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lunedì 8 maggio 2017

L’agorà della farmaceutica italiana a Bologna. Il Cosmofarma (di Francesco Pellegrino)

L’agorà della farmaceutica italiana a Bologna. Il Cosmofarma



di Francesco Pellegrino


Dott. Francesco Pellegrino

Nell’appena trascorso weekend in Bologna si è celebrato il ritrovo annuale della farmaceutica che dedica un occhio particolare alla nutrizione (annesso salone del NUCE) ed uno benevolo ai servizi che continuamente si stanno innestando nell’offerta di salute correlata all’esercizio della farmacia.

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La Farmacia italiana negli ultimi decenni ha vissuto un drastico cambiamento dettato dal tentativo di scrollarsi di dosso il lobbismo originario senza riuscire a cogliere appieno la sfida del libero mercato.

Questo cambiamento a scatti, frutto di spinte vigorose assestate dai cambiamenti radicali della gestione finanziaria correlata al bene salute pubblica, sta generando una trasformazione già vissuto dalla realtà industriale italiana da aziendalismo familiare e padronale a società di capitale con gestione finanziaria controllata da investitori diversificati.

La PMI industria italiana ha vissuto e sta vivendo in questo ultimo decennio l’esposizione al rischio di confronto con capitali ingenti e fluidi che rispondono a dinamicità e fluidità impetuosi. Di conseguenza le trasformazioni stanno mietendo vittime dell’ancient regime professionale, convinte quali novelli Gattopardi di poter veder passare il tempo dei cambiamenti senza dover chinare il capo alle realtà del nuovo indefinito che sopraggiunge.

La Farmacia nello specifico risponde appieno a questo modello di trasformazione della PMI poichè ha goduto per lunghi periodi di utili impensabili in mercati concorrenziali, mantenendo la morfologia di una casta piuttosto che di un club anglosassone.

La Farmacia che si respira a Bologna è una realtà costituita nella maggioranza da esercenti storici che vengono salutati come notabili di accentramento cui però da tempo si affiancano nuove energie di generazioni  che si affacciano per nuovi esercizi aggiudicati (solo in parte per ora) con linguaggi e richieste nuove, che esprimono esigenza nuove commissionate da utenti verso cui si rivolge un ascolto sempre più attento per cogliere risvolti di una offerta di salute che va conquistato non più con la spedizione della ricetta medica, quanto con l’espressione diretta di necessità insoddisfatte ad oggi.

Queste le ragioni di una Bologna attenta alla nutrizione, tematica che sta molto a cuore ai nuovi avventori che esprimono necessità di prevenzione e wellness sconosciuti ad un passato prossimo. Il Nuce è riuscito nuovamente ad esprimere un ruolo di orientamento in uno scenario in rapida evoluzione tracciando con relatori agli eventi scientifici, di grande spessore, un connubio tra la mente pensante l’offerta terapeutica futura e la realizzazione e messa a punto dei prodotti che possano permettere questi obiettivi. Tra tutti spicca la traccia di valutare la fonte del futuro della nutrizione umana e dell’approvvigionamento di prodotti nutrizionali dal mondo degli insetti.

Questa traccia potrebbe in un primo momento urtare la nostra sensibilità gastronomica raffinata, anche se in una seconda analisi in un mercato world wide ci deve far intravedere compratori del sud est asiatico, dell’Asia, del medio oriente, dell’emergente Africa e dell’america meridionale che hanno nelle loro tradizioni alimentari e nutrizionali gli insetti quale fonte integrativa.

Inoltre la nostra dieta moderna presenta difetti di assunzione di nutrienti oramai fondamentali per una vita media italiana che si attesta oltre gli ottanta anni. La vitalità salutare della terza età italiana passerà per l’assunzione di nutrienti raffinati negli scopi meno nelle origini di impatto emotivo.

Alla nutrizione al Cosmofarma è stata affiancata una esposizione di offerta di servizi di cui la farmacia del futuro necessità per darsi nuova vitalità e determinarsi centro di smistamento di una offerta di salute articolata.

Allo scopo abbiamo visto il cloud ambire ad assumere il ruolo di uno Zeus moderno nell’accumulare i Big Data sanitari dei cittadini in cui l’officiante del rito di inserimento, trasmissione e gestione degli stessi può in quella parte che salvaguarda la privacy dell’utente, essere svolta dal farmacista o meglio dalla farmacia.

Dati di dismetabolismi rilevati con campagne di primo livello di screening in farmacia e sospesi nel cloud a disposizione del medico curante, analisi posturologiche tecnologiche che proiettano un paziente agguerrito di esigenze chiare di volontà progettuali di salute a specialisti della meccanica umana, monitorizzatori di valori pressori che scannerizzano dalla saturazione dell’ossigeno al deficit di circolazione venosa trasformando questi health data in una cartella virtuale che accompagna l’utente alla consultazione con un qualsiasi specialista scelto.

Insomma un mondo dell’offerta di salute che può far tremare i polsi per la mole di opportunità proposte ma che ci deve far esultare per una industria della salute che spinge con forza verso l’innovazione e l’ambizione di conquistare nuovi mercati di utenti. Al momento questa offerta viene proposta alla farmacia italiana nella speranza che la interpreti nel modo più utile per l’utente.

Ut sementem feceris ita metes


Dott. Francesco Pellegrino
Via G.A. Acquaviva, 39, 81100 Caserta.
E_mail: frankpiglrim@gmail.com
Cell: 348.8910362

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