione dei giovani in Europa stabilito dalla conferenza che si è tenuta a Parigi, dove erano presenti i leader Ue, è di buon auspicio. E il prossimo appuntamento a Roma, nel 2014,  è una grande occasione. L’Europa si sta muovendo in tante direzioni, dalla possibilità di riconvertire parte dei fondi strutturali del 2007-2013, la Youth guarantee, i nuovi canali di finanziamento alle Pmi attraverso il sostegno della Banca europea degli investimenti  (Bei).  La mia idea è che una via da seguire sarebbe quella suggerita dai giovani del Partito popolare europeo  che hanno recentemente presentato un pacchetto di proposte in tre punti che ho sottoscritto. Ovvero una riduzione delle imposte per le aziende che impiegano under 30; colmare il divario tra istruzione superiore e mercato del lavoro prevedendo apprendistati e tirocini come parte integrante del curriculum di tutti gli studi e relativi corsi; spingere i giovani all’autoimprenditorialità garantendo il sostegno alle start-up con venture capital e attraverso incubatori di imprese sul modello americano”.

On.Le Comi, l'Ue, oggi, è stata chiara, l'Italia non è affidabile, contraddicendo lo stesso presidente del Consiglio Letta che, proprio ieri affermava l'esatto contrario. Qual'è la sua ricetta?

“Beh, sulle coperture io avevo avanzato dei dubbi. Il problema è che perderemo anche il bonus per  avere più flessibilità sugli investimenti dal patto di stabilità europeo. Di rigore però si muore. E’ vero che l’Italia ha il secondo debito più alto dell’Ue ma 16 Stati su 28 si apprestano a sforare nel 2013 il tetto del 3% deficit/pil. Come ha detto il premier Letta, i tedeschi rischiano di avere attorno un deserto. Che alla lunga farebbe morire pure loro”.


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