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sabato 27 agosto 2016

Volti e nomi delle vittime del sisma: bimbi, carabinieri e flautiste / Guarda

La flautista, il carabiniere, la neonata: le storie di chi ha perso la vita sotto le macerie


















Dopo la paura e il dolore, arrivano le storie. Le storie di chi non ce l'ha fatta, di chi ha perso la vita sotto le macerie. Sono oltre i morti ufficiali, 365 i feriti.

Tra le vite spezzate c'è quella di Fabio Graziani, geometra, e di sua moglie Aurelia Daogaru, vice responsabile dell’associazione regionale volontari assistenza sanitaria. La coppia di Nettuno (Roma) si trovava in vacanza in casa dei parenti ad Amatrice. Si è salvato il figlio di 9 anni che era con loro e che è stato al momento affidato alle cure dei parenti del papà.

Paola Rascelli e suo marito Fabrizio Trabalza: li hanno trovati abbracciati. Erano in vacanza ad Amatrice e avevano festeggiato sulle colline il compleanno di lei, lo scorso 12 agosto. 

Anna Grossi, 21 anni, era una flautista diplomata al Liceo musicale dell’Aquila nell’anno scolastico 2014-2015. L'hanno trovata nella sua casa di Amatrice, morta. 

Marchigiano, 42 anni, Alessandro Neroni, che lavorava per un parrucchiere a Civitanova Marche, è morto ad Amatrice sotto le macerie dell'abitazione dei genitori, ai quali era andato a fare visita. 

Nadia Magnanti aveva appena compiuto 44 anni. Era ad Amatrice insieme al marito e al figlio di 11 anni. Tutti insieme in vacanza lì, nel paese di famiglia della mamma di lei. Loro vivevano a Fonte Nuova, comune a nord di Roma. Mamma e figlio sono morti, il marito ce l'ha fatta e ora la sua vita è dilaniata.

Alberto e Tommaso Reitano, romani, padre e figlio adolescente, venivano qui tutti gli anni. Ieri sono stati schiacciati dal crollo di un’abitazione ad Amatrice: la mamma Patrizia è salva ma in gravissime condizioni. Avevano festeggiato il 4 agosto i 25 anni di matrimonio. 

Maria Elisa Conti, 85enne di Piacenza. Era ad Amatrice come ogni estate. Qui passava le vacanze, nelle zone di origine del marito. E' stata trovata morta nella stanza al secondo piano. Si sono salvati la figlia Cecilia, il genero Gianfranco il nipote Simone.

Bruna Muller e Cesare Marri, anziani di Forlì, da martedì era nella propria casa di Amatrice in vacanza.

Tiziana Lo Presti, 60 anni, era una funzionaria della Protezione civile che aveva dedicato la vita allo studio delle criticità dei post terremoti. Il destino l'ha travolta a Selette, frazione di Amatrice, dove era andata per assistere l’anziana madre.

Elisa Cafini, di 14 anni, dormiva in una casa a Pescara del Tronto insieme al cuginetto di 8 anni. Con le loro famiglie, passavano gli ultimi giorni di vacanza prima della scuola. Sono morti sotto le macerie insieme alle nonne Irma e Rita.G

Giovanissima anche Arianna Masciarelli, 15 anni di Pomezia. Era andata a fare visita ai nonni.  Studiava al liceo artistico di Pomezia. Il padre Tiziano ce l’ha fatta ed è un uomo davastato, adesso.

Marisol aveva solo 18 mesi ed era in vacanza con i genitori. Ad Arquata del Tronto era con sua mamma: Martina Turco era scampata al terremoto dell’Aquila, la sua città. Dopo la terribile esperienza del 2009 aveva deciso di trasferirsi ad Ascoli. Ora il terremoto le ha strappato la figlioletta. Suo marito, invece, si è salvato.

Giampaolo Pace, carabiniere aquilano, 43 anni,  era originario della frazione di Palombaia di Sassa. E' morto ad Accumoli per i gravi crolli dell’abitazione di famiglia dove stava trascorrendo qualche giorno di vacanza. Il suo corpo senza vita è stato trovato dai colleghi dell’Aquila dove viveva e lavorava da alcuni anni.

Ana Huete, 26 anni, aveva 26 anni, era sposata con un italiano. Gestivano una pizzeria a  Granada. Erano in Italia a Illica, uno dei paesi più colpiti dal sisma. Lei è morta, lui ce l'ha fatta e ha avvisato la famiglia di Ana, che è subito arrivata dalla Spagna. 

Enzo Tulli era Assistente Capo della Polizia Stradale, in servizio ad Aprilia. Quarantadue anni, è morto insieme ai suoi due figli, di 14 e 12 anni, nel terremoto ad Amatrice, dove erano in vacanza assieme alla moglie, rimasta illesa.

