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martedì 9 maggio 2017

Briatore, enormi guai: lo vogliono far marcire in galera. Il giudice che lo azzanna: richiesta-bomba

Flavio Briatore, in appello chiesti quattro anni di reclusione per il megayacht



Grossi guai per Flavio Briatore. ll sostituto procuratore generale di Genova Giuseppa Geremia ha chiesto 4 anni di reclusione in appello per mister Billionaire, già condannato in primo grado a un anno e 11 mesi con la condizionale perché accusato, insieme a altre perone, di reati fiscali legati al noleggio dello yacht Force Blue sequestrato dalla Finanza nel maggio 2010 al largo della Spezia. Il pg ha pure chiesto l'applicazione dell'aggravante della transazionalità del reato in accoglimento dell'appello dei pm in quanto sarebbero stati utilizzati collaboratori che lavoravano in diversi Paesi stranieri. Le accuse sono quelle di avere usato il megayacht per uso diportistico in acque territoriali italiane dal luglio 2006 al maggio 2010 simulando un'attività commerciale di noleggio e quindi senza versare la dovuta Iva all'importazione per 3,6 mln di euro.

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"La Boschi? È soltanto una..." Attacco brutale contro di lei: a Palazzo Chigi ora è il caos

"Boschi è una maestrina": Palazzo Chigi, la rivolta dopo il caso della circolare



A tormentare il governo Gentiloni, che non passa uno dei suoi periodi più sereni, ora ci si è messa la circolare amministrativa interna che sta travolgendo Maria Elena Boschi. Una circolare che stabiliva una supervisione "preventiva" di tutti gli atti e schemi di provvedimenti da parte di Maria Elena. Un caso scoppiato domenica pomeriggio: già, perché a molti - nel governo e nel Pd - non è piaciuto l'atto di forza della Boschi. Anche Paolo Gentiloni, pur non commentando, è stato costretto ad intervenire sulla questione: in una nota ha sottolineato che "non commenta retroscena e polemiche surreali su normali iter procedurali interni". Una mezza smentita, quella del premier, che assume i connotati di una conferma.

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E a confermare che l'atmosfera, ora, a Palazzo Chigi è tesa, ci si mettono le indiscrezioni raccolte dal Corriere della Sera. Sul quotidiano viene dato conto di una sintesi ufficiosa che filtra dagli uffici alle dirette dipendenze di Gentiloni: "Un autogol, o se volete uno scivolone, un po' da maestrina". E la "maestrina", ovviamente, è la Boschi, la quale ha definito la ricostruzione di Repubblica una "fake news". Eppure, continua il Corsera, quando quella circolare è arrivata sulla scrivania di Gentiloni, il premier si sarebbe irritato, e non poco, in particolare con il segretario generale Paolo Aquilanti, che aveva firmato il documento.

Silvio, la frase "sbagliata" Rissa: Salvini lo massacra Poi Meloni: "Che errore"

Berlusconi: "Un bene la vittoria di Macron". Furia di Salvini: "Si scordi l'alleanza"



"La vittoria di Emmanuel Macron è una cosa buona. La Francia, tra l'altro, è il nostro più importante partner commerciale, quindi, il fatto che le merci possano continuare a passare senza vincoli di frontiera e dazi, è una cosa senz'altro positiva anche per il nostro food". Parole e musica di Silvio Berlusconi, intervistato dalle reti Mediaset in occasione della visita a TuttoFood a Rho, a Milano. Il Cavaliere, dunque, si dice felice per l'elezione del leader di En Marche! in Francia, e aggiunge: "Per quanto riguarda l'Europa è un bene, perché da alcune cose che Macron ha detto anche lui ha chiaro il fatto che l'Europa deve assolutamente cambiare".

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E ancora, ha aggiunto Berlusconi: "L’Europa della mia generazione dei padri fondatori era un faro di pace e civiltà. Oggi è un’Europa burocratica soprattutto che ha come conseguenza europei che poco la amano, qualcuno la disprezza, qualcuno vuole che finisca, qualcuno vuole addirittura uscire dall'Europa e dall'euro. La vicenda Macron ci consolida nella volontà di ricostruzione dell’Europa che è quello che diciamo da sempre".

Parole nette, quelle del leader di Forza Italia. Parole destinate ad incrinare ulteriormente il traballante rapporto con Matteo Salvini. Il leader della Lega Nord, infatti, passa subito al (violento) contrattacco: "Berlusconi festeggia Macron? Mi sembra stia in pessima compagnia, perché la pensa come Renzi, Boldrini e i 5 stelle. Chi crede di fare l’Italia schiava di quest’Europa dalle regole assurde e dall'immigrazione incontrollata, si scordi pure l’alleanza con la Lega". Parole durissime e che sembrano chiudere ogni spiraglio a una possibile futura alleanza.

