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giovedì 29 giugno 2017

RELAZIONI PERICOLOSE Sciarelli-Woodcock, tutta la verità sul loro rapporto Quella volta in cui Federica...

SOGNO, SON DESTO O SON GOSSIP? Federica Sciarelli ed Henry John Woodcock, il loro rapporto tra indizi e gossip: dal caso Anna La Rosa fino a "Chi"



Federica Sciarelli ed Henry John Woodcock si ritrovano indagati per il caso Consip. L'ipotesi di reato formulata dalla procura di Roma è quella di fuga di notizie riservate. E così, i due, si ritrovano anche al centro del gossip: stanno insieme? Dicono di sì, anche se i diretti interessati affermano il contrario. "Solo amici", dice lui. Per certo - nel caso - sono riservatissimi. Di foto che li ritraggono insieme ce ne sono ben pochi.

Ad alzare il velo sul loro legame fu il solito Chi, diretto da Alfonso Signorini, con servizio dal titolone cubitale: "La strana coppia". Già, il pm e l'amatissima conduttrice di Chi l'ha visto, una vita trascorsa in Rai, fianco a fianco. I due furono immortalati dal rotocalco nel corso di un fine settimana a Potenza, mentre facevano jogging. All'epoca, per onor di cronaca, fu lei a ribadire la versione proposta oggi dal pm-prezzemolino: "Solo amici", appunto.

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Ma il loro legame, come nota Il Tempo, si manifestò indirettamente già nel 2003. Quantomeno, si manifestò una identità di vedute. All'epoca, Woodcock indagò la giornalista Anna La Rosa: l'accusa era quella di aver ricevuto doni di lusso per favorire un imprenditore. Tre anni dopo, l'Ordine dei giornalisti regionale, di cui la Sciarelli faceva parte in veste di consigliere, avviò un procedimento contro la giornalista televisiva e conduttrice del rotocalco TeleCamere, dunque sospese la La Rosa per quattro mesi, sospensione diventata operativa nel febbraio 2008.

All'epoca, Woodcock, chiese addirittura gli arresti domiciliari per la giornalista, formulando accuse gravissime: dalla corruzione all'associazione per delinquere. Come spesso accade nei suoi casi, però, il gip respinse la richiesta d'arresto (per lei e per altri personaggi noti coinvolti nell'inchiesta). Gli atti furono poi trasferiti a Roma, che - puntualmente - archiviò l'inchiesta della toga di origini british.

Restano le due "coincidenze". Le foto pubblicate da Chi e lo spinoso caso di Anna La Rosa. E due coincidenze, si dice, fanno un indizio. E all'indizio si aggiungono i rumors e le indiscrezioni che si rincorrono da anni. Qual è, dunque, la verità su Henry John e Federica...?

"Ufficiale: Giletti lascia la Rai" Lo schiaffo del conduttore: ecco quale tv se lo prende

Oggi, Massimo Giletti lascia la Rai: il settimanale lo dà per certo



Massimo Giletti lascia la Rai. Il conduttore non accetta la cancellazione de L'Arena e se ne va, rifiutando le prime serate "riparatori" che Viale Mazzini, come un contentino, gli ha offerto su Rai1. È quanto afferma il settimanale Oggi in edicola del 29 giugno. Il settimanale dà la notizia per certa e racconta anche i dettagli della decisione del conduttore, che avrebbe delle trattative in corso con altre reti. A contenderselo, ovviamente, Mediaset e La7: la competizione è serratissima.

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L'INCHIESTA Indagata Chiara Appendino La sindaca in grossi guai, spunta una denuncia...

Torino, indagata Chiara Appendino per gli incidenti in piazza San Carlo



La sindaca di Torino, Chiara Appendino, sarebbe indagata per gli incidenti del 3 giugno in piazza San Carlo. Ma dal Comune smentiscono: "Non abbiamo ricevuto nulla, nessuna comunicazione dalla Procura. Smentiamo categoricamente", risponde Luca Pasquaretta, portavoce della sindaca pentastellata.

