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lunedì 30 gennaio 2017

Roma e Milan ko, Napoli solo pari E' il giorno della Juve, partita la fuga

Calcio, serie A: Roma e Milan cadono in trasferta, la Juve allunga in classifica



Adesso è crisi vera. Perchè tre sconfitte consecutive in una settimana non possono essere legate al caso. A Udine il Milan fa l'opposto di quanto si era visto nelle tre precedenti sfide tra campionato e Coppa Italia. Là era andato sotto di due reti, riuscendo in un solo caso (col Torino) nella rimonta. Al Friuli, invece, va avanti di una rete (Bonaventura all'8' del primo tempo), ma poi si fa raggiungere da Thereau al 31' sempre del pt e superare nella ripresa da de Paul al 28'. Va detto che quest'ultimo gol è il frutto di sfortuna e pasticci dell'arbitro: De Paul, infatti, commette un fallaccio su De Sciglio che meriterebbe il cartellino rosso, ma ne prende solo uno giallo. Il difensore rossonero è costretto a uscire e Montella chiede il cambio, ma l'arbitro lo ignora. Nell'azione successiva è proprio de Paul, che doveva essere espulso, a castigare la squadra di Montella. Che ora (pur con la partita da recuperare col Bologna) si trova in settima posizione in classifica, staccata di 14 punti dalla capolista Juventus e fuori anche dalla zona che vale l'Europa League.

I bianconeri hanno sfruttato appieno la crisi senza fine del Sassuolo per andare a vincere in Emilia 2-0 grazie alle reti di Higuai (9' pt) e Khedira (25' pt). E allungano sulla più diretta inseguitrice Roma, che esce dalle ossa rotte da Marassi, dove la Samp si impone 3-2. Nelle altre sfide del pomeriggio, pareggio 3-3 tra Fiorentina e Genoa e terzo successo del Crotone in A, per 3-1 sull'Empoli.

Nel posticipo serale, la festa juventina si completa col risultato del San Paolo, dove il Napoli viene incredibilmente fermato sull'1-1 dal penultimo Palermo. I partenopei si trovano addirittura a lungo in svantaggio per il gol messo a segno da Nestorovski al 6' del primo tempo. Il pari arriva solo al 21' della ripresa grazie a Mertens. Ma un punto serve a ben poco se si vuole tenere il passo di una scatenata Juventus.

L'Europa ordina, Padoan dice sì Ecco che cosa pagheremo in più

Padoan deve trovare 3,4 miliardi, ordine Ue: "Aumentare Iva e tasse sulla casa"



L'Italia deve trovare, entro mercoledì prossimo, 3,4 miliardi di euro per non far scattare la temutissima procedura d'infrazione a Bruxelles. È il risultato di un paio di manovre, quelle targate Renzi, particolarmente generose in mance e mancette. Ora i nodi vengono al pettine: debito esploso, crescita quasi a zero. E un'unica soluzione possibile, suggerita dalla stessa Unione europea: tassare i consumi e la rendita. 

Tradotto, come ricorda Il Giornale: si rischia l'aumento dell'Iva (già uno spauracchio per il 2018) e una rimodulazione delle asse sulla casa. L'imposta sul consumo, tra le ipotesi avanzate dal ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan in linea con l'Europa, è stata respinta con forza sia da Matteo Renzi sia dal ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina. Anticipare l'aumento di qualche mese, sottolinea ancora Il Giornale, farebbe incassare poco quest'anno e avrebbe come risultato negativo quello di abbattere i consumi anche nel 2018. Occhio allora alle altre strade: l'aumento delle accise e di quella che lo stesso rapporto Ue chiama "l'imposta patrimoniale sulla prima casa", Imu e Tasi eliminate da Renzi sull'abitazione principale. Una via percorribile sarebbe quella di reintrodurre la tassa sulla prima casa o, come minimo, rimodulare in modo progressivo quella sulle seconde.

