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mercoledì 8 marzo 2017

Clamoroso Verdini, a ruota libera: "La verità sul mio amico Belpietro"

Clamoroso Verdini, a ruota libera: "La verità sul mio amico Belpietro"



"In questi giorni ho incassato la condanna dal tribunale di Firenze: 7 anni per bancarotta, 2 per truffa, nove in totale. Appellerò la sentenza. Una cosa incredibile". Denis Verdini si sfoga e si toglie anche qualche sassolino dalle scarpe. Il capo di Ala, in una lunga intervista al Tempo, parla di tutto: Consip, Luca Lotti, Tiziano Renzi. 

C'è anche spazio per la condanna ricevuta per il crac del Credito Cooperativo Fiorentino, da lui guidata per 20 anni. "Con una camera di consiglio che mi sta per giudicare sulla banca, esce il polverone sulla Consip dove vengo citato a sproposito. Escludendo i complotti, più che Belzebù merito l'oscar della sfiga", ironizza amaro. "Quanto alla bancarotta, grida vendetta perché nessuno ha perso soldi". Però, gli fa notare il direttore del Tempo Gian Marco Chiocci, sì è beccato anche due anni per truffa. "È la storia del Giornale della Toscana che usciva col Giornale all'epoca diretto da Maurizio Belpietro - spiega Verdini -. Ci sono tre processi, mica uno, quindi Belzebù è un dilettante. In questo giornale sono stato editore di riferimento, c'ho messo una valanga di soldi della mia famiglia, i dipendenti e i giornalisti hanno incassato sempre lo stipendio, ho pagato i fornitori. Sono arrivati a sostenere che addirittura i giornali erano fittizi, non esistevano, i giornalisti me li ero inventati quando ogni giorno in edicola usciva un prodotto bello e firmato. Chiedete a Belpietro se era un giornale fantasma".

E proprio sul direttore de La Verità l'ex berlusconiano è duro: "Io Maurizio non lo capisco più. Sta facendo un sacco di questioni incomprensibili, scrive con una cattiveria, boh, non so cosa gli è preso. Mi dispiace perché è stata una lunga e profonda amicizia, anche funzionale da un certo punto di vista. Pure lui che mi attacca sul suo giornale, la Verità, stamattina (ieri, ndr) mi ha trattato come il peggiore dei banditi per via della casa acquistata dal collega Angelucci quando pure a lui, se non ricordo male, l'ex editore anni fa aiutò ad acquistare un immobile. Un peccato questa deriva, perché pure il mio amico Belpietro è diventato come gli altri che mi attaccano con la bava alla bocca".

RIVOLUZIONE TASSE Arriva la nuova imposta: ecco chi fa godere il Fisco

Fisco, arriva la flat tax: imposta da 100mila euro per gli stranieri che prendono residenza fiscale in Italia



Arriva la flat tax per i nuovi residenti stranieri ad alto patrimonio. È rivolta a chi intende trasferire la residenza fiscale in Italia beneficiando di un una imposta sostitutiva sui redditi prodotti all'estero. L'opzione, introdotta con la Legge di bilancio 2017, prevede il pagamento di una imposta forfettaria di 100mila euro per ciascun periodo d'imposta per cui viene esercitata, al fine di attrarre ed incentivare il trasferimento della residenza nel nostro Paese degli High net worth individual, ossia delle persone con un alto patrimonio. Con il provvedimento di oggi del direttore dell'Agenzia delle Entrate è stato approvato anche il modello di check list da allegare all'istanza di interpello che consente una valutazione preventiva dell'Amministrazione finanziaria sull'ammissibilità al regime di favore.

I contribuenti in possesso dei requisiti possono aderire al nuovo regime nel momento della presentazione della dichiarazione dei redditi, riferita al periodo d'imposta in cui è stata trasferita la residenza fiscale in Italia o in quello immediatamente successivo. È possibile, inoltre, presentare una specifica istanza preventiva di interpello alla Direzione Centrale Accertamento dell’Agenzia delle Entrate. La richiesta può essere consegnata a mano, tramite raccomandata con avviso di ricevimento oppure telematicamente, utilizzando la posta elettronica certificata. Nell'istanza il contribuente dovrà indicare: i dati anagrafici e, se già attribuito, il codice fiscale, oltre al relativo indirizzo di residenza in Italia, se già residente; lo status di non residente in Italia per un tempo almeno pari a nove periodi di imposta nel corso dei dieci precedenti l'inizio di validità dell'opzione; la giurisdizione o le giurisdizioni in cui ha avuto l'ultima residenza fiscale prima dell'esercizio di validità dell'opzione; gli Stati o territori esteri per i quali intende esercitare la facoltà di non avvalersi dell'applicazione dell'imposta sostitutiva. Il contribuente dovrà anche indicare la sussistenza degli elementi necessari per l'accesso al regime, compilando una check list allegata al provvedimento di oggi e presentando, eventualmente, la relativa documentazione a supporto. 