La Appendino sarebbe iscritta nel registro degli indagati per i disordini durante la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid che hanno provocato più di 1.500 feriti, fra cui una donna che è morta dopo alcuni giorni in seguito a un arresto cardiaco. Si tratterebbe di un atto dovuto conseguente alle denunce fatte nei confronti della sindaca. Interpellato in merito, il procuratore Antonio Spataro risponde: "Non confermo né smentisco".

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mercoledì 28 giugno 2017

Caivano (Na): "Cilea-Mameli-Rodari" Grest 2017 Momenti di condivisione in presenza del Vescovo, Mons. Angelo Spnillo

 "Cilea-Mameli-Rodari" Grest 2017 Momenti di condivisione in presenza di Mons. Angelo Spnillo All'incontro anche il Consigliere, Giuseppe Mellone


di Gaetano Daniele




Mercoledì 28 Giugno - In mattinata è stato vissuto un bel momento di condivisione e di gioia presso il plesso scolastico "Cilea-Mameli- Rodari" di Pascarola, nella frazione di Caivano, in provincia di Napoli, alla presenza del Vescovo della diocesi di Aversa, Monsignor Angelo Spinillo.

Il parroco del paese don Salvatore Verde e l'azione Cattolica della comunità parrocchiale San Giorgio M. in occasione del Grest (oratorio estivo) organizzato per l'occasione presso la scuola, messa a disposizione dalla presiede, la dottoressa Rosaria Peluso

Erano presenti, il consigliere comunale, Giuseppe Mellone, sempre attento ai problemi del territorio, e a quelli della sua frazione, Pascarola; la vice preside della scuola la professoressa Marina Mutuo e i volontari  della Croce Rossa della sezione di Napoli, guidata dal signor Raffaele Polese responsabile della sala operativa di Napoli. 

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Circa 160 i partecipanti al Grest tra animatori e bambini della comunità, i quali hanno avuto la possibilità di vivere due settimane di attività laboratoriali, di preghiera, di formazione riflettendo e lavorando sul tema della "speranza". 

Non sono mancati momenti di divertimento e gioco attraverso attività ludiche, tra cui il bagno nelle piscine, montate per l'occasione e giochi e balli di gruppo. Il Vescovo monsignor Angelo Spinillo nel suo intervento ha detto: "la "speranza" è impegnarsi a realizzare quanto di buono abbiamo nel cuore". 



Giuseppe Mellone
Consigliere comunale
Grato al Signore per quanto vissuto, il parroco don Salvatore Verde, ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato a questa iniziativa che certamente ha offerto ai piccoli della comunità un'esperienza di condivisione che certamente li aiuta a crescere nella dimensione del confronto e della relazione. Un ringraziamento speciale alla preside, al consigliere comunale Giuseppe Mellone, che ha donato le magliette a tutti i partecipanti, alla presidente dell'azione Cattolica, Susy Fera, alla fornitrice dei giovani Antonella Giordano e sopratutto agli adulti e adulte dell'associazione per il prezioso contributo offerto nei giorni del Grest.  

Uno affettuoso e sincero ringraziamento ai giovani animatori ed animatrici che con spirito di sacrificio hanno reso possibile la realizzazione dell'evento e per i quali è programmato un campo scuola a luglio a Salerno presso i padri Salesiani. Il momento si è concluso in "dolcezza" e gioia, consumando un gelato offerto dalla ditta "Eismann" di Nino Navas.

Terremoto: il video che salva Bossetti. "Accordo segreto": tra due giorni in tribunale...

RIBALTONE IN EXTREMIS? Massimo Bossetti, il documentario che mostra la prova: "È innocente". Accordo per non diffonderla fino al processo



Mancano due giorni all'inizio del processo d'appello contro Massimo Bossetti, condannato in primo grado all'ergastolo per l'omicidio di Yara Gambirasio. E a due giorni dal via circola una indiscrezione clamorosa, relativa a una nuova prova che potrebbe scagionare il carpentiere di Mapello. E gli avvocati ne sarebbero già al corrente. I nuovi elementi, come riporta davidemaggio.it, sarebbero stati scovati dagli autori di un documentario sul caso, la cui realizzazione è partita proprio in queste settimane (ed è questa la ragione per cui la notizia viene rilanciata da un sito specializzato in televisione e dintorni).