Primarie centrodestra, la sorpresa Occhio: chi spunta dietro Salvini / Foto

Primarie del centrodestra: dietro Salvini, sorpresa Carfagna appaiata alla Meloni



Lui continua a sostenere che le primarie non sono lo strumento adatto per scegliere chi, nel centrodestra, dovrà giocarsi la presidenza del Consiglio con Pd e 5 Stelle alle prossime elezioni. Ma resta da vedere quanto Silvio Berlusconi abbia ancora da spartire con il centrodestra di oggi, e persino con il suo partito. Sicuramente, gli elettori di Forza Italia, lega e Fratelli d'Italia la pensano in modo diverso da lui. Almeno stando al sondaggio Ipr che appare oggi sul quotidiano Il Giorno, secondo il quale il 61% degli intervistati che si riconoscono in uno dei tre maggiori partiti del centrodestra ritiene proprio lo strumento della consultazione popolare il modo più giusto per scegliere il leader.

E con lui, il Cav, al momento ancora ai box (e fuori gioco del tutto, quasi certamente, se si voterà prima dell'estate) in conseguenza dell'ineleggibilità prevista dalla legge Severino, oggi sarebbe Matteo Salvini a vincere, secondo Ipr, quelle che sarebbero le prime primarie della coalizione di centrodestra. Il leader della Lega, addirittura, otterrebbe la maggioranza assoluta delle preferenze, col 51%. Ma alle sue spalle ecco la sorpresa: perchè Giorgia meloni, seconda col 46%, nel sondaggio Ipr finisce appaiata alla forzista Mara Carfagna. Le due donne sono un bel po' in vantaggio rispetto agli inseguitori, che sono l'ex politico e attuale conduttore televisivo Paolo Del Debbio col 37%, l'uomo nuovo Stefano Parisi col 33% e poi Giovanni Toti (31%), Mariastella Gelmini (30%), un sorprendente Gaetano Quagliarello al 25% e Raffaele Fitto al 18. Tre donne nelle prime nove posizioni. Non male per una parte politica che non ha mai usato strumentalmente le cosiddette quote rosa, ma ha sempre fatto prevalere considerazioni di merito e leadership.

ATTENTATO IN MOSCHEA Sangue durante la preghiera Sei morti e otto feriti

Canada, attentato in moschea: morti e feriti



E' di 6 morti e 8 feriti il bilancio di una sparatoria all'interno di una moschea - il Centro culturale islamico di Quebec - nella città sudorientale canadese: stando alla CBCNews, decine di fedeli erano riuniti all'interno della moschea per la preghiera della sera quando, poco prima delle 20 ora locale, è iniziata la sparatoria. La polizia ha parlato di due arresti e della possibile esistenza di un terzo sospetto in fuga.

Le forze dell'ordine non hanno ancora fornito alcuna motivazione dell'attacco, ma il premier canadese Justin Trudeau ha descritto la sparatoria parlando di "attacco terroristico", riferisce la Bbc. Trudeau ha detto di aver appreso la notizia con "shock tremendo, tristezza e rabbia".

"Condanniamo questo attacco terroristico contro i musulmani in un centro di culto e rifugio", ha affermato con una dichiarazione Trudeau. "Mentre le autorità continuano ad indagare e i dettagli vengono confermati, è straziante assistere a tanta violenza insensata . La diversità è la nostra forza e la tolleranza religiosa è un valore che noi, come canadesi, abbiamo a cuore".

domenica 29 gennaio 2017

Così 40 anni fa Silvio divenne "Cav" Che cosa e a chi scrisse / Guarda

Berlusconi: la lettera che 40 anni fa scrisse per diventare "Cavaliere"



E' ancora Cavaliere, non è più Cavaliere. Il dibattito, seppur un po' stancamente, prosegue dopo che, in seguiti alla condanna ricevuta in via definitiva, a Silvio Berlusconi è stato revocato il titolo di cavaliere della Repubblica. Ma in realtà, lui Cav resta comunque, dato che può fregiarsi (basta guardare su Wikipedia" di diversi altri Cavalierati.

