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giovedì 15 giugno 2017

Champions ed Europa League tutte su Sky, battuta Mediaset: l'asta milionaria

Sky vince l'asta per Champions ed Europa league per il triennio 2018-2021



Sky Italia trasmetterà tutte le partite della Champions League e dell’Europa League nel triennio 2018/21. Lo comunica l’emittente in una nota sottolineando che gli appassionati di calcio "potranno trovare per la prima volta in un’unica offerta esclusiva le due più importanti competizioni per club a livello europeo, con oltre 340 partite". Con la nuova formula Uefa, che entrerà in vigore dall’annata 2018/19, saranno ben 7 le squadre italiane (4 in Champions League, 3 in Europa League) al via nelle competizioni europee.

La struttura del bando Uefa consentirà a Sky di continuare a innovare, con un ulteriore salto in avanti nell’esperienza degli spettatori. Per la prima volta le partite più importanti saranno trasmesse infatti anche in 4K HDR, l’ultima frontiera dell’alta definizione. E grazie al lancio di Sky Q (il nuovo box multipiattaforma di Sky) che arriverà in Italia entro l’inizio del 2018, l’esperienza sarà ancora più interattiva e multidevice. "L’acquisizione dei diritti della UefaChampions League - fa sapere Sky - È stata ottenuta grazie a un investimento razionale e sostenibile, che ha tenuto conto del valore del prodotto, dell’interesse che suscita anche tra i più giovani e, soprattutto, del nuovo format della competizione, con il quale il numero di partite minimo delle italiane aumenta del 70% rispetto alla media degli ultimi 5 anni".

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"Siamo molto felici di questo risultato. Il nuovo format sviluppato dalla Uefa ci consentirà di portare ai nostri abbonati un prodotto rivoluzionario per il calcio europeo in Italia. Per la prima volta la Uefa Champions League e la Uefa Europa League saranno insieme in un’esclusiva offerta integrata, che permetterà agli appassionati di seguire fino a 7 squadre italiane, mai così tante prima d’ora, impegnate nelle sfide con i migliori club europei - ha dichiarato Andrea Zappia, amministratore delegato di Sky Italia- Due tornei con oltre 340 partite entusiasmanti, nei migliori stadi continentali, con i più grandi calciatori del pianeta. Continueremo a fare innovazione, trasmettendo le partite più importanti anche in 4K HDR. Quest’offerta senza precedenti rafforza la posizione di Sky come leader della programmazione sportiva in Italia ed è anche un altro passo importante di sostegno al calcio italiano, un impegno che continuerà a vederci protagonisti anche nel futuro bando sui diritti della Serie A".

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Serie A, la provocazione di Luciano Moggi: una nuova Calciopoli per...


di Luciano Moggi



Neppure il tempo di terminare con il calcio giocato che inizia subito quello parlato. Ovviamente tengono banco le voci sul mercato dei top club. C’è chi deve rifarsi solo un po’ di trucco (la Juve), chi deve completarlo (Roma, Napoli e Lazio) e chi, come le milanesi e la Fiorentina (e soprattutto il Palermo di Zamparini) deve rifarsi... la faccia. In compenso esistono però belle realtà come l’Atalanta cui è sufficiente mantenersi così come sta adesso. Settimanalmente cercheremo di entrare nel cuore di ciascuna società cercando di carpirne il modus operandi e informare i nostri lettori.

Intanto, in attesa del prossimo spezzatino che tanto ha contribuito a modificare la vita dei tifosi, ci dobbiamo soffermare sull’asta per i diritti televisivi 2018/21. Qualcosa si è rotto nel meccanismo, i grandi gruppi non vogliono più pagare le cifre a tanti zeri, non c’è più la concorrenza che una volta esisteva tra Mediaset e Sky. Anzi, il gruppo di Berlusconi, dopo il bagno di sangue per i diritti Champions, ha ritenuto opportuno non formulare offerte; stessa cosa la Tim, con Sky che ha potuto offrire così il minino in mancanza di asta per l’aggiudicazione. Calcio valutato quindi ai minimi storici, il suo valore è stimato in appena 400 milioni e spiccioli, inferiore persino alla clausola rescissoria di Cristiano Ronaldo. Ragion per cui il presidente Figc Tavecchio, prendendone atto, ha deciso di non dar corso all’assegnazione dei diritti in attesa di verifiche, per poter emettere un nuovo bando.

