"Ero nel panico. Ecco cosa ho visto": la donna che inguaia il Pd (e Renzi)
Si chiama Caterina Uggè. È lei la funzionaria del Comune di Lodi che ha scoperchiato il vaso di Pandora su un giro di appalti truccati e turbativa d’asta che vede come protagonista il sindaco Simone Uggetti, braccio destro e successore a Lodi del vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini. È stata la sua denuncia alla Guardia di Finanza che ha portato, martedì, all’arresto del sindaco (arresto contro il quale il Pd sta duramente protestando, rivolgendosi al Csm). Mercoledì, la responsabile di Sport e Turismo di Palazzo Broletto era seduta alla sua scrivania, come sempre: “Sono qui cercando di fare il mio lavoro il più seriamente possibile come ho sempre fatto. Io mi sono sempre occupata di sport, turismo, promozione della città. Non è cambiato nulla, per ora sto facendo le cose che facevo ieri e l’altro ieri con la stessa serenità – ha commentato ai microfoni di Radio 24 -. Anche con i miei colleghi cerchiamo di andare avanti normalmente, com’è giusto che sia, come se nulla fosse”.
La vicenda - Il 28 gennaio scorso, Uggè stava preparando il bando per assegnare la gestione delle piscine comunali. Il sindaco allora le ha manifestato l’intenzione di affidare la gestione delle piscine scoperte direttamente ad Astem. La funzionaria obietta: non si può perché la legge regionale prevedeva l’assegnazione in via prioritaria a una delle associazioni sportive dilettantistiche. Ma Uggetti non demorde e fa pressioni alla responsabile perché incontri l’avvocato Marini, per confrontarsi con lui sulla possibilità dell’affidamento diretto. Uggè non cede, ma il 29 febbraio viene convocata nell’ufficio del sindaco e lei porta con sé il registratore, acceso. Lì trova anche l’avvocato Marini. “Volevo andarmene, ma non ho trovato il coraggio – ha testimoniato ai finanzieri –. Ho visto sulla scrivania del sindaco una copia del mio bando e del mio capitolato e ho capito di avere interrotto una riunione in cui lo stavano esaminando e correggendo insieme”. “Il mio stato confusionale era totale – ha raccontato la donna -, il sindaco mi chiedeva un cambiamento dopo l’altro e io cerco di reggere alle insistenze, fingo di essere disposta a rimettere in discussione ancora tutto, sapendo dentro di me che quel bando non l’avrei più firmato perché veniva totalmente snaturato nel suo equilibrio”.
La denuncia - L’8 marzo, Caterina Uggè ha raccolto il coraggio e si è presentata dalle Fiamme Gialle, dove ha denunciato di essere stata vittima di una “grave e illecita ingerenza posta in essere da parte del sindaco Simone Uggetti e dell’avvocato Cristiano Marini”, come si legge nell’ordinanza del gip. Nelle carte si legge anche che il sindaco aveva cercato di “convincere” (leggi corrompere) la funzionaria, prefigurandole la possibilità di coinvolgere nella gestione delle piscine anche la società sportiva Sportime, la cui presidente è Lucia Uggè, sorella di Caterina, fino ad allora sempre esclusa dalla gestione della piscina coperta perché concorrente di Sporting Lodi, la realtà ‘predestinata’ dal sindaco per la vittoria del bando.
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