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sabato 15 ottobre 2016

Pensione in anticipo, la (brutta) sorpresa: fino a 1.350 lordi, fregatura sui contributi

Pensione in anticipo, il governo frega tutti: fino a 1.350 lordi, ma con 30 anni di contributi



Il tetto per ottenere l'anticipo pensionistico senza penalizzazioni sarà di 1.350 euro di reddito personale lordo, ma con 30 anni di contributi maturati se disoccupati (36 se attivi) e non più 20, come ipotizzato inizialmente. Lo ha riferito il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti, presente all'incontro a palazzo Chigi tra governo e sindacati. E se la Uil è cauta ma moderatamente soddisfatta, dalla Cgil è partito l'attacco: "Il governo si rimangia la parola".

Come funziona l'Ape - "La cosiddetta Ape Social si potrà chiedere se si ha una soglia di reddito compresa fino a 1.350 euro lordi - ha detto Proietti -. Il lavoratore non paga niente, interviene lo Sato". I sindacati chiedono, però, che tale livello sia alzato. Le misure sulle pensioni - ha riferito Proietti - saranno inserite nella legge di stabilità. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini, ha confermato ai sindacati che il governo stanzierà 1,5 miliardi nel 2017 e 1,6 nel 2018 per complessivi sei miliardi nel triennio. Con un reddito previdenziale lordo di 1.350 euro il lavoratore potrà andare in pensione prima senza penalizzazioni; in caso di un reddito superiore si pagherebbe la rata dell'anticipo per la parte eccedente i 1.350 euro. Proietti ha affermato che "è stato fatto un buon lavoro" nonostante "le criticità" su cui i sindacati continueranno "a fare pressing".

Il nodo dei 30 anni - Nelle intenzioni del governo - ha riferito ancora Proietti - la rata di rimborso per l'Ape (Anticipo pensionistico) volontaria sarà del 4,5/4,6. L'esecutivo ha assicurato che saranno stanziate le risorse necessarie "che dovrebbero essere contenute", ma non ha fornito cifre specifiche. All'Ape sociale potranno accedere coloro i quali hanno svolto lavori gravosi, come maestre della scuola dell'infanzia, lavoratori edili, macchinisti, infermieri di sala operatoria; dovranno aver maturato 30 anni di contributi in questi mestieri se disoccupati e 36 anni se attivi. "Abbiamo chiesto di ampliare la platea - ha riferito Proietti - e di limare gli anni di contributo. La discussione è ancora in corso". Il sindacalista si è detto invece soddisfatto di quanto ottenuto per i lavoratori precoci: chi ha iniziato a lavorare prima dei 19 anni e ha 41 anni di contributi, se disoccupato e se ha svolto lavori faticosi potrà andare in pensione. Bene, infine - ha concluso - l'eliminazione della penalizzazione per chi è andato in pensione prima dei 62 anni".

Feltri, il giudizio definitivo su Fo "Lo conoscevo, chi era davvero"

Vittorio Feltri, il saluto a Dario Fo: "Ciao nonno di Salò"



Un pizzico di cinismo, forse, ma nessuna banalità. Così, nello sproloquio di elogi che i media mainstream stanno rivolgendo a Dario Fo (e che ha finito per irritare il figlio Jacopo), il direttore di Libero Vittorio Feltri ha commentato  in una intervista a Radio Cusano Campus la scomparsa del premio Nobel. "Un uomo di 90 anni se anche muore non si può dire che sia stato soffocato dalla balia. Ha fatto la sua vita, criticabilissima finché si vuole, ma non ci si può stracciare le vesti perché un novantenne muore. E' la cosa più naturale del mondo morire. E' naturale che anche lui giunto a un certo punto se ne sia andato. Può dispiacere o no".

Poi il ricordo del Fo fascista, repubblichino di Salò: "Tutti sanno che Dario Fo è stato un ragazzo di Salò e oggi lo salutiamo come il nonno di Salò. Non abbiamo nessun astio nei suoi confronti ma neanche una smisurata ammirazione. Quando dirigevo l'Indipendente spesso mi veniva a trovare in redazione, l'uomo era anche molto simpatico, aveva un talento da guitto fuori discussione.

Disincantato il giudizio sull'opera di Fo : "La cosa più divertente è che questo signore ha avuto un Nobel per motivi che non si sono mai ben capiti. Io sinceramente non ho mai letto nulla di definitivo di Dario Fo, che con la letteratura non aveva molta dimestichezza. E' stato un buon attore, un guitto stupendo, ma non aveva nessuna dimestichezza con la letteratura".

