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domenica 16 ottobre 2016

Caivano (Na): Promesse non mantenute? Meglio dichiarare Dissesto

Reddito di cittadinanza? A chi..? Monopoli non mantiene le promesse fatte in campagna elettorale e dichiara Dissesto

di Gaetano Daniele


Dott. Simone Monopoli
Sindaco di Caivano

Le notizie di queste ore danno un Paese allo sbando, allo stremo, messo alle corde da una politica incapace, ma dall'altra parte un Sindaco, Monopoli, che ringrazia e regala un sorriso a destra e a sinistra come se avesse vinto il Nobel per la letteratura italiana, altro che Il Roma, qui ci vuole "Chi Magazine". Il Primo cittadino, Monopoli, ringrazia i giornali vicini, partendo da Julie News a Napolimetropoli, per finire a Il Roma, che guarda caso riprendono solo le attività positive dell'amministrazione caivanese, anche se non ci sono. Tutti periodici, blog e compagnia cantante, vicino all'ex addetto stampa del Sindaco Monopoli, Giovanni De Cicco, un sodalizio destinato a continuare per tutta la vita. Nulla di strano, l'importante è dirlo. 

Un'amministrazione che fa acqua da tutte le parti, altro che la tanto sbandierata programmazione: siamo difronte ad un'amministrazione poco attenta, anzi distratta e distaccata, che affronta lentamente e affannosamente i problemi che via via si presentano sul territorio. 

Il dissesto finanziario, a nostro avviso, è stato dichiarato dal Sindaco Simone Monopoli, non perchè si è voluto far uscire allo scoperto le malefatte delle passate amministrazioni (strategia politica) e tutte quelle sciocchezze lì, anche se in parte è vero, e anche perchè quei debiti come dimostrano dottori commercialisti esperti si potevano spalmare nel tempo evitando appunto all'attuale amministrazione Monopoli, di aumentare tutte le tasse in un Paese già sfortunato come Caivano. 

Ma allora perchè Monopoli ha dichiarato dissesto finanziario? per un motivo molto semplice: perchè resosi conto delle tante promesse avanzate in campagna elettorale, dal reddito di cittadinanza, ai Droni, alla Gara Europea, che poi abbiamo visto che fine ha fatto l'aver affidato la Gara Europea da oltre 27 milioni di euro ad una ditta, la Buttol, già sanzionata più volte dallo stesso sindaco Monopoli, un disastro totale. Ecco, un modo strategico per lavarsi le mani difronte alle tante promesse fatte in campagna elettorale e puntare il dito contro le passate amministrazioni. Si sposta l'asse dalla scarsa produttività al vittimismo puntando alle colpe e all'inefficienza delle passate amministrazioni per non essere in grado appunto di governare un Paese complesso come Caivano. Si sposta il problema sul buco di bilancio da oltre 25 milioni di euro per non assumersi la responsabilità delle promesse fatte in campagna elettorale. Eccole le promesse del Sindaco Simone Monopoli, rilasciate al nostro blog, il Notiziario sul web: 

dott. Monopoli, in questi ultimi giorni si è parlato molto di reddito di cittadinanza, lei è favorevole? 

Sì. Anche nel nostro programma elettorale è previsto il reddito di cittadinanza. 

Dove trova le risorse. 

Il sottoscritto intende coinvolgere le organizzazioni di imprenditori presenti nel territorio caivanese, gli industriali del Consorzio ASI, (Eventualmente il Centro Commerciale Campania e l'Outlet La Reggia) e le organizzazioni sindacali di categoria al fine di predisporre appunto, il REDDITO DI CITTADINANZA CAIVANESE!. 

Chi potrà beneficiare del reddito di cittadinanza? 

