Clamoroso Verdini, a ruota libera: "La verità sul mio amico Belpietro"
"In questi giorni ho incassato la condanna dal tribunale di Firenze: 7 anni per bancarotta, 2 per truffa, nove in totale. Appellerò la sentenza. Una cosa incredibile". Denis Verdini si sfoga e si toglie anche qualche sassolino dalle scarpe. Il capo di Ala, in una lunga intervista al Tempo, parla di tutto: Consip, Luca Lotti, Tiziano Renzi.
C'è anche spazio per la condanna ricevuta per il crac del Credito Cooperativo Fiorentino, da lui guidata per 20 anni. "Con una camera di consiglio che mi sta per giudicare sulla banca, esce il polverone sulla Consip dove vengo citato a sproposito. Escludendo i complotti, più che Belzebù merito l'oscar della sfiga", ironizza amaro. "Quanto alla bancarotta, grida vendetta perché nessuno ha perso soldi". Però, gli fa notare il direttore del Tempo Gian Marco Chiocci, sì è beccato anche due anni per truffa. "È la storia del Giornale della Toscana che usciva col Giornale all'epoca diretto da Maurizio Belpietro - spiega Verdini -. Ci sono tre processi, mica uno, quindi Belzebù è un dilettante. In questo giornale sono stato editore di riferimento, c'ho messo una valanga di soldi della mia famiglia, i dipendenti e i giornalisti hanno incassato sempre lo stipendio, ho pagato i fornitori. Sono arrivati a sostenere che addirittura i giornali erano fittizi, non esistevano, i giornalisti me li ero inventati quando ogni giorno in edicola usciva un prodotto bello e firmato. Chiedete a Belpietro se era un giornale fantasma".
E proprio sul direttore de La Verità l'ex berlusconiano è duro: "Io Maurizio non lo capisco più. Sta facendo un sacco di questioni incomprensibili, scrive con una cattiveria, boh, non so cosa gli è preso. Mi dispiace perché è stata una lunga e profonda amicizia, anche funzionale da un certo punto di vista. Pure lui che mi attacca sul suo giornale, la Verità, stamattina (ieri, ndr) mi ha trattato come il peggiore dei banditi per via della casa acquistata dal collega Angelucci quando pure a lui, se non ricordo male, l'ex editore anni fa aiutò ad acquistare un immobile. Un peccato questa deriva, perché pure il mio amico Belpietro è diventato come gli altri che mi attaccano con la bava alla bocca".
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