Il regime forfettario può essere esteso anche ad uno o più familiari in possesso dei requisiti, attraverso una specifica indicazione nella dichiarazione dei redditi riferita al periodo d'imposta in cui il familiare trasferisce la residenza fiscale in Italia o in quella successiva. In questo caso, l'imposta sostitutiva è pari a 25mila euro per ciascuno dei familiari ai quali sono estesi gli effetti della stessa opzione.

L'opzione deve essere esercitata entro i termini di presentazione delle dichiarazioni dei redditi, anche nel caso in cui non sia ancora pervenuta la risposta da parte dell'Agenzia delle Entrate all'istanza di interpello. La domanda può essere presentata anche se non sono ancora decorsi i termini per radicare la residenza fiscale in Italia. L'opzione si intende tacitamente rinnovata di anno in anno, mentre gli effetti cessano, in ogni caso, decorsi quindici anni dal primo periodo d'imposta di validità. 

Il versamento dell'imposta sostitutiva, nella misura di 100mila euro, deve essere effettuato in una unica soluzione, per ciascun periodo di imposta di efficacia del regime, entro la data prevista per il versamento del saldo delle imposte sui redditi.

"Come hanno fregato babbo Renzi" Occhio, la bomba di Niccolò Ghedini

Consip, Niccolò Ghedini difende Tiziano Renzi: "Traffico di influenze? Un reato a cui sono graniticamente contrario"



Nei giorni infuocati dell'inchiesta Consip, che coinvolge Tiziano Renzi e Luca Lotti, dice la sua uno che di leggi, giudizi e tribunali se ne intende, Niccolò Ghedini. Lo storico avvocato di Silvio Berlusconi nonché senatore di Forza Italia, dice la sua in un'intervista a La Stampa, dove dà sfoggio di assoluto garantismo, nella miglior tradizione del centrodestra. "Secondo l'accusa si sarebbero verificati episodi di corruttela legati all'assegnazione di lavori - sottolinea entrando nel merito dell'inchiesta benedetta dallo zampino di John Henry Woodcock -. Però l' attenzione mediatica è concentrata sul padre di Renzi perché a lui viene contestato questo nuovo reato introdotto nel 2012, il traffico di influenza illecita, al quale ero e rimango graniticamente contrario".

Ghedini fa capire senza troppi giri di parole ciò che pensa di questo nuovo reato, ovvero che sia un'arma probabilmente impropria. Si dice "contrario" al nuovo reato "perché amplia a dismisura il concetto di millantato credito e dà alla magistratura la possibilità di valutare in maniera molto elastica i comportamenti". E nel merito del caso del babbo Renzi, Ghedini si schiera contro il linciaggio mediatico che lo travolge: "Vedo il solito metodo di anticipare le sentenze di condanna, che a me sembra inaccettabile. Renzi e il suo governo sono stati negativi per l'Italia, però dell'inchiesta sul padre viene fatto un utilizzo barbaro", sottolinea Ghedini.

Dunque si parla di Luca Lotti, e viene chiesto all'avvocato perché Forza Italia non lo sfiducerà: "Sarà un processo (ammesso che ci si arrivi) ad accertare come stanno le cose - risponde - . Ma chiedere le dimissioni del ministro sulla base di uno stillicidio non verificabile è del tutto sbagliato. Come lo fu per Maurizio Lupi, che non era neppure indagato, e proprio Renzi lo fece dimettere. Come accadde per la stessa Nunzia De Girolamo, senza distinguere tra accertamento dei fatti e sentenza di condanna, anche solo di primo grado", ricorda

Dunque, una battuta sull'attualità politica. Ghedini ricorda che Silvio Berlusconi è il primo a voler tornare alle elezioni il prima possibile, perché siamo alle prese con il quarto governo non eletto consecutivo. Ma "prima di tornare alle urne serve una legge" elettorale. E le primarie tanto invocate da Matteo Salvini si faranno? Tranchant la risposta di Ghedini: "Oltre che ottimo comunicatore, Salvini è un politico ragionevole. Quindi si renderà conto che le primarie senza una definizione legislativa sono assolutamente impercorribili. Anzi, un inutile esercizio anti-democratico. Basti vedere che cosa è successo e sta ancora succedendo nel Pd".

La maxitruffa ai rimborsi dei politici Gli italiani beccati: pure le grilline

Usavano in patria i collaboratori pagati dall'Europa



Sulle casse del Parlamento di Strasburgo ci sarebbe stato un vero e proprio assalto, con un abuso sistematico dei rimborsi spese concessi ai gruppi politici. Come riporta Repubblica, nel mirino delle inchieste per frode ai danni dell'Europarlamento ci sarebbero soprattutto i partiti più euroscettici, a cominciare dal Front National di Marine Le Pen, oltre che lo Ukip di Nigel Farage e Diritto e Giustizia del polacco Jaroslaw Kaczynski.