DENUNCIATI RAI E GILETTI Bongiorno "cancellata" Un terribile sospetto

Rai, scoppia il caso Giulia Bongiorno: "Cancellata la mia ospitata dopo il mio No al Referendum"



Rai, scoppia il caso di Giulia Buongiorno: censura o no? Lo stesso avvocato ed ex onorevole denuncia l'accaduto su Twitter. "Fino ad oggi ero invitata con Michelle a Domenica in", scrive, e Michelle sta per Michelle Hunziker, socia nella fondazione Doppia difesa a tutela delle donne. Ma poi succede qualcosa: "Oggi ho fatto intervista #IoVotoNO e mi hanno detto che non posso più andare. A Domenica in avrei dovuto parlare della campagna contro la violenza non di referendum". 

Immediatamente si pensa a un caso di censura per l'opinione espressa dalla Buogiorno sul Referendum costituzionale voluto da Matteo Renzi e Maria Elena Boschi. Dopo pochi minuti, però, l'avvocato aggiunge: "Mi ha tel Giletti dicendo che il taglio non è dovuto a intervista #IoVotoNO. Doveroso darne atto".

La Giannini e l'inviato di Striscia E' rissa, arriva la polizia / Guarda

La Giannini e l'inviato di Striscia la Notizia. Scatta la rissa, arriva la polizia / Guarda



E' stato strattonato e fermato dalla polizia Luca Abete, l'inviato di Striscia la Notizia ad Avellino, durante il tentativo di intervistare il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini. Fermati anche gli operatori, ai quali è stato chiesto di consegnare il materiale registrato.

Abete e la sua troupe sono stati poi portati in Questura. L'intento dell'inviato di Striscia era di chiedere al ministro delle spiegazioni, dopo i numerosi servizi da lui realizzati, nei quali venivano denunciate carenze strutturali in alcuni edifici scolastici della Campania.   

venerdì 14 ottobre 2016

Caivano (Na): Intervista al Dirigente dell'IC3 Parco Verde, Bartolomeo Perna

Caivano (Na): Il Dirigente dell'IC3 Parco Verde, Bartolomeo Perna, interviene sul nostro blog il Notiziario sul web


intervista a cura di Gaetano Daniele



Bartolomeo Perna
Dirigente Scolastico IC3 Parco Verde


Prof. Perna, quali sono quest'anno e negli anni futuri gli obiettivi che lei, in qualità di Dirigente scolastico, intende perseguire in questo Istituto? 

Gli obiettivi sono i soliti:

"Successo scolastico per gli alunni", inteso come miglioramento dei risultati;
"Miglioramento dell'offerta formativa" ;
"Coinvolgimento del territorio nel progetto educativo (famiglie, enti, associazioni, ecc …).

La nostra scuola in tutti questi anni ha sempre perseguito obiettivi ambiziosi, riuscendo per esempio a sconfiggere la piaga dell’abbandono e della scarsa presenza a scuola degli alunni riuscendo a rientrare ampiamente nei canoni della decenza e nella media nazionale. I nostri alunni hanno fatto esperienze fantastiche attraverso didattica innovativa, uso di tecnologie (le LIM sono ormai entrate nell’uso quotidiano e da oltre 8 anni), e progetti coinvolgenti. Ippoterapia, acquaticità, ginnastica artistica, basket …. sono strati  i progetti che più degli altri hanno caratterizzato la nostra offerta formativa. La collaborazione con il CNR o con la MICROSOFT ci hanno riempito di orgoglio e ci hanno “costretto” a migliorare sempre. Negli ultimi anni abbiamo partecipato ugualmente o meglio delle altre scuole a tutte le manifestazioni dando il nostro contributo: giochi studenteschi (sfiorando nel calcio a 5 le finali regionali), la piazza incantata, il nostro coro si è esibito al San Carlo arrivano nelle prime cinque tra centinaia di scuole partecipanti, la NAVE DELLA LEGALITA’ a Palermo, inaugurazione dell’anno scolastico alla presenza dei ministri e del capo dello Stato. Visita all’EXPO, viaggi di istruzione, viste al SENATO e alla REGIONE CAMPANIA e altre numerose esperienze offerte ai nostri alunni. Continueremo in questo percorso dando il meglio di noi, sempre! Un ringraziamento speciale va ai docenti, a tutto il personale e alle famiglie che ci hanno supportato (e sopportato) in questi ultimi 12 anni di mia dirigenza sul territorio caivanese.

