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domenica 11 giugno 2017

Il calcio italiano è nel caos Diritti tv, la voce-bomba: "Se Mediaset...", il ribaltone

CALCIO ITALIANO NEL CAOS Diritti tv, la Lega di Serie A indice nuovo bando. De Siervo lancia la bomba su Mediaset-Vivendi-Telecom



Entro fine anno la Lega di Serie A procederà con un nuovo bando per i diritti tv. L'assemblea ha deciso all'unanimità di non assegnare a nessuno dei concorrenti i diritti tv per il triennio 2018-2021 ritenendo che le offerte arrivate non rappresentino il valore reale del calcio italiano. Sky aveva presentato due offerte, entrambe inferiori alle basi d'asta: 230 milioni per il pacchetto satellite (base minima 200 milioni) e 210 milioni per l'esclusiva, il pacchetto più ambito (base minima 400). Avevano disertato invece Mediaset e Telecom, non senza polemica. 

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Recenti studi hanno rilevato una diminuzione dei livelli di Vitamina D nella popolazione europea. Le principali cause? Minore esposizione al sole ed impoverimento della dieta.



"Nessuno può pensare di prendere per la gola la Lega calcio", ha attaccato Luigi De Siervo, ad di Infront advisor della Lega sui diritti tv, prima di lasciare la sede di via Rossellini. "Siamo aperti a tutte le possibilità, il valore resta. Chi ha offerto, Sky in particolare, ha fatto la scelta di non investire sul calcio e di puntare sulla altro. Noi siamo fiduciosi di trovare la quadra. Non esistono spaccature, il clima è sereno. Nessuno può pensare di prendere per la gola la Lega oggi, non si arretra di una virgola". Poi si è lasciato sfuggire una previsione: "È in fase di definizione la situazione complessa di Vivendi, Telecom e Mediaset: a un certo  punto arriverà a maturazione" e "al colosso Sky si contrapporrà quello Vivendi-Mediaset-Telecom. Quindi non sono preoccupato". Una prospettiva industriale che rischia di sconvolgere l'economia italiana ben oltre la questione calcio. De Siervo ha aggiunto in ogni caso che, se non andasse in porto il polo Vivendi-Telecom-Mediaset, "il canale della Lega sarebbe l’unica ipotesi plausibile". 

L'ENNESIMA PROMESSA MANCATA 1"Strozzino e ladro. La sua colpa più grave" Vittorio Feltri scatenato: Renzi demolito

Vittorio Feltri: "Stato strozzino e ladro"


di Vittorio Feltri



Polemizzare con Renzi e denigrarlo è diventato quasi obbligatorio. Tutti i mali del Paese dipenderebbero da lui e dal suo governo affondato il 4 dicembre dello scorso anno. Gli attacchi contro Matteo saranno eccessivi, ma non completamente gratuiti. L'ex premier ha sbagliato a rottamare gli avversari, compresi quelli del suo stesso partito, i quali hanno reagito nella maniera peggiore, tentando invano di distruggere la casa comune del Pd.

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Queste però sono inezie, non incidono granché sulla vita degli italiani. Renzi infatti ne ha combinata una che nessuno gli rimprovera benché sia la più grave. Egli, entrando a Palazzo Chigi da trionfatore, fece una dichiarazione incauta. Era il 13 marzo 2014 quando disse urbi et orbi che avrebbe saldato i debiti della pubblica amministrazione nei confronti di imprenditori privati per forniture varie. Qualcuno, animato da ottimismo francamente ingiustificato, gli credette e attese che il miracolo si compisse. Non si è compiuto, manco per niente. A tre anni e oltre dalla solenne promessa, verifichiamo, osservando dati statistici ufficiali, che i crediti vantati dalle aziende sono rimasti invariati: ammontano ancora a 64 miliardi di euro. Una cifra enorme che, non essendo stata sborsata, ha messo in ginocchio parecchie ditte, sommerse in un mare di difficoltà.

Un conto erano i buoni (e superficiali) propositi del giovane Matteo e un altro è la cruda realtà, che rimane oggi drammatica quanto ieri.

Lo Stato in poche e brutali parole si conferma strozzino e ladro: perseguita chi gli deve del denaro, lo minaccia, lo rincorre e lo spreme con spietatezza, mobilita gli aguzzini di Equitalia, pignora ogni bene (persino i depositi bancari) che gli viene a tiro, sbatte sul lastrico qualunque persona colta in fallo. Intendiamoci, è giusto rispettare le ingiunzioni del fisco (nonostante sia rapace) e non contestiamo i metodi sbrigativi degli agenti delle tasse.