I beneficiari dell'iniziativa saranno i giovani (oltre i 30 anni) disoccupati, inoccupati ed i titolari di  un ISEE inferiore ai 7000 euro annui con familiari a carico ovvero in caso contrario fino a 3000 euro. L'obiettivo non è solo conferire un reddito a tali soggetti ma assicurare loro l'entrata nel mercato del lavoro. Il contributo sarà erogabile fino a 450 euro mensili a persona per un massimo di sei mesi per quattro ore di lavoro giornaliere. Il valore complessivo dell'iniziativa dipende dai margini di intervento sul bilancio comunale ma una prima stima del mio Staff prevede un possibile impegno di risorse finanziarie pari a 400 mila euro che garantirebbero la fruibilità dell'iniziativa a circa 150 persone. 

Nello specifico? 

Nello specifico, il contributo sarà corrisposto all'impresa che "assumerà" per sei mesi una delle persone inserite nell'apposita lista predisposta dal Comune; nel caso in cui l'impresa dovesse essere soddisfatta dal lavoro ricevuto sarà libera di proporre un contratto di lavoro alla medesima. Vi ricordo che con la legge di stabilità 2015 è stato predisposta una misura agevolativa delle assunzioni a tempo indeterminato grazie alla quale il datore di lavoro sarà esonerato dal versare i contributi per tutti i nuovi assunti con contratto a tempo indeterminato per un massimo di 3 anni. L'agevolazione è fruibile fino al 31 dicembre del 2015, quindi trattasi di un'occasione imperdibile che il sottoscritto non intende trascurare perchè il combinato disposto dalla misura della legge di stabilità e dal programma politico del sottoscritto potrebbe realmente essere una buona occasione di rilancio occupazionale. 

E per i giovani al disotto dei 30 anni?

Per i giovani fino ai 30 anni è altresì prevista la c.d "Garanzia Giovani" con la quale è possibile agevolare la stipula di tirocini formativi, apprendisti e assunzioni da parte delle imprese. Tale iniziativa è cumulabile con altre agevolazioni come il contributo di cui alla legge di stabilità 2015. 

Dove si potrà richiedere informazione. 

All'occorrenza aprirò uno sportello di consulenza dove ognuno potrà formulare ogni genere di domanda o richiesta. 

Altri obiettivi? 

L'obiettivo politico della mia coalizione si sostanzia nel mettere le Istituzioni al servizio del cittadino. Nessuno mai ci aiuterà a superare la crisi se non noi stessi. Ogni centesimo speso dal Comune di Caivano dovrà creare servizi per il cittadino e dovrà rendere il nostro Paese più vivibile. 

Insomma, dopo tutte le promesse fatte in campagna elettorale per assicurarsi la vittoria, meglio lavarsi le mani e lanciare la patata bollente sulle passate amministrazioni e sul buco di bilancio, la cosiddetta bomba di distrazione di massa, il popolo abbocca e tutti vissero felici e contenti. Ma la domanda che poniamo al primo cittadino Monopoli, che prima di essere eletto sindaco ha seduto nei banchi dell'opposizione per oltre 15 anni è: ma da opposizione in consiglio comunale e da maggioranza in consiglio provinciale, non si è mai reso conto che il Comune di Caivano vantava debiti per oltre 25 milioni di euro? E se non si è mai reso conto di questi debiti, che opposizione ha fatto quando era opposizione? lo scalda sedia? In breve, secondo il parere di molti esperti commercialisti, il dissesto finanziario si poteva evitare. Monopoli cambi strategie politiche e mantenga le promesse fatte in campagna elettorale, i cittadini aspettano il reddito di cittadinanza, i droni, la regolare raccolta rifiuti, i nomi di tutte le cooperative partendo dalle politiche sociali fino alla Matilde Serao, elenchi delle operazioni fatte e del criterio che queste cooperative attuano sul territorio caivanese, e per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, come promise in campagna elettorale, si rivolga alle aziende private nella zona industriale. 

sabato 15 ottobre 2016

SMI, Giuseppe Papaccioli: "Garantire una Sanità più equa e solidale"

