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giovedì 13 aprile 2017

Doppia mazzata a Berlusconi Santanchè spietata, se ne va "Chi viene nel mio partito"

Santanché si fa il suo partito: Noi repubblicani. E annuncia: "Chi viene con me"



Si chiama "Noi Repubblicani" ed è il nome dell'associazione, di centrodestra, fondata da Daniela Santanchè. La deputata di Forza Italia, ex An e ex La Destra, l'ha tenuta a battesimo nella sala stampa della Camera, assieme ad altri esponenti azzurri. Un nome che soprattutto in questo momento fa pensare subito a Donald Trump: "Gli Stati Uniti sono gli Stati Uniti, l'Italia è l'Italia. Però alcuni principi guida della politica di Trump dovrebbero essere adattati al nostro contesto", spiega la Pitonessa in una intervista al Tempo. "Penso al passaggio dalla globalizzazione al mercantilismo, oppure all'orgoglio di appartenenza, alla necessità di affrontare il tema dell'immigrazione e del terrorismo islamico. Tutti valori che il centrodestra dovrebbe riscoprire in maniera unanime, e non lasciarli nel monopolio soltanto di Lega e Fdi".

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La "missione ambiziosa" della Santanché è "federare, unire", "proporre quello schema coeso che può consentirci di tornare a governare, recuperando i nostri elettori che magari si sono rifugiati nell'astensionismo o nel Movimento 5 Stelle". Forza Italia, continua, ha reagito bene, "perché la finalità di unire è chiarissima", "stiamo anche raccogliendo molte adesioni sul territorio da parte di sindaci e amministratori locali. Non solo di Forza Italia". E comunque la Pitonessa lo ha detto direttamente a Silvio Berlusconi "perché io sono una persona schietta che non fa le cose lasciandole nell'equivoco. E lui ha colto appieno l'esigenza e gli obiettivi. D'altronde, Berlusconi apprezza sempre ciò che dà un valore aggiunto al progetto comune".

Intanto la pasionaria azzurra ha in mente 1000 circoli entro luglio: "Inizieremo con dei banchetti per raccogliere firme a sostegno della proposta di legge, di cui sono prima firmataria, per regolamentare le moschee ed istituire l'albo degli imam. L'Islam, per noi, è una questione prioritaria».

Psico-sondaggio, l'ultima frontiera di Piepoli Elezioni? Inutili: "Il vincitore lo conosco già"

Elezioni amministrative, il sondaggio: il M5s vola nelle aspettative



Mancano due mesi alle elezioni amministrative (che si terranno l'11 giugno) e più della metà degli italiani ritiene che sarà il Movimento 5 stelle la forza politica che si affermerà maggiormente. Lo sostiene Nicola Piepoli su la Stampa. "Se il sondaggio di due settimane fa registrava la crescita a livello nazionale del M5S (il 29% degli elettori, una percentuale in lenta ma costante crescita, si dichiarava propenso a votarli, raggiungendo il Pd) - scrive il sondaggista - dall'ultima indagine emerge che la maggioranza crede che nella prossima tornata elettorale saranno dominanti, l' unica forza politica a presentare un saldo positivo, pari al 26%, tra coloro che pensano che si affermerà (41%) e coloro che pensano che perderà terreno (15%)".

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Il Partito democratico, nonostante non abbia perso punti nelle intenzioni di voto, per l'opinione pubblica risulta essere il partito che maggiormente, "forse perché ancora percepito come poco unito, perderà terreno nel corso delle prossime elezioni amministrative (il 22% pensa che vincerà, il 34% che arretrerà)".

"Abbiamo chiesto agli elettori coinvolti dalle votazioni l'appartenenza all'area politica del sindaco uscente e, poi, se questa stessa area politica verrà o meno riconfermata nel corso delle prossime elezioni". Risultato, annuncia Piepoli: "Anche in questo caso è stato il M5S a ottenere la percentuale più alta: l'88% di coloro che dichiarano di vivere in un comune grillino (14%) afferma che il Movimento si riconfermerà vincente alle prossime elezioni. Meno bene per la sinistra: solo il 52% dei cittadini che vivono in Comuni guidati dalla sinistra o dal centro sinistra (48%) afferma che l' area politica del sindaco uscente si riconfermerà anche a giugno. Va però peggio alla destra, dove a prevalere, con il 65% dei voti, è la tendenza ad una non conferma del sindaco uscente".

