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lunedì 5 giugno 2017

DEGRADO CAPITALE Cara Raggi, Roma fa schifo In una tranquilla domenica... Le foto dell'orrore / Guarda

Roma, Mole Adriana invasa dai rifiuti: le foto del degrado



Roma? Fa schifo. La capitale, infatti, continua ad essere invasa dai rifiuti. E, come documenta la cronista di Libero Elisa Calessi, non si tratta soltanto delle periferie. Il degrado si presenta in tutta la sua bruttezza anche alla Mole Adriana, a due passi dalla Città del Vaticano. Fotografie emblematiche. Immagini alle quali Virginia Raggi, prima o poi, dovrebbe trovare una risposta seria. Di seguito, i tweet che documentano il degrado:

Giardini Mole Adriana

Mole Adriana

Vista Castel Sant'Angelo

Vittorio Feltri dà il colpo di grazia a Laura Boldrini: il gesto con l'immigrato con cui umilia gli italiani

PRESIDENTA DISASTROSA Vittorio Feltri contro Laura Boldrini: celebra gli imprenditori extracomunitari e umilia gli italiani


di Vittorio Feltri




Torno su un argomento che ho già trattato ieri: la bravura di tanti imprenditori. Leggo sulle cronache milanesi del Corriere della Sera che la presidente della Camera, signora Boldrini, è intervenuta a una cerimonia in omaggio a immigrati nel nostro Paese che ce l’hanno fatta a imporsi in vari settori economici e scientifici. La notizia ci riempie di letizia. Apprendere che alcuni extracomunitari, invece di bivaccare nel capoluogo lombardo, pisciando nelle aiuole e spacciando droga, hanno avuto successo professionale ci riempie di gioia. Ma non solo. Ci dispiace che costoro siano una esigua minoranza, mentre la maggioranza dei nostri ospiti (si fa per dire) tiri a campare in qualche modo senza combinare nulla, nel migliore dei casi facendosi mantenere dalla carità pubblica.

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E ci dispiace maggiormente constatare che la presidente in questione, la quale dovrebbe rappresentare i nostri compatrioti, si sia mobilitata per testimoniare agli stranieri la sua gratitudine, e se ne infischi altamente dei propri concittadini proprietari di aziende cui si deve il 99 per cento della occupazione nazionale. Il che conferma un dato: se sei un profugo hai diritto ad ogni onore, oltre ad essere assistito col denaro pubblico, se viceversa sei nato e cresciuto in Italia meriti l’indifferenza delle autorità, se non addirittura il loro disprezzo.

Gli industriali italiani, i commercianti e gli artigiani infatti continuano da anni a subire la persecuzione del fisco, il peso insopportabile della burocrazia, la lentezza disarmante della Giustizia, le prepotenze dei sindacati senza che nessuno se ne preoccupi. Non c’è politico di alcun partito che non predichi la necessità di creare posti di lavoro per giovani e gente di mezza età, ma non uno di essi fa qualcosa di concreto onde instaurare un clima favorevole a chi intenda intraprendere iniziative economiche. Anzi. Il libero mercato è oggetto di mortificazioni che scoraggiano chiunque voglia mettere in piedi un’aziendina o un’aziendona.

Risultato, siamo all’inerzia più deprimente e il Pil e l’occupazione non hanno l’opportunità di crescere. Così non andiamo avanti, bensì indietro. Tra l’altro, leggendo il servizio del Corriere dedicato ai trionfi dei migranti, scopriamo che un libanese ha sfondato nella moda e che una croata è diventata una oncologa importante. Ci felicitiamo con entrambi. Ma siamo obbligati a osservare che due rondini non fanno primavera. Migliaia di africani sbandati seguitano a vendere cianfrusaglia (di sfroso) lungo i marciapiedi dei centri urbani. Uno schifo illegale che viene tollerato in nome di un malinteso senso dell’ospitalità e dell’integrazione. Il tutto sotto gli occhi, foderati di fette di salame, di madame Boldrini e soci.