Ma, perdio, allo stesso modo il medesimo Stato sarebbe costretto a essere sollecito nel versare alle imprese da cui si è servito, come un cliente qualunque, la cifra spettante loro. Invece non è così. La Pa esige dal cittadino puntualità e precisione nel pagare il "pizzo", ed è lenta e tardiva allorché le tocca onorare gli impegni assunti con le aziende erogatrici di servizi. Ciò è intollerabile. Disgustoso.

La burocrazia è spietata con noi e si comporta da cialtrona se si tratta di sganciarci quattrini sacrosanti. È noto che il passivo accumulato da decine di governi spendaccioni è tra i più pesanti del mondo, pertanto non avanzano euro allo scopo di ridurlo, ma è anche vero che non si è fatto nulla per contenere le spese, tagliando quelle superflue. Gli specialisti assunti dagli esecutivi con l'incarico di procedere a una seria spending review sono stati oggetto di una vicenda grottesca: anziché segare le uscite, essi sono stati licenziati con la sega in mano.

Renzi si è adattato come i propri predecessori allo stile del Palazzo: scialacquare sempre e chiudere il rubinetto se occorre saldare le fatture alle ditte creditrici. L'Italia non necessita di oratori brillanti né di statisti illuminati, bensì di un ragionier Rossi in grado di dare a chi merita e di togliere ai parassiti.

OLANDA Auto sui pedoni ad Amsterdam Panico e feriti alla stazione La polizia: investitore arrestato

Amsterdam, auto investe pedoni di fronte alla stazione: cinque i feriti



Sabato sera, la stazione affollata di gente in arrivo per trascorrere il tempo libero in città, tra locali e ristoranti. All'improvviso, un'auto sbanda, investe diversi pedoni sulla grande piazza, provocando almeno 8 feriti, due dei quali in gravi condizioni. E così, anche ad Amsterdam è scattato l'allarme che nei mesi scorsi ha riguardato tante altre città europee, a partire da quel tremendo giorno di luglio dello scorso anno a Nizza sulla Promenade des Anglais.

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Numerose ambulanze a auto della polizia sono giunte sul posto e il conducente dell'auto è stato arrestato, secondo quanto riportato dalla polizia. L'auto si sarebbe trovata in una zona di divieto e quando i poliziotti si sono avvicinati per farla spostare, la persona al volante avrebbe acceso il motore e avrebbe accelerato all'improvviso, finendo la sua corsa contro un muretto dopo aver investito otto persone. Sarebbe quindi da escludersi l'ipotesi dell'attacco terroristico.

sabato 10 giugno 2017

Festa della Musica: A Milano torna il Workshop "il mestiere della musica" Grandi ospiti dal mondo della musica

A Milano torna il Workshop "il mestiere della musica" Grandi ospiti 


a cura di Gaetano Daniele



Il 21 giugno 2017 avrà luogo il secondo appuntamento annuale con il workshop “IL MESTIERE DELLA MUSICA”, con lo scopo di individuare un percorso per i tantissimi giovani che aspirano a sfondare nel mondo dello spettacolo e sognano di poter vivere del loro talento artistico. Tra questi, in particolare saranno presenti i partecipanti al contest “Promuovi la tua musica” che persegue le stesse finalità, e la cantautrice Fanya Di Croce tra i principali ideatori del Contest. per un confronto diretto con gli ospiti di seguito elencati. Il contest si terrà poi sabato 24 giugno al Teatro Martinitt, dove Alex Peroni consegnerà il premio “Il Mestiere della Musica”

IL PANEL
Introduzione del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per le Politiche Europee, On. SANDRO GOZI

SIAE III° millennio, il primo partner per autori, editori e artisti: GAETANO BLANDINI (D.G. SIAE)

Diritto connesso e collecting, linfa vitale per produttori e artisti: CRISTIANO MINELLONO (Presidente AFI)

Influencer e Web-star: 
FRANCESCO FACCHINETTI Live shows e secondary ticketing: CLAUDIO TROTTA 

(Barley Arts Promotion) 
Distribuzione digitale e online promotion: SERGIO CERRUTI (Just E) 

Carriere ‘alternative’, dalla strada al passaparola: TOMMASO ZANELLO (Piotta)

Cinema-Teatro-Fiction per il futuro: ANTONIO GERARDI 

Talent-shows? E un Sanremo diverso: MARIO LAVEZZI

Accesso a fondi privati e pubblici per lo spettacolo: MAILA SANSAINI (D.G. Nuovo IMAIE) - STEFANO MAULLU (Vice Presidente Commissione Cultura Parlamento Europeo)

POWERBOT: LA POTENZA CONQUISTA ANCHE GLI ANGOLI.

Samsung POWERbot™ VR7000: connesso, efficace, incredibilmente potente. Pulisce perfettamente anche negli... 



