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martedì 27 giugno 2017

A Caivano in provincia di Napoli i colpi di scena non mancano mai....

Dopo La Giunta Politica quella tecnica Dopo la tecnica, il vuoto 


di Gaetano Daniele




La tradizione vuole che Pulcinalla sia una maschera acerrana, ma noi ne dubitiamo sempre più. In questi mesi infatti è a pochi chilometri, a Caivano, che si vive aria della grande tradizione della commedia dell’arte. C’è un sindaco, Simone Monopoli, insediatosi nel giugno del 2015 sulla base di grandi promesse, forte del suo quasi 60% ottenuto al turno di ballottaggio. Quali promesse? Tra l’altro il reddito di cittadinanza (sic!) e rilancio occupazionale, mica noccioline. 

Ma che poi, appena proclamato sindaco, ha dichiarato lo stato di dissesto finanziario di cui, evidentemente, non si era accorto nei cinque anni precedenti in cui era seduto tra gli scranni dell’opposizione nonché in consiglio provinciale, dov’era perfino in maggioranza. 

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Una presa in giro vera e propria sotto il punto di vista politico per i cittadini di Caivano. Un sindaco che avrebbe Forza Italia come partito di riferimento, ma Forza Italia pare che non lo sappia. Da anni Monopoli litiga con tutti e tutto, soprattutto negli ultimi due anni, a partire dal suo presunto partito di riferimento. Perde per strada una lista civica, la Svolta, che ha eletto ben consiglieri. Entra in fibrillazione con Forza Italia che già tempo fa in un documento formale e pubblico gli chiedeva maggior rispetto per le regole e i patti, e che alla fine ha deciso di uscire dalla maggioranza e di dichiarare l’appoggio esterno. A che? Quale è la maggioranza che regge il sindaco? Non esiste più, ma Monopoli è sempre lì. 

Un sindaco che ignora le regole del confronto e che regolarmente non si presenta alle riunioni. Un sindaco che almeno in teoria non avrebbe i numeri per portare avanti il suo programma, se si capisse quale è. Forse a tutto oggi non lo conosce neanche lui. Vivacchia col sostegno di Forza Italia, però accusandola di vivere e di chiedere prebende e che a dar credito alle sue parole se è ancora lì è perché, evidentemente, scende sul piano delle loro richieste. 

Un sindaco che non rinuncia al colpo teatrale delle dimissioni, ma sempre al modo della commedia dell’arte, dove tutto è scherzo, apparenza e sberleffo. Ritira le dimissioni poche ore prima che diventino definitive e prende in giro ancora una volta i cittadini della sua città, negando loro la parola e il ruolo di arbitri della contesa. 

Un sindaco che non pare in grado di far politica, è accusato di non rispettare i patti, invitato in modo insistentemente dalle opposizioni a dimettersi (l’ultima volta nelle scorse ore) e che non si sa per quale ragione è attaccato alla poltrona e per fare cosa. Sindaco, la farsa quando finirà? Quando calerà il sipario?

Bomba: Woodcock è indagato La clamorosa accusa al pm, "il ruolo di Travaglio e soci"

Consip, Henry John Woodcock indagato a Roma per rivelazione di segreto d'ufficio a "Il Fatto Quotidiano" di Marco Travaglio



Il pm-prezzemolino Henry John Woodcock, il recordman di inchieste mediatiche invariabilmente destinate al flop, è indagato dalla procura di Roma per violazione del segreto d'ufficio. L'inchiesta, si apprende, è relativa alla fuga di notizie sulle indagini per gli appalti Consip che nello scorso dicembre è passata per competenza da Roma a Napoli. Uno spostamento dovuto anche a a presunti avvertimenti sull'esistenza dell'indagine ai dirigenti Consip, avvertimenti che sarebbero stati veicolati dal vertice dell'Arma dei carabinieri e del ministro Luca Lotti.

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E a Napoli uno dei titolari del fascicolo in questione era proprio Woodcock. Non appena le carte furono trasmesse a Roma, Il Fatto Quotidiano pubblicò la notizia, ancora riservata. Il sospetto, dunque, è che Woodcock sia uno degli artefici di quella fuga di notizie verso il quotidiano diretto da Marco Travaglio. Per questo è stato convocato dai colleghi romani per un'interrogatorio, che si svolgerà nei prossimi giorni. Il fatto che il pm sia iscritto nel registro degli indagati della procura capitolina è stato comunicato al ministero della Giustizia, al Csm e alla Procura generale della Cassazione.

Confermate le indiscrezioni de il Notiziario sul web Ecco la sfiducia al Presidente del Consiglio, Raffaele Del Gaudio

Confermate le indiscrezioni de il Notiziario sul web Ecco la sfiducia


di Gaetano Daniele


Raffaele Del Gaudio

Ancora una volta il Notiziario sul web ha avuto ragione, visto che è uno dei pochi blog a stare veramente sul pezzo e a testimonianza di quanto affermato stamattina in un eventuale sfiducia al Presidente del consiglio comunale, Raffaele Del Gaudio, pubblichiamo la mozione di sfiducia ufficiale, protocollata dalle forze politiche di opposizione. Insomma, citiamo alcune delle accuse che vengono rivolte al presidente del consiglio comunale, Raffaele Del Gaudio, come si evince nel comunicato: "Ha ripetutamente rinunciato al suo ruolo di imparzialità al di sopra delle parti e degli schieramenti politici. Ha partecipato insistentemente ad iniziative della Giunta, ha interpretato il proprio ruolo alla stregua di una appendice della Giunta stessa. In data 4 febbraio 2016 con protocollo 2212, il presidente del consiglio Del Gaudio, convocava una seduta consiliare in seconda convocazione in aperta violazione con il comma 2 dell'art. 14 del vigente regolamento sul funzionamento del consiglio comunale. Pertanto chiede, conclude la nota, la propria sfiducia nei confronti del presidente del consiglio, Raffaele Del Gaudio, e la sua immediata decadenza in conformità a quanto stabilito dall'articolo 23 comma 7 del vigente Statuto comunale".