SMI, Papaccioli: "Garantire una Sanità più equa e solidale"


di Gaetano Daniele

Il Dr. Giuseppe Papaccioli
beccato con il Cardinale Crescenzo Sepe 

Si è svolto stamattina il Convegno del Sindacato Medici Italiani (SMI), nella cornice di Villa Signorini, a Torre Annunziata, organizzato dal dr Iovine. Al Convegno hanno preso parte, oltre al Segretario Nazionale, dr.ssa Pina Onotri, anche il dr. Giuseppe Papaccioli, responsabile per la Dirigenza, già Sindaco di Caivano, che nota: "Bisogna garantire una Sanità più equa e solidale". Bisogna inoltre individuare - continua Papaccioli - maggiori risorse, sempre più scarse, e la ridefinizione del ruolo medico nel processo decisionale ed ai tavoli di programmazione del sistema salute. Autorevolezza e competenze, ma soprattutto, mettere al tavolo politico e sindacale proposte coerenti e significative, conclude Papaccioli. 

Pensione in anticipo, la (brutta) sorpresa: fino a 1.350 lordi, fregatura sui contributi

Pensione in anticipo, il governo frega tutti: fino a 1.350 lordi, ma con 30 anni di contributi



Il tetto per ottenere l'anticipo pensionistico senza penalizzazioni sarà di 1.350 euro di reddito personale lordo, ma con 30 anni di contributi maturati se disoccupati (36 se attivi) e non più 20, come ipotizzato inizialmente. Lo ha riferito il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti, presente all'incontro a palazzo Chigi tra governo e sindacati. E se la Uil è cauta ma moderatamente soddisfatta, dalla Cgil è partito l'attacco: "Il governo si rimangia la parola".

Come funziona l'Ape - "La cosiddetta Ape Social si potrà chiedere se si ha una soglia di reddito compresa fino a 1.350 euro lordi - ha detto Proietti -. Il lavoratore non paga niente, interviene lo Sato". I sindacati chiedono, però, che tale livello sia alzato. Le misure sulle pensioni - ha riferito Proietti - saranno inserite nella legge di stabilità. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini, ha confermato ai sindacati che il governo stanzierà 1,5 miliardi nel 2017 e 1,6 nel 2018 per complessivi sei miliardi nel triennio. Con un reddito previdenziale lordo di 1.350 euro il lavoratore potrà andare in pensione prima senza penalizzazioni; in caso di un reddito superiore si pagherebbe la rata dell'anticipo per la parte eccedente i 1.350 euro. Proietti ha affermato che "è stato fatto un buon lavoro" nonostante "le criticità" su cui i sindacati continueranno "a fare pressing".

Il nodo dei 30 anni - Nelle intenzioni del governo - ha riferito ancora Proietti - la rata di rimborso per l'Ape (Anticipo pensionistico) volontaria sarà del 4,5/4,6. L'esecutivo ha assicurato che saranno stanziate le risorse necessarie "che dovrebbero essere contenute", ma non ha fornito cifre specifiche. All'Ape sociale potranno accedere coloro i quali hanno svolto lavori gravosi, come maestre della scuola dell'infanzia, lavoratori edili, macchinisti, infermieri di sala operatoria; dovranno aver maturato 30 anni di contributi in questi mestieri se disoccupati e 36 anni se attivi. "Abbiamo chiesto di ampliare la platea - ha riferito Proietti - e di limare gli anni di contributo. La discussione è ancora in corso". Il sindacalista si è detto invece soddisfatto di quanto ottenuto per i lavoratori precoci: chi ha iniziato a lavorare prima dei 19 anni e ha 41 anni di contributi, se disoccupato e se ha svolto lavori faticosi potrà andare in pensione. Bene, infine - ha concluso - l'eliminazione della penalizzazione per chi è andato in pensione prima dei 62 anni".

