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venerdì 6 maggio 2016

Fortuna, indagata anche la mamma L'accusa contro di lei: cosa ha fatto

Fortuna, indagata anche la mamma. L'accusa contro di lei: cosa ha fatto


Torna sull'omicidio di Fortuna Loffredo, la piccola di 6 anni violentata e uccisa a Caivano, la trasmissione La vita in diretta. La novità principale è l'indagine nei confronti della mamma della bambina, Domenica Guardato, indagata per incendio doloso, insieme ad altri sette membri della sua famiglia.

Secondo i carabinieri, due ore dopo la notizia dell'arresto di Raimondo Caputo (il presunto assassino), gli otto indagati avrebbero intenzionalmente appiccato il fuoco, con il lancio di una molotov, contro la casa dove vive Marianna Fabozzi, la compagna di Caputo. Fabozzi è stata arrestata ieri per aver violato gli arresti domiciliari ai quali era sottoposta poiché coinvolta negli abusi sessuali sulle sue tre figlie.

GOLPE 2011: LA SVOLTA La caccciata di Berlusconi? Clamoroso: chi è indagato

La fine di Silvio e l'arrivo di Monti: arriva una svolta clamorosa


Ricordate la lettera della Bce che portò alla caduta del governo Berlusconi? Ricordate l'operazione da sette miliardi di euro effettuate sui titoli di Stato italiani tra il mese di gennaio e di giugno del 2011? Ecco, adesso dopo quattro anni arriva una notizia che getta una nuova luce su tutta quella vicenda. La Deutsche Bank di Francoforte sul Meno è indagata per manipolazione di mercato dalla procura di Trani assieme all'ex management del gruppo. Stando a quanto riporta l'Ansa i militari della Guardia di Finanza di Bari, assieme al pm Michele Ruggiero, hanno compiuto sequestri di atti e mail nella sede milanese dell'istituto tedesco, in piazza del Calendario, e avrebbero ascoltato testimoni. Nell'ambito dell'indagine della procura di Trani, gli indagati per per manipolazione di mercato risultano cinque. Si tratta dell'ex presidente di Deutsche Bank Josef Ackermann, degli ex co-amministratori delegati Anshuman Jain e Jurgen Fitschen (quest'ultimo è attualmente co-amministratore delegato uscente della Banca), dell'ex capo dell'ufficio rischi Hugo Banziger, e di Stefan Krause, ex direttore finanziario ed ex membro del board di Db. Da quella vendita 

Alla pubblicazione del bilancio dei primi sei mesi del 2011 dell'istituto tedesco, l'attenzione internazionale si concentrò sulla mossa di DB di ridurre l'esposizione sui titoli di Stato Italiani. In quella caldissima estate finanziaria il differenziale di rendimento tra Btp e Bund visse quella fiammata culminata ben oltre i 500 punti base (oggi siamo intorno a 130 punti). 

La difesa - "Deutsche Bank sta collaborando con le Autorità in questa inchiesta. Nel 2011 la Banca aveva risposto a una richiesta fatta da Consob in relazione a questa vicenda e aveva fornito le informazioni e i documenti relativi", questa la difesa della Banca tedesca. 

Spunta la patrimoniale nascosta Quanto si prende lo Stato dai conti

Tasse occulte: ecco come lo Stato ti prende i risparmi



Da quando la crisi imperversa gli italiani hanno un incubo comune e ricorrente: lo Stato che pesca a piene mani dai risparmi dei cittadini. Questo incubo è già realtà, e non tutti lo sanno. Senza ricorrere al prelievo forzoso dai conti correnti, lo Stato preleva ingenti somme dai risparmi dei contribuenti. 15,1 miliardi è la cifra che il governo ha ricavato tassando i depositi e gli investimenti degli italiani nel 2015. Una cifra in crescita rispetto al 2014 e che conferma l’escalation registrata a partire dal 2011, anno in cui il prelievo fiscale era meno della metà di quello attuale: 6,9 miliardi.

Lo rivela un’indagine condotta dal centro studi ImpresaLavoro per il settimanale Panorama. La cifra è il risultato di un mix di imposte su depositi e investimenti finanziari, che hanno subito repentini aumenti negli ultimi cinque anni. Per il 2016 è previsto un calo dei rendimenti di questi strumenti finanziari che si tradurrà in un calo del gettito proveniente dalle imposte per lo Stato, pari a un miliardo di euro. Questo potrebbe spingere il governo a compensare imponendo nuove strette fiscali su successioni e donazioni.

Imposta sostitutiva sui guadagni di natura finanziaria – È la componente più rilevante della tassazione esistente: da sola procura allo stato 10 miliardi di euro da quando, nel giugno 2014, l’aliquota standard è stata portata al 26 per cento (con la sola eccezione dei titoli di Stato, la cui tassazione rimane agevolata al 12,5 per cento). È anche il gettito fiscale più incerto perché dipende dall’andamento dei mercati finanziari e dalle politiche della Banca Centrale Europea.

