La "magia nera" di Igor il russo: così è sparito. E ora spunta un sensitivo
Se non stessimo parlando di un assassino in fuga, si dovrebbe parlare di magia. Nera, in questo caso. Norbert Feher, conosciuto come Igor il Russo, sta facendo impazzire centinaia di agenti sulle sue tracce in un fazzoletto di pochi chilometri quadrati tra Budrio e Ferrara. Di lui si sono perse le tracce da 13 giorni: si sa solo che dopo aver ucciso un barista e un guardiapesca (e con il fondato sospetto che nel suo passato ci siano almeno altri due morti), si è dato alla macchia tra casolari diroccati, gabbiotti, canneti, boschi e canali. Un Rambo in salsa serba, spietato e indistruttibile. O forse un fantasma.
Nonostante l'efferatezza e qualche scivolone, ha guidato il Fiorino con cui si muoveva dopo il primo omicidio con i guanti, per non lasciare tracce. Qualcosa di lui però è rimasto. Per esempio la borsa della spesa, con le provviste che l'hanno sfamato nei primi giorni di fuga. Ora vive di niente: "Verdure, frutta, uova, galline", sottolineano gli inquirenti. In teoria potrebbe andare avanti un altro paio di settimane. Ha i cani molecolari alle calcagna, ma non sono ancora riusciti a trovarlo. Il sospetto, fondato, è che qualcuno lo stia aiutando. Sicuramente ha avuto appoggi durante la sua carriera da criminale, tra una rapina violenta e l'altra. Come ricorda Il Giornale, anche il metronotte ferito gravemente a Cosandolo lo scorso 29 marzo ha detto di averlo sentito parlare al cellulare mentre gli intimava di lasciargli la pistola calibro 9. Lo usava solo per mail e web, spiega chi lo sta inseguendo. Nessuna cellula telefonica agganciata, finora. Un fantasma, appunto. E forse per questo, tra una testimonianza dei suoi ex compagni di cella e l'altra, è spuntato anche un sensitivo.
L'interrogativo è: se n'è già andato? I militari sostengono che sia ancora nella "zona rossa", che resterà pattugliata palmo a palmo per altri 10 giorni. Eppure, continua il Giornale, si stanno già effettuando ricerche oltre le oasi fra Reno e Idice. Due giorni fa è stata rubata una zattera. Se fosse nelle mani del killer, il serbo sarebbe già lontano, verso il delta del Po. In più c'è il timore che durante le feste di Pasqua Igor possa assalire gli anziani rimasti soli o entrare nelle case di chi è via. Come un incubo che non vuole svanire.
Gli Indispensabili Mutti.
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