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giovedì 28 gennaio 2016

FRONTIERE UE CHIUSE Bechis, la profezia nera: "Saremo invasi dall'Albania"

Frontiere chiuse. Bechis, la profezia nera: "Saremo invasi dall'Albania"


di Franco Bechis
@FrancoBechis



Sono stati un milione e mezzo i migranti arrivati in Europa nel 2015, con un ritmo crescente dal mese di agosto in poi. Quelli giunti in Italia sono stati in tutto 153.842, un po' meno dell' anno precedente, ma comunque un numero decisamente superiore agli afflussi che annualmente ci sono stati nei tre lustri precedenti. E che rischia nel 2016 di aumentare sensibilmente, battendo ogni record, perché con ogni probabilità con l' irrigidimento della Germania ancora più marcato dopo il drammatico capodanno di Colonia e lo stop dell' Austria, che non accoglie più rifugiati, la rotta Balcanica di fatto si è chiusa. E si tornerà a puntare all' Italia. È un' ipotesi che ha fatto presente al parlamento italiano che lo aveva chiamato per un' audizione Miguel Angelo Nunes Nicolau, Coordinating Officer di Frontex, l' agenzia europea per la cooperazione operativa alle frontiere esterne degli stati membri. Il dirigente di Frontex è stato audito il 13 gennaio scorso dalla commissione parlamentare di inchiesta sui migranti guidata da Gennaro Migliore, ma il resoconto tradotto in italiano (l' audizione si è svolta senza diretta tv perchè mancava l' interprete simultaneo) è stato pubblicato solo questa settimana. Nunes Nicolau è stato chiarissimo: «Abbiamo visto che alcuni Paesi dei Balcani hanno adottato strategie diverse attraverso barriere, recinzioni, muri.

Noi, insieme all' Ufficio dell' immigrazione del Ministero dell' interno, svolgiamo un' attività di monitoraggio continuo, ma non sappiamo quale sarà il futuro. Se questa rotta dei Balcani Occidentali sarà chiusa, siamo preoccupati che possa essere ripercorsa la vecchia rotta tra la Grecia e l' Italia, attraverso Lecce e la Puglia, o dalla Grecia attraverso l' Albania». Ma c' è un' altra rotta che comunque punterebbe sull' Italia attraversando l' Adriatico: «Anche il Montenegro potrebbe essere preso di mira, perché la distanza dal Montenegro è ancora accettabile per un viaggio in barca, quindi stiamo effettuando delle valutazioni insieme al Ministero dell' interno e siamo in contatto con le autorità albanesi per sensibilizzarle e coinvolgerle in questo dibattito, per migliorare le attività di sorveglianza e di pattugliamento lungo la rotta dei Balcani». Mentre potrebbe arrivare quella ondata verso l' Italia che la rotta Balcanica aveva assorbito nell' ultimo quadrimestre 2015, continueranno i flussi sulle rotte tradizionali che hanno portato il dato di immigrati dell' anno scorso al secondo posto di sempre: «Prevediamo che il flusso dalla Libia continuerà più o meno al livello attuale; rispetto allo scorso anno abbiamo una riduzione pari all' 8 per cento per Italia, il che è nulla, quindi i numeri sono ancora molto alti e secondo la nostra analisi dei rischi non ci sarà una riduzione».

Frontex per altro conferma quel che si immaginava: l' Italia riceve moltissimi immigrati, pochi profughi veri. La maggiore parte di loro si inventa infatti una condizione che non ha. «È cambiata molto la nazionalità dei migranti: il numero di siriani che adesso arriva in Italia è molto basso, al momento non ci sono molti siriani che partono per l' Italia dalla Libia, ma le cifre continuano ad essere le stesse, il che significa che i siriani tendono ad andare in Grecia, mentre altri Paesi del Corno d' Africa o dell' Africa subsahariana hanno aumentato la loro presenza; le cifre sono le stesse per questo motivo», ha spiegato il numero due di Frontex.