Imposta di bollo su depositi e investimenti finanziari – Nata come bollo fisso di 34,20 euro l’anno, dal 2011 è stata trasformata in una patrimoniale "nascosta" che colpisce in misura proporzionale ogni strumento finanziario a eccezione di conti correnti, fondi pensione e alcuni tipi di polizze vita. Garantisce allo Stato 4,1 miliardi annui, una cifra dieci volte superiore rispetto al 2011, abbastanza da compensare altre imposte nel frattempo scomparse come l’Imu sulla prima casa.

La maggior paura degli italiani teme che, se il flusso di imposte sui risparmi dovesse ridursi, il governo ricorra al prelievo forzoso dai conti correnti, come avvenne nel 1992 con il governo Amato. Tuttavia, tale misura applicata oggi non frutterebbe al governo che 3,3 miliardi una tantum. Ecco perché le proposte d’intervento sono invece spostate su un ritocco dell’imposta di successione: raddoppiare l’aliquota, o addirittura triplicarla al di sopra di una certa soglia, e abbassare la soglia di esenzione (fissata a un milione per coniuge e figli), dimezzandola. La tassazione attuale frutta alle casse dello Stato solo 6-700 milioni annui, ma a Palazzo Chigi si sta lavorando a una proposta di legge che porterebbe l’aliquota fino al 45 percento. Nel calderone potrebbero finire anche le donazioni immateriali (come le licenze d’esercizio di farmacisti e tassisti) e le polizze vita.

Ultimo sondaggio: Silvio su, due perdono Chi sono i ministri più amati: la classifica

Il sondaggio: Silvio su, due perdono A sorpresa chi è il ministro più amato


Un sondaggio che spariglia di nuovo le carte in vista delle prossime elezioni amministrative. Secondo le rilevazioni dell'Istituto Piepoli diffuse da Affaritaliani.it gioisce Forza Italia che nell'ultima settimana sale di un punto percentuale e torna al 12%. Perdono mezzo punto sia i grillini (al 26,5%) che la Lega Nord  (al 13%). Cresce dello 0,5% Sinistra Italia (al 3,5%). Pd stabile al 31,5%. Fratelli d'Italia e Ncd-Area Popolare fermi rispettivamente al 5 e al 2,5%. Altri partiti in calo al 2% (-0,5).

I ministri più amati - Il sondaggio ha rivelato poi il ministro più amato del governo Renzi. Anche qui una sorpresa: il più apprezzato è Maurizio Martina, responsabile dell'Agricoltura. Al secondo posto Dario Franceschini (Beni Culturali e Turismo) e Graziano Delrio (Infrastrutture e Trasporti). Al quarto posto, con il 50% dei consensi si piazza Pier Carlo Padoan (Economia), seguito da Andrea Orlando (Giustizia) al 46% e da Paolo Gentiloni (Esteri) al 45%.

SCANDALO PENSIONI D'ORO Vitalizi degli ex onorevoli: Cifre record, chi le prende

Le pensioni d'oro degli ex onorevoli: chi guadagna di più (cifre da capogiro)



Tito Boeri ha lanciato l'allarme: "I vitalizi dei parlamentari sono quasi il doppio di quanto sarebbe giustificato alla luce dei contributi versati". Si risparmierebbero circa 76 milioni l'anno se si portassero le pensioni dei parlamentari a valori normali, applicando il sistema contributivo si avrebbe un risparmio di circa un miliardo e 457 milioni sui primi 10 anni (oltre 100 milioni all' anno). Il meccanismo dovrebbe essere applicato non solo ai parlamentari ma anche ai consiglieri regionali.

L'elenco - Il quotidiano Il Tempo in edicola oggi, pubblica di queste pensioni d'oro, fa i nomi e i cognomi dei parlamentari super fortunati. Luciano Violante percepisce un vitalizio di 9.363 euro al mese, Giuliano Amato arriva a 31.411 euro al mese, Walter Veltroni ogni mese incassa 5.373, Massimo D' Alema appena 90 euro in meno del suo storico rivale. Marco Pannella porta a casa una pensione da 5.691 euro al mese. Percepisce il vitalizio anche l' ex presidente della Camera Gianfranco Fini (5.614 euro). Poi Prodi (2.864), Rodotà (4.684) e Franco Marini (5.800  Irene Pivetti dal 2013, ovvero da quando aveva solo 50 anni, percepisce 6.203 euro al mese. Alfonso Pecoraro Scanio, deputato dal 1992 al 2008, riceve 8.836 euro al mese da quando aveva 49 anni. A Vittorio Sgarbi per essere rimasto in carica per 4 legislature riceve 8.455 euro. Rosa Russo Iervolino, parlamentare per oltre 20 anni e più volte Ministro, riceve mensilmente il suo assegno da circa 5400 euro netti. Pensionata a 41 anni e con un assegno di 8.455 euro: accade a Claudia Lombardo, definita Miss Vitalizio d' oro. Gianni De Michelis, percepisce 5.800 euro netti al mese.