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È morto Paolo Limiti: il conduttore tv aveva 77 anni

È morto Paolo Limiti: il conduttore tv aveva 77 anni



Addio Paolo Limiti. È morto il conduttore televisivo e paroliere, lottava da un anno contro un tumore, aveva 77 anni, è stato sposato con Justine Mattera. Una carriera in Tv lunghissima, lo ricordiamo con l'inseparabile cagnetta di peluche Floradora. Come paroliere aveva scritto testi anche per Mina.


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Un gruppo di bambini ha scoperto il gelato del futuro. Il risultato è sconvolgente! 

Un massacro per Google Scatta la multa della Ue, la più alta nella storia

Google, la multa di 2,42 miliardi dalla Commissione europea per....



La Commissione Ue ha deciso di imporre a Google una multa record da 2,42 miliardi di euro, la più alta mai comminata dall'Europa. La ragione è l'abuso della posizione dominante nel campo dei motori di ricerca. Secondo la commissione, Google ha dato un vantaggio illegale al suo servizio di comparazione degli acquisti. L’azienda ha ora 90 giorni per mettere fine alla pratica, oppure dovrà affrontare una nuova ammenda: fino al 5% del fatturato giornaliero di Alphabet.

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Ecco come è ridotto (e che cosa si è messo a fare) Massimo Bossetti, dal carcere una brutta voce

Massimo Bossetti, dimagrito e stanco: "Sono innocente". E fa lavoretti in carcere



È provato, dimagrito, Massimo Bossetti. Stanco ma non senza speranza. Il muratore di Mapello condannato all'ergastolo per l'omicidio di Yara Gambirasio, si trova in carcere a Bergamo dove si è messo a fare alcuni lavoretti, riporta il Giorno. "Chiedo una nuova perizia sul Dna. Sono pronto a giocarmi tutto perché so di essere innocente", continua a ripetere in attesa di venerdì 30 giugno quando sarà davanti alla Corte d'Assise d'Appello di Brescia. Sarà il primo assalto della difesa alla sentenza con cui un anno fa l'Assise di Bergamo gli ha dato l'ergastolo.

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Bossetti si difenderà nell'aula 64, al piano terra del Palazzo di Giustizia di Brescia. Un dibattimento che sarà aperto al pubblico e alla stampa, aula off limits per telecamere e macchine fotografiche. Il collegio che lo giudicherà sarà presieduto da Enrico Fischetti, che avrà accanto il giudice a latere Massimo Vacchiano e la giuria popolare, sei membri effettivi e tre supplenti. Fischetti, classe 1950, è un magistrato rigoroso. E' stato a capo del collegio che ha inflitto l'ergastolo a Guglielmo Gatti per l'omicidio degli zii Aldo e Luisa Donegani e a Claudio Giardiello per il triplice omicidio nel tribunale di Milano (carcere a vita confermato).

I legali di Bossetti, Claudio Salvagni e Paolo Camporini, partiranno dal Dna: il codice genetico dell'imputato perfettamente sovrapponibile a quello impresso dall'assassino sugli slip e i leggings della piccola vittima. Un Dna anomalo perché è assente la parte mitocondriale di quello di Bossetti. La ripetizione dell'esame sarà la richiesta prioritaria. Sarà richiesto anche l'esame degli indumenti di Yara, per sostenere la tesi che potrebbe essere stata aggredita e ferita altrove e solo dopo trasportata nel campo di Chignolo d'Isola dove fu ritrovata.

BOOM L'opposizione da indiscrezioni chiede le dimissioni del Presidente del consiglio, Raffaele Del Gaudio?

Dall'opposizione la richiesta della testa del Presidente, Raffaele Del Gaudio?


di Gaetano Daniele



E' un periodo difficile per la politica all'ombra delle Eco Balle caivanesi. Una crisi nemmeno più nascosta scuote la maggioranza ed anche la minoranza chiede le dimissioni, irrevocabili del sindaco già dimissionario, Simone Monopoli e del Presidente del consiglio comunale, Raffaele Del Gaudio? Infatti, il primo cittadino, è rimasto solo al comando e il gruppo che gli è rimasto al fianco (4 o 5 consiglieri comunali) resistono agli scossoni e non lasciano la poltrona, ma la situazione è in continua evoluzione. Difatti proprio ieri, Forza Italia, ha abbandonato il Sindaco e la maggioranza di governo dichiarando "appoggio esterno", votando quindi di volta in volta le iniziative di quello che rimane di una maggioranza disintegrata che ha paralizzato, attraverso una gestione politica fallimentare, il Paese. Ma in questa crisi perenne senza nessuno spazio alle idee e ai progetti, la responsabilità ricade anche sulla figura del presidente del consiglio comunale, Raffaele Del Gaudio, politico di lungo corso, che da oltre 40 anni siede nei banchi del civico consesso. Insomma, speriamo che il ritorno in maggioranza di Del Gaudio non sia come la vendetta di Salazar. 

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