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mercoledì 1 giugno 2016

Sparatoria nella notte a Marsala E' morto il maresciallo Silvio Mirarchi

MARSALA: E' morto il Maresciallo Silvio Mirarchi. Mattarella: "Brutale agguato"

17,45 - E' MORTO IL MARESCIALLO DEI CARABINIERI DI MARSALA SILVIO MIRARCHI




Mirarchi, 53 anni, ieri sera si trovava in appostamento con un collega, nell'ambito di una azione antidroga, nelle campagne di Marsala, in zona Ventrischi. Intorno alle 23 è stato raggiunto da un colpo d'arma da fuoco alla schiena. Dopo una prima operazione all'ospedale Paolo Borsellino di Marsala Mirarchi è stato trasferito in elisoccorso all'ospedale Villa Sofia di Palermo. Durante tutto il giorno i medici hanno provato a salvargli la vita. Questo pomeriggio il maresciallo della Compagnia di Marsala è deceduto.

Parole di cordoglio sono già arrivate dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si è detto profondamente addolorato e ha inviato al comandante generale Tullio Del Sette un messaggio di cordoglio, esprimendo la ferma condanna per "il brutale agguato, che priva l'Arma di un servitore dello Stato coraggioso ed esemplare". Mattarella ha pregato il generale di far giungere alla famiglia della vittima la solidarietà e vicinanza, a nome dell'Italia intera e sua personale.

"Il mio cordoglio per la tragica morte del maresciallo dei carabinieri ferito ieri durante un'operazione antidroga a Marsala. Sono vicino al dolore dei suoi familiari e dei suoi colleghi di lavoro. E' un episodio tragico che ci colpisce tutti e ci addolora profondamente. Fatti del genere non devono più accadere, non possiamo tollerare di venire privati dei nostri coraggiosi e valorosi uomini per mano di delinquenti senza scrupoli. Ora bisogna fare chiarezza e individuare gli artefici del gesto". Queste le parole del sottosegretario alla Difesa, Gioacchino Alafano.

13,30 -  “Non appena appresa la notizia del vile ferimento del sottufficiale della Compagnia dei Carabinieri di Trapani da parte di ignoti criminali ho subito contatto il comandante Carmine Gebiola per accertarmi sulle sue condizioni. A lui e ai suoi familiari esprimo l’affetto e la vicinanza di tutta la popolazione marsalese. Stima che estendo anche a tutti i carabinieri della Compagnia di via Mazara e a quelli delle Stazioni ad essa collegate. Auspico che gli autori del gesto criminale vengano presto assicurati alla giustizia”. Questo il commento del Sindaco Alberto Di Girolamo dopo avere appreso della notizia della sparatoria di stanotte in cui è rimasto ferito un maresciallo dell’Arma dei Carabinieri. 

Anche il Presidente del Consiglio Comunale Vincenzo Sturiano a nome dell’Assise di Sala delle Lapidi si associa agli auguri di pronta guarigione per il militare ferito, lodando - nel contempo - l’azione di contrasto al crimine delinquenziale e organizzato da parte della locale Compagnia dei Carabinieri.

L'Avvocato Risponde: "Diritto di Panorama"

L'Avvocato Mario Setola risponde a Pierluigi, di Napoli


Avv. Mario Setola


La Domanda: 

Egregio avvocato, mi chiamo Pierluigi e scrivo da Napoli. Abito in uno stabile con vista panoramica sul mare tramite veranda coperta. Due vie più giù, ad una distanza in linea d'aria di circa 15-20 metri è in atto la costruzione di un edificio, su regolare concessione edilizia. La costruzione, pur avvenendo secondo i criteri di concessione approvati, ostruirà buona parte della veduta panoramica di cui godo. Posso appellarmi al diritto di panorama per bloccare la costruzione del piano che mi provocherà il danno panoramico? Ed in ogni altro caso, ci sono delle azioni che posso porre in essere per cercare di salvaguardare la mia posizione che sarà senza alcun dubbio penalizzata da questa nuova opera? Saluti e complimenti per la rubrica, sempre interessante e puntuale.




L'avvocato Risponde:

Gentile Pierluigi, innanzitutto grazie per i sempre graditi complimenti che condivido con tutta la redazione de il Notiziario sul web, che ormai da anni ci da la possibilità di rispondere ai vostri quesiti ed appagare le vostre curiosità “legali. Ma veniamo al tuo quesito. Dal contenuto della tua email, mi pare di capire che il tuo immobile non sia beneficiario di una espressa servitù di panorama, ossia una servitù negativa per il tuo vicino che non potrebbe costruire, ostruendo la tua visuale, per espressa previsione contrattuale. In assenza di espressa servitù negativa a tutela del panorama, come si configura il diritto di panorama, creazione giurisprudenziale, non prevista da alcuna legge dello Stato? In caso di costruzione abusiva, ossia in caso di immobile non conforme al titolo concessorio, il vicino che perde la visuale, ha diritto di chiedere un risarcimento per il danno ingiusto subito. Per tale specifico danno, quindi, può essere chiesto un risarcimento.  In caso di costruzione conforme alla relativa e regolare concessione edilizia, non essendoci illecito edilizio, non essendoci alcun abuso, non si configura un danno, quindi non e' possibile chiedere il risarcimento del diritto al panorama.  La prima sentenza della Cassazione che ha riconosciuto il danno da panorama, risale a quasi 20 anni fa: si tratta della sentenza della Cassazione, 18 aprile 1996, n. 3679. “Il pregiudizio consistente nella diminuzione o esclusione del panorama goduto da un appartamento e tutelato dalle norme urbanistiche, secondo determinati standard edilizi a norma dell’art. 872 c.c., costituisce un danno ingiusto, come tale risarcibile, la cui prova va offerta in base al rapporto tra il pregio che al panorama goduto riconosce il mercato ed il deprezzamento commerciale dell’immobile susseguente al venir meno o al ridursi di tale requisito”.  Sin dal 1996, colui che costruisce in ragione di una regolare concessione edilizia, è al riparo da qualsiasi richiesta di risarcimento danni, anche nel caso in cui ostruisca la visuale al vicino. Da quello che mi scrivi, nel tuo caso, non sussiste il presupposto del danno ingiusto, necessario per inoltrare al tribunale civile, una legittima richiesta di risarcimento danni. A disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti

Avv. Mario Setola – Esperto in Diritto di Famiglia 
Studio: Cardito (Na) Corso Cesare Battisti n. 145
Cell. 3382011387 Email: avvocato.mariosetola@libero.it

Caivano (Na): Prestigioso incarico per il giornalista de "Il Mattino" Antonio Parrella

Caivano (Na): Prestigioso incarico per il giornalista de “Il Mattino” Antonio Parrella, nominato addetto stampa per il Centro-Sud dell’ANMCRI


di  Gaetano Daniele

Prof. Antonio Parrella
Addetto Stampa ANMCRI

CAIVANO -  Prestigioso incarico per il prof. Antonio Parrella, giornalista de “Il Mattino” e ufficiale commissario del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana, che è stato nominato nei giorni scorsi addetto stampa per il Centro-Sud (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna) dell’Associazione Nazionale Militari della Croce Rossa Italiana. L’importante nomina gli è stata conferita dal colonnello Giuseppe Scrofani (presidente dell’ANMCRI). Al sottotenente commissario CRI Parrella, caivanese doc, tra i numerosi auguri per la nuova investitura, sono arrivati, tra gli altri, anche i complimenti dal tenente commissario CRI  Enzo Di Guida (delegato regionale Campania ANMCRI) e dal tenente commissario CRI Mariano Castellano (delegato provinciale Napoli ANMCRI). Felicitazioni all’illustre collega anche da parte della redazione de il Notiziario sul web. L’incarico conferito a Parrella, che ricopre anche il ruolo di vicepreside al liceo classico “Durante” di Frattamaggiore, sta ancora una volta a dimostrare che la città di Caivano si può “vantare” di avere molti concittadini di alto profilo professionale, morale e culturale, che senza dubbio potrebbero ricoprire a pieno titolo anche dei ruoli amministrativi per il vero rilancio del territorio. A nostro avviso, e lo abbiamo sempre ribadito, Caivano può certamente, e finalmente, “rinascere” con il valido apporto di professionisti residenti, senza l’affannosa ricerca di altre  persone, che seppur qualificate, certamente non possono conoscere a fondo il vasto comprensorio e le annose problematiche che lo affliggono. Parrella, laureato in Scienze della Comunicazione Pubblica (laurea magistrale) ed in Scienze Motorie (laurea magistrale), ha conseguito anche un Master in Scienze della Comunicazione Pubblica e Privata ed ha partecipato a numerosi corsi di formazione nell’ambito del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana, superando i relativi esami  finali. Tra questi: Etica Militare, Protezione Civile e Primo Soccorso, Psicologia dell’ Emergenza, Radiocomunicazioni per il personale del Corpo Militare della Cri, Cartografia,  Ruolo del Soccorritore Sanitario sulla Scena del Crimine e vari corsi di Aggiornamento Tecnico Professionale per Ufficiali del Corpo Militare della Cri, Bls e Blsd. Prevista in tempi brevi anche la sua promozione al grado superiore.  

Incastrato Giorgio Napolitano: così Myrta Merlino lo demolisce

Così Myrta Merlino lo ha demolito. Napolitano incastrato





"No, non è giusto riformare la Costituzione a colpi di maggioranza. Credo però che la riforma del titolo V operata dalla maggioranza del centrosinistra sia stata preceduta da consultazioni, in modo particolare con le Regioni, che erano interessate al federalismo. Anche se alla fine non ci fu accordo in sede politica. La legge di revisione costituzionale approvata di recente, e che è sottoposta a referendum confermativo, è stata invece davvero un colpo di maggioranza, non c' è stato nessun dialogo, nessun confronto, e io credo che in generale occorre cercare la più larga intesa per qualsiasi modifica della Costituzione". A parlare è Giorgio Napolitano in una intervista a Myrta Merlino il 15 aprile 2006 ripresa e pubblicata ora sul Fatto Quotidiano. Dieci anni fa, insomma, il presidente emerito della Repubblica allora senatore a vita commenta il referendum sulla riforma costituzionale di Berlusconi e Bossi. E si dice contrario.

Secondo Napolitano "non deve passare una eccessiva amplificazione dei poteri del Capo del Governo. Non deve passare una riduzione dei poteri del Presidente della Repubblica come figura garante della Costituzione e dei valori costituzionali e credo che non debba passare l'enorme pasticcio che si è combinato tra il Senato, più o meno battezzato federale e la Camera, che provocherebbe la paralisi del procedimento legislativo".

Pazzesco Di Maio, parla di sesso: "Vi dico com'è farlo con Silvia"

Pazzesco Di Maio, parla di sesso: "Vi dico com'è farlo con Silvia"



Il leader in pectore del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, la campagna elettorale al rush per le amministrative la fa parlando di sesso. Per una volta il grillino scorda l'aplomb istituzionale e si confessa a Vanity Fair, rivista patinata per definizione e vocazione. Parla di tutto, e anche del suo amore, Silvia Virgulti, l'esperta di comunicazione pentastellata. "Capitava spesso che le chiedessi qualche consiglio. A un certo punto è stato naturale baciarci, e da lì è stato un crescendo", ammette. E ancora: "Ora sono quasi due anni che stiamo insieme, conviviamo in una casetta a Trastevere. Ho trovato una persona che condivide la mia passione e non se ne sente danneggiata: le mie due precedenti ragazze importanti erano gelose, la politica per loro era un'amante".

Una coppia perfetta, dunque, a sentire Di Maio. Perfetta nonostante l'età: lei ha dieci anni in più. E lui spiega: "Mi sono sempre sentito più grande e ho avuto difficoltà con le mie coetanee, mentre con lei ho una compatibilità assoluta. E poi mi gratifica la fiducia che ripone in me. La differenza d'età non la sentiamo - prosegue -, e neanche si vede: Silvia è molto giovane fisicamente. E il fatto che sia bella e sexy mi rende ancora più orgoglioso".

Un incontenibile Di Maio parla anche di sesso, e ammette: "È fondamentale. Se non c'è sesso non c'è relazione. Il massimo è avere sesso con l'amore. Mettere su famiglia? Non subito. Condividiamo oltre che un progetto personale anche quello per il Paese. L'idea della famiglia, però, c'è. I figli li vorremmo e anche il matrimonio. Io sono credente, non superpraticante". I fiori d'arancio, dunque, possono attendere ancora un poco.

"Tu sei frocio, e tua moglie De Filippi è..." Sgarbi-delirio, insulta Costanzo. Gelo

"Tu sei un frocio, e tua moglie De Filippi è...". Sgarbi-delirio, insulta Costanzo (che gli risponde così). Gelo glaciale



Una puntata da brivido, per Maurizio Costanzo col suo show della domenica sera. Su tutti, il più scalmanato era ovviamente Vittorio Sgarbi, che prima si è rivolto con termini non proprio consoni a Belen Rodriguez, e dopo ha messo nel mirino proprio il conduttore Costanzo. Nei confronti di Maurizio, Sgarbi si è speso in una battutaccia quasi irriferibile. Si parlava di nozze omosessuali, e il critico d'arte ha sparato: "Anche Costanzo ha fatto un matrimonio gay perché si è sposato la De Filippi che è un uomo". Gelo e risate in sala. Ma Costanzo la prende di buon grado, e risponde: "Ma io sono un vecchio frocio...".

La lettera choc di Ilda Boccassini: "Perché sto dalla parte di Gomorra"

La lettera choc della Boccassini: vi spiego perché sto dalla parte di Gomorra



In un intervento su Repubblica Ilda Boccassini spiega perché lei sta dalla parte di Roberto Saviano. "La serie tratta da Gomorra", scrive il magistrato, "ha riaperto il dibattito tra il bene e il male e il modo giusto per rappresentarlo. L'ideatore Roberto Saviano ... è bersaglio di critiche violente e ingiustificate".  Del resto, continua la Boccassini, "è già successo a Il Padrino di Francis Ford Coppola e al Romanzo criminale tratto dal libro di Giancarlo De Cataldo. Quando il crimine va in scena, puntuale si leva il coro di polemiche sul pericolo dell'emulazione". Ora il dibattito si è acceso sulla serie tv tratta da Gomorra. "Per il pm della Dda Catello Maresca, ricorda, "quella serie è un orrore e un errore narrativo".

Eppure, sottolinea la Boccassini, Gomorra "ci mette in guardia contro il male", "ci costringe a guardarci dentro". Saviano "ha capito che solo partendo dal male assoluto, dall'assenza di bene, può nascere il motivo autentico di rinnovamento. Ci invita a guardare con occhi sgombri da preconcetti e false ipocrisie e cioè che la realtà del sud, di Napoli, di Secondigliano, di Scampia… è anche quella rappresentata da Gomorra. Il degrado urbano non nasce dalla serie, preesiste". Insomma, "Gomorra riproduce la realtà, altro che rischio di emulazione. Rappresentare il male non significa infangare il sud" e non sarà la serie tv "a scalfire la bellezza della mia città, della sua cultura, della sua storia, di cui tutti siamo fieri e orgogliosi". "Ecco perché io sto dalla parte di Gomorra, che indaga il male per superarlo".