domenica 4 giugno 2017

FOLGORE "Sapete che cose me ne faccio del suo applauso?" Forza, Generale: come massacra Laura Boldrini

L'ex generale della Folgore Gianni Fantini: "Il mancato applauso di Laura Boldrini? Noi siamo superiori a queste cose"



Del mancato applauso alla Folgore da parte di Laura Boldrini alla parata del 2 giugno, intervistato da Il Tempo, parla Gianni Fantini, generale, ex presidente dell'Associazione nazionale paracadutisti d'Italia. Quarant'anni da soldato e 36 passati nella Folgore. Il generale premette che "non è obbligatorio applaudire al passaggio dei militari. Noi rispettiamo la carica dello Stato, qualunque essa sia, poi sulle persone possiamo avere qualche dubbio", aggiunge sibillino. Dunque, più tranchant, Fantini sottolinea che "certo, un segnale poteva essere dato per determinati reparti, quelli più a rischio magari".

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Incalzato sull'espressione della Boldrini e sulle sue mani ferme davanti ai paracadutisti, continua: "Noi siamo superiori a queste cose. L'applauso non ce lo fa né la Boldrini, né Mattarella, né Scalfaro, né Cossiga. Le mani, se lo meritiamo, ce le battono i nostri caduti". E ancora: "Se possiamo trovare delle inefficienze nel comportamento del presidente della Camera se ne possono trovare altre 150mila, non ciò che non è stato fatto su uno spazio di 150 metri". Dunque, la conclusione, durissima: "Fossi io il capo dello Stato non applaudirei a nessuno perché o batti le mani a tutti o a nessuno". Una sonora lezione, per Laura Boldrini.

IL DECRETO Crac popolari, l'ultima vergogna Risparmiatori fregati così: che fine hanno fatto i loro soldi

Crac popolari, fermi gli arbitrati per i rimborsi



Sembrava tutto fatto invece il decreto che stabiliva criteri e modalità per gli arbitrati riservati agli investitori che avevano perso i propri risparmi nella liquidazione delle popolari Banca Marche, Banca Etruria, Cassa di Risparmio di Ferrara e di Chieti, e dava a Raffaele Cantone, vertice dell'Anac, la facoltà di pronunciarsi e valutare le singole situazioni, è fermo. 

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I collegi, riporta il Messaggero, non sono mai stati istituiti e i rimborsi sono lontani. In sostanza è molto difficile che l'esame delle pratiche possa cominciare prima del prossimo autunno. Colpa della registrazione del provvedimento alla Corte dei conti, spiegano da Palazzo Chigi. Tutto comincia col decreto sul bail-in del 22 dicembre 2015, che disciplinava la liquidazione delle quattro popolari e azzerava le obbligazioni subordinate dei risparmiatori, poi la legge di stabilità 2016 che indicava per gli indennizzi la via degli arbitrati da far gestire ad Anac. Nelle more il 3 maggio 2016 è stato avviato il meccanismo dei rimborsi forfettari, più veloce ma destinato a pochi. Intanto però il decreto del governo, che avrebbe dovuto regolare gli arbitrati, è stato stoppato dal Consiglio di Stato perché le procedure non potevano gravare interamente sul Fondo interbancario. Si arriva quindi al decreto del 28 aprile scorso. Ma da allora, di fatto, nulla è cambiato.

Londra, furgone sulla folla e passanti sgozzati: 7 morti, 48 feriti. Urlavano: Allah akbar

Furgone sulla folla e passanti sgozzati: 6 morti e 48 feriti. Gridavano: "Allah... "



Il terrorismo torna a colpire in Gran Bretagna, e a Londra, a soli 4 giorni dalla elezioni anticipate. Tre aggressori armati di coltelli, alle 22,08 di ieri (le 23:08) in Italia, si sono lanciati a bordo di un pulmino bianco a tutta velocità (almeno 80 Km/H) sul London Bridge. Hanno proceduto zizgando per cercare di colpire più persone possibile. Poi, brandendo lunghi coltelli da cucina, nella fuga verso Borough Market, hanno accoltellato le persone che si trovavano davanti. Alla fine hanno lasciato a terra senza vita sette persone. La polizia li ha abbattuti otto minuti dopo aver ricevuto la prima chiamata di emergenza.

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I feriti, ricoverati in cinque ospedali della capitale, sono 48 e altre persone sono state medicate sul posto. Gli aggressori indossavano finte cinture esplosive per seminare il panico e sono scesi dal furgone e urlando "lo facciamo per Allah". La Farnesina sta verificando la presenza di italiani e ha diffuso un numero telefonico per comunicare informazioni: 0636225. Le foto dei tre attentatori a terra morti che stanno facendo il giro del mondo sono state scattate da un fotografo calabrese residente a Londra, Gabriele Sciotto.

Il premier Theresa May ha riunito per un primo incontro il comitato di emergenza per la sicurezza Cobra. Dopo l’attentato di Manchester May aveva portato l’allerta a "critico", il livello più alto, che significava «nuovo attacco imminente». Livello riportato a "grave", subito sotto in una scala di 5, dopo pochi giorni. Non mancheranno polemiche politiche su May - a 4 giorni dal voto - per aver riabbassato il livello di allerta. May diede il via anche all’operazione Temperer che prevede lo schieramento di fino a 5.000 soldati per le strade di Londra. 

Nella tarda mattinata di oggi c'è stato un blitz della polizia britannica in un appartamento a Kings Road, a Barking, a est di Londra, dove sono state fermate 5 persone. Lo riferisce il Telegraph, secondo cui fra gli arrestati c'è una donna, che è stata portata via su un'ambulanza.

FONDATORE DEI SLAESIANI Scempio sul corpo del santo Ladri in azione, orrore in chiesa Rubato un pezzo di don Bosco

Don Bosco, rubata l'urna con il cervello del Santo



È stata rubata una reliquia di San Giovanni Bosco dalla Basilica di Colle Don Bosco, nell’Astigiano. In particolare, dalla chiesa è stata sottratta nella serata di ieri l’urna con il cervello del Santo. La reliquia, riferiscono dalla congregazione salesiana, si trovava dietro l’altare maggiore della Basilica, nella parte inferiore dell’edificio costruito sui luoghi  natii del fondatore della congregazione salesiana. In corso indagini  ad opera delle forze dell’ordine.

ECCO IL GELATO DEL FUTURO!

Un gruppo di bambini ha scoperto il gelato del futuro. Il risultato è sconvolgente! 

IL RETROSCENA E LA ROSSA Rossa, bella, sexy: caos nel Pd Renzi scippa la donna a Letta Chi è, cosa fa per lui / Guarda

Matteo Renzi, ultimo sgarbo ad Enrico Letta: nomina Benedetta Rizzo



Tra Matteo Renzi ed Enrico Letta è scontro totale. L'ultima mossa è stata la nomina nella segreteria del segretario del Pd di Benedetta Rizzo (nelle foto dal suo profilo Facebook), ex braccio destro di Letta, già presidente di VeDrò, la rete trasversale ideata dall'ex presidente del Consiglio. E, forse non ha caso, poco dopo la nomina Letta ha provato a vendicarsi con un commento al veleno sulla legge elettorale: "Si torna indietro perché si gioca una  partita su una legge elettorale peggio della Prima Repubblica, quando almeno si potevano scegliere i parlamentari". Già, lo strappo tra i due - dal celeberrimo "Enrico stai sereno" - non è mai stato ricucito. E mai, probabilmente, lo sarà. Ora, in ballo, c'è anche la "rossa" Benedetta. Per Letta, forse, il "tradimento" più difficile da digerire. Forse ancor peggio di quello che gli rifilò Renzi ai tempi in cui venne, di fatto, defenestrato da Palazzo Chigi.

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