Esclusiva il Notiziario / Caivano (Na): Il gruppo di Forza Italia è unito e respinge ogni accusa o strumentalizzazione

Il gruppo di Forza Italia è unito e respinge ogni accusa o strumentalizzazione: "Nel Partito nessun dissidio interno"


di Gaetano Daniele



Ancora nuove sullo scenario politico locale, ancor più comprensibile il senso di amarezza che alcuni addetti ai lavori assaggeranno dopo questo articolo, visto che in queste ultime ore hanno messo in piedi una vera e propria strumentalizzazione ai danni della sezione di Forza Italia sotto la guida del Commissario nonchè consigliere comunale, Giuseppe Mellone. "Nel partito non abbiamo avuto alcun dissidio interno, nè tanto meno tatticismi da parte di consiglieri comunali, come invece erroneamente lasciato intendere da fonti di informazione sul web poco attendibili e talvolta nemmeno autorizzate, al solo scopo di danneggiare l'immagine della formazione politica che rappresentiamo". Questa una prima ricostruzione dei vertici di Forza Italia. Inoltre, continua la nota: "Le assenze registrate in consiglio comunale sono assolutamente giustificate, in quanto dovute esclusivamente a motivo di carattere familiare e professionale e non legate a chissà quale disegno politico immaginato da chi purtroppo continua ad essere permeato unicamente dalla cultura del pregiudizio gratuito". 

E ancora: "Ciò su cui nutriamo piuttosto qualche dubbio (e non è purtroppo la prima volta) è la “tenuta” dei nervi di qualche ex addetto stampa alla continua ricerca di una verità nascosta, o immaginaria, che, nel goffo tentativo di mascherare sfrenato protagonismo e personalismo da “repubblica tanzarelliana”, cerca di mettere in cattiva luce un partito, Forza Italia, che funziona a dispetto di tutto e di tutti. Alle strumentalizzazioni, ridicole tra l'altro, vogliamo ricordare che certi atteggiamenti sono stati archiviati da tempo visto che la politica si fa nelle sedi opportune e non tramite messaggi velati sul web per omaggiare qualcuno, e appunto rivendichiamo anche una certa collegialità da parte del primo cittadino nei confronti di noi consiglieri comunali".

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Caivano (Na): Politica, un anno e mezzo di Monopoli Il punto di Gaetano Daniele

Politica, il punto di Gaetano Daniele



di Gaetano Daniele


Gaetano Daniele
Amministratore "il Notiziario"

Purtroppo per i caivanesi, l’amministrazione guidata dal Sindaco Simone Monopoli, ha certificato lo stato di dissesto finanziario per circa 30 milioni di euro. Ma è proprio l’esiguità della somma per cui è stato dichiarato il fallimento che deve far riflettere su quanto superficiale e presuntuosa, seppur nella sua estrema ordinarietà, sia stata la gestione economica pregressa. Si poteva evitare? Certo. Chiaramente oggi insieme al fallimento economico di Caivano si sancisce il fallimento politico dell’amministrazione del Sindaco Monopoli. Oltre al dissesto finanziario, in poco più di 14 mesi, si registrano due cambi di giunta. Un partito, Forza Italia, che in alcune occasioni ha girato le spalle a scelte accentratrici del Sindaco, e che per ben due volta ha fatto mancare il numero legale in consiglio comunale, facendo fare non solo una pessima figura politica al Sindaco Monopoli, ma ha dimostrato allo stesso che il potere deve essere distribuito democraticamente tra le forze politiche vincitrici, e non a chi è abituato a sedersi a tavola apparecchiata. Purtroppo, però, a pagare queste scelte sbagliate, saranno solo i cittadini che vedranno aumentate al massimo le tasse: l’Addizionale Comunale Irpef sarà applicata e, per di più, al massimo consentito, aumenterà l’aliquota dell’imposta comunale sugli immobili, aumenteranno tutti i costi dei servizi a domanda (mensa, scuolabus, etc. etc.).

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Nello stesso tempo, saranno bloccate le assunzioni per altri 5 anni e ci sarà inevitabilmente una riduzione dei servizi offerti dal Comune alla cittadinanza. Dunque, oltre a subire un dissesto ridicolo i cittadini saranno chiamati a grandissimi sacrifici economici. La cosa ancora più triste è che oltre a vedersi depauperate le loro tasche, i caivanesi si ritrovano sotto gli occhi un paese da terzo mondo: strade impraticabili, attività commerciali in continua chiusura, strutture sportive insufficienti ed inadeguate, mancanza di lavoro giovanile. Spazzatura che nuovamente sta occupando non solo le periferia ma addirittura i centri città, e con l'arrivo del caldo, con gli odori sgradevoli, siamo punto e a capo. Evidentemente non si è approvato un dissesto causato da folli investimenti per le migliorie del paese e dalle quali, tutto sommato, i cittadini avrebbero pur tratto un vantaggio, come ad esempio costruzione di nuove opere pubbliche, sviluppo di arterie stradali, costruzione di complessi sportivi e ricreativi.

