Berlusconi: la lettera che 40 anni fa scrisse per diventare "Cavaliere"
E' ancora Cavaliere, non è più Cavaliere. Il dibattito, seppur un po' stancamente, prosegue dopo che, in seguiti alla condanna ricevuta in via definitiva, a Silvio Berlusconi è stato revocato il titolo di cavaliere della Repubblica. Ma in realtà, lui Cav resta comunque, dato che può fregiarsi (basta guardare su Wikipedia" di diversi altri Cavalierati.
Già, ma quando e come il leader di Forza Italia assunse quel titolo col quale sarebbe poi stato indicato per gli anni a venire da amici e no? Era il 1977 e lui già da anni costruttore di successo, decise di auto-perorare la sua causa scrivendo una lettera in terza persona all'allora ministro dell'Industria e del Commercio, il democristiano Carlo Donat Vattin. Una lettera che è stata recuperata e pubblicata dal settimanale Oggi e ripresa dal sito di news e gossip dagospia.com. Eccola nella sua forma integrale. Quaranta anni esatti dopo, descrive in modo obiettivo berlusconi come poche altre cose.
"Ideatore e realizzatore di Milano 2, l'unità urbana che per prima in Italia è stata realizzata completa di tutte le opere di urbanizzazione, e la prima città al Mondo in cui è stato affrontato e risolto il problema delle auto. Conosciuto all'estero e spesso invitato per conferenze e consulenze su temi di carattere urbanistico, specialmente per il nuovo modo da lui ideato di progettare le città, tenendo conto della presenza della automobili. Si continua infatti a progettare nel 1977 come nel 1877, senza tener conto del mutamento avvenuto per l'invasione delle macchine.
Il dottor Berlusconi, nato a Milano, è di antichissima famiglia milanese. Milanista dalla nascita e calciatore in erba, avendo disputato campionati con le squadre giovanili, laureato in legge col massimo dei voti all'Università statale di Milano, premio Giannino Manzoni per la pubblicità, ha avuto una carriera che ha del favoloso. È entrato a far parte di una impresa di costruzioni come addetto commerciale. In brevissimo tempo diventa direttore generale.
Forma poi una équipe con la quale si fa promotore di realizzazioni importanti, come una città di 4 mila abitanti a Brugherio e un'altra di 10 mila abitanti, da tutti oggi ammirata, quale Milano 2. Il dottor Berlusconi è oggi consulente internazionale delle più importanti società immobiliari del mondo, con la equipe di giovani architetti - l'architetto Ragazzi e altri - è chiamato anche da governi stranieri e comunità municipali che lo invitano a realizzare nuove città o centri urbani satellite.
Il dottor Berlusconi è un uomo di una proverbiale riservatezza: sono pochissimi fra gli stessi abitanti delle sue città a conoscerlo. Amico personale di Agnelli, Ursini, Merzagora, Borghi e Fabbri, stimato presso tutti gli ambienti finanziari e nell'ambiente bancario, è un lavoratore infaticabile e trascorre molte ore della notte al lavoro.
Stupisce i suoi collaboratori per l'infaticabile lena che lo anima, tiene le fila di tutti i suoi progetti, che entusiasticamente crea senza lasciare alcuno in sospeso. Uomo di solida cultura per il suo buongusto, mette un'impronta di signorilità in tutte le sue realizzazioni.
Amante dell'arte, possiede un'importante collezione di dipinti del Cinquecento e del Settecento. Sono molti coloro che per il suo dinamismo e la sua concretezza lo paragonano a Rizzoli, ai Mondadori. Dotato di un'eccezionale carica umana e di un'istintiva simpatia, è un trascinatore di uomini, è un grande realizzatore".
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