Giacomo Dell'Otto: agente immobiliare di 52 anni residente nel comune di Sezze, Latina. Era in villeggiatura nella sua casa di famiglia ad Amatrice. Con lui la moglie Aura, la figlia Angela di 13 anni e il fratello Paolo. Sono morti tutti. 

Feltri contro lo "Stato criminale": "Ecco chi ha i morti sulla coscienza"

Feltri: "Chi ha i morti sulla coscienza"


di Vittorio Feltri



Abbiamo svolto una breve ricognizione nei gangli della burocrazia e della politica e siamo riusciti con rapidità a scoprire leggi formalmente complete che disciplinano la materia edilizia antisismica. Non la facciamo tanto lunga per evitare di annoiarvi e arriviamo subito al nocciolo della questione: quelle leggi, approvate negli anni Ottanta (quindi in ritardo rispetto alla necessità), sono quasi sempre state ignorate, e si è bellamente costruito dovunque lungo la dorsale appenninica senza adottare le precauzioni fissate nero su bianco, come se queste non fossero mai state vergate. 

Cosicché la stragrande maggioranza degli edifici eretti negli ultimi decenni non è in grado di resistere alle scosse telluriche. Tanto è vero che in occasione di terremoti molte case cadono come foglie morte provocando stragi di umani, schiacciati dalle macerie. Non solo. Stando alle opinioni degli esperti, anche gli stabili vecchi o addirittura vetusti, con una spesa relativamente bassa, potrebbero essere messi in sicurezza, così come buon senso suggerirebbe in un Paese ad alto rischio sismico. Meglio prevenire una ferita che leccarsela. 

In sostanza, se le norme sopra citate fossero state tradotte in pratica avremmo addirittura risparmiato e, soprattutto, salvato migliaia di vite. Se poi si tiene conto dei miliardi investiti in varie ricostruzioni l'indomani di ogni catastrofe naturale, non è difficile capire che se quei capitali fossero stati utilizzati per rinforzare in senso antisismico palazzi e palazzine, oggi non saremmo qui a disperarci per quanto accaduto nelle Marche, in Umbria e nel Lazio, trascurando i tragici precedenti dell'Aquila,
dell'Emilia eccetera. Era preferibile sborsare per proteggersi che non per finanziarsi le esequie. 

Ciò che sorprende e amareggia è un fatto: il primo a non rispettare le leggi dello Stato è lo Stato stesso. Il quale possiede una miriade di stabili non in regola con le disposizioni che ha solennemente emanato: scuole, Poste, tribunali, enti di ogni specie. La cosa è incredibile solo per chi non conosca lo stile della pubblica amministrazione, che da lustri non versa neppure i contributi per i propri dipendenti, salvo pensionarli ricorrendo al denaro della fiscalità generale. Una ingiustizia raccapricciante. Figuriamoci se uno Stato furbetto e cialtrone quanto quello che abbiamo descritto si preoccupa di controllare che i cittadini edifichino secondo i criteri da esso stesso studiati, varati e violati. Se poi la gente muore sotto il proprio tetto, pazienza, si parla di fatalità, di furia degli elementi e altre simili stupidaggini. La verità è una e basta: il nostro Stato è criminale e pretende correttezza dai “sudditi”. Il cattivo esempio viene sempre dall'alto.

venerdì 26 agosto 2016

Maratea: Terremoto nel centro Italia Lanciata l'iniziativa di solidarietà del Sindaco Domenico Cipolla

Maratea: Terremoto nel centro Italia Lanciata l'iniziativa di solidarietà del Sindaco Domenico Cipolla 


di Gaetano Daniele 


Domenico Cipolla Maratea
Sindaco di Maratea

"Le scene strazianti delle persone colpite dal terremoto mi portano ad esprimere la solidarietà e la vicinanza a tutti coloro che in questo momento stanno soffrendo a causa dell'evento sismico che ha distrutto le proprie vite, e ha portato via in pochi istanti i propri affetti familiari, oltre naturalmente ai propri beni materiali". Così il Sindaco di Maratea, Domenico Cipolla Maratea ai nostri microfoni, de il Notiziario sul web, e alla domanda: Sindaco avete lanciato qualche iniziativa per i terremotati delle zone colpite? Risponde: "L'Amministrazione Comunale di Maratea, ha attivato subito i suoi canali di aiuto e supporto, attraverso la Protezione Civile con la locale sezione del "Gruppo Lucano". La colonna mobile è pronta a partire con i viveri, gli indumenti e i beni di prima necessità che sta raccogliendo presso la sede di Maratea. Allo stesso tempo, ci siamo mobilitati per dare solidarietà concreta nei confronti delle popolazioni colpite dal terremoto. L'Amministrazione ha deciso di devolvere l'incasso del comune di Maratea, per accedere all'area panoramica del Cristo, di domenica 28 agosto e domenica 4 settembre, agli aiuti alla cittadinanza dei comuni impegnati a fronteggiare la catastrofe sismica.

Champions League, il sorteggio dei gironi: la Juve gode, il Napoli non piange

Champions, il sorteggio: la Juve gode, il Napoli non piange


di Claudio Brigliadori
@Piadinamilanese



La Juventus sorride, il Napoli non piange. I sorgetti dei gironi di Champions League riservano avversari abbordabili per le uniche due italiane rimaste in gara dopo l'eliminazione della Roma contro il Porto. E anche la quarta "ad honorem", il Leicester del nostro Claudio Ranieri, ha buone possibilità di qualificarsi agli ottavi nella sua prima, storica partecipazione.

La Juve con il Siviglia - I bianconeri di mister Allegri, che mai come quest'anno puntano dritti alla finale di Cardiff, se la vedranno con gli spagnoli del Siviglia, da 3 anni vincitori dell'Europa League e rivoluzionati con l'arrivo in panchina dell'ex ct del Cile-miracolo Sampaoli e dell'ex Palermo Vazquez. Tra le squadre di seconda fascia, poteva andare peggio. Chiudono il Gruppo H i francesi del Lione (occhio al bomber Lacazette) e i croati della Dinamo Zagabria, da cui proprio la Juve quest'estate ha acquistato il talento Pjaca. Il pronostico: 1. Juve 2. Siviglia 3. Lione 4. Dinamo Zagabria.

Il Napoli con il Benfica - Il Napoli di Sarri era in seconda fascia, il rischio era di incrociare big come Barcellona, Real Madrid, Bayern Monaco. Per una volta agli azzurri  (mai fortunatissimi negli accoppiamenti) è andata bene, con i portoghesi del Benfica, tra le teste di serie la più abbordabile dopo Cska Mosca (brutta trasferta, però) e Leicester. In terza fascia c'è la Dinamo Kiev, con gara in Ucraina che presenta rischi più logistici che tecnici, mentre in quarta tocca al Besiktas. Il Gruppo B è quello delle trasferte infuocate. Il pronostico: 1. Napoli 2. Benfica 3. Besiktas 4. Dinamo Kiev. 

Gli altri gironi - Nel Gruppo A Psg, Arsenal, gli svizzeri del Basilea e i bulgari del Ludogorets. Il Gruppo C è tra i più duri: Barcellona, Manchester City (occhio al ritorno di Pep Guardiola al Camp Nou), Borussia Moenchengladbach e Celtic Glasgow. Nel Gruppo D sarà sfida a due tra Bayern Monaco e Atletico Madrid, con Psv e Rostov a giocarsi il terzo posto. Il Gruppo E i russi del Cska Mosca sono in prima fascia, ma le favorite sono Bayer Leverkusen, Tottenham e Monaco. Tosto il Gruppo F, con i campioni in carica del Real Madrid, il Borussia Dortmund, lo Sporting Lisbona e gli ostici polacchi del Legia Varsavia. Il gruppo G è quello del Leicester, che se la giocherà con Porto, Bruge e Copenaghen. A occhio e croce, passare agli ottavi sarebbe un'impresa meno clamorosa della vittoria in Premier dello scorso maggio. 

Truffe sulle raccolte fondi per il sisma Occhio, così evitate di farvi derubare

Terremoto, aiuti e truffe: il pericolo delle (finte) associazioni di beneficenza Fate molta attenzione 



Fabrizio Curcio, il capo della Protezione Civile ha stoppato i più generosi. "Non inviate cibo e indumenti, non abbiamo carenze, il modo migliore di aiutare è l' sms solidale al 45500″. Alla popolazione colpita servono solo soldi per la ricostruzione. Poste Italiane, la Protezione Civile e la Croce Rossa stanno già raccogliendo molti contribuiti utili. 

Non sempre, però, le iniziative che vengono pubblicizzate, soprattutto su Facebook o whatsapp con passaparola tra amici e conoscenti, brillano per trasparenza. Secondo il Fatto Quotidiano spesso non si comprende chi tenga le fila dell'organizzazione promotrice o a cosa davvero servano i soldi raccolti. Il rischio di incorrere in un'associazione che utilizza il disastro per farsi pubblicità, o addirittura in chi mette in piedi una vera e propria truffa, è concreto.