Le cause di questo fallimento un po’ anomalo era previsto, considerando anche che diverse liste civiche hanno preso le distanza da una coalizione vincente. Ed il Sindaco Monopoli, su quanto sta accadendo non si è mai espresso politicamente parlando. Sì, lo fa attraverso giornali amici, raccontando sempre l'altra faccia della medaglia, ma mai si può negare che il Paese è in piena crisi politica. Mai si può negare che il Paese è in piena emergenza rifiuti. Si può scrivere tutto e il contrario di tutto, ma  l'unico dato oggettivo è che il Paese sta morendo.

NAPOLI: PALASTADERA, ARMANDO COPPOLA (NAPOLI IN SINERGIA): "Violati i sigilli, trafugate le attrezzature sportive"

PALASTADERA, ARMANDO COPPOLA (NAPOLI IN SINERGIA): "Violati i sigilli, trafugate le attrezzature sportive"


Dott. Armando Coppola
Presidente Associazione "Napoli in Sinergia"

«Mentre il Comune di Napoli e la Municipalità continuano ad assistere con indifferenza alla chiusura del Palastadera apprendiamo dai cittadini della zona che è stato messo in atto un maxi furto di materiali sportivi dalle sale del palazzetto dello sport". Così ai nostri microfoni il Presidente dell'Associazione "Napoli in Sinergia" dott. Armando Coppola. E nota: "Ormai i sigilli alla struttura sequestrata sono una chimera dal momento che è facilissimo violarli, intrufolarsi all’interno e rubare le suppellettili. Le responsabilità di questo grave episodio vanno addebitate in parti uguali al Comune di Napoli e alla Municipalità che non hanno saputo o voluto dare risposte al quartiere. Con il Palastadera completamente svuotato - continua Coppola - sarà ancora più complicato, se non impossibile, restituirlo in tempi brevi ai cittadini. Per ricomprare il materiale sportivo rubato occorreranno migliaia di euro, una spesa che il Comune di sicuro non si potrà permettere. Se si fosse trattato di feste di piazza o di inaugurazioni avremmo visto il sindaco e il presidente della Municipalità in prima linea, purtroppo quando si tratta di fatti del genere da parte di chi governa il territorio c’è solo silenzio e indifferenza. Quello che è accaduto a via Stadera - conclude Coppola - è particolarmente odioso perché si tratta dell’ennesimo scempio compiuto ai danni delle fasce più deboli della popolazione e delle centinaia di bambini che frequentavano il Palastadera».

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Dal 3 maggio focus SIDeMaST sulle malattie dermatologiche

Dal 3 maggio focus SIDeMaST sulle malattie dermatologiche


di Eugenia Sermonti


Dott. Giuseppe Monfrecola

Si stima che ciascun individuo viva almeno una volta nella vita una problematica cutanea e che la probabilità complessiva aumenti con l’aumentare dell’età. Ad allarmare, inoltre, è il dato relativo ai tumori della pelle la cui incidenza sembra superiore a quella della somma di incidenza di tutti gli altri tumori, con un trend in continua crescita. Questo lo scenario illustrato oggi a Milano dalla Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse SIDeMaST - in occasione della conferenza stampa di presentazione del 92° Congresso Nazionale che si terrà a Sorrento dal 3 al 6 maggio. La città delle sirene ospiterà i massimi esperti nazionali ed internazionali di dermatologia che faranno il punto sui più importanti progressi della ricerca scientifica in campo dermatologico. “In molte aziende ospedaliere la dermatologia rappresenta la specialità medica e chirurgica che fornisce complessivamente il maggior numero di prestazioni - affermano il professor Piergiacomo Calvazara Pinton, presidente SIDeMaST e il professor Giuseppe Monfrecola, presidente del 92° Congresso SIDeMaST - Alcune patologie cutanee richiedono uno risposta medica immediata perché possono essere una fonte di morbilità nel breve termine, mentre altre comportano un rischio elevato di mortalità; infine ci sono patologie, come i tumori cutanei, che richiedono una diagnosi esperta spesso integrata da indagine diagnostiche specifiche. La prevenzione e la cura delle malattie della pelle comportano, quindi, uno sforzo organizzativo ed economico rilevante sia per i pazienti, sia per il Servizio Sanitario Nazionale con una adeguata disponibilità di personale sanitario e un continuo aggiornamento attuabile, purtroppo, solo in alcune regioni italiane”. Durante l’evento stampa di Milano sono stati illustrati i principali temi e novità del congresso. Vediamo quali:

I tumori della pelle (Piergiacomo Calzavara Pinton)

MELANOMA. Secondo i dai AIRTUM 2016, in Italia i pazienti con diagnosi di melanoma cutaneo sono 129.387. Nonostante l’ incidenza sia in crescita (+3,1 per cento per anno nei maschi e +2,6 per cento per anno nelle donne), il tasso di mortalità resta sostanzialmente stabile (1 su 306 negli uomini e 1 su 535 nelle donne). Il principale motivo è la diffusione sempre più capillare in ogni studio dermatologico della dermatoscopia manuale e della videodermatoscopia digitale che hanno permesso di aumentare in modo molto significativo sensibilità e specificità diagnostica e quindi di asportare le lesioni prima che possano dare origine a metastasi. In alcuni centri è disponibile anche la microscopia confocale in vivo che, senza bisogno di biopsia chirurgica, riesce a a mostrare le cellule maligne nel loro dettaglio.  Nello sviluppo di tutte queste tecnologie i dermatologi italiani hanno un ruolo di eccellenza riconosciuto in tutto il mondo e continuano a proporre algoritmi diagnostici sempre più raffinati. Un altro grande passo in avanti è stato poi fatto con i farmaci mirati a specifici bersagli molecolari nelle cellule del melanoma che hanno migliorato in modo molto significativo la sopravvivenza dal tumore nelle forma avanzate.

CARCINOMA BASOCELLULARE. E’ il più frequente tumore della pelle e il suo comportamento biologico si caratterizza per un basso rischio di metastatizzazione ma una tendenza all’invasione progressiva dei tessuti circostanti. Il trattamento di chirurgia dermatologica è in genere sufficiente a rimuoverlo completamente, anche se in alcuni casi l’esito chirurgico può essere mutilante. Alcuni altri casi inoltre, per le dimensioni e la sede, non sono nemmeno operabili né trattabili con radioterapia. Per questi pazienti non c’era nessuna alternativa terapeutica valida, ma adesso due farmaci vismodegib e sonidegib offono una possibilità terapeutica di grande efficacia. Altri farmaci sono in fase di sperimentazione.

CARCINOMA SPINOCELLULARE. Il precursore del carcinoma spinocellulare è la cheratosi attinica e si stima che più del 20% dei soggetti sopra i 50 anni nel nostro Paese ne presenti almeno una. Recenti evidenze hanno mostrato che tutte le cheratosi attiniche vanno trattate perché non solo è impossibile prevedere quale cheratosi attinica evolverà verso un carcinoma. Inoltre è stato dimostrato che, in presenza di più di 5 lesioni, anche tutta la cute circostante deve essere trattata per ridurre la probabilità di nuove lesioni. Dato che tali aree possono coprire intere parti del corpo come il viso o le braccia. In questi casi il trattamento chirurgico non è proponibile ma proprio quest’ anno sono stati resi disponibili 3 nuovi farmaci a carico del SSN: imiquimod, diclofenac, ingenolo mebutato. Anche un altro farmaco, il metilaminolevulinato per la terapia fotodinamica in modalità daylight, ha dimostrato dati di efficacia e tollerabilità molto alti con risultato estetico post trattamento ottimale

Acne e idrosanedite suppurativa (Giuseppe Monfrecola)

ACNE. E' una malattia ben nota che inizia in età adolescenziale ma che si protrae ben oltre i 30 anni. Colpisce viso e parte alta del tronco con punti neri e punti bianchi (comedoni), papule e pustole e talvolta noduli. Le novità terapeutiche riguardano:

1) l’impiego di farmaci contenenti associazioni di retinoidi e benzoilperossido, retinoidi e clindamicina;

2) l’impiego di prodotti in grado di colpire il Propionibacterium acnes all’interno del biofilm che rappresenta una sua naturale protezione;

3) l’uso (sotto controllo dermatologico) di isotretinoina orale;

4) la possibilità di utilizzare la terapia fotodinamica. In alcuni casi (ma solo in ragazzi/e sovrappeso o obesi) può essere utile uno screening metabolico per valutare un’eventuale insulinoresistenza.

