Visualizzazioni totali

mercoledì 23 marzo 2016

Truffati i genitori dei bimbi col cancro: l'orrore (italiano) della finta oncologa

Truffati i genitori dei bimbi col cancro: l'orrore (italiano) della finta oncologa



Lucrava prescrivendo dei farmaci con un costo tre, quattro volte superiore all'effettivo. Una donna si spacciava per medico specialista di un noto ospedale pediatrico di Roma e in questa veste prescriveva inutili e costose terapie a bambini e malati di tumore. Smascherata dalla Polizia di Stato è stata denunciata per esercizio abusivo della professione e truffa. L'indagine è iniziata a seguito della denuncia di una donna, mamma di un bambino di appena due anni con un deficit immunitario, al quale il falso medico aveva prescritto una costosissima medicina a base di gocce, facendosela pagare 900 euro.

La scoperta di una mamma - La mamma però aveva scoperto su internet che il farmaco era somministrabile solo per via endovenosa e non per via orale come indicato dal medico. Quindi ha telefonato alla direzione medica dell'ospedale dove la presunta dottoressa è risultata sconosciuta. Immediata la denuncia alla Polizia presso gli uffici del Commissariato Prenestino, diretto da Mauro Baroni. Gli inquirenti hanno dunque indagato presso la Federazione dell'Ordine dei medici dove si è chiarito che la 40enne non era tra gli iscritti e che quindi non poteva esercitare la professione. I locali in uso alla falsa oncologa sono stati perquisiti e vi sono stati sequestrati una borsa da medico contenente attrezzatura sanitaria ed una serie di documenti falsificati, quali uno statino paga con intestazione dell' ospedale, un'attestazione del ministro della Sanita', una relazione sanitaria a firma di un noto immunologo.

Gli altri casi - Si sono scoperti i casi di altri "pazienti". Tra questi, un uomo di 48 anni, malato di cancro: ha raccontato che nell'anno 2010 era entrato in contatto con la "dottoressa" che gli aveva fatto somministrare un farmaco antitumorale, pagato 6.000 euro e importato in Italia a mezzo di canali riservati dalla Svizzera, millantando l'aiuto di un noto professore. In un altro caso invece, una donna si era rivolta alla truffatrice per problemi urologici del figlio ma, dopo aver pagato ad un prezzo altissimo la terapia prescrittale, su indicazioni di una vera struttura sanitaria, che poi ha preso in cura il piccolo, aveva deciso di non somministrarla. Indagini sono ancora in corso, anche fuori dalla provincia, e nei prossimi giorni gli investigatori ascolteranno altre persone, probabili vittime della pazza criminale.

L'umiliazione: "Nessuna responsabilità" Strage Erasmus, schiaffo alle famiglie

"Nessuna responsabilità". La strage delle studentesse: il "contratto" umilia le famiglie



"Nessuna responsabilità". Dopo la tragedia dell'Erasmus emerge una clausola inserita nel format di iscrizione per andare alla festa di Valencia dall'associazione di studenti nata a Bruxelles nel 1989 e che oggi conta una rete di migliaia di ragazzi in tutto il mondo "Erasmus student network declina ogni responsabilità se uno studente subisce danni, lesioni o incidenti", si legge.

Era una delle tante postille di "Termini e condizioni" che si trovavano sotto forma di un piccolo link alla fine del lungo programma di divertimento organizzato proprio dalla Esn. Si pagava intorno ai 20 euro, così come hanno fatto le studentesse Francesca Bonello, Elisa Valent,Valentina Gallo, Elena Maestrini, Lucrezia Borghi, Serena Saracino e Elisa Scarascia Mugnozza, e tutto era organizzato, compresa questa contraddizione: inscrivendosi si declinava ogni responsabilità da incidenti e al contempo nel programma le persone erano invitate a rilassarsi e "dormire nel ritorno a Barcellona". Mettendo dunque tutto nelle mani degli organizzatori, come si fa in qualunque gita studiata da terzi, organizzatori che a loro volta si affidavano alla Autocares Alejandro per il trasporto. In tutto più di 300 studenti su 5 diversi pullman.

martedì 22 marzo 2016

Marco, l'italiano scampato per caso alla strage in metro: cosa gli è successo

Marco, l'italiano scampato per caso alla strage in metro a Bruxelles: "Mi sono svegliato tardi"



Ha 27 anni, è italiano di Macerata, vive a Bruxelles da 6 mesi ed è salvo per miracolo. Nella giornata di sangue della capitale belga sconvolta dagli attentati jihadisti (oltre 30 morti e 100 feriti, alcuni italiani ma non in gravi condizioni), si inserisce l'incredibile storia di Marco Scarpetta, impegnato in un tirocinio all'Onu. Questa mattina si è svegliato tardi e solo per questo non era nella metro di Maelbeek teatro di uno degli attentati. "Sono sconvolto - ha scritto su Facebook -. Ho paura. Provo una sensazione di impotenza e incertezza totali. È accaduto a pochi passi da dove mi trovo, nella stazione metro dove sarei dovuto essere se fossi stato puntuale". Ad avvertirlo di quanto stava accadendo è stato il suo dirigente capo, via telefono. "Sto bene e durante le esplosioni alla stazioni della metropolitana, ero ancora a casa. Non voglio andare in ufficio oggi. Il mio pensiero e le mie preghiere sono con le vittime e le loro famiglie".

ISIS: "È OPERA NOSTRA" Ma attenzione al dettaglio: la strana scoperta della Bbc

L'Isis: "È opera nostra". Ma attenzione al dettaglio: la strana scoperta della Bbc



Gli attentati di Bruxelles sono stati compiuti dai terroristi dell'Isis. La rivendicazione è avvenuta a poche ore dagli attacchi con una nota diramata dall'agenzia di stampa Amaq, che fa capo al gruppo jihadista tramite il social network Telegram, in cui si sottolinea la velocità con la quale sono stati messi a segno gli attentati. Nel messaggio di rivendicazione non si trovano altri particolari circa l'attacco ma si promette, alla fine, l'esecuzione di ulteriori attentati in Europa.

Ma ancora prima della rivendicazione ufficiale dell'Isis, la Bbc aveva fatto notare come molti sostenitori del Califfato già festeggiassero online gli attentati di Bruxelles mentre i sostenitori di Al Qaeda non sembravano particolarmente attivi online, e si limitavano a rilanciare informazioni di stampa.

Caivano (Na): Daniele, La Giunta? Ho qualche dubbio sulla tenuta

Caivano (Na): Daniele, La Giunta? Non credo sia solida


di Angela Bechis


Gaetano Daniele
Amministratore il Notiziario sul web

Una Settimana dall'insediamento della nuova Giunta di Alto profilo, che ne pensa?

Innanzitutto, vorrei chiarire subito un aspetto importantissimo, nessun professionista si può permettere il lusso di offendere un altro professionista. Alto profilo è un termine che è stato coniato da qualcuno che di politica non ha mai capito nulla, e solo a Caivano poteva trovare terreno fertile.

Si spieghi meglio.

Se la sostituzione dei professionisti fosse stata ad esempio rimpiazzata da altri professionisti con più esperienza, ad esempio nel caso dell'assessore Pippo Ponticelli, con l'avv. Giulia Bongiorno, bhe, forse, nulla a togliere all'Avv. Ponticelli, avrei anche potuto accettare l'esperienza dell'Avv. Bongiorno nel rilanciare e controllare un territorio martoriato. 

Quindi?

Quindi rimpiazzare l'assessore Pippo Ponticelli con un altro assessore, e di altri, e da indiscrezioni pare essere fino a smentita, la moglie del dott. Gennaro Ambrosio, e la figlia pare lavorare proprio negli uffici del primo cittadino, embè, questa sostituzione più di Alto profilo, nulla a togliere all'avvocato Cantone, pare essere un rimpiazzo a sfondo personale, che offende in toto l'intelligenza del professionista trombato. Ma questo sempre a mio avviso. 

Questo solo nel caso di Ponticelli?

Non credo proprio. A mio avviso ogni singolo assessore ha un'affinità con il primo cittadino. 

Secondo Lei chi consiglia Monopoli?

Uno che di politica non capisce nulla ma che gli viene riconosciuto il compito di aver fatto vincere le elezioni al primo cittadino. Inverosimile ma vero!. 

Chi è?