Feltri, il giudizio definitivo su Fo "Lo conoscevo, chi era davvero"

Vittorio Feltri, il saluto a Dario Fo: "Ciao nonno di Salò"



Un pizzico di cinismo, forse, ma nessuna banalità. Così, nello sproloquio di elogi che i media mainstream stanno rivolgendo a Dario Fo (e che ha finito per irritare il figlio Jacopo), il direttore di Libero Vittorio Feltri ha commentato  in una intervista a Radio Cusano Campus la scomparsa del premio Nobel. "Un uomo di 90 anni se anche muore non si può dire che sia stato soffocato dalla balia. Ha fatto la sua vita, criticabilissima finché si vuole, ma non ci si può stracciare le vesti perché un novantenne muore. E' la cosa più naturale del mondo morire. E' naturale che anche lui giunto a un certo punto se ne sia andato. Può dispiacere o no".

Poi il ricordo del Fo fascista, repubblichino di Salò: "Tutti sanno che Dario Fo è stato un ragazzo di Salò e oggi lo salutiamo come il nonno di Salò. Non abbiamo nessun astio nei suoi confronti ma neanche una smisurata ammirazione. Quando dirigevo l'Indipendente spesso mi veniva a trovare in redazione, l'uomo era anche molto simpatico, aveva un talento da guitto fuori discussione.

Disincantato il giudizio sull'opera di Fo : "La cosa più divertente è che questo signore ha avuto un Nobel per motivi che non si sono mai ben capiti. Io sinceramente non ho mai letto nulla di definitivo di Dario Fo, che con la letteratura non aveva molta dimestichezza. E' stato un buon attore, un guitto stupendo, ma non aveva nessuna dimestichezza con la letteratura".

DENUNCIATI RAI E GILETTI Bongiorno "cancellata" Un terribile sospetto

Rai, scoppia il caso Giulia Bongiorno: "Cancellata la mia ospitata dopo il mio No al Referendum"



Rai, scoppia il caso di Giulia Buongiorno: censura o no? Lo stesso avvocato ed ex onorevole denuncia l'accaduto su Twitter. "Fino ad oggi ero invitata con Michelle a Domenica in", scrive, e Michelle sta per Michelle Hunziker, socia nella fondazione Doppia difesa a tutela delle donne. Ma poi succede qualcosa: "Oggi ho fatto intervista #IoVotoNO e mi hanno detto che non posso più andare. A Domenica in avrei dovuto parlare della campagna contro la violenza non di referendum". 

Immediatamente si pensa a un caso di censura per l'opinione espressa dalla Buogiorno sul Referendum costituzionale voluto da Matteo Renzi e Maria Elena Boschi. Dopo pochi minuti, però, l'avvocato aggiunge: "Mi ha tel Giletti dicendo che il taglio non è dovuto a intervista #IoVotoNO. Doveroso darne atto".

La Giannini e l'inviato di Striscia E' rissa, arriva la polizia / Guarda

La Giannini e l'inviato di Striscia la Notizia. Scatta la rissa, arriva la polizia / Guarda



E' stato strattonato e fermato dalla polizia Luca Abete, l'inviato di Striscia la Notizia ad Avellino, durante il tentativo di intervistare il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini. Fermati anche gli operatori, ai quali è stato chiesto di consegnare il materiale registrato.

Abete e la sua troupe sono stati poi portati in Questura. L'intento dell'inviato di Striscia era di chiedere al ministro delle spiegazioni, dopo i numerosi servizi da lui realizzati, nei quali venivano denunciate carenze strutturali in alcuni edifici scolastici della Campania.   

venerdì 14 ottobre 2016

Caivano (Na): Intervista al Dirigente dell'IC3 Parco Verde, Bartolomeo Perna

Caivano (Na): Il Dirigente dell'IC3 Parco Verde, Bartolomeo Perna, interviene sul nostro blog il Notiziario sul web


intervista a cura di Gaetano Daniele



Bartolomeo Perna
Dirigente Scolastico IC3 Parco Verde


Prof. Perna, quali sono quest'anno e negli anni futuri gli obiettivi che lei, in qualità di Dirigente scolastico, intende perseguire in questo Istituto? 