IDROSANEDITE SUPPURATIVA. E' una malattia cronica che colpisce entrambi i sessi. Le lesioni sono dolorose. La malattia porta a cicatrici retraenti e si accompagna spesso ad obesità o sovrappeso. E’ fortemente invalidante dal punto di vista sia fisico che, soprattutto psicologico. Le linee guida indicano diversi approcci terapeutici con farmaci topici o sistemici e con tecniche dermochirurgiche o chirurgico-plastiche. I casi gravi o resistenti si giovano della recente approvazione nell’uso di un farmaco biotecnologico, adalimumab, un anti TNF-alfa.

Psoriasi e dermatite atopica (Fabio Ayala)

PSORIASI. La psoriasi è una delle più comuni malattie cutanee, che riveste anche carattere sociale, poiché colpisce in media il 3 per cento circa della popolazione mondiale. Data la complessità dei fenomeni infiammatori alla base delle manifestazioni cutanee, articolari e delle condizioni associate, la ricerca non si è fermata, anzi è particolarmente vivace e tenta di individuare nuovi bersagli da colpire, scelti fra le varie molecole responsabili della malattia. In Italia sono stati introdotti di recente, ed è imminente una nuova immissione in commercio, farmaci diretti non contro il fattore TNFα ma contro l’IL17. Ma sono molto attesi anche i risultati, nella pratica clinica, di farmaci assunti per via orale, fra i quali quelli denominati ‘small molecule’, che agiscono con meccanismo diverso dai precedenti, sempre tuttavia avendo come bersaglio uno dei punti cruciali della genesi della malattia

DERMATITE ATOPICA. Le principali novità riguardano sia il campo della ricerca sia quello della prevenzione e del trattamento. Nella prevenzione delle frequenti recidive i nuovi tessuti occupano un importante posto. Per anni il cotone è stato considerato l’unico tessuto confortevole per i problemi degli atopici. Oggi possono essere utilizzati nuovi tessuti e fibre (seta privata della sericina, polipropilene, fibre con ioni d’argento; ma anche cuciture ed etichette esterne) sia nelle fasi acute sia in quelle croniche, contribuendo in maniera significativa a ridurre la sensibilità e l’irritabilità della pelle dell’atopico. Dal punto di vista terapeutico, in un futuro ormai molto prossimo, sarà possibile, come accade nella psoriasi da più di 10 anni, ricorrere a farmaci bio(tecno)logici, estremamente selettivi e capaci di interferire con i principali mediatori dell'infiammazione della dermatite atopica. L’importanza del tema è sottolineato dalla recente creazione della ‘Associazione Nazionale Dermatite Atopica’ (ANDeA), associazione di pazienti, le cui finalità e caratteristiche organizzative sono state presentate in Senato il giorno 5 aprile 2017.

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DEGRADO FAMILIARE Orrore a Piacenza su un bimbo Ha 9 anni, positivo alla cocaina La casa da brividi: come viveva

Bimbo invalido di 9 anni positivo alla cocaina: tolto ai genitori 



Un bambino disabile di soli 9 anni è risultato positivo alla cocaina, dopo essere stato sottoposto all'esame del capello in seguito alla segnalazione dei servizi sociali che lo controllano da tempo. I genitori, residenti a Piacenza, sono entrambi tossicodipendenti: il padre è un 44enne pluripregiudicato per spaccio di droga e anche la madre è risultata positiva ai test. I carabinieri hanno trovato in casa tutto il materiale per la preparazione delle sostanze stupefacenti: 3 bilancini di precisione, 8 dosi di cocaina per un totale di 2,3 grammi, altri 0,3 grammi in un posacenere, un grinder (strumento per sminuzzare l'erba), 2 grammi di marijuana, insieme a circa 700 euro in banconote di piccolo taglio ritenuti guadagno dell'attività di spaccio.  

La situazione di degrado familiare è proprio al limite. La coppia ha infatti un altro figlio, condannato agli arresti domiciliari e attualmente ospitato dalla zia, anche lui consumatore abituale di cocaina e altre droghe. La Procura dei Minori ha emesso un provvedimento con il quale viene tolta ai genitori la patria potestà del piccolo, che è stato perciò prelevato e portato in una struttura specializzata e protetta, dove riceverà le cure necessarie. Per il padre è scattato invece l'arresto per detenzione di droga ai fini di spaccio.

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