giovedì 5 maggio 2016

"Ero nel panico. Ecco cosa ho visto" La donna che inguaia il Pd (e Renzi)

"Ero nel panico. Ecco cosa ho visto": la donna che inguaia il Pd (e Renzi)



Si chiama Caterina Uggè. È lei la funzionaria del Comune di Lodi che ha scoperchiato il vaso di Pandora su un giro di appalti truccati e turbativa d’asta che vede come protagonista il sindaco Simone Uggetti, braccio destro e successore a Lodi del vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini. È stata la sua denuncia alla Guardia di Finanza che ha portato, martedì, all’arresto del sindaco (arresto contro il quale il Pd sta duramente protestando, rivolgendosi al Csm). Mercoledì, la responsabile di Sport e Turismo di Palazzo Broletto era seduta alla sua scrivania, come sempre: “Sono qui cercando di fare il mio lavoro il più seriamente possibile come ho sempre fatto. Io mi sono sempre occupata di sport, turismo, promozione della città. Non è cambiato nulla, per ora sto facendo le cose che facevo ieri e l’altro ieri con la stessa serenità – ha commentato ai microfoni di Radio 24 -. Anche con i miei colleghi cerchiamo di andare avanti normalmente, com’è giusto che sia, come se nulla fosse”.

La vicenda - Il 28 gennaio scorso, Uggè stava preparando il bando per assegnare la gestione delle piscine comunali. Il sindaco allora le ha manifestato l’intenzione di affidare la gestione delle piscine scoperte direttamente ad Astem. La funzionaria obietta: non si può perché la legge regionale prevedeva l’assegnazione in via prioritaria a una delle associazioni sportive dilettantistiche. Ma Uggetti non demorde e fa pressioni alla responsabile perché incontri l’avvocato Marini, per confrontarsi con lui sulla possibilità dell’affidamento diretto. Uggè non cede, ma il 29 febbraio viene convocata nell’ufficio del sindaco e lei porta con sé il registratore, acceso. Lì trova anche l’avvocato Marini. “Volevo andarmene, ma non ho trovato il coraggio – ha testimoniato ai finanzieri –. Ho visto sulla scrivania del sindaco una copia del mio bando e del mio capitolato e ho capito di avere interrotto una riunione in cui lo stavano esaminando e correggendo insieme”. “Il mio stato confusionale era totale – ha raccontato la donna -, il sindaco mi chiedeva un cambiamento dopo l’altro e io cerco di reggere alle insistenze, fingo di essere disposta a rimettere in discussione ancora tutto, sapendo dentro di me che quel bando non l’avrei più firmato perché veniva totalmente snaturato nel suo equilibrio”.

La denuncia - L’8 marzo, Caterina Uggè ha raccolto il coraggio e si è presentata dalle Fiamme Gialle, dove ha denunciato di essere stata vittima di una “grave e illecita ingerenza posta in essere da parte del sindaco Simone Uggetti e dell’avvocato Cristiano Marini”, come si legge nell’ordinanza del gip. Nelle carte si legge anche che il sindaco aveva cercato di “convincere” (leggi corrompere) la funzionaria, prefigurandole la possibilità di coinvolgere nella gestione delle piscine anche la società sportiva Sportime, la cui presidente è Lucia Uggè, sorella di Caterina, fino ad allora sempre esclusa dalla gestione della piscina coperta perché concorrente di Sporting Lodi, la realtà ‘predestinata’ dal sindaco per la vittoria del bando.

Omicidio Fortuna, pestata in carcere la compagna di Raimondo Caputo

Omicidio Fortuna, pestata in carcere la compagna di Raimondo Caputo, il presunto Orco che uccise La piccola Chicca



Picchiata nella sua cella del carcere di Pozzuoli Marianna Fabozzi, la compagna di Raimondo Caputo, in carcere per omicidio e abusi sessuali nel caso della piccola Fortuna Loffredo. La donna è finita in cella per aver violato i domiciliari ai quali era sottoposta con l'accusa di concorso in violenza sessuale ai danni di una delle bambine. Non ci sono maggiori particolari, per ora sull'aggressione.

La 26enne è anche la madre del piccolo Antonio Giglio, morto ad aprile 2013, anche lui, precipitando dal settimo piano delle palazzine, dal lato opposto a quello dove è stata trovata in fin di vita Fortuna. Sul caso è aperta un'indagine della Procura per omicidio colposo. Il bimbo era il figlio di Gennaro Giglio, il precedente compagno di Marianna Fabozzi. Solo una settimana fa, anche Caputo fu aggredito e pestato in carcere dai compagni di cella.