Gli obiettivi sono i soliti:

"Successo scolastico per gli alunni", inteso come miglioramento dei risultati;
"Miglioramento dell'offerta formativa" ;
"Coinvolgimento del territorio nel progetto educativo (famiglie, enti, associazioni, ecc …).

La nostra scuola in tutti questi anni ha sempre perseguito obiettivi ambiziosi, riuscendo per esempio a sconfiggere la piaga dell’abbandono e della scarsa presenza a scuola degli alunni riuscendo a rientrare ampiamente nei canoni della decenza e nella media nazionale. I nostri alunni hanno fatto esperienze fantastiche attraverso didattica innovativa, uso di tecnologie (le LIM sono ormai entrate nell’uso quotidiano e da oltre 8 anni), e progetti coinvolgenti. Ippoterapia, acquaticità, ginnastica artistica, basket …. sono strati  i progetti che più degli altri hanno caratterizzato la nostra offerta formativa. La collaborazione con il CNR o con la MICROSOFT ci hanno riempito di orgoglio e ci hanno “costretto” a migliorare sempre. Negli ultimi anni abbiamo partecipato ugualmente o meglio delle altre scuole a tutte le manifestazioni dando il nostro contributo: giochi studenteschi (sfiorando nel calcio a 5 le finali regionali), la piazza incantata, il nostro coro si è esibito al San Carlo arrivano nelle prime cinque tra centinaia di scuole partecipanti, la NAVE DELLA LEGALITA’ a Palermo, inaugurazione dell’anno scolastico alla presenza dei ministri e del capo dello Stato. Visita all’EXPO, viaggi di istruzione, viste al SENATO e alla REGIONE CAMPANIA e altre numerose esperienze offerte ai nostri alunni. Continueremo in questo percorso dando il meglio di noi, sempre! Un ringraziamento speciale va ai docenti, a tutto il personale e alle famiglie che ci hanno supportato (e sopportato) in questi ultimi 12 anni di mia dirigenza sul territorio caivanese.

Prof. Perna, a primo impatto, quali impressioni ha avuto degli alunni della nuova istituzione scolastica?

I ragazzi sono il nostro lavoro e la nostra passione. Non ci spaventano gli studenti ma ci spaventa la nostra capacità e/o incapacità a poter dare loro un qualcosa di veramente buono, un prodotto educativo da poter essere utilizzato nella loro vita. Noi dell’IC3 PARCO VERDE abbiamo avuto la fortuna di avere quest’anno altri dieci “figli del parco”, i 10 fantastici “nuovi” ragazzi hanno tanta voglia di imparare insieme agli altri 400 loro amici del quartiere che per anni hanno frequentato e "bene" la nostra scuola. I nuovi si integreranno subito con gli altri, lo stanno già facendo, con una iniziale difficoltà, già calcolata. Noi stiamo qui per loro e per gli altri, noi siamo per la scuola che accoglie, noi siamo per la scuola delle pari opportunità, noi siamo la scuola che continua il lavoro già fatto con la presunzione di migliorarlo sempre. Molti di noi, docenti e personale non docente, abbiamo scelto di stare con questi ragazzi da anni, qualcuno da pochi ed altri anche da oltre trent'anni, sempre presenti e sempre pronti alle sfide più dure. Gli occhi di questi studenti non si trovano dappertutto, solo qui (noi) abbiamo la gioia di lavorare perché qui ci riteniamo, non indispensabili, utili alla nostra MISSION educativa. L’IC3 PARCO VERDE con i ragazzi della Viviani continuerà la sua opera educativa e didattica nello stesso territorio e con gli stessi ragazzi.

Prof. Perna, lei vive a Caivano? e se sì, è soddisfatto del Paese in cui vive? 