A stretto giro è arrivata anche la presa di posizione di Giorgia Meloni: "Berlusconi intelligentemente ha scelto di non schierarsi con Macron prima delle elezioni francesi,spero che non voglia diventare macroniano oggi", ha dichiarato la presidente di Fratelli d’Italia. "In Francia con Macron vince la paura di cambiare - ha aggiunto -, vince la continuità e questa non è una buona notizia. In ogni caso l’Italia non è la Francia e qui ci sono le condizioni per trovare una sintesi tra sovranismo e popolarismo, è quello che noi Fratelli d’Italia chiamiamo sovranismo di governo. Speriamo che non si prediligano le larghe intese che tanto vanno di moda oggi in Europa".

Killer di Budrio, le parole che non volevamo sentire: "La scoperta su Igor". Il terrore del super-poliziotto

Budrio, parla il comandante Alfa: "Igor potrebbe aver lasciato la zona rossa"



Vanta 47 anni di servizio nei carabinieri e dal 1977 lavora sotto copertura. Nel 1978 ha costituito i Gis, il Gruppo di intervento speciale dell'Arma, prendendo parte lui stesso a numerose operazioni ad alto rischio. La sua identità è segreta e se anni fa era noto come "Il cigno" ora è il "Comandante Alfa". Da qualche settimana i suoi sono a caccia di Igor, il killer di Budrio, nelle campagne tra Bologna e Ferrara. E il Comandante Alfa, intervistato dal quotidiano Il Giornale, si dice sicuro di una cosa soltanto: "Igor verrà preso, vivo o morto".

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È da oltre un mese, però, che la caccia prosegue senza risultati, tra avvistamenti e allarmi vari nella zona. "In casi simili - procede Alfa - ci vuole pazienza. Abbiamo a che fare con un soggetto estremamente pericoloso che potrebbe uscire allo scoperto da un momento all'altro e fare fuoco". Alfa rivela che gli uomini coinvolti nelle ricerche sono in tutto tra gli 800 e i mille, non tutti nella cosiddetta "zona rossa" tra Marmorta e Consandolo ma anche su tutto il territorio nazionale perché, nonostante le segnalazioni, non bisogna trascurare nulla. E ancora: "L'essere da solo avvantaggia Igor, perché riesce a nascondersi meglio. Anche se non è escluso che abbia dei complici".

A chi abita nella "zona Rossa", il fondatore dei Gis consiglia di mantenere la calma e tenere sempre gli mocchi aperti. E in caso di avvistamenti, è fondamentale avvisare subito i carabinieri perché ogni minuto è prezioso, mentre l'ultimo avvistamento è stato comunicato solo dopo un'ora". Quando verrà preso? "Può essere questione di ore o di giorni, ma verrà preso di sicuro. L'ordine è quello di catturarlo vivo, ma la sua fine può deciderla solo lui. Di certo, se dovesse asserragliarsi e fare fuoco, chi lo cerca non esiterebbe a rispondere al fuoco".

lunedì 8 maggio 2017

ALTA TENSIONE Retroscena: Renzi fregato, ira contro il Colle Il trappolone teso da Mattarella e Boldrini

Matteo Renzi sfida Sergio Mattarella sulla legge elettorale



Con Napolitano è andata come è andata. Ma con Sergio Mattarella, i rapporti erano stati impostati su una base rigidamente istituzionale: non una parola in più da parte di Matteo Renzi su o rivolta al presidente Mattarella, non una in più da parte del Capo dello Stato sul segretario Pd ed ex presidente del Consiglio.

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Fino a ieri, durante l'Assemblea nazionale del Pd che ha re-incoronato Renzi segretario del suo partito. Dopo aver ribadito e ricordato la sua personale "stima, riconoscenza, amicizia filiale e deferenza" verso il Capo dello Stato, Renzi ha proseguito rivolgendosi al presidente della Repubblica con toni che il quotidiano La Repubblica definisce "irrituali, se non di sfida". Lo ha fatto parlando di legge elettorale: "Signor presidente della Repubblica, lo stallo sulla legge elettorale è responsabilità di chi ha la maggioranza in Senato", alludendo al voto che ha eletto qualche settimana fa presidente della Commissione Affari Costituzionali di Palazzo Madama in candidato non gradito al Pd.