Non vorrei creare inimicizie, lascio a voi lettori l'arduo compito di individuare l'esponente che pur senza avere un solo voto, ha molta voce in capitolo.

Perchè?

Perchè non hanno ben chiaro il concetto di Politica. Altrimenti Monopoli era già stato sfiduciato dalla sua stessa maggioranza, prima ancora il suo consigliere. Se ci fa caso, Monopoli da quando si è insediato ha deciso tutto lui: Il Capo di Staff; la Giunta. Insomma, è come se si fosse creata una sorta di cappa, per cui chi è fuori dal coro viene messo alla porta, infatti, se ci fa caso, aldilà che gli assessori trombati non hanno avuto il coraggio di proferire parola, nessuno, e sottolineo nessuno della maggioranza, ha mai avuto il coraggio di dire nulla.

Quindi secondo lei anche questa Giunta non durerà?

Assolutamente no. Come non credo durerà 5 anni l'amministrazione Monopoli. 

L'ULTIMA STRAGEL'UNDICI SETTEMBRE IN EUROPA Bruxelles, spaventosa caccia all'uomo L'islamico bombarolo in libertà

Bruxelles, spaventosa caccia all'uomo: l'islamico bombarolo in libertà / Foto



Dopo la cattura di Salah Abdeslam, Najim Laachraoui è l'uomo più ricercato d'Europa. Il ragazzo, 25 anni, è stato individuato dalle forze dell'ordine come uno dei complici di Salah: soltanto poche ore prima della mattanza di Bruxelles era stato spiccato un mandato d'arresto nei suoi confronti. L'atroce sospetto è che sia proprio Laachraoui la mente dietro gli attacchi coordinati alla capitale belga, colpita all'aeroporto di Zaventem e in tre stazioni della metropolitana. Una nuova strage islamica, almeno 23 le vittime, ma il bilancio potrebbe aggravarsi.

Laachraoui, secondo le autorità, nei mesi precedenti agli attacchi di Parigi dello scorso 13 novembre aveva viaggiato con Salah fino a Budapest: i due avrebbero pianificato l'attentato alla città francese. Il sospetto degli inquirenti, dunque, è che Laachraoui abbia pianificato questo secondo attacco, magari anticipandolo di qualche giorno, temendo che Salah potesse rivelare le sue intenzioni (le autorità, infatti, hanno reso noto che la mente degli attacchi di Parigi starebbe collaborando alle indagini). Per inciso, il Dna di Laachraoui è stato ritrovato a più riprese nei covi in cui è vissuto Abdeslam.

ULTIM'ORA DUE ESPLOSIONI IN AEROPORTO Orrore a Bruxelles: nuovo attacco

Due esplosioni in aeroporto. Orrore a Bruxelles: nuovo attacco



L'incubo del terrorismo si abbatte ancora contro Bruxelles: due esplosioni, intorno alle 8 del mattino, all'aeroporto Zaventen. Le informazioni sono ancora confuse: si parla di "11-17 morti" e di "decine di feriti". Lo scalo è stato immediatamente chiuso ed evacuato; sospesi tutti i voli. Le esplosioni sono avvenute nella hall delle partenze, accanto al banco della American Airlines. Tutti i vetri della struttura sono saltati: le esplosioni sono state fortissime.

Un testimone interpellato da Bel Rtl ha spiegato: "Ero in coda per la registrazione e ho sentito un'esplosione. Ho visto il fumo, ho visto gente correre in preda al panico verso l'uscita. C'è stata una seconda esplosione molto più vicina a me". E ancora: "Tutti hanno lasciato l'aeroporto in preda al panico, la maggior parte delle persone hanno lasciato il loro bagaglio. Le auto sono state evacuate".

Per ora, nessuna rivendicazione all'attentato, ma è sin troppo semplice ricondurre la strage all'estremismo islamico. Potrebbe infatti non essere un caso il fatto che l'attacco sia avvenuto tre giorni dopo l'arresto di Salah Abdeslam, il principale ricercato per gli attentati di Parigi del 13 novembre. Impressionante, infine, il fatto che l'attacco sia avvenuto all'aeroporto di Bruxelles, città nel mirino del terrorismo di matrice islamista, e dove l'allerta è ai massimi livelli.