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Il documentario - dal titolo Unknow One, ovvero Ignoto 1 - dovrebbe essere composto da sei-otto episodi. Ma non è ciò che interessa in questa sede. Ciò che interessa è la prova che, assicurano gli autori, potrà riaprire il caso. Un elemento in cui sono incappati durante la scrittura del documentario. Indiscrezioni affermano che la difesa di Bossetti e la produzione del documentario avrebbero fatto un accordo per mantenere segreta la prova fino al processo, per non rovinare l'"effetto sorpresa" e permettere di poter presentare i nuovi elementi all'udienza del 30 giugno.

Le indiscrezioni, però, non sono finite. A ridosso del nuovo processo, la trasmissione di Rete4 Quarto Grado avrebbe chiesto l'esclusiva della notizia al blogger Gianluca Neri, tra gli autori del progetto televisivo su Bossetti. A trasmettere il documentario, si apprende, sarà un prestigioso canale straniero, molto giovane. In lizza per la produzione ci sarebbero tre case di produzione.

ALTRA VITTIMA IN POCHI GIORNI Il morbillo ammazza ancora La tragedia della bimba di 9 anni Perchè non era stata vaccinata

Bambina muore di morbillo a Roma: non era vaccinata



E' morta per aver contratto il morbillo una bambina di nove anni. La piccola, affetta da cromosomopatia, è deceduta all'Ospedale Bambino Gesù di Roma ad aprile scorso ma si è avuta solo ora la notizia. Alberto Villani, Infettivologo dell'ospedale ha spiegato che "la bambina non era stata vaccinata per timore. Quando invece, essendo un soggetto più fragile per via della patologia di cui era affetta, ne avrebbe avuta estrema necessità".

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Il medico ha precisato di "non essere a conoscenza del modo in cui la piccola possa essere stata contagiata. Resta il fatto che non era stata vaccinata e il principio è che se invece tutti lo fossero, i soggetti più fragili sarebbero protetti. In questo caso - ha aggiunto Villani - sono due gli elementi sui quali occorre riflettere: l'esistenza di soggetti più deboli rispetto ad altri che a volte, non vengono vaccinati per paura, e il fatto che una malattia come il morbillo, su questi soggetti può avere complicanze ed esiti fra i più gravi". Per il medico, "la vaccinazione verso soggetti più fragili, sarebbe auspicabile mentre spesso, si cade preda di timori infondati. Con una maggiore copertura, i soggetti più deboli correrebbero meno rischi".

Caivano (Na): BOOM Silenzio, parla Monopoli (La paura fa 90)

 BOOM Silenzio, parla Monopoli (La paura fa 90)


di Gaetano Daniele



La paura fa 90. Dopo le dichiarazioni dei 4 consiglieri comunali di Forza Italia, di passare all'opposizione e di votare di volta in volta, il Sindaco Simone Monopoli, ha deciso di parlare. Ha liberato la sua penna. Finalmente!. La paura fa 90. (Ciao come stai?) Meglio rientrare: "qui si rischia grosso"

Ma cerchiamo di capire punto per punto la missiva del Sindaco Simone Monopoli. Eccola, piena di demagogia, a tratti pare indirizzata a terzi.

"La delicata situazione politica e amministrativa richiede una posizione chiara da parte mia anche nel rispetto del ruolo che rivesto, quello di sindaco di Caivano, e in particolare nei confronti dei cittadini che mai come in questo caso è giusto che sappiano la verità e le posizioni in campo". Meno male. Monopoli, dopo due anni di spaccature e crisi interne alla maggioranza, si rende conto, finalmente, e prende una posizione. Ma perchè solo ora, e non nelle due riunioni precedenti? Per vivacchiare un altro po? La paura fa 90!