Per esempio, in passato, c'è stato chi dopo il sisma in Emilia del 2012 ha intascato indebitamente 120.000 euro per il sostentamento fuori casa, mentre non si è mai mosso dalla sua abitazione inagibile di Crevalcore, chi dopo il terremoto dell' Aquila del 2009 ha percepito più di 700.000 euro grazie a false dichiarazioni di danni mai subiti, o chi a Monza nel 2013 ha distribuito volantini per la raccolta fondi per le vittime dell'alluvione in Sardegna utilizzando il simbolo Cri, ma mettendo il proprio nome e numero di telefono.

"Tende per i terremotati? Speriamo che..." La lettera di Bertolaso scatena la bufera

Bertolaso, la frase-choc dopo il terremoto: "Quelle tendopoli per gli extracomunitari..."



Scrive una lettera a Il Tempo Guido Bertolaso, Capo della Protezione Civile all'epoca del terremoto de L'Aquila nel 2009, che ora, dalla Sierra Leone dove si trova per attività umanitarie, commenta la tragedia di Amatrice. Esprime la sua solidarietà alle persone colpite, ma anche le sue preoccupazioni sull'organizzazione dei soccorsi: "In momenti come questi, quando il terremoto colpisce duro, ci vuole innanzitutto una grande capacità di leadership e autorevolezza per coordinare la complessa macchina dei soccorsi. Uno solo deve coordinare e dare direttive ferme ed immediate. Va evitata la grande lodevole folla dei soccorsi che fanno solo confusione ma sono certo che la protezione civile nazionale, con i vigili del fuoco, i volontari, le forze armate, carabinieri e polizia faranno un lavoro splendido".

Tra un consiglio da esperto e l'altro, Bertolaso scrive anche una frase che sa un po' di provocazione: "Vanno piantate tendopoli nella zona colpita sperando che non le abbiano usate tutte per gli extracomunitari". Un'altro riferimento alla presenza di migranti nel nostro paese viene fatto dicendo che: "Fra qualche settimana, quando si spegneranno le telecamere, quei paesi non vengano dimenticati in qualche container che neppure i disperati che attraversano il Mediterraneo vorrebbero mai abitare".

Sisma, ritardo fatale del funzionario "Ha perso i soldi per salvare le case"

Colpa di un funzionario distratto: così Amatrice ha perso i contributi per salvare le case



La burocrazia, un funzionario distratto, una legge sbagliata e addio contributi anti-terremoto. Spunta un sinistro retroscena sul sisma di Amatrice e sulle macerie.

Secondo La Repubblica un dirigente distratto, che si dimentica di inviare in tempo l' elenco dei (pochi) che hanno deciso di mettere in sicurezza la casa ha determinato la perdita di due milioni di euro che sarebbero serviti per consolidare le abitazioni fragili. Invece sono arrivati solo duecento mila euro.

L'inchiesta per disastro colposo aperta dal procuratore capo di Rieti Giuseppe Saieva dovrà accertare le responsabilità. Di sicuro la burocrazia ha giocato un ruolo letale. Subito dopo il terremoto dell' Aquila, i comuni di Amatrice e Accumoli furono classificati "categoria 1", cioè massimo rischio sismico. L' allora governo Berlusconi stanziò quasi un miliardo da utilizzare entro il 2016 per le zone rosse: i soldi sono gestiti dalla Protezione civile, l' assegnazione ai comuni passa attraverso una graduatoria regionale. Questi soldi servivano ai privati cittadini per sistemare le loro case e renderle più sicure.

Lo Stato garantisce da 100 a 200 euro al metro quadrato, per piccoli interventi di consolidamento. Interventi che magari non salvano una casa ma le vite si. 

In estate, la popolazione di Amatrice supera le 15mila persone, per l' ufficio anagrafe i residenti effettivi non sono più di 2.750.

Quindi quasi tutte le abitazioni private sono seconde case. Ad Amatrice - secondo La Repubblica - è accaduto che un dirigente poco solerte abbia spedito a Roma le richieste dei suoi cittadini quando ormai erano scaduti i tempi di consegna, facendo perdere così ogni diritto ai finanziamenti a chi (meno di dieci persone) che aveva fatto domanda. Un caso emblematico di come fosse stata presa seriamente l'opportunità del consolidamento antisismico.

Ma c'è un altro motivo per cui fino ad oggi dei 10 milioni assegnati al Lazio ne sono stati spesi appena tre. La Regione Lazio ha inserito tra i requisiti per accedere ai fondi, la "residenza", e non la semplice proprietà della casa come invece prevede l'ordinanza della Protezione civile. Risultato: su 1342 domande presentate per il 2013-2014 alla regione, ne sono state accolte soltanto 191. Undici ad Amatrice per un totale di 124.700 euro, e sette appena ad Accumoli per 86.400. Diciotto piccoli interventi sull'ordine dei 10-15 mila euro per diciotto case.
Poco. Troppo poco.