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sabato 10 giugno 2017

"C'è un buco di trenta giorni" Igor, il giallo del basista Chi è il bastardo che lo aiuta

Igor, spunta il complice: un basista lo ha aiutato a nascondersi



Igor il russo aveva un complice, un amico che lo ha protetto e nascosto in un posto sicuro. Ne sono convinti ormai gli inquirenti che indagano sul killer di Budrio che dal primo aprile scorso sono sulle sue tracce.  La nuova pista su cui si lavora, riporta Repubblica, spiegherebbe tutta una serie di circostanze e parte da una convinzione: "La rapina al bar-tabacchi a Riccardina di Budrio non fu casuale". I riscontri tecnici collocano Igor nella "zona rossa", oggetto delle battute dei reparti speciali, fino a metà maggio. Dopo quella data, c'è un "buco": gli investigatori, coordinati a Bologna dal pm Marco Forte sono convinti che da una ventina di giorni Feher sia nascosto da un complice, che probabilmente lo "ospita" per evitare di essere accusato di complicità qualora "Igor il russo" dovesse essere catturato. 

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