Prof. Perna, a primo impatto, quali impressioni ha avuto degli alunni della nuova istituzione scolastica?

I ragazzi sono il nostro lavoro e la nostra passione. Non ci spaventano gli studenti ma ci spaventa la nostra capacità e/o incapacità a poter dare loro un qualcosa di veramente buono, un prodotto educativo da poter essere utilizzato nella loro vita. Noi dell’IC3 PARCO VERDE abbiamo avuto la fortuna di avere quest’anno altri dieci “figli del parco”, i 10 fantastici “nuovi” ragazzi hanno tanta voglia di imparare insieme agli altri 400 loro amici del quartiere che per anni hanno frequentato e "bene" la nostra scuola. I nuovi si integreranno subito con gli altri, lo stanno già facendo, con una iniziale difficoltà, già calcolata. Noi stiamo qui per loro e per gli altri, noi siamo per la scuola che accoglie, noi siamo per la scuola delle pari opportunità, noi siamo la scuola che continua il lavoro già fatto con la presunzione di migliorarlo sempre. Molti di noi, docenti e personale non docente, abbiamo scelto di stare con questi ragazzi da anni, qualcuno da pochi ed altri anche da oltre trent'anni, sempre presenti e sempre pronti alle sfide più dure. Gli occhi di questi studenti non si trovano dappertutto, solo qui (noi) abbiamo la gioia di lavorare perché qui ci riteniamo, non indispensabili, utili alla nostra MISSION educativa. L’IC3 PARCO VERDE con i ragazzi della Viviani continuerà la sua opera educativa e didattica nello stesso territorio e con gli stessi ragazzi.

Prof. Perna, lei vive a Caivano? e se sì, è soddisfatto del Paese in cui vive? 

Non vivo a Caivano ma ormai vivo Caivano da anni (12). I bambini e le famiglie, la scuola e l’educazione sono il mio lavoro ma anche e soprattutto la mia passione. Sono innamorato di quei bambini che, pur vivendo in un territorio martoriato, ti donano un sorriso e un gesto di affetto. Questo mi ripaga quotidianamente. Caivano ha tante difficoltà ma bisogna anche apprezzare le cose buone che offre, la gente! Qui la gente è fantastica anche quando ti critica, alla fine non ha mai cattiveria ma solo gente arrabbiata con le cose che non funzionano come dovrebbero. Gente semplice che cerca di crescere in un mondo di contraddizioni e difficoltà. Caivano per esempio ha scuole che funzionano al di là delle grosse difficoltà strutturali ed altro. Io sono sempre ottimista e dico che Caivano può e deve migliorare ma deve avere l’aiuto di tutti. Caivano vive una emergenza quotidiana come gli altri comuni non solo a nord di Napoli, questo fenomeno è diffuso ma ciò non ci deve (solo) spaventare ma innescare quella voglia di riscatto per troppo tempo sopita e repressa. Caivano è bella ma ha bisogno di tutti per migliorare ancora e soprattutto meglio, ha bisogno soprattutto di una classe dirigente capace e innamorata del proprio ruolo, ha bisogno di governanti capaci e liberi di fare ciò che la gente ha chiesto loro di fare. In conclusione sono soddisfatto di Caivano ma non di quella minoranza di caivanesi che l'ha seppellita sotto tonnellate di rifiuti e di debiti.

Prof. Perna, in questi ultimi giorni, anche in ambito scolastico sta succedendo di tutto. Mamme che protestano per un piatto caldo ai loro figli a scuola, altre il trasporto, insomma, ci può spiegare cosa compete alle mamme e cosa al Comune? 

Il dissesto finanziario del Comune di Caivano ha “distrutto” la buona scuola caivanese. Ricordo con orgoglio che fino allo scorso anno abbiamo avuto servizi che negli altri comuni non hanno mai avuto o solo in parte. Per esempio erano servizi offerti agli utenti a costo zero gli assistenti materiali, le figure professionali a supporto delle scuole (psicologi, formatori ed altro), servizio di bus per i disabili e per le frazioni, pasti gratis per molte famiglie indigenti, bus gratuiti per manifestazioni, auditorium/teatro gratis per ogni evento. Oggi ci ritroviamo senza alcun servizio e senza dignità per i bambini diversamente abili. Oggi partecipare alla mensa sarà sempre più un lusso per le famiglie con difficoltà economiche. Oggi le famiglie dovranno accollarsi completamente le spese per mensa e trasporti. Il Comune sta cercando soluzioni ma il dissesto diventa sempre di più un ostacolo per la “normalità” delle scuole caivanesi. I servizi offerti dall’ente comunale agli utenti a costo zero o a costi contenuti sarà solo a pagamento e a costo pieno per le famiglie. Anche la normale manutenzione delle scuole subirà un ulteriore rallentamento e questo inciderà anche sulla sicurezza. Questa nuova prospettiva renderà vano molti sforzi fatti negli ultimi anni per colmare i gap con le altre scuole italiane. In conclusione la scuola caivanese in un solo anno è ritornata indietro di decenni per servizi e millenni per i suoi studenti “deboli” (azzeramento dei servizi ai bambini diversamente abili). Scuole all’avanguardia educativa come la Milani, la Cilea, la Papa Giovanni e l’IC 3 PARCO VERDE dovranno lottare contro tutto  e con zero servizi. In un paese normale ai Comuni competono tutti i servizi (mensa e trasporto) e la manutenzione delle scuole, alle famiglie contribuire in parte per i servizi (mensa e trasporto) mentre per i disabili completa gratuità per tutto compresi i servizi di assistentariato materiale.

Caivano (Na): Esclusiva / Voce all'informazione Alfonso Mormile: "Pensare agli ultimi"

Voce all'informazione Mormile: "Monopoli scenda in piazza tra i problemi reali"


di Gaetano Daniele


Alfonso Mormile
Vicedirettore Minformo

Vicedirettore Mormile, in un suo recente articolo, fotografa in maniera reale l'attuale situazione politica. Monopoli in pieno dissesto finanziario assume un addetto stampa che nonostante si sia dimesso, a tutto oggi, da indiscrezioni, pare dettare ancora linee al primo cittadino. Infatti, sono recenti le sue dichiarazioni di un governo di salute pubblica. Infine, sono di oggi le dichiarazioni pesanti del dott. Vito Coppola, in merito a "Conti che non quadrano da Corte dei Conti". Lei che vive il territorio in maniera incisiva, cosa dice?

Non c’è molto da aggiungere, la situazione è veramente triste, l’elezione di Monopoli è stata una sventura per Caivano. Che i conti fossero gonfiati lo si sapeva da tempo immemore, le riscossioni degli affitti e delle tasse nel rione Parco Verde sono impossibili, spesso a ragione visto che molti abitanti vivono in una situazione di disagio assoluto. Chi si avventurasse all'interno del quartiere toccherebbe con mano la situazione da terzo mondo in cui sono costretti quei cittadini. A questo si può aggiungere una buona dose di negligenza da parte dei Dirigenti che hanno la mano facile con le determine di urgenza. Il nostro paese ormai è in preda alla follia dei politici, di maggioranza e di opposizione, ed è a quest’ultima a cui do la maggior parte delle colpe. Qualcuno sa che esiste una minoranza di opposizione? Vuoto assoluto, questo governo fa quello che gli pare e il Sindaco ha assunto pieni poteri con la giunta di "Alto Profilo" rivelatasi poi davvero imbarazzante, a tratti inconsistente come la stessa opposizione. I conti non tornano perché non c’è stata una visione di insieme da parte della maggioranza.

Vicedirettore Mormile, il leader delle opposizioni in consiglio comunale, Arch. Luigi Sirico, invitò il primo cittadino a dimettersi, lei è d'accordo con la linea del Pd?

In linea di massima sono d’accordo anche se Luigi Sirico ormai dovrebbe dichiarare la sua assoluta estraneità alla faccenda del governo Caivanese. Un leader che ha scelto di dispensare le sue competenze in un comune che non è il suo, forse non tiene a cuore le sorti dei suoi concittadini. A sua discolpa posso dire che ha evitato l’onta di appartenere a un Governo fallimentare in tutto, opposizione compresa, il peggiore che io ricordi dai tempi di Felice Capone.

Vicedirettore Mormile, qual è la sua ricetta. Insomma, come si può salvare questo Paese?

Oltretutto sono un attivista, pluri-querelato per le mie posizioni politiche, quindi sono assolutamente di parte. Non esiste una ricetta, sarebbe pura utopia pensarlo, e sostenerlo darebbe ai politici un puntello per rinfacciare che i problemi si possono affrontare solo stando dentro la casa comunale. Una cosa è certa, la soluzione sta nel non accettare alcun compromesso, ne in fase elettorale ne fingendo di prendere a cuore i problemi dei cittadini per raccattare voti. Se non si fanno promesse non bisogna soddisfarle, il bene deve essere comune, i bisogni dei singoli vanno analizzati caso per caso. L’attuale amministrazione invece, quando si è accorta che non poteva mantenerle, ha dichiarato il dissesto, un bel pretesto che li ha tirati fuori dall'impiccio degli accordi presi, delle parole date, dei patti velati. Il Movimento non promette, cerca di far comprendere la sua visione della gestione della cosa pubblica, a partire dalla raccolta differenziata che farebbe guadagnare al comune e ai cittadini un bel gruzzolo da poter utilizzare, ad esempio, per la mensa scolastica, per i buoni libri e tante altre iniziative di pubblico interesse. Sarebbero centinaia di migliaia di euro, niente male per un comune in dissesto. 

Vicedirettore Mormile, si sente di aggiungere altro?

Vorrei fare un appello al Sindaco, invece di perdere tempo a bannare le persone su Facebook, facesse più vita sociale, scendesse dallo scranno per incontrare i cittadini, facesse il consiglio comunale nelle piazze (sempre che ci sarà mai più un consiglio), mettesse la faccia quando ci sono da prendere decisioni impopolari e non solo quando c’è da inaugurare centri scommesse o presenziare a eventi sportivi.

Caivano (Na): La Denuncia allucinante I conti non tornano Il Dirigente Vito Coppola: "Dati inesistenti"

Caivano (Na): I conti non tornano Il Dirigente Vito Coppola denuncia: "Entrate sovrastimate"


Dott. Vito Coppola



Madame e Messier, colpo di scena. Ad entrare a zig zag come un fulmine a ciel sereno tra le finestre del Palazzo, è il Dirigente del V° Settore, dott. Vito Coppola. La notizia è apparsa su un blog d'informazione vicinissimo al Sindaco Monopoli. Parliamo del blog dell'ex addetto stampa del Sindaco, ( Napolimetropoli. a firma D.G ), che a causa del Dissesto Finanziario, ha dovuto a malincuore lasciare la poltrona. Da indiscrezioni, ha lasciato la poltrona ma non la stretta collaborazione con il primo cittadino. 

Il tutto viene denominato "Operazione Verità". In breve, meglio tardi che mai. Ma perchè solo ora il Dirigente del V° Settore "Parla?". Forse solo ora si è accorto di queste malefatte, ovviamente ancora da accertare. 

Lo scrivente, - Vito Coppola - sostiene il Dirigente, riportato appunto dal giornalista pagato fino a qualche mese fa dai cittadini caivanesi, vicinissimo al Sindaco Monopoli, che al Commissario ad acta Paolo Longoni fu offerta una rappresentazione da parte dell’Ufficio ragioneria non rispondente alla realtà, in quanto furono indicate entrate sovrastimate (alcune inesistenti) a fronte di spese correnti sottostimate relative al 2016”. Accuse pesantissime che se fossero confermate, cadono come macigni sulle spalle di chi ha manomesso questi dati. Addirittura, si  legge nell'articolo scritto dall'ex addetto stampa del Sindaco Monopoli, pagato dai cittadini caivanesi fino a qualche mese fa, grazie ad un regolare concorso vinto per merito, finanche di (alcune inesistenti). 

Gravissimo. Allucinante. Apriti cielo. La risposta di Vito Coppola sostiene il giornalista del blog vicinissimo al Sindaco Monopoli, è da Procura, perché fornisce una rappresentazione plastica, se fosse tutto confermato, di come i dirigenti del Comune stiano producendo “numeri falsi” chissà per arrivare a quale scopo, Chiosa il giornalista vicino a Monopoli. Anche se Coppola dovrebbe essere preciso a questo punto e svelare in quali settori i responsabili di settore hanno certificato il debito degli anni scorsi barando; chi scrive il falso e dove è stato scritto. Chi ha certificato entrate inesistenti e chi ha “nascosto” le spese alle quali il Comune non può sottrarsi. Su questa vicenda la maggioranza andrà fino in fondo perché chi viene pagato dalla collettività non può assolutamente permettersi di assumere gli atteggiamenti denunciati da Vito Coppola, conclude il giornalista nel suo editoriale. 

Insomma, se fossero confermate le dichiarazioni del dott. Vito Coppola, a tremare dovrebbero essere non solo chi ha manomesso i conti comunali, ma anche chi sapeva e ha taciuto fino ad oggi. Sulle parole del dott. Vito Coppola, indaghi subito la Corte dei Conti e la Procura.