Continua:

"La prima questione riguarda la sfiducia presentata da una parte dell’opposizione consiliare al presidente del Consiglio, Raffaele Del Gaudio. Un atto demagogico e strumentale che mortifica ancora una volta le istituzioni locali attraverso un tentativo subdolo e maldestro di destabilizzazione politica". Innanzitutto il documento è stato firmato da tutti i componenti dell'opposizione, tranne il consigliere dell'Udc, Pinto, per motivi di lavoro. Monopoli, antepone la sfiducia al presidente del consiglio Raffaele Del Gaudio, alla fuoriuscita dei 4 consiglieri comunali del suo stesso partito che hanno poi determinato la reale crisi di governo, irrecuperabile. Monopoli, quando vuole riesce anche ad essere altruista. La paura fa 90!. 

Vediamo:

"La politica, quella vera, richiede senso di responsabilità, lealtà e correttezza anche se si ricoprono ruoli o posizioni diverse. Ed è sbagliato inserire nel calderone delle azioni politiche la massima carica dell’Assise comunale, il massimo rappresentante dell’Assemblea cittadina. Anche perché il presidente Del Gaudio ha sempre ricoperto quel ruolo mettendo in campo rispetto istituzionale, correttezza, autorevolezza e garanzia di democrazia, delle procedure e delle regole. Un soggetto politico che viene da lontano con una storia che merita rispetto". Insomma, nulla di fatto. Monopoli, continua a soffermarsi sul presidente del consiglio. Ha paura che quella carica potrebbe essere rivendicata da altro consigliere comunale, e di conseguenza una nuova crisi. In breve, da un lato cerca di risolvere e quindi accondiscende e dall'altro zittisce le voci sull'eventuale sfiducia al presidente del consiglio Del Gaudio. Forse, teme la rivendicazione di qualche altro consigliere comunale? La crisi è netta. Le idee confuse, al massimo. L'incompetenza, prevale. La paura fa 90!

Scorriamo: 

"Anche se il dibattito politico di questa città purtroppo da decenni non riesce a raggiungere livelli più elevati della media, dobbiamo sforzarci per tentare di migliorarlo partendo proprio dal rispetto verso le istituzioni che non possono mai entrare a fra parte delle manovre politiche che con l’interesse del Paese non hanno nulla a che vedere". Monopoli, parla dell'interesse del Paese. Un Paese che dopo due anni di nulla, non è riuscito nemmeno a cambiare una lampadina al semaforo, non è riuscito a concretizzare una Gara Europea, e non si sa neanche alcuni fondi della stessa ditta per la comunicazione a chi siano destinati!. La paura fa 90!

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Ancora: 

"Ecco perché ritengo che la sfiducia debba essere respinta dall’aula innanzitutto per rispetto del ruolo stesso di Presidente del Consiglio, figura “super partes” e massima espressione di tutta l’Assemblea cittadina, e poi nel rispetto di una figura come Raffaele Del Gaudio da sempre, nel corso del suo mandato, garante delle istituzioni e del confronto sano. Con sforzi enormi quando bisognava impedire degenerazioni e situazioni offensive per il Consiglio e per tutta la politica e la locale classe dirigente". Ecco l'aspetto comico. Monopoli, alle prese con una crisi politica interna senza precedenti, si preoccupa di respingere la sfiducia al presidente del consiglio Raffaele Del Gaudio, e non si preoccupa del fatto che non ha più una maggioranza di governo. Siamo all'inverosimile. Ma al Sindaco Monopoli, qualcuno gli ha ricordato che mentre scrive questa missiva, non ha più una maggioranza e che prima di respingere la sfiducia al presidente del consiglio comunale, deve prima ricompattare La Svolta e Forza Italia? Oppure consapevole della debolezza del gruppo di Forza Italia, lo da per scontato?  