20^ GIORNATA EUROPEA DELLA MUSICA
Sala San Francesco
Via Montenapoleone, 22 MILANO

21 giugno 2017 - h. 17.30 Come tradizione, trovandoci nel pieno della Giornata Europea della Musica, alcuni degli artisti che assisteranno al workshop come pubblico interessato, diventeranno poi protagonisti dell’evento, avendo l’opportunità di esibirsi nel live-open-air-happening organizzato a seguire, dalle h 18.00 alle h 23.00 al dehors del caffè NHERO IL LINEUP

THE INDIGO DEVILS - Vincitori Premio Global Label SANREMO ROCK 2017 Simone MONTINI’s SPEAKEASY EVOLUTION BAND - supergruppo milanese ricco di riconoscimenti nazionali 

Graziano LOBIANCO - miglior artista siciliano 

SANREMO ROCK 2017
Kay T-KARTIN - Top cover performer YOUTUBE 

HARMALINE Electronic duo finalista SANREMO ROCK 2017
20^ GIORNATA EUROPEA DELLA MUSICA
NHERO MILANO Via Vittor Pisani, 2
21 giugno 2017 - h 18.0

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Ricordate l'anti-Cav Esposito? Occhio, bastonate dalla toga: "Cosa penso su Riina", bomba

Riina, il giudice Esposito che condannò Berlusconi contro la Cassazione



"Su Totò Riina la mia Corte di Cassazione ha sbagliato tutto". Parola di Antonio Esposito, il giudice che condannò nel 2013 Silvio Berlusconi per frode fiscale nel processo Mediaset. La toga, ex giudice della Cassazione, ha scritto al Fatto quotidiano per commentare la sentenza degli Ermellini che ha annullato l'ordinanza con cui il Tribunale di Sorveglianza di Bologna aveva a sua volta rigettato la richiesta del boss di Cosa Nostra di sospensione della detenzione per motivi di salute.

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Recenti studi hanno rilevato una diminuzione dei livelli di Vitamina D nella popolazione europea. Le principali cause? Minore esposizione al sole ed impoverimento della dieta.



La questione, sottolinea Esposito, è prettamente tecnico-giuridica: "La Cassazione avrebbe dovuto dichiarare inammissibile il ricorso", invece di entrare nel merito. La sentenza della Cassazione, sottolinea Esposito, si basa su "valutazioni che si sostanziano in censure, non consentite, sul discorso motivazionale dell'ordinanza, ritenuto carente e, più volte contraddittorio". Valutazioni che non competevano però ai giudici della Cassazione, che hanno rinviato di nuovo la decisione al Tribunale, "e non si comprende in che termini dovrebbe nuovamente e diversamente motivare il Tribunale" tanto più che il rigetto era basato su "relazioni sanitarie" secondo cui "non emergeva che le pur gravi condizioni di salute fossero tali da rendere inefficace qualunque tipo di cure". In altre parole, come ricorda anche Esposito, le patologie di Riina possono essere curate "anche in ambiente carcerario", anche perché "episodi di aggravamento" erano già stati "adeguatamente fronteggiati con tempestivi interventi di ricovero", addirittura "presso l'azienda ospedaliera universitaria di Parma".

La Cassazione ha poi accusato il Tribunale di non aver motivato se la pericolosità del Boss eventualmente scarcerato resti la medesima anche considerata la salute precaria. "Anche questa affermazione è inesatta - ribatte Esposito -. Il Tribunale ha, innanzitutto, evidenziato l'altissimo tasso di pericolosità del detenuto, soggetto di notevolissimo spessore criminale che ricopriva la posizione di vertice assoluto dell'organizzazione criminale Cosa Nostra". Un Riina, dunque "ancora pienamente operante". Una motivazione, questa, "adeguata e incensurabile in sede di legittimità".

"C'è un buco di trenta giorni" Igor, il giallo del basista Chi è il bastardo che lo aiuta

Igor, spunta il complice: un basista lo ha aiutato a nascondersi



Igor il russo aveva un complice, un amico che lo ha protetto e nascosto in un posto sicuro. Ne sono convinti ormai gli inquirenti che indagano sul killer di Budrio che dal primo aprile scorso sono sulle sue tracce.  La nuova pista su cui si lavora, riporta Repubblica, spiegherebbe tutta una serie di circostanze e parte da una convinzione: "La rapina al bar-tabacchi a Riccardina di Budrio non fu casuale". I riscontri tecnici collocano Igor nella "zona rossa", oggetto delle battute dei reparti speciali, fino a metà maggio. Dopo quella data, c'è un "buco": gli investigatori, coordinati a Bologna dal pm Marco Forte sono convinti che da una ventina di giorni Feher sia nascosto da un complice, che probabilmente lo "ospita" per evitare di essere accusato di complicità qualora "Igor il russo" dovesse essere catturato. 

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