Il meccanismo collaudato prevedeva l'assunzione di collaboratori pagati direttamente da Stasburgo, ma poi impiegati in patria per l'attività del partito. Farage dovrà già restituire un milione di euro per i contratti ritenuti illegittimi.

Nel calderone sono finiti anche un po' di italiani. Per esempio l'eurodeputata di Forza Italia Lara Comi, che dovrà restituire 126 mila euro percepiti da Luisa Costa, sua madre, assunta dal 2009 al 2010. Il regolemento europeo vieterebbe l'assunzione di parenti di primo grado. Non mancano anche europarlamentari grillini, come Daniela Aiuto che ha chiesto migliaia di euro per sei ricerche di lavoro, scopiazzate da Wikipedia. E poi c'è Laura Agea, che ha assunto come collaboratore un imprenditore che non avrebbe mai avuto il tempo di svolgere il suo lavoro a Strasburgo. Il tempo però lo trovava quando doveva aiutare la deputata in ambito locale.

"Telefoni e tv, ecco come la Cia ci spia" Wikileaks: cosa c'entra Francoforte...

Wikileaks: "La Cia ci spia attraverso telefoni e tv"



Telefoni e televisioni non sono altro che un mezzo attraverso il quale la Cia spia la gente, ottenendo libero accesso a tutte le informazioni e le conversazioni di ognuno. A parlare è Wikileaks in un'operazione che porta il nome di Vault 7, definita "la maggiore fuga di dati di intelligence della storia": 8761 file, un'impressionante quantità di dati che mettono a repentaglio la privacy di ogni singolo uomo, dal più comune a Donald Trump. Il luogo un cui tutto ciò ha origine sarebbe stato individuato nel consolato americano a Francoforte, vera e propria base sotto copertura dagli hacker della Cia che così controllavano Europa, Medio Oriente e Africa.

Un esercito di software e malaware installati su qualsiasi dispositivo in nostro possesso che consente alla potente agenzia americana di entrare nelle vite della gente senza la necessità di chiedere permesso. "Weeping Angel" è il nome di uno dei programmi utilizzati per lo spionaggio, un angelo piangente che trasforma le smart Tv in microfoni: "le tv attaccate vengono messe in modalità Fake Off dal programma in modo che il proprietario pensi che la tv sia spenta. In questa modalità la tv registra le conversazioni nella stanza e le invia al server della Cia". 

Terremoto, allarme al Nord e Milano Che cosa si nasconde sotto alle Alpi

Terremoto in Svizzera, perché le Apli sono territorio sismico




Un terremoto, di magnitudo 4.6, avvenuto lunedì sera nella Svizzera centrale, a una bassa profondità pari a 5 chilometri, e avvertito anche a Milano. Un'anomalia? Tutt'altro. Come sottolinea il Corriere della Sera, la Svizzera, ma soprattutto l'intera catena alpina, è una zona sismica, anche se non soggetta a scosse distruttive. Il fatto che sia zona sismica dipende dalla nascita stessa delle Alpi, provocata dalle spinte nel corso di decine di milioni di anni della placca africana, che si sposta verso nord e viene a contatto con quella europea.

Stando al Servizio sismico svizzero, il terremoto più forte documentato storicamente in Svizzera fu registrato a Basilea, nel 1356, con una magnitudo stimata di circa 6.6. Si stima che un terremoto di simile entità possa avvenire ogni 50-150 anni. Il più recente risale al 1946, a Sierre, nel Vallese. Mentre l'ultimo evento sismico che ha causato danni risale al 1991, nei pressi di Vaz, nel Canton Grigioni, dunque ci sono la valle del Reno nel cantone di San Gallo e la Svizzera centrale. Infine, un dato: negli ultimi 40 anni la media di terremoti superiori a 2,5 è stata di 23 eventi l'anno; il massimo nel 1983 con 45 eventi.

Alfano sbianchetta il "centrodestra" Nuovo partito: ecco nome e logo / Guarda

Angelino Alfano cancella il "centrodestra". Nuovo partito: c'è il nome e il logo



Angelino Alfano va oltre Ncd, fa sparire il "centrodestra" dal nome del partito, e punta a "I moderati". Potrebbe essere questo il nuovo gruppo di centro che il leader Ncd vorrebbe lanciare per aggregare tutti i cosiddetti "centristi da Ala al Pd ai fuoriusciti dei vari partiti.

Riporta Repubblica che in realtà il nome e il logo esistono già: sono già stati Registrati, depositati, blindati, con tanto di tricolore su sfondo blu e simbolo dell'Ue. Proprietario è un deputato indipendente del Pd, Giacomo Portas. Alfano lo ha convocato alla Farnesina per "trattare". "Il brand esiste dal 2005", spiega Portas, "è protetto dalla commissione di garanzia della Camera ed è la prima cosa che compare su google quando si digita la parola moderati".