La seconda questione: 

"La seconda questione riguarda la posizione assunta da 4 consiglieri di Forza Italia che hanno dichiarato l’ “appoggio esterno”. Mi dispiace che questa posizione sia stata espressa in un documento e non durante le numerose riunioni di maggioranza che in questo periodo si sono svolte nella massima correttezza e nel rispetto delle posizioni di tutti i partiti in campo. Accomunati da una richiesta che mi trova d’accordo: la nomina di una giunta politica". Al Sindaco Monopoli, dispiace che la posizione dei 4 consiglieri comunali dissidenti di Forza Italia, di passare all'opposizione e quindi di dare l'appoggio esterno, sia stata espressa in un documento e non durante le numerose riunioni di maggioranza che nell'ultimo periodo si sono svolte nella massima correttezza. Ma Monopoli di quali riunioni parla? Forse si sarà confuso con qualche riunione che ha tenuto in qualche altra sede, visto che nelle ultime due riunioni, ha delegato e non si è presentato. Che poi anche sulle deleghe tecniche c'è da analizzare un altro aspetto. Visto che si richiama tanto al principio e alla legalità e quindi non possono essere elargite ad un solo assessore, ma ad oggi, tutte queste deleghe "tecniche" chi le detiene? Ma soprattutto è regolare? 

In nome della verità:

"In nome della verità, devo ribadire che la decisione dei “dissidenti” di Forza Italia mi sorprende in quanto i 4 consiglieri hanno avanzato agli alleati e al sottoscritto la richiesta di due assessori, concentrando nelle mani di uno di essi tutte le deleghe tecniche. Un super assessore con la delega al Cimitero, all’Urbanistica, ai Lavori pubblici e alla Manutenzione e Suap. Inoltre, al sottoscritto, alcuni consiglieri dissidenti, hanno chiesto di invadere il campo, per legge di competenza del sindaco, in merito alla scelta di alcuni responsabili di settore del Comune, alcuni dei quali sensibili e strategici". A Monopoli dispiace. Ma come? Ad esempio ci può spiegare il significato: "Mancata collegialità? Ma jatevi a cuccà!!!? Oppure: "Scusate ma quante firme mancano??" Dove è finita quell'ironia tanto decantata sui social network? Ma continua: "Di fronte a queste rivendicazioni, ribadisco quello che ho sempre sostenuto sin da prima della campagna elettorale. Una cosa sono le richieste, tutte da considerare legittime, sempre che non si trasformino in ricatti: “O questo oppure andiamo a casa”. Non sono un sindaco che cede ai ricatti e nel caso specifico non sono un sindaco che intende rinunciare alle prerogative che la legge riconosce alla carica di primo cittadino, lasciando, allo stesso tempo, alle forze politiche e ai consiglieri l’agibilità di esprimere il loro ruolo di indirizzo e di controllo". All'improvviso le richieste diventano legittime, profumano. Però non esagerate, perchè non cedo ai ricatti...

"Questo significava e significa “discontinuità”. E questo principio non può essere tradito perché significherebbe snaturare il progetto di governo presentato agli elettori e tradire il mandato elettorale. Ecco perché andrò avanti cercando di risolvere i problemi di questo martoriato paese, il mio paese, con la mia onestà e coi valori che caratterizzano prima il mio essere “cittadino” e poi politico. Andrò avanti per cambiare al contesto generale mentalità e valori, per cambiare metodi e criteri di ragionamento, per tentare di bonificare il Municipio ripristinando la legalità e garantendo un risanamento delle casse del Comune, saccheggiate da anni di sperperi e clientele". Monopoli parla di discontinuità. Insomma, per Monopoli, due anni di crisi; due Giunte cambiate; 6 consiglieri comunali di maggioranza passati all'opposizione; un dissesto finanziario che si poteva evitare e una lampadina che a furia di lampeggiare ha fatto venire il tic al povero venditore di fazzolettini all'angolo di Via De Gasperi, è sinonimo di discontinuità? Non osiamo immaginare la continuità....

"Almeno fino a quando avrò i numeri. Quando la maggioranza più uno dei consiglieri comunali deciderà con la sfiducia di porre fine al cambiamento ne prenderemo atto ma non molleremo perché ritengo che il progetto di “discontinuità” rappresenti una necessità per Caivano e debba avere le spalle larghe per superare pure i tentativi di restaurazione". Sindaco, inizi a contare. 1,2,3.... I numeri non ci sono. Perchè ostinarsi a contare di volta in volta, vivendo di patemi e palpitazioni? Perchè si ostina? Lo spettacolo è finito, cali il sipario. 

Del resto il blog il Notiziario, è sempre pronto ad ospitare una sua replica.