Il problema è che «cittadini siriani, iracheni, eritrei beneficiano di una sorta di trattamento speciale perché possono essere sottoposti alla procedura di ricollocamento. Quindi si sparge subito la voce tra i migranti», quindi l' Italia è piena di dichiarazioni di immigrati senza documenti che si fingono siriani o eritrei, ma non lo sono: «Quasi tutti i nord-africani dicono di essere eritrei o siriani; a volte capitano persone che vengono dalla Somalia o dall' Etiopia e dicono di essere eritree».

L' unico modo per evitare di essere beffati così resta quello di prendere anche a forza le impronte digitali, cosa che l' Italia si è rifiutata di fare fin qui. Frontex chiede modifiche legislative perché senza quelle impronte, che sono il solo metodo possibile di identificazione, si creano rischi non solo all' Italia, ma ad altri paesi dove immigrati non registrati davvero potrebbero puntare.

mercoledì 27 gennaio 2016

Iran, il premier islamico ci sfotte: "Chiappe censurate? Tutta la verità"

Iran, il premier islamico ora ci sfotte: "Chiappe censurate? Tutta la verità"




Cornuti, umiliati e mazziati. Sul caso che sta facendo discutere l'italia, la censura delle statue di nudo ai musei Capitolini, coperte con un velo in occasione della visita di Hassan Rohani, entra a gamba tesa il diretto interessato, il presidente dell'Iran, l'islamico che il governo non ha voluto turbare con terga, natiche e peni che altro non erano che arte. Il presidentissimo bolla l'affaire come una "questione giornalistica", dunque aggiunge un succulento dettaglio: "Non ci sono stati contati a questo proposito", assicura. Insomma, Rohani afferma senza peli sulla lingua che la scelta di auto-censurarsi è stata tutta del governo italiano, tanto che aggiunge: "Posso dire solo che gli italiani sono molto ospitali, cercano di fare di tutto per mettere a proprio aglio gli ospiti, e li ringrazio per questo". Parole che pesano, quelle del premier, perché se confermate dimostrerebbero una codardia e una viltà tutta nostra, forse ancor più imperdonabile. Nel frattempo, il ministro della Cultura, Dario Franceschini, pur "scagionando" Renzi che sarebbe stato inconsapevole della scelta di censurare l'arte, ha definito "incomprensibile" quanto accaduto ai Musei Capitolini. Ben più tranchant, al contrario, il giudizio espresso da Vittorio Sgarbi su Il Tempo: per il critico, semplicemente, l'italia "è stata umiliata".

"UMILIATA TUTTA ITALIA" Vittorio Sgarbi scatenato, Matteo Renzi massacrato

"Vergogna, hai umiliato tutta Italia": Sgarbi scatenato, Renzi massacrato




"Le ridicole ragioni esibite dal cerimoniale per giustificare la copertura di antiche statue romane ai musei capitolini indicano uno stato di soggezione indegno di un paese libero". Vittorio Sgarbi spara ad alzo zero contro il premier Matteo Renzi e contro chi ha deciso di "velare" le opere d'arte che ritraevano dei nudi in occasione della visita del presidente dell'Iran Rouhani. Il critico, in un commento su Il Tempo dal titolo inequivocabile ("Umiliati in casa nostra", ndr), continua: "Sarebbe inimmaginabile un comportamento come questo da parte del governo americano. Anche se, all' apparenza, la manifestazione di superiorità che l'Occidente può offrire è nella cortesia di fare una cosa gradita a un ospite". Dunque ricorda che neppure ai tempi delle visite di Gheddafi in Italia si arrivò a tanto.

Il punto, prosegue, è che "non è possibile confondere il presidente dell'Iran con il califfo al-Baghdadi, la Persia non è l'Isis e Rouhani non è Bin Laden". E ancora: "D'altra parte, nella statuaria antica nudo è il maschio - eroe, atleta o guerriero - mentre coperta è la femmina, come anche l'islam richiede. Per questo era insensato cercare d'interpretare un senso di pudore inesistente nella sensibilità di un iraniano colto per un ecceso di zelo non compreso e per noi mortificante. Il paradosso - conclude - è che le rovine di Persepoli sono alla luce del sole in Iran e le rovine romane sono nascoste a Roma".

Caivano (Na): Qerelle Forza Italia Il Capo Gruppo Gaetano Ponticelli: Pensare al bene del Paