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mercoledì 12 ottobre 2016

Caivano (Na): Esclusiva / Vanacore: "Così si sprecano soldi pubblici"

Caivano (Na): Esclusiva / Alessio Vanacore ex Segretario Mpa: "Così si sprecano soldi pubblici"


di Gaetano Daniele


Alessio Vanacore
ex Segretario MPA

L’amministrazione Monopoli non trova pace. Da quando si è insediata è successo di tutto, e ora sembra non uscire più dalla spirale dell'inefficienza politica, oltre che dai sospetti conflitti di interessi. Al di là delle trame politiche, l’azione amministrativa è nel complesso disastrosa, traducendosi in un nulla di fatto.

Segretario Vanacore, qual'è la sua denuncia?

Per la verità Simone Monopoli e la sua Amministrazione sin dal loro insediamento non hanno mai dato l’idea della stabilità, della affidabilità e della capacità di governo. Sul piano politico in meno di un anno di governo Simone Monopoli ha disintegrato una coalizione che era nata con l’idea del cambiamento, della buona politica, della lotta alla corruzione al clientelismo e al conflitto di interessi. Gli iniziali conflitti vociferati, da indiscrezione, su qualche consigliere, le incomprensioni e il doppio gioco di altri partitini o liste ne hanno poi determinato la crisi politico-amministrativa dell'amministrazione Monopoli, fino alle sue dimissioni, per poi ritirarle. 

Perchè?

Potrei partire dall'inizio e ricordare ai cittadini che in meno di un anno è successo di tutto. Basti considerare che addirittura 5 consiglieri del suo stesso partito, Forza Italia, depositarono una missiva dove chiedevano al sindaco più trasparenza e legalità nelle scelte politiche. Non l'ho detto io. Basti osservare il continuo salto in banco di alcuni consiglieri comunali. Basti vedere le strade piene di spazzatura. Basti guardare le tante mamme in strada a scioperare per un loro diritto. Il dissesto finanziario. Ma nonostante ciò continuo a vedere sprechi. 

Quali?

Nella Determina 1508 del 06/10/2016 il 4° Settore, Istruzione-Sport-Cultura-Spettacoli e tutela ambientali, paga 1100,00 (millecento,00) per accompagnare 6 volontari civili a Torre del Greco. Insomma, si contatta una ditta privata quando abbiamo a disposizione un Pulmino e degli autisti, e il tutto in pieno dissesto finanziario. 

Vuole aggiungere altro?

Il Sindaco vada a casa, non ha rispettato il patto elettorale con i cittadini e forse neanche con i partiti. Prima nega la crisi, come in campagna elettorale promettendo reddito di cittadinanza, più lavoro etc etc, e poi avalla il dissesto finanziario passando la patata bollente alle passate amministrazioni. 




L'ESCLUSIVA DI LIBERO "Giuro sui figli", parla Corona La telefonata che lo incastra

ESCLUSIVO SU LIBERO - Fabrizio Corona, la telefonata che gli è costata la galera



E' il 3 settembre 2016. Mancano quattro giorni al fatidico giorno in cui in casa di Francesca Persi, la socia di Fabrizio Corona, sono stati trovati più di 1 milione e 700mila euro in contanti nascosti in 15 plichi dentro un controsoffitto. Gli inquirenti da tempo stanno intercettando l'utenza telefonica dell'ex fotografo dei vip e alle 10.45 lo registrano al telefono con la Persi.

"Fabri" lo chiama lei in lacrime. "Cosa è successo"? risponde lui. "Mi sono entrati di nuovo i ladri in casa...hanno spaccato tutto...sono andata a dormire da... sono disperata, scioccata, non so se chiamare la Polizia, non so che devo fare...". (I ladri erano già entrati in casa della donna un paio di mesi prima, nel mese di luglio". Gli inquirenti ipotizzano che qualcuno fosse a conoscenza che Corona custodiva qualcosa di molto prezioso a casa della donna).
Lui: "L'hanno preso?". 
E la Persi: No, ti ho detto di no, Fabrizio". 
Corona: "Giura". 
Persi: "Te lo giuro sui miei figli, Fabrizio, te lo giuro sui miei figli...no!". 
Corona: "Hanno spaccato i muri?". Persi: "Sono andata a dormire dalla Roby ieri, meno male...e se venivano che c'ero io e mi ammazzavano?" 
Corona: "Hanno spaccato i muri?". 
Persi: "Sì Fabrizio, adesso ti mando le foto.. non so cosa devo fare Fabri...". 
Corona: incomprensibile. 
Persi: "No, no". 
Corona: "Giura". 
Persi: "Te lo giuro Fabri te lo giuro. Non lo so Fanrizio, sono scioccata, non so che devo fare, non so se devo chiamare...". Corona: "Sicura al 100%?". 
Persi: "Ti sto giurando, che potessi morire ora". 
Corona: "Ora ti chiamo".

In seguito alla chiamata, anche il telefono della Persi viene messo sotto ascolto. Il 7 settembre, il pubblico ministero emette un decreto di perquisizione da eseguirsi presso l'abitazione della donna e presso la sede operativa della sua società di eventi, la Atena Srl, sita in piazza Repubblica 19. Quello stesso giorno, nel pomeriggio, i provvedimenti vengono eseguiti e nell'abitazione della Persi vengono rinvenuti 15 plichi contenenti 1.768.850 euro. Quelli che, poco più di un mese più tardi, hanno riportato in carcere Fabrizio Corona (oltre alla sua socia).

"Italia fuori dall'euro. Poi, il caos" Il report riservato degli 007 Usa

Italia fuori dall'euro: il report riservato degli 007 statunitensi


di Martino Cervo



Chi sarà il prossimo a uscire dall’Unione europea? Si intitolata così l’ultimo “Geopolitical Weekly”, il report settimanale di Stratfor, una delle più seguite piattaforme di intelligence e analisi globali. Il sito americano ospita (goo.gl/N1UD9L) la lunga analisi di Adriano Bosoni, che incrocia lo stato delle economie, il clima politico determinatosi col rischio Grexit prima e con l’avvio della Brexit poi, e dipinge un quadro in cui l’Unione europea perderà probabilmente pezzi. A partire da chi? Stratfor divide i membri in quattro categorie: il blocco dell’Est (giusto ieri su Repubblica il polacco Kaczinsky parlava apertamente di «disintegrazione» dell’Ue su pressione di Ungheria, Repubblica Ceca, Romania, Bulgaria); la periferia (Grecia, Spagna, Portogallo) giudicata però incapace di un’iniziativa politica comune; i paesi del Nord (dalla Danimarca alla Lituania, dalla Finlandia all’Olanda) che potrebbero premere per una Schengen settentrionale ristretta, per evitare di «pagare i conti» per il Sud; e i «tre grandi»: Francia, Germania, Italia.

Secondo Stratfor, è da questa triade che uscirà il futuro dell’Europa. «L’Italia è uno dei paesi che avrebbe più interesse a minacciare un’uscita per strappare condizioni favorevoli» (esercizio che, se è stato fatto, fin qui non può dirsi esattamente riuscito), scrive Bosoni, ipotizzando apertamente che la corda possa a un certo punto rompersi; quindi delinea il paradosso della gabbia dell’euro: «Per ragioni strategiche Francia e Germania hanno bisogno di mantenere un fronte comune, ma i propri interessi nazionali continuano a metterle una contro l’altra». Infatti, dice, «Parigi tollererebbe l’inflazione, mentre Berlino vuole evitare politiche che minaccino la sua ricchezza e condividano il rischio con le economie del Sud. La Germania accetterebbe l’approccio francese solo in cambio del controllo sulle politiche di spesa dei vicini, condizione che molti paesi non sono disposti ad accettare». Tra i due stati, ipotizza Stratfor, è più probabile che sia la Francia ad agire per prima, reclamando una «riorganizzazione» dell’Europa. Una cosa è certa: «A questo punto, per i membri dell’Unione raggiungere un consenso sul cammino futuro è diventato praticamente impossibile».

Una sentenza non certo nuova: semmai significativa per la sede in cui appare, e che dà seguito a una lunghissima serie di crescenti perplessità di enti o istituzioni americane sulla tenuta, il costo e il senso dell’Unione e dell’Eurozona. Pochi giorni fa Jamie Dimon, il capo di JPMorgan, la megabanca Usa in predicato di prendersi Mps, nel corso di una conversazione all’Institute of International Finance ha spiegato che «il vero tema legato alla Brexit è sempre stato l’impatto di lungo termine sulla sopravvivenza dell’eurozona. La mia sensazione è che la possibilità di una fine dell’eurozona di qui a 10 anni sia ora cinque volte più alta».

Il Nobel per l’Economia Joseph Stiglitz, che al fallimento dell’euro ha dedicato il suo recente libro, proprio in Italia ha ribadito la verificabilità dell’ipotesi che l’Italia esca dalla moneta unica, senza per questo abbandonare l’Europa («Sarebbe come la Svezia», ha detto a Bologna). Curiosamente, tuttavia, all’ampio dibattito cui si assiste in mezzo mondo sulle misure da prendere in caso di spaccatura o smantellamento controllato dell’eurozona (perfino Papa Francesco ha parlato della necessità di una «sana disunione» per il vecchio continente), è nel nostro paese - considerato sulla faglia di questa frattura - che mancano riflessioni sul tema. A fianco di Stiglitz nel capoluogo emiliano c’era Romano Prodi, secondo il quale «l’euro è a rischio perché non c’è chi pensa all’interesse generale», ma «uscire vorrebbe dire fare come l’Italia dopo il Rinascimento e scomparire per quattro secoli» (quelli di Caravaggio, Vivaldi, Leopardi e Manzoni, si presume). Sul Sole 24 Ore, invece, Luca Ricolfi individua tra gli «handicap» dell’Italia «il fatto di essere privi di una valuta nazionale». Tuttavia, l’ «implicazione non è certo che si debba uscire dall’euro \[…\] ma che ci si debba dare un gran daffare».

martedì 11 ottobre 2016

Banca MEDIOLANUM, costruita intorno a te. Leggi la....

Banca MEDIOLANUM, costruita intorno a te 

Solida, Conveniente, Mediolanum 

Costruita intorno a te!

Siamo più di una banca tradizionale, molto più di una banca online. Perché vogliamo mettere il cliente “al centro” e costruire le soluzioni più innovative per soddisfare tutte le sue esigenze in modo personalizzato.

Offriamo la massima libertà grazie a tutti gli strumenti disponibili che permettono ai nostri clienti di operare in perfetta autonomia 24 h su 24h, 7 giorni su 7. Ma diamo estrema importanza anche al valore del rapporto umano attraverso la figura del Family Banker, il professionista esperto che offre tutta la consulenza necessaria. Perché prima di tutto siamo una banca di persone per le persone e ogni Cliente è unico, con esigenze e aspettative diverse da ciascun altro.

Siamo un nuovo modello di banca costruita intorno al cliente per dare più valore ai suoi valori. Libertà e relazione: è quello in cui crediamo per costruire un rapporto bancario di nuova generazione. 

2013
Mediolanum Assicurazioni entra a far parte del Gruppo Bancario. Banca Mediolanum è la prima ad offrire un servizio di trasferimento di denaro tramite smartphone (Premio ABI innovazione Bancaria). Inoltre, erogando più di 2 milioni di euro nel 2012 e 1,6 milioni di euro nel 2013 per i Clienti colpiti dalle calamità naturali, il Gruppo sottolinea il valore della sua relazione con i Clienti in tema di Responsabilità Sociale.


La Storia 

1982
Ennio Doris in partnership con il Gruppo Fininvest, fonda Programma Italia, la prima rete di vendita che nasce in Italia con il preciso obiettivo di fornire ai propri clienti una consulenza globale per tutti i problemi riguardanti il risparmio e la previdenza. L’incontro tra l’esperienza ultradecennale di Ennio Doris nel settore ed il supporto imprenditoriale e logistico fornito dal Gruppo Fininvest, consentono all’azienda di qualificarsi fin da subito quale uno degli operatori più importanti nel mercato del risparmio nazionale.

1984
Il concetto di partenza della consulenza globale prevede che un solo Consulente sia il riferimento per la clientela per tutte le tipologie di prodotti finanziari e assicurativi. Per ampliare il carnet di prodotti, vengono acquistate le compagnie assicurative Mediolanum Vita e Mediolanum Assicurazione. L’anno seguente, con la creazione di Gestione Fondi Fininvest, si realizza anche una società in grado di fornire fondi comuni di investimento, aumentando così il potenziale di sviluppo e l’offerta di prodotti e servizi.

1995 - Dicembre
In risposta ai cambiamenti epocali quali la globalizzazione dei mercati e l’atteso avvento dell’Euro, nasce Mediolanum S.p.A., come holding di tutte le attività del settore, posseduta ancora dai due soci storici Doris e Fininvest. Questa riorganizzazione è indispensabile per poter quotare in Borsa l’anno seguente tutte le attività. Tutte le società del gruppo danno risultati eccezionali.

1996 - Giugno
Mediolanum S.p.A. entra nel listino della Borsa di Milano. L’operazione ha un grande successo ed il titolo, già dalle prime contrattazioni, mostra un significativo aumento di valore.

1997
Il Gruppo Mediolanum, da sempre riconosciuto per la sua innovatività, anticipa le tendenze creando a Dublino Mediolanum International Funds, una società di gestione in grado di offrire fondi avanzati, non ancora contemplati dalla legislazione italiana.

Novembre
La novità dei servizi bancari viene aggiunta alla serie di prodotti forniti ai clienti Mediolanum. Programma Italia si trasforma così in Banca Mediolanum, che sarà la più innovativa banca telematica d’Italia e la prima a sfruttare le possibilità di interconnessione tra il telefono e il teletext del televisore di casa, senza l’impiego di decoder o di altre apparecchiature e ad offrire accanto alla tecnologia il contatto umano, grazie all’affiancamento del cliente da parte del Family Banker. Le tecnologia più evoluta diventa facile da usare. Un servizio sempre presente come, dove e quando lo richieda il cliente.

1998
Continua la valorizzazione del titolo, Mediolanum S.p.A. entra stabilmente nel MIB 30, l’indice delle 30 società più importanti della Borsa di Milano.

2000
Banca Mediolanum sbarca in rete! Si ampliano le possibilità di accesso per i clienti, con un importante sviluppo nella qualità del servizio e l’implementazione di servizi di trading sofisticati.

Giugno
I risultati economici dell’anno dimostrano la sorprendente crescita di Banca Mediolanum che approda in Spagna con l’acquisizione del Gruppo Bancario Fibanc, dando via al processo di espansione all’estero. In tema di alleanze strategiche si colloca l’acquisizione del 2% di Mediobanca da parte di Mediolanum, che ha permesso la sottoscrizione di nuove OPV direttamente in Internet, e con la quale nasce Banca Esperia, la Joint-venture che ha l’obiettivo di diventare il nuovo punto di riferimento per clienti privati ed istituzionali nel private banking italiano.

2001
Con l’intenzione di replicare anche all’estero il modello vincente della multicanalità integrata e della consulenza globale, il Gruppo Mediolanum prosegue l’espansione in Europa nei mercati tedesco e austriaco con l’acquisto di Gamax Holding AG e di Bankhaus August Lenz & Co. L’attuale struttura societaria del Gruppo Mediolanum prevede Mediolanum S.p.A. come società capogruppo, con partecipazioni dirette ed indirette, nelle varie società costituenti il Gruppo (italiane ed estere), ivi inclusa Banca Mediolanum, che dal Settembre del 2001 è capogruppo del Gruppo Bancario Mediolanum.

2002
Il Gruppo Mediolanum festeggia vent’anni di successi, all’insegna di umanità, tecnologia, tradizione e futuro: i quattro cardini attorno ai quali si è sviluppato un progetto vincente che è diventato il punto di riferimento per il settore finanziario.

2003
Banca Mediolanum sponsorizza la Maglia Verde all’ 86° Giro di Italia di ciclismo, titolo assegnato al ciclista vincitore della classifica per il migliore scalatore. E’ una grande occasione di incontro con i clienti e i consulenti globali durante le diverse tappe della manifestazione con eventi, spettacoli e altre attività di comunicazione

2004
Novità e trasmissioni sempre più interessanti lanciate da Mediolanum Channel, la televisione digitale del Gruppo Mediolanum disponibile al canale 803 della piattaforma SKY. Mediolanum Channel rappresenta un’esperienza inedita nel settore finanziario, un nuovo modo di fare televisione nato dall’esigenza di una relazione e un dialogo continuativo tra azienda, clienti e rete di vendita. Assume particolare rilievo i Navigatori del Tempo, una trasmissione che ripercorre importanti vicende storiche per trarne spunti che consentano di attuare una strategia aziendale vincente.

2005
Vengono lanciati nuovi prodotti di punta: il conto corrente Riflex e Riflexcard. Riflex è il conto flessibile che si adatta alle esigenze e necessità del cliente . Riflexcard è la carta di credito con la foto del titolare. Gli acquisti e pagamenti così sono più sicuri. Oltre alle funzioni bancomat e carta di credito, Riflexcard dispone della modalità revolving per pagare gli acquisti a rate. In occasione del lancio è stata promossa una campagna pubblicitaria "Riflex" focalizzata sulla nuova offerta di prodotti.

2006
Dopo l’intuizione avuta con la figura del Consulente Globale, pronto a soddisfare tutte le esigenze del cliente, entra in campo il Family Banker. Un cambiamento necessario data la rilevanza assunta dalla banca nel modello di business di Mediolanum. Il Family Banker è l’uomo di fiducia, il professionista che "porta la banca" a casa del cliente e che lo aiuta nell’uso di tutti gli strumenti a sua disposizione. Una figura professionale nuova e completa, il professionista di riferimento delle famiglie e dei clienti. E’ il volto umano della banca. Parte una grande campagna pubblicitaria: TV, stampa, radio, internet. Un obiettivo importante: lanciare e formare la figura del Family Banker ed ampliare notevolmente la rete di vendita del Gruppo Mediolanum.

2007
Il Gruppo Mediolanum festeggia il 25° anniversario e Banca Mediolanum compie 10 anni: una realtà distintiva sul mercato, che ha superato il milione di clienti e continua a crescere a ritmi altamente competitivi, tenendo ben saldi la mission e i valori che, da sempre la caratterizzano. Il 5° anno della Fondazione Mediolanum si chiude con ottimi risultati e nuovi obiettivi. La nuova campagna di comunicazione mette in scena la customer satisfaction, con i veri clienti "al centro" della relazione e del modello bancario. Nell’anno in cui l’Italia si apre a una nuova normativa nella previdenza complementare, il Gruppo Mediolanum è leader, con circa un terzo del mercato nel 2007.

2008
Viene consolidata un’interessante iniziativa di dialogo e formazione rivolta alla comunità finanziaria, grazie all’istituzione del Mediolanum Market Forum, un convegno finanziario in grado di dialogare con Clienti, investitori, giornalisti ed esperti del settore, al fine di trasferire al mercato la visione di Mediolanum sull’andamentodei mercati finanziari. Banca Mediolanum sigla un importante accordo con le più rinomate società di gestione del panorama finanziario internazionale, da cui nasce Mediolanum Best Brands. I soci di riferimento del Gruppo Mediolanum si fanno carico di tutelare i Clienti coinvolti nella vicenda Lehman Brothers, senza gravare sugli azionisti di minoranza. Banca Mediolanum abbassa unilateralmente lo spread dei mutui a favore dei propri Clienti.

2009
Viene inaugurata Mediolanum Corporate University, una realtà che nasce per trasmettere i valori di Banca Mediolanum e per formare professionisti d’eccellenza: nella relazione con il Cliente, nella consulenza finanziaria e nella gestione del risparmio delle famiglie. Nasce Conto Mediolanum Freedom, lanciato attraverso una nuova campagna pubblicitaria con protagonisti il Presidente Ennio Doris e nuovi veri Clienti-testimonial di Banca Mediolanum.

2010
L'offerta Mediolanum Best Brands si amplia con nuovi prodotti nati dalle alleanze con partner internazionali scelti tra le più importanti società di gestione del risparmio del mondo. Nell'autunno viene rilanciata l'offerta del conto corrente Freedom dove Banca Mediolanum S.p.A. ha previsto per ogni nuovo conto corrente aperto il sostegno alle spese scolastiche per un bambino ad Haiti.

2011
Lancio di InMediolanum, conto deposito ad alta remunerazione e senza spese, sottoscrivibile online. A maggio a Rimini la convention "Estote Parati" per la prima volta viene aperta a Clienti, rappresentanti della comunità fi nanziaria e giornalisti: con i Family Banker® si è raggiunto il numero di 6.000 presenti. L'anno 2011 ha visto la vicinanza del Gruppo alle popolazioni della Liguria e della Toscana colpite dalle alluvioni.

2012
Quest'anno sono stati liquidati i Clienti e i Family Banker® danneggiati dall'alluvione in Liguria, Toscana e Sicilia e sono stati forniti supporti, agevolazioni e stanziate liberalità ai Clienti e Family Banker® colpiti dal terremoto in Emilia Romagna, dall'alluvione in Centro Italia e dal sisma a Potenza e Cosenza. La Fondazione Mediolanum diventa ONLUS e per la prima volta, quest'anno, ha raccolto 104.528€ tramite una campagna sms.

Banca Mediolanum S.p.A
Palazzo Meucci 
Via Francesco Sforza, 15 
20080 Basiglio Milano 3 
Telefono: 02.9049.1 

Se sei già cliente e hai bisogno di assistenza per tutte le attività bancarie operative e informative: Banking Center Numero Verde dall'Italia: 800.107.107 numero dall'estero +39.02.9045.1625 fax +39.02.9049.2550 e-mail: info@mediolanum.it

Se non sei ancora cliente e vuoi informazioni sui nostri prodotti e servizi fissa un appuntamento con un nostro Family Banker®.

La Napoletana Benedicta Inglese, seconda semifinalista di Miss Mondo Campania

La Napoletana Benedicta Inglese, seconda semifinalista di Miss Mondo Campania


di Francesco Celiento




Dopo una casertana, una napoletana doc. Benedicta Inglese, ha vinto la tappa regionale di Miss Mondo che si è svolta ad Airola (Benevento), presentata dalla bellissima Barbara Chiappini e dal simpaticissimo Antonio Esposito, ormai coppia fissa a questo concorso di bellezza, che la show-girl vinse giovanissima nel 1993. Benedicta, 21 anni, napoletana di Capodichino, è alta 1,74 cm, ha i capelli biondi, gli occhi verdi ed indossa abiti della taglia 40. Studia presso la facoltà di Beni Culturali della Federico II e come hobby le piace partecipare proprio ai concorsi di bellezza, fare serate di moda e allenarsi in palestra. 

Adesso è già qualificata di diritto come prefinalista nazionale all’evento che si terrà a Gallipoli in Primavera ed è stata insignita della fascia di Miss Airola direttamente dal sindaco della città sannita, che ha presieduto la giuria, e dalla corona ricevuta dalle mani di Miss Mondo Italia 2016, la calabrese Giada Tropea. “È una grande soddisfazione, sono ancora emozionata perché non me l’aspettavo poiché ritengo che anche le altre ragazze fossero altrettanto valide – dice appena incoronata la miss-. Forse la giuria ha visto qualcosa in più nel mio portamento, dal momento che ho frequentato corsi appositi. Infatti, sogno di diventare una modella di alta moda, fare di questa passione il mio lavoro ma se non disdegno il mondo dello spettacolo in generale”. 

La seconda classificata è una casertana, Roberta Cornero di Capua, vincitrice della fascia di Miss Vitality's, 20 anni, altezza 175 cm, occhi castano-verdi e capelli castani, taglia 38, che sogna di fare la presentatrice. Terza classificata una ragazza salernitana di Bellizzi, Isabella Santamaria (Miss Gil Cagnè) 20enne, alta 170, taglia 38. Quarta posizione per Vanessa Vecchiola, (Miss Caroli Hotels), sannita di Montefalcone Valfortore, 20 anni, occhi marroni, capelli castani, alta 1.65, taglia 40. La serata è stata allietata da tanti personaggi del mondo della Tv: dal noto comico Enzo Fischetti al duo Flavio Zerella e Roberta Mercurio, la coppia più amata del programma Temptation Island, che hanno fatto parte della giuria insieme all’ex finalista nazionale di Miss Mondo Eleonora Arganese ed agli amministratori locali. Ospiti la prima semifinalista nazionale di Miss Mondo 2016-2017, Diletta Ambrosio, Francesco Covino, che ha partecipato alla finale dell’edizione precedente, la modella professionista e neomamma Rosanna Giaquinto, airolese doc.

Caivano (Na): Voce alla Politica Francesco Emione: "Salute pubblica? lo proponga in aula"

Caivano (Na): Voce alla Politica locale La parola all'Arch. Francesco Emione (Liberi Cittadini)



di Gaetano Daniele



Arch. Francesco Emione
Consigliere comunale (Liberi Cittadini)

Consigliere Emione, l'ex addetto stampa, molto vicino al primo cittadino Monopoli, apre ad un governo di salute pubblica, cosa risponde?

Se il sindaco ha mandato avanti il suo portavoce per cercare di comporre una nuova maggioranza, vuol dire che non ha più i numeri per andare avanti. Ciò è dimostrato anche dal fatto che sono tre mesi che non si convoca un consiglio comunale. E’ una resa incondizionata ed è la dichiarazione di fallimento ormai su tutti i fronti: amministrativo e politico. Ha sbagliato a ritirare le dimissioni senza avere l'unità della sua maggioranza. Questo è dilettantismo. Il sindaco non vuole andare in Consiglio Comunale per paura di essere messo in minoranza, anche dai franchi tiratori che si ritrova nelle sue fila. Se Monopoli vuole fare un governo con quanti, fino ad ora, ha insultato venga in Aula e lo dica chiaramente. Ma deve parlare lui, non i suoi galoppini. Poi valuteremo, nell'interesse di Caivano, ma senza patti sottobanco. Tutto alla luce del sole.

Consigliere Emione, Ambiente. La Ditta Buttol, sanzionata più volte in passato dal dirigente del V° Settore, dott. Vito Coppola e dal Sindaco Monopoli, nonostante la gara europea, non riesce a garantire il regolare servizio di raccolta al Paese, perchè?

Proprio una maggioranza dilettantistica ha determinato lo sbandamento dei funzionari. Monopoli ha vinto la campagna elettorale sui temi ambientali, ma non ha fatto nulla. La ditta fa ciò che vuole. L’assessore di alto profilo non si è visto proprio e pare che abbia anche qualche problema di credibilità. Fossi in Monopoli lo revocherei immediatamente.

Consigliere Emione, un suo alleato, l'Arch. Sirico del Pd, ha chiesto le dimissioni del Sindaco Monopoli, lei è del suo stesso parere?

Ho sempre chiesto al sindaco di andare a casa perché non può governare Caivano con una squadra di dilettanti al seguito. E lui si era anche convinto, poi gli hanno fatto ritirare le dimissioni lasciandolo in balia dei consiglieri comunali. Ora chiede aiuto, ma non lo fa nemmeno di persona. Dal canto nostro dobbiamo farci trovare pronti, con una compagine di governo credibile ed autorevole, senza i soliti protagonismi di partito.

LA APPENDINO A CASA? Bomba sul M5s, crolla tutto: quel grosso guaio milionario

Appendino a casa? Bomba sul Movimento 5 Stelle: guaio milionario, qui crolla tutto...



Finora a fare notizia è stata Virginia Raggi e i suoi travagliati primi mesi alla guida del Comune di Roma. Tra le due grilline elette sindaco alle ultime elezioni amministrative, Chiara Appendino si era guadagnata i galloni della giovane rampante e affidabile, un po' algida torinese, distaccata dalla caciara romana.

La luna di miele con gli elettori torinesi però sarebbe già finita, stando a quanto riporta l'edizione locale de La Stampa. La Appendino ha fatto decadere una trentina di delibere già approvate dalla precedente giunta Fassino, incluse 12 varianti urbanistiche per un potenziale incasso a favore del Comune di Torino di circa 20 milioni di euro. Quel denaro non entrerà nelle casse comunali e il Pd in Consiglio comunale è già partito con la gufata: "Se provvedimenti che generano entrate, come le varianti, vengono bloccati perché la nuova giunta è contraria, e non vengono sostituiti, è ovvio che il pareggio non si raggiunga".

Per i grillini quelle varianti avevano tutto un valore politico, un attacco diretto a chi secondo loro voleva speculare dismettendo vecchie aree industriali. Le preoccupazioni tra i grillini però non sono più nascoste. Chi borbotta, riporta Italia Oggi, è per esempio il vicesindaco Guido Montanari: "Dobbiamo tappare un buco che ci è stato lasciato in eredità - ha detto - altrimenti rischiamo il default e il commissariamento. Siamo al lavoro, ma il rischio di non chiudere il bilancio c'è".