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martedì 10 maggio 2016

C'era l'apposito ufficio "frega-clienti" Banca Etruria, scoperta-vergogna

Banca Etruria, scoperta una cabina di regia per piazzare le obbligazioni


La guardia di finanza di Arezzo è nella sede di Banca Etruria alla ricerca di documentazioni riguardanti il collocamento sul mercato finanziario delle obbligazioni subordinata. Secondo la Procura c'è infatti una cabina di regia dietro al collocamento di questi titoli al pubblico indistinto, che andava a individuare anche soggetti con un profilo di investitore a rischio basso e non più solo a rischio medio-elevato in linea con la tipologia di investimento finanziario.

L'attività investigativa, che ipotizza il reato di truffa aggravata in concorso, è indirizzata alla ricerca della documentazione e della corrispondenza dei vari responsabili di area della Banca Etruria, che hanno imposto - tramite circolari interne e altre condotte al vaglio degli inquirenti - la sottoscrizione di obbligazioni subordinate a una clientela retail, priva di un profilo finanziario adeguato all'investimento, proposto di norma ai clienti professionali.

In particolare, le indagini della Gdf, coordinate dal procuratore capo Roberto Rossi, hanno evidenziato che gli investimenti in obbligazioni subordinate - su proposta dei responsabili d'area e degli uffici territoriali della Banca Etruria – sono stati prospettati ai vari clienti come investimento sicuro ed analogo a quelli in obbligazioni ordinarie e titoli di Stato. Talvolta, addirittura il cliente è stato spinto, spiegano gli investigatori, a effettuare il disinvestimento di operazioni a capitale garantito per favorire l'acquisto delle obbligazioni subordinate, che gli era stato proposto come "una promozione" della Banca Etruria rivolta ai propri clienti migliori, ma che doveva essere sottoscritta in tempi brevissimi.

Renzi è disperato, parte l'offertona: cosa darà ai ribelli in cambio del voto

Renzi disperato, offerta alla minoranza Pd: "Uniti fino al referendum, poi il congresso"


Uniti almeno fino al referendum, poi scatterà il tutti contro tutti. Matteo Renzi non lo dice e non lo può dire, ma il senso del suo appello al Pd in direzione al Nazareno è più o meno questo, ma la sensazione è che la sua mano tesa alla sinistra dem pronta a infiocinarlo sul referendum costituzionale del prossimo autunno (come già ha cercato di fare sulle trivelle) sia rimasta così, appesa nel vuoto. 

"Sfibrante discussione interna" - "Io credo che noi non abbiamo nessun motivo per continuare, nelle prossime ore e nelle prossime settimane, una sfibrante discussione interna quando altri nostri amici sono impegnati sul territorio", spiega il premier-segretario di fronte alla platea Pd. E come prova della sua buona volontà, Renzi annuncia l'anticipo del congresso in autunno, rispondendo così a una richiesta esplicita della sinistra. Un altro segnale distensivo da parte di Renzi è arrivato sulla segreteria. Anche qui, la sinistra del partito chiedeva di tornare a convocare l'organo di governo del Pd in cui, al momento, la sinistra non è rappresentata. L'annuncio del segretario di voler procedere a una "verifica" della segreteria dopo le amministrative è letta dalla minoranza proprio come un tentativo di rabbonimento dei "ribelli" in vista della lunga campagna referendaria.

Pd sotto (quasi) ovunque - Dalla sinistra dem non sono arrivati segnali incoraggianti: maglio sarebbe stato, ha spiegato Gianni Cuperlo, se la relazione del segretario si fosse concentrata sull’appuntamento elettorale più prossimo, quello con le amministrative. Renzi, però, non sembra preoccuparsene più di tanto. È vero che i sondaggi vedono il Pd in forte difficoltà in più di un grande Comune, ma è pur vero che, fanno notare fonti di maggioranza, che il partito ha dato prova di saper ribaltare anche i dati più catastrofici. "Ci danno quinti, sesti in molte realtà, una cosa difficile da credere". E invita i candidati "ad andare tra la gente, con il sorriso aperto, orgolgiosi di quello che stiamo facendo insieme". La mente corre alle Europee 2014, quando i dem segnarono il record con quel 41% che Renzi considera la vera e propria legittimazione popolare ad una legislatura nata sotto l'ala di Giorgio Napolitano e con lo scopo dichiarato di riformare il Paese. Ecco perché il premier, anche oggi davanti alla direzione, è tornato a spiegare che, se perde, sarà la fine della legislatura. 