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Risalta evidente come la causa di tanto sia la mancata concorrenza tra i gruppi televisivi che cancella i rialzi dell’offerta, nonostante che il nostro calcio si manifesti in crescendo: l’Under 21 ha in sé giovani interessanti che potrebbero costituire l’ossatura importante della nazionale maggiore nel prossimo futuro mentre l’attuale, sotto la guida di Ventura, sta dando buoni risultati. Normale porsi quindi la domanda del perché questo disinteresse. Risposta difficile, a meno che non si ritenga valida la profezia fatta da Gianni Petrucci, prima di lasciare la presidenza del Coni: «Una squadra che vince continuamente non fa il bene del proprio sport perché crea noia per mancanza di competizione».

Chiaro chi potrebbe creare questa noia, la Juve dei 6 scudetti consecutivi. Eppure, la colpa della Signora è soltanto quella di amministrare il calcio come si amministra una azienda, di avere i migliori dirigenti e la gestione economica in attivo. Allo stesso tempo si dovrebbe però evidenziare come il male del calcio attuale sia proprio la mancanza di dirigenti che sappiano valutare bene i giocatori da acquistare e siano allo stesso tempo ottimi amministratori: la Juve ce li ha, mancano agli altri. Solo così si potrebbe tornare a competere come prima del 2006, quando ben sette squadre partivano per la lotta allo scudetto.

Vista questa impossibilità, il nostro suggerimento sarebbe di promuovere un’altra Calciopoli che toglierebbe di mezzo ancora una volta la squadra volano del calcio italiano, riportandolo a quella mediocrità uniforme in cui cadde nel post 2006, quando la nostra nazionale campione grazie ai tanti fenomeni juventini fu eliminata al primo turno della Coppa del Mondo per ben due volte di seguito. Purtroppo noi italiani così siamo fatti e l’inno di Mameli, pur emozionante, non rispecchia la verità: siamo più cugini alla lontana che fratelli.

L'ULTIMA SPERANZA "Bossetti è vivo per miracolo" Il sospetto dell'amico di cella: "Aspetta solo una cosa, poi lui..."

L'ULTIMA SPERANZA Omicidio Yara Gambirasio, Bossetti all'amico in cella: "Se non mi concedono la superperizia sul Dna la faccio finita"



La vita in carcere per Massimo Bossetti è un incubo che si ripete ogni giorno sempre più terribile. Per dieci mesi ha condiviso la cella con Vincenzo Mastrobernardino, meccanico di Pavia che lo ha conosciuto meglio di chiunque altro in quest'ultimo periodo. Intervistato dal settimanale Oggi, Mastrobernardino ha ammesso i suoi sospetti più angoscianti sul futuro del suo compagno in carcere: "Tre anni di carcere con quasi 5 mesi di isolamento lo hanno distrutto. Arriva al processo stremato. Ho paura per lui. Vuole la superperizia sul Dna. È sicuro che quel profilo genetico non sia il suo. “Altrimenti”, me l’ha ripetuto mille volte, 'sarei un pazzo a chiederla'. Se non la concedono, potrebbe fare una follia. Ci ha già provato e l’abbiamo salvato per miracolo".

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L'amica islamica di Regeni? Orrore: come lo ha tradito Così è morto un italiano

Regeni, l'amica islamica che lo ha tradito: uno sviluppo clamoroso...



Era chiaro a tutti che qualcuno avesse tradito Giulio Regeni. Oggi uno di questi traditori ha un nome e un cognome, ha una faccia. E' quella di Noura Wahby, egiziana, compagna di studi a Cambridge. Secondo quanto riporto L'Espresso, è lei, la ricercatirce che per prima lanciò l'allarme della scomparsa di Regeni, a non convincere gli inquirenti.

Le telefonate - A sollevare qualche sospetto sul suo comportamento c'è una telefonata. E' il 13 ottobre: Giulio incontra per la prima volta Mohamed Abdallah, il sindacalista che poi l'ha consegnato nelle mani dei carnefici. La telefonata dura pochi secondi e la persona chiamata contatta il quartier generale della National security. Solo una coincidenza? Per quindici volte i due si sentono al telefono, in alcuni casi è l'uomo a cercare Noura e lei subito dopo a telefonare a Giulio. E il contatto della ragazza, scrive l'Espresso "ha un filo diretto con i servizi segreti egiziani ed è persino in contatto con uno degli ufficiali che ha seguito il giovane ricercatore a gennaio. A svelarlo sono le comparazioni incrociate dal Ros dei Carabinieri. La procura di Roma ha da tempo presentato una rogatoria a Cambridge per sentire Noura, ma non ha avuto risposte".

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Da Noura solo poche contradditorie dichiarazioni: le chiamate? Pura casualità. Il 18 febbraio la ricercatrice parla con le autorità egiziane e sono presenti anche gli investigatori italiani che però non possono fare domande, solo ascoltare. Parla della sim egiziana utilizzata dal ricercatore italiano e intestata a lei. Ergo poteva vedere l'elenco delle chiamate e dei messaggi. Non solo. E' lei ad aiutarlo a trovare l’appartamento da condividere con l'avvocato Mohamed El Sayed, che permetterà poi a un ufficiale dei servizi di entrare nella stanza di Giulio. Anche lui desta sospetti. Anche lui in più occasioni ha telefonato a una persona che subito dopo s’è messa in contatto con Nasr City. L'hanno scoperto i nostri carabinieri. La procura di Roma vuole "la verità", spiega il generale Giuseppe Governale, capo dei Ros. "La dobbiamo alla famiglia e a Giulio, un giovane italiano da cui tanti ragazzi dovrebbero prendere esempio per la straordinaria attitudine all’approfondimento e per la correttezza adamantina".

Stati Uniti, sparatoria al campo da baseball: colpito Steve Scalise, capogruppo repubblicano alla Camera

Stati Uniti, sparatoria al campo da baseball: colpito Steve Scalise



L'attentatore della sparatoria durante una partita di baseball tra politici del congresso americano "è stato ucciso dalla polizia". A dichiararlo è stato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump nel corso della conferenza stampa tenuta a poche ore dall'attentato. L'uomo si chiamava James T.Hodgkinson, aveva 66 anni ed era originario di Belleville, Illinois. Lo riferisce il Washington Post citando fonti prossime alle indagini. Si occupava di ispezioni di immobili ma la sua licenza era scaduta nel novembre 2016 e non era stata rinnovata.

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Ad Alexandria, un sobborgo alle porte di Washington, l'uomo ha ferito Steve Scalise, il "whip", ovvero il capogruppo dei Repubblicani alla Camera degli Stati Uniti, nonché fedelissimo del presidente Donald Trump. Ci sono poi altri cinque feriti, tra loro un consigliere di Scalise e due poliziotti. Gli altri parlamentari, secondo quanto dichiarato dal parlamentare Brooks alla Cnn, sarebbero al sicuro. 

L'attentatore avrebbe esploso tra i 50 e i 60 colpi nel giro di pochi secondi, grazie al fucile automatico d'assalto che imbracciava. Secondo quanto si è appreso, Scalise era l'obiettivo preciso dell'attentatore: il "whip" ha 51 anni ed è stato eletto in Louisiana.  Il capogruppo sarebbe stato ferito ad un fianco e si sarebbe trascinato all'esterno del campo da solo, per evitare gli altri proiettili che venivano esplosi. Inizialmente dichiarato non in pericolo di vita, Scalise è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico, al termine del quale le sue condizioni sono state dichiarate "critiche". Si teme seriamente per la sua vita.

Il deputato dell'Alabama Mo Brooks, ha spiegato che i politici si stavano allenando nella squadra congressuale di baseball quando è iniziata la sparatoria. Secondo la sua testimonianza, l'assalitore è un uomo bianco che ha usato un'arma semiautomatica. "Continuava a sparare alle diverse persone. Potete immaginare, tutti si sono sparpagliati sul campo", ha raccontato ancora.

Il presidente Trump e il vicepresidente Mike Pence hanno riferito di essere a conoscenza della situazione: lo ha spiegato il portavoce della Casa Bianca Sean Spicer in una nota su Twitter. "Sia @POTUS sia @VP sono consapevoli della situazione in Virginia, i nostri pensieri e le nostre preghiere sono verso tutti i feriti", si legge nel cinguettio. Scalise, nel corso della campagna elettorale, era stato tra i più accesi sostenitori del bando anti-musulmani.

Il Congressional Baseball Game, per il quale i repubblicani si stavano allenando, è una partita di baseball che dal 1909 mette di fronte per beneficenza i membri del Congresso. La sfida era in programma per giovedì 15 giugno al Nationals Park di Washington. Ad affrontarsi in questa competizione, uno degli eventi sportivi più attesi dalla Washington politica, sono la squadra dei democratici e quella dei repubblicani, formate da senatori e deputati. L'anno scorso aveva vinto 8-7 la squadra del Grand Old Party.

I due italiani dispersi nel rogo, l'ultima disperata telefonata a casa in veneto. Poi più nulla

Gloria Trevisan, l'ultima drammatica telefonata a casa dal grattacielo in fiamme



Le fiamme, il fumo, nel cuore della notte. Si sono risvegliati nel cuore di un incubo, Gloria Trevisan e il fidanzato Marco Gottardi, i due 27enni veneti che risultano tra i dispersi del terrificante rogo al Greenfeld Building di Londra. Il palazzo stava andando a fuoco e loro erano bloccati lassù, nel cuore della notte, al 23esimo piano di quel palazzone nella zona nord-ovest di Londra.

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E' stato allora che la famiglia di Gloria l'ha sentita per l'ultima volta. presa dalla disperazione o per chiedere aiuto nel pieno del panico, la ragazza ha infatti telefonato a casa, a Camposampiero, per avvisare la famiglia di quanto stava accadendo. "Siamo stati al telefono con i ragazzi fino all’ultimo istante, poi ci hanno detto che l’appartamento era invaso dal fumo e le comunicazioni si sono interrotte", ha detto Giannino Gottardi, papà di Marco. "Speriamo solo in un miracolo".

Da allora, di Gloria e di Marco non si è saputo più nulla. Quello che si sa, purtroppo, è che non risultano tra i 69 feriti che sono stati ricoverati in diversi ospedali di Londra. 

mercoledì 14 giugno 2017

Caserta, Università ed Industria: Importante accordo triennale tra Università “Luigi Vanvitelli” e Pastificio Di Martino

Rivoluzione Caserta, Università ed Industria Importante accordo triennale tra Università “Luigi Vanvitelli” e Pastificio "Di Martino"



di Antonio Parrella





A “braccetto” contro l’obesità in Campania Il professore Marcellino Monda: “Abbiamo lanciato la sfida per arginare drasticamente l’epidemia di obesità”


CASERTA. Università e Industria a “braccetto”: quando l’imprenditore sostiene la ricerca. E così il pastificio “Di Martino” scende in campo per sostenere per ben tre anni la ricerca scientifica in “Fisiologia della Nutrizione”, mediante un finanziamento per un posto di ricercatore presso il Dipartimento di Medicina Sperimentale dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. Un progetto innovativo, messo a punto con l’obiettivo di arginare l’epidemia di obesità in Campania, che ha portato a siglare l’importante accordo di convenzione tra il Dipartimento ed il Pastificio, per creare una forte sinergia tra mondo scientifico e realtà industriale, secondo una nuova visione del rapporto tra Scienza ed Imprenditoria. Una visione, questa, fortemente sostenuta dal Magnifico Rettore dell'Università Vanvitelliana, professor Giuseppe Paolisso, e dal Direttore del Dipartimento di Medicina Sperimentale, professor Italo Francesco Angelillo. Tra le attuali sfide scientifiche campeggia la necessità di provare a ridurre sensibilmente il dilagante fenomeno di obesità, che colpisce tutto il mondo occidentale ed in modo particolare la regione Campania. Nella nostra regione i dati sull’obesità sono allarmanti e viene fuori un quadro con il 47% della popolazione in sovrappeso, mentre circa il 18% è colpita da obesità grave. “Tutto ciò - spiega il professore Marcellino Monda, direttore del reparto di dietetica e medicina dello sport del Policlinico dell’Università Vanvitelli e a capo del team di ricercatori di Fisiologia - comporta per le persone un elevato rischio di sviluppare gravi patologie, soprattutto a carico degli apparati cardiovascolare ed osteoarticolare. E proprio da qui che nasce l’esigenza che la ricerca scientifica indaghi sui meccanismi di controllo del bilancio energetico per escogitare possibili strategie di prevenzione e terapia dell'obesità. Dunque gli studi sulla pasta, alimento salutare, possono giocare un ruolo importantissimo. La pasta - aggiunge Monda - è già riconosciuta come componente essenziale di una sana alimentazione, ma c'è bisogno di approfondire, in modo scientificamente puntuale, il ruolo dei vari componenti dei molteplici tipi di pasta nell'influenzare il peso corporeo”. Per questo tipo di ricerca servono competenze di Fisiologia della Nutrizione ed conoscenze dei sistemi di produzione dei vari tipi di pasta. “In questa ottica - precisa il dottor Giuseppe Di Martino, a capo del team di operatori industriali - la sinergia tra Università e Industria possono rappresentare un connubio vincente e lanciare così la sfida veramente impegnativa di combattere e arginare drasticamente l’epidemia di obesità, mediante una sana ed equilibrata alimentazione”. 

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