Già, ma quando e come il leader di Forza Italia assunse quel titolo col quale sarebbe poi stato indicato per gli anni a venire da amici e no? Era il 1977 e lui già da anni costruttore di successo, decise di auto-perorare la sua causa scrivendo una lettera in terza persona all'allora ministro dell'Industria e del Commercio, il democristiano Carlo Donat Vattin. Una lettera che è stata recuperata e pubblicata dal settimanale Oggi e ripresa dal sito di news e gossip dagospia.com. Eccola nella sua forma integrale. Quaranta anni esatti dopo, descrive in modo obiettivo berlusconi come poche altre cose.

"Ideatore e realizzatore di Milano 2, l'unità urbana che per prima in Italia è stata realizzata completa di tutte le opere di urbanizzazione, e la prima città al Mondo in cui è stato affrontato e risolto il problema delle auto. Conosciuto all'estero e spesso invitato per conferenze e consulenze su temi di carattere urbanistico, specialmente per il nuovo modo da lui ideato di progettare le città, tenendo conto della presenza della automobili. Si continua infatti a progettare nel 1977 come nel 1877, senza tener conto del mutamento avvenuto per l'invasione delle macchine.

Il dottor Berlusconi, nato a Milano, è di antichissima famiglia milanese. Milanista dalla nascita e calciatore in erba, avendo disputato campionati con le squadre giovanili, laureato in legge col massimo dei voti all'Università statale di Milano, premio Giannino Manzoni per la pubblicità, ha avuto una carriera che ha del favoloso. È entrato a far parte di una impresa di costruzioni come addetto commerciale. In brevissimo tempo diventa direttore generale.

Forma poi una équipe con la quale si fa promotore di realizzazioni importanti, come una città di 4 mila abitanti a Brugherio e un'altra di 10 mila abitanti, da tutti oggi ammirata, quale Milano 2. Il dottor Berlusconi è oggi consulente internazionale delle più importanti società immobiliari del mondo, con la equipe di giovani architetti - l'architetto Ragazzi e altri - è chiamato anche da governi stranieri e comunità municipali che lo invitano a realizzare nuove città o centri urbani satellite.

Il dottor Berlusconi è un uomo di una proverbiale riservatezza: sono pochissimi fra gli stessi abitanti delle sue città a conoscerlo. Amico personale di Agnelli, Ursini, Merzagora, Borghi e Fabbri, stimato presso tutti gli ambienti finanziari e nell'ambiente bancario, è un lavoratore infaticabile e trascorre molte ore della notte al lavoro.

Stupisce i suoi collaboratori per l'infaticabile lena che lo anima, tiene le fila di tutti i suoi progetti, che entusiasticamente crea senza lasciare alcuno in sospeso. Uomo di solida cultura per il suo buongusto, mette un'impronta di signorilità in tutte le sue realizzazioni.

Amante dell'arte, possiede un'importante collezione di dipinti del Cinquecento e del Settecento. Sono molti coloro che per il suo dinamismo e la sua concretezza lo paragonano a Rizzoli, ai Mondadori. Dotato di un'eccezionale carica umana e di un'istintiva simpatia, è un trascinatore di uomini, è un grande realizzatore".

Feltri: "L'Europa impari da Trump" La frase "terminale" sugli islamici

Feltri: onore a Trump, pensa al suo Paese e ci indica la via


di Vittorio Feltri



Non aveva ancora finito di annunciare i nuovi provvedimenti e già erano scattate le feroci critiche dei suoi stolti detrattori, numerosi sia in patria sia a livello internazionale. Qualunque cosa decida di fare, Trump è travolto da polemiche pretestuose, ispirate a pregiudizio. Ma il presidente per fortuna dà l'impressione di infischiarsene bellamente delle voci stridule che lo insultano e va avanti imperterrito per la propria strada, lungo la quale gli elettori non gli risparmiano applausi.

Onore all'uomo che dimostra di essere coerente tra quello che diceva durante la campagna elettorale e quello che mette in pratica, iniziative coraggiose e di buon senso. Mi riferisco in particolare al blocco per alcuni mesi delle immigrazioni dai Paesi islamici, dai quali partono migliaia di persone dalla reputazione dubbia, gente che non offre garanzie di comportarsi nel Paese ospitante secondo regole democratiche.

Nella massa di islamici provenienti dal Medioriente, come abbiamo verificato anche in Europa, c'è di tutto, terroristi compresi che mirano a sovvertire l'ordine costituito piegandolo ai precetti religiosi del Corano, in omaggio al quale è lecito violare ogni codice penale occidentale.

In altri termini, la civiltà musulmana non è compatibile con quella cristiana. Ecco perché Trump, superando le teorie dell' accoglienza cieca in voga tra i progressisti di mezzo mondo, ha imposto la chiusura momentanea delle frontiere a chiunque non sia in linea con le leggi statunitensi, precisando che la precedenza vada ai cristiani, la cui cultura non è in attrito con quella statunitense. Il discorso di Donald è condiviso da una moltitudine anche di europei alle prese con una immigrazione incontrollata che ha prodotto guai seri, tra i quali attentati sanguinosi e seriali. A mali estremi, estremi rimedi.

Non c'è alternativa. E Trump, uomo concreto e abituato a risolvere i problemi e poco incline a perdere tempo in discussioni oziose, non ha esitato a vietare l' ingresso negli Usa a coloro che per motivi ideologici minacciano la convivenza pacifica dei cittadini americani.

È un provvedimento radicale ma saggio, l'unico in grado di limitare il pericolo di sopraffazioni e di scontri sanguinosi. Opporvisi con argomenti fumosi, astratti e di tipo pseudo etico è una fuga dalla realtà destinata a produrre una catastrofe, già in atto, per altro. Nel ribadire di essere pienamente d'accordo con la politica terra terra di Trump tesa a difendere gli interessi nazionali, ci auguriamo che, esaurito l' effetto scandalo alimentato dai cretinetti di sinistra, anche l'Italia la adotti a costo di mandare al diavolo l'Europa e le sue disposizioni che tanti disastri ci ha «regalato».

Due parole merita anche la disputa sul muro che separa gli Usa dal Messico. Un muro che fu ideato e in parte costruito dalla amministrazione Clinton, portato avanti da Bush e perfino da Obama.

Che male c'è se Trump prosegue nell'opera? La questione dei muri è addirittura ridicola. Nessuno si domanda perché da certi Paesi la gente scappa e non c' è anima che si preoccupi di intervenire affinché ciò non accada. Ma tutti, o quasi, se la prendono con chi si tutela contro le invasioni barbariche che un tempo si combattevano con le armi e che oggi invece si incentivano con l'accoglienza a spese dei contribuenti.

"TEATRO CAIVANO ARTE" Concerto di Beneficenza, Papaccioli: "Manifestazione di qualità"

"TEATRO CAIVANO ARTE" Concerto di Beneficenza, il dott. Giuseppe Papaccioli: "Manifestazione di qualità"



di Angela Bechis


Dott. Giuseppe Papaccioli

Grande partecipazione al concerto di beneficenza che si è tenuto sabato scorso alle ore 18.00 intitolato a "Lello e Ruocco". L'evento, diretto dal Maestro, Dilillo Francesco Saverio, ha fatto il tutto esaurito. 

"Le persone hanno risposto bene e ne siamo orgogliosi". Così l'imprenditore caivanese, Antonio Licito.

Una serata di musica all'insegna della solidarietà e del divertimento che ha visto avvicendarsi sul palco dell'Auditorium Caivano Arte, oltre al Maestro Dilillo, anche i solisti: Francesco Malapena, Enzo Errico, Giacomo Mosca e Gloria Vardaci. 

Presente anche il Dirigente Asl, Dott. Giuseppe Papaccioli, già Sindaco di Caivano, che nota: "E' stata una bellissima Manifestazione. Un evento di qualità. Complimenti agli organizzatori, Antonio Licito e Pasquale Salzillo. Grande partecipazione anche della Società Civile, che risponde sempre attenta quando si tratta di beneficenza e solidarietà. Che gli organizzatori vadano avanti su questi temi di sensibilizzazione".