Lista nera Boschi, sinistra sfasciata: la frase che manda in pezzi il Pd

Maria Elena Boschi contro Cuperlo: "Chi vota no al referendum come CasaPound è un dato oggettivo"



Benigni? Un fascista. I costituzionalisti? Una squadraccia. Il parallelo è estremo, ma chi si aspettava smentite o retromarce da Maria Elena Boschi è rimasto deluso. Il ministro delle Riforme aveva equiparato chi voterà no al referendum sulle riforme costituzionali del prossimo autunno a CasaPound: "Sappiamo che parte della sinistra non voterà le riforme costituzionali e si porranno sullo stesso piano di CasaPound e noi con Casa Pound non votiamo", aveva riportato domenica il Fatto quotidiano. Parole che avevano scatenato la rabbia di Gianni Cuperlo: "Spero che qualcuno malevolmente una cosa così se la sia inventata".

Niente da fare, la Boschi conferma tutto e lo fa in un veemente discorso in direzione Pd: "Pensiamo a quello che De Magistris sta dicendo del nostro partito e del nostro presidente del Consiglio, guardiamo alla Lega per la quale il nostro presidente della Republica avrebbe le mani sporche del sangue degli immigrati. Di fronte a tutto questo da qui al 2018 ci sarà una direzione in cui la minoranza interna non attaccherà la dirigenza del partito? Dico una, la nostra gente è abbastanza stanca delle discussioni tra di noi, soprattutto quando nascono dal nulla". E poi, rivolta a Cuperlo e a tutta la minoranza dem: "Più volte ho sentito equiparare chi vota sì alle riforme a Verdini e in un incontro pubblico ho detto che chi vota No lo fa proprio come casa Pound. È un dato oggettivo. Sinceramente, Gianni, siccome sei uno di noi che guarda tutto e legge tutto, forse bastava farmi una telefonata e non fermarti ai titoli del Fatto Quotidiano. Se ti fermi ai titoli forse c'è una trasformazione in corso nel nostro partito che non mi sarei aspettata".

SONDAGGI & PROFEZIE Doppio choc, l'Europa trema: "Occhio, ci sarà la guerra"

Brexit, il sondaggio choc. David Cameron: "Se usciamo, guerra in Europa"


La Brexit, vale a dire l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea, potrebbe mettere a rischio "la pace e la stabilità" in Europa. Questa foschissima profezia è uscita dalla bocca non di una cartomante o di un esegeta di Nostradamus, ma il premier britannico David Cameron in persona. 

Cameron: "No all'isolazionismo" - Nel corso di un discorso tenuto al British Museum di Londra a favore della permanenza del Paese nei Ventotto, il leader conservatore ha detto che l'Ue, con il Regno Unito al suo interno, ha contribuito a tenere uniti Paesi divisi e che la Brexit metterebbe in pericolo la pace e la stabilità che hanno caratterizzato l'Europa negli ultimi decenni. "Possiamo essere sicuri che la pace e la stabilità del nostro continente siano garantite senza dubbio? Vale la pena di correre questo rischio?". Cameron ha anche ricordato che il destino del Regno Unito è sempre stato collegato all'Europa: "Orgogliosi come siamo dei nostri successi a livello globale e delle nostre connessioni globali, il Regno Unito è sempre stato una potenza europea e lo sarà sempre, l'isolazionismo non ci ha mai giovato".

Sondaggio choc - Mentre sul primo ministro britannico stanno arrivando accuse di "esagerazione" e di "eccessivo allarmismo", a sei settimane dal referendum sulla "Brexit", il campo del Leave, ovvero di coloro che vogliono abbandonare l'Unione Europea, è a pari punti con quello del Remain, ovvero di chi vuole restarvi. È quanto emerge dal sondaggio diffuso oggi dall'istituto indipendente What Uk Thinks e rilanciato da Business Insider. L'ultima rilevazione incrocia i dati di sei sondaggi condotti tra il 25 aprile e il 3 maggio scorsi. Le due opzioni sono date a 50 e 50 laddove appena una settimana prima l'opzione Leave era data al 46% contro il 54% di Remain. Ciò significa che in appena sette giorni c'è stato uno spostamento dei consensi da un campo all'altro pari al 4 per cento.

LA SFIDA DELLE URNE "Ballottaggio" Renzi-Silvio: una clamorosa sorpresa

Il "ballottaggio" tra Renzi e Silvio. Sondaggio: la clamorosa sorpresa, occhio alle cifre (e alle stelle)


Sarà ballottaggio tra Stefano Parisi e Giuseppe Sala. Pare quasi scontato il risultato delle elezioni amministrative a Milano. In base al sondaggio che il Fatto Quotidiano ha commissionato a Quorum/YouTrend (608 interviste effettuate tra il 5 e 6 maggio), Beppe Sala (quotato al 38,5%) è destinato a confrontarsi al secondo turno con Stefano Parisi (35,2%), candidato della coalizione di centrodestra. Molto staccato, al 14,1% c'è Gianluca Corrado del Movimento 5 Stelle (14,1%) e Basilio Rizzo (5,1%), sostenuto dalla sinistra del Partito Democratico. Stando ai risultati di questo sondaggio, in un ipotetico scontro diretto tra Sala e Parisi, la spunterebbe il primo ma di un soffio: per 4,8 punti percentuali (52,4% a 47,6%).

Ballottaggio sul filo - Al ballottaggio la partita è ancora aperta, ed è tutt'altro che scontata la vittoria di Mister Expo. Molto dipende, spiega il sondaggio, dal comportamento  degli elettori di Basilio Rizzo che potrebbero scegliere l'astensionismo, ma se dovessero scegliere di andare a votare, le possibilità di Sala aumenterebbero. Ma a spostare davvero l'ago, tuttavia, è l'elettorato grillino. Bisognerà capire quindi cosa faranno i sostenitori di Corrado che stando alla rilevazione del Fatto Quotidiano, oggi si divide tra Sala, Parisi e l'astensionismo. 

lunedì 9 maggio 2016

Caivano (Na): Esclusiva il Notiziario / Santa Messa in diretta Strepitoso successo di Capri Event

Caivano (Na): Esclusiva / Santa Messa in diretta Strepitoso successo di Capri Event


di Antonio Parrella

Alessio Vanacore
Sponsor Unico

L’attesissimo evento religioso, offerto dalla ditta Alessio Vanacore, ha consentito ad ammalati, fedeli e devoti della patrona di Caivano, di poter seguire la concelebrazione eucaristica dalle proprie abitazioni.


CAIVANO - “Ringrazio la ditta Alessio Vanacore di Caivano, che con la sua grande sensibilità ha contribuito alla realizzazione di questo grande evento religioso, consentendo con il suo prezioso contributo di portare nelle case degli ammalati la santa messa in onore della Madonna di Campiglione, patrona cittadina. Un ringraziamento anche all’emittente Capri Event, di Pasquale Turco, che ha trasmesso in diretta televisiva l’intera concelebrazione”. Sono queste le parole di plauso del priore del Santuario di via Colanton Fiore, padre Cosimo Pagliara, nei confronti della ditta Vanacore, che tra l’altro ha offerto anche il concerto del maestro Enzo Di Domenico (sabato  7 maggio u.s.) e lo spettacolo musicale di chiusura dei festeggiamenti civili “Talent Show”, in programma domani sera, martedì 10 maggio (inizio dalle ore 22). “Uno spettacolo musicale e canoro - ha sottolineato Alessio Vanacore - con tante sorprese e con l’esibizione, tra l’altro, di talenti locali e non”. Insomma un appuntamento anche questo da non perdere. Come dire, dove non arrivano le istituzioni, ci pensano i cittadini. Ritornando alla trasmissione in diretta della santa messa di oggi lunedì 9 maggio 2016 (ore 11), l’iniziativa di Vanacore ha riscosso davvero un successo straordinario. Tantissime telefonate sono arrivate al centralino di Capri Event per ringraziare la ditta Vanacore e per richiedere la replica della trasmissione. Purtroppo la santa messa è stata trasmessa in diretta ed in streaming mondiale, non ripetibile. Un plauso particolare va anche a Gaetano Daniele, che ha pubblicizzato l’evento attraverso il suo seguitissimo blog il Notiziario sul web, che ha ottenuto migliaia di visualizzazioni. Da segnalare che, nella sua omelia, il vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, che ha presieduto la santa messa, concelebrata con i sacerdoti della diocesi di Aversa, ha detto che “noi siamo il popolo di Dio e dobbiamo lasciarci guidare dallo Spirito Santo. Le nostre preghiere non resteranno inascoltate dalla Madonna di Campiglione, che, a distanza di tanti secoli dal suo primo miracolo a Caivano, avvenuto nel 1483, continua ad essere la Mamma di tutti noi”. 

Secondo la tradizione, lo sviluppo del Santuario di Campiglione, avvenne dal XV secolo, quando una povera vedova caivanese accendeva ogni sera una lampada davanti all’icona della Santa Vergine. Essendo stato commesso un omicidio, presso la casa della stessa vedova, ne venne incolpato il suo unico figlio, condannato a morire sulla forca nel luogo del delitto. La madre, desolata e afflitta, ricorse così alla Madonna di Campiglione. Mentre pregava dinanzi all’icona, questa staccò il capo dal muro, come tuttora si vede, quasi in segno di assenso alla preghiera e nello stesso tempo, mentre sulla piazza era già pronto il patibolo per l’esecuzione capitale, un messo giunse con la grazia sovrana. Tutto ciò sarebbe accaduto nel 1483. Lo strepitoso prodigio rese così celebre in tutta la regione il Santuario, che divenne poi meta di pellegrinaggi.

Il Santuario di Campiglione venne affidato ai Frati Predicatori o Domenicani (Ordine mendicante già presente nella città vescovile di Aversa con il Convento angioino dedicato a San Ludovico IX istituito nel 1278 sotto il pontificato di Niccolò III), religiosi che, successivamente, ingrandirono il sacro edificio di Campiglione e vi rimasero fino al 1807, epoca della soppressione napoleonica. Per un secolo, poi, l’hanno officiata i sacerdoti secolari della diocesi di Aversa. Nel 1905, infine, il vescovo di Aversa affidò nuovamente il Santuario a religiosi, chiamandovi i Carmelitani dell’antica osservanza, che tuttora lo custodiscono, sotto la guida dell’attuale rettore, padre Cosimo Pagliara.

SANITÀ - Forum Sociosanitario Cristiano: Più rispetto per la vita

SANITÀ - Forum Sociosanitario Cristiano: Più rispetto per la vita

di Mario Setola


Prof. Aldo Bova

Roma, 9 mag. - "Auspichiamo che la sinergia di tutte le associazioni che compongono il Forum porti a una maggiore incisivita' sui temi sociali ed etici che riguardano il rispetto della vita, dal suo sorgere al termine naturale, e l'assistenza sociosanitaria nei confronti delle persone che versano in condizioni di particolare fragilita'". È quanto emerso oggi a Roma nella sede della Cei, nel corso di una riunione sulle proposte di legge (all'esame del Parlamento) riguardanti il tema del fine vita tra i vertici delle associazioni aderenti al Forum sociosanitario di ispirazione cristiana. "Nel corso dell'incontro da me presieduto- dice Aldo Bova, presidente del Forum delle associazioni socio sanitarie cristiane- con la partecipazione di don Carmine Arice, Osservatore Permanente della Cei presso il Forum, si e' registrato il corale e fattivo impegno di tutte le componenti intervenute per la riaffermazione della tutela della vita nelle situazioni di fragilita', soprattutto quando i percorsi si fanno piu' incerti e vicini al fine vita. Inoltre, si sono affrontati anche il tema dell'assistenza e delle cure agli anziani, dell'umanizzazione della medicina - conclude - nonche' la campagna "Uno di Noi promossa dal Movimento per la Vita'".