Non vivo a Caivano ma ormai vivo Caivano da anni (12). I bambini e le famiglie, la scuola e l’educazione sono il mio lavoro ma anche e soprattutto la mia passione. Sono innamorato di quei bambini che, pur vivendo in un territorio martoriato, ti donano un sorriso e un gesto di affetto. Questo mi ripaga quotidianamente. Caivano ha tante difficoltà ma bisogna anche apprezzare le cose buone che offre, la gente! Qui la gente è fantastica anche quando ti critica, alla fine non ha mai cattiveria ma solo gente arrabbiata con le cose che non funzionano come dovrebbero. Gente semplice che cerca di crescere in un mondo di contraddizioni e difficoltà. Caivano per esempio ha scuole che funzionano al di là delle grosse difficoltà strutturali ed altro. Io sono sempre ottimista e dico che Caivano può e deve migliorare ma deve avere l’aiuto di tutti. Caivano vive una emergenza quotidiana come gli altri comuni non solo a nord di Napoli, questo fenomeno è diffuso ma ciò non ci deve (solo) spaventare ma innescare quella voglia di riscatto per troppo tempo sopita e repressa. Caivano è bella ma ha bisogno di tutti per migliorare ancora e soprattutto meglio, ha bisogno soprattutto di una classe dirigente capace e innamorata del proprio ruolo, ha bisogno di governanti capaci e liberi di fare ciò che la gente ha chiesto loro di fare. In conclusione sono soddisfatto di Caivano ma non di quella minoranza di caivanesi che l'ha seppellita sotto tonnellate di rifiuti e di debiti.

Prof. Perna, in questi ultimi giorni, anche in ambito scolastico sta succedendo di tutto. Mamme che protestano per un piatto caldo ai loro figli a scuola, altre il trasporto, insomma, ci può spiegare cosa compete alle mamme e cosa al Comune? 

Il dissesto finanziario del Comune di Caivano ha “distrutto” la buona scuola caivanese. Ricordo con orgoglio che fino allo scorso anno abbiamo avuto servizi che negli altri comuni non hanno mai avuto o solo in parte. Per esempio erano servizi offerti agli utenti a costo zero gli assistenti materiali, le figure professionali a supporto delle scuole (psicologi, formatori ed altro), servizio di bus per i disabili e per le frazioni, pasti gratis per molte famiglie indigenti, bus gratuiti per manifestazioni, auditorium/teatro gratis per ogni evento. Oggi ci ritroviamo senza alcun servizio e senza dignità per i bambini diversamente abili. Oggi partecipare alla mensa sarà sempre più un lusso per le famiglie con difficoltà economiche. Oggi le famiglie dovranno accollarsi completamente le spese per mensa e trasporti. Il Comune sta cercando soluzioni ma il dissesto diventa sempre di più un ostacolo per la “normalità” delle scuole caivanesi. I servizi offerti dall’ente comunale agli utenti a costo zero o a costi contenuti sarà solo a pagamento e a costo pieno per le famiglie. Anche la normale manutenzione delle scuole subirà un ulteriore rallentamento e questo inciderà anche sulla sicurezza. Questa nuova prospettiva renderà vano molti sforzi fatti negli ultimi anni per colmare i gap con le altre scuole italiane. In conclusione la scuola caivanese in un solo anno è ritornata indietro di decenni per servizi e millenni per i suoi studenti “deboli” (azzeramento dei servizi ai bambini diversamente abili). Scuole all’avanguardia educativa come la Milani, la Cilea, la Papa Giovanni e l’IC 3 PARCO VERDE dovranno lottare contro tutto  e con zero servizi. In un paese normale ai Comuni competono tutti i servizi (mensa e trasporto) e la manutenzione delle scuole, alle famiglie contribuire in parte per i servizi (mensa e trasporto) mentre per i disabili completa gratuità per tutto compresi i servizi di assistentariato materiale.