Insomma, Renzi pare intenzionato a non voler toccare una virgola della normativa "ricavata" dalle sentenze della Corte Costituzionale. E la sua posizione si scontra con quella esplicitata il 26 aprile scorso in un incontro tra lo stesso Mattarella e i presidenti dei due rami del Parlamento, Laura Boldrini e Pietro Grasso. I quali avevano convenuto due settimane fa sulla necessità di una nuova legge elettorale, oltretutto da realizzare in tempi accelerati.

In pratica, in quell'occasione Mattarella, Boldrini e Grasso convenirono sulla impraticabilità dello scioglimento delle Camere senza una normativa che tocchi almeno due punti: preferenze e soglie difformi tra le due Camere. L'attuale normativa, infatti, secondo le tre più alte cariche dello Stato sarebbe impugnabile anche di fronte a un semplice Tar, con esiti considerati imponderabili. Approccio che non piace a Renzi, che vede sfumare la possibilità di un voto entro il 2017 (autunno) e che non vuole finire nel tritacarne di una trattativa "do ut des" con le altre forze politiche.

Meloni, quell'amarissima frase su lei e la Le Pen Poi la bomba: "Ho notato una cosa su Berlusconi"

Meloni amarissima: "Io e la Le Pen donne nate dalla parte sbagliata, ma stiamo..."



"Il vero voto della paura è stato quello per Macron. Paura che Marine Le Pen rivoluzionasse lo status quo". È amarissima, Giorgia Meloni, che nella sconfitta della leader del Front national rivede un po' anche il suo destino e quello di Fratelli d'Italia e dei sovranisti di casa nostra. "Siamo donne nate dalla parte sbagliata - spiega al Corriere della Sera - il femminismo ideologico ha ritenuto che la corsa di Marine non fosse meritevole di solidarietà. Mi dispiace, mi colpisce, ma non mi stupisce. Certo che una presidente di Francia donna sarebbe stata una bella rivoluzione. Non ci resta che sperare che si possa fare in Italia".

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Dopo la delusione, però, arriva l'ora di guardare al bicchiere mezzo pieno. Il risultato della Le Pen è "ottimo, per certi aspetti storico. C'era un tale accerchiamento, eppure milioni di elettori, non solo di destra, l'hanno scelta". Secondo la Meloni i sovranisti hanno imposto la loro agenda e questa è una grande vittoria: "In Olanda il premier Rutte ha rincorso Wilders, in Francia Fillon ha rincorso Le Pen. E cosa fa in Italia il ministro Minniti sull'immigrazione? Rincorre noi".

Sulle prospettive del centrodestra italiano la leader di FdI delinea una situazione del tutto diversa da quella francese: "In Francia gollisti e Fn non dialogano, noi abbiamo governato insieme, non c'è incomunicabilità tra populismo e popolarismo. Non mi è sfuggito che Berlusconi, a differenza del Ppe che era schiacciato su Macron, non abbia preso posizione. Certo, ha detto che la Le Pen è lontana da lui, ma è un uomo intelligente, capisce la società. Ci sono milioni di persone che non si sentono rappresentate e a cui non importa più nulla delle etichette. E Berlusconi, a cui pure non importano le etichette, coglie il cambiamento". Divisi, sottolinea, potrebbe essere conveniente sul breve termine: "Noi di FdI, secondo i sondaggi, passeremmo da 10 a 40 parlamentari. Ma io voglio governare, non sopravvivere". E il Cavaliere sembra apprezzarla: "So che mi fa i complimenti non come amica ma come soggetto politico. Ne deduco che non siamo cosi distanti".

L’agorà della farmaceutica italiana a Bologna. Il Cosmofarma (di Francesco Pellegrino)

L’agorà della farmaceutica italiana a Bologna. Il Cosmofarma



di Francesco Pellegrino


Dott. Francesco Pellegrino

Nell’appena trascorso weekend in Bologna si è celebrato il ritrovo annuale della farmaceutica che dedica un occhio particolare alla nutrizione (annesso salone del NUCE) ed uno benevolo ai servizi che continuamente si stanno innestando nell’offerta di salute correlata all’esercizio della farmacia.

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La Farmacia italiana negli ultimi decenni ha vissuto un drastico cambiamento dettato dal tentativo di scrollarsi di dosso il lobbismo originario senza riuscire a cogliere appieno la sfida del libero mercato.

Questo cambiamento a scatti, frutto di spinte vigorose assestate dai cambiamenti radicali della gestione finanziaria correlata al bene salute pubblica, sta generando una trasformazione già vissuto dalla realtà industriale italiana da aziendalismo familiare e padronale a società di capitale con gestione finanziaria controllata da investitori diversificati.

La PMI industria italiana ha vissuto e sta vivendo in questo ultimo decennio l’esposizione al rischio di confronto con capitali ingenti e fluidi che rispondono a dinamicità e fluidità impetuosi. Di conseguenza le trasformazioni stanno mietendo vittime dell’ancient regime professionale, convinte quali novelli Gattopardi di poter veder passare il tempo dei cambiamenti senza dover chinare il capo alle realtà del nuovo indefinito che sopraggiunge.

La Farmacia nello specifico risponde appieno a questo modello di trasformazione della PMI poichè ha goduto per lunghi periodi di utili impensabili in mercati concorrenziali, mantenendo la morfologia di una casta piuttosto che di un club anglosassone.

La Farmacia che si respira a Bologna è una realtà costituita nella maggioranza da esercenti storici che vengono salutati come notabili di accentramento cui però da tempo si affiancano nuove energie di generazioni  che si affacciano per nuovi esercizi aggiudicati (solo in parte per ora) con linguaggi e richieste nuove, che esprimono esigenza nuove commissionate da utenti verso cui si rivolge un ascolto sempre più attento per cogliere risvolti di una offerta di salute che va conquistato non più con la spedizione della ricetta medica, quanto con l’espressione diretta di necessità insoddisfatte ad oggi.

Queste le ragioni di una Bologna attenta alla nutrizione, tematica che sta molto a cuore ai nuovi avventori che esprimono necessità di prevenzione e wellness sconosciuti ad un passato prossimo. Il Nuce è riuscito nuovamente ad esprimere un ruolo di orientamento in uno scenario in rapida evoluzione tracciando con relatori agli eventi scientifici, di grande spessore, un connubio tra la mente pensante l’offerta terapeutica futura e la realizzazione e messa a punto dei prodotti che possano permettere questi obiettivi. Tra tutti spicca la traccia di valutare la fonte del futuro della nutrizione umana e dell’approvvigionamento di prodotti nutrizionali dal mondo degli insetti.

Questa traccia potrebbe in un primo momento urtare la nostra sensibilità gastronomica raffinata, anche se in una seconda analisi in un mercato world wide ci deve far intravedere compratori del sud est asiatico, dell’Asia, del medio oriente, dell’emergente Africa e dell’america meridionale che hanno nelle loro tradizioni alimentari e nutrizionali gli insetti quale fonte integrativa.

Inoltre la nostra dieta moderna presenta difetti di assunzione di nutrienti oramai fondamentali per una vita media italiana che si attesta oltre gli ottanta anni. La vitalità salutare della terza età italiana passerà per l’assunzione di nutrienti raffinati negli scopi meno nelle origini di impatto emotivo.

Alla nutrizione al Cosmofarma è stata affiancata una esposizione di offerta di servizi di cui la farmacia del futuro necessità per darsi nuova vitalità e determinarsi centro di smistamento di una offerta di salute articolata.

Allo scopo abbiamo visto il cloud ambire ad assumere il ruolo di uno Zeus moderno nell’accumulare i Big Data sanitari dei cittadini in cui l’officiante del rito di inserimento, trasmissione e gestione degli stessi può in quella parte che salvaguarda la privacy dell’utente, essere svolta dal farmacista o meglio dalla farmacia.

Dati di dismetabolismi rilevati con campagne di primo livello di screening in farmacia e sospesi nel cloud a disposizione del medico curante, analisi posturologiche tecnologiche che proiettano un paziente agguerrito di esigenze chiare di volontà progettuali di salute a specialisti della meccanica umana, monitorizzatori di valori pressori che scannerizzano dalla saturazione dell’ossigeno al deficit di circolazione venosa trasformando questi health data in una cartella virtuale che accompagna l’utente alla consultazione con un qualsiasi specialista scelto.

Insomma un mondo dell’offerta di salute che può far tremare i polsi per la mole di opportunità proposte ma che ci deve far esultare per una industria della salute che spinge con forza verso l’innovazione e l’ambizione di conquistare nuovi mercati di utenti. Al momento questa offerta viene proposta alla farmacia italiana nella speranza che la interpreti nel modo più utile per l’utente.

Ut sementem feceris ita metes


Dott. Francesco Pellegrino
Via G.A. Acquaviva, 39, 81100 Caserta.
E_mail: frankpiglrim@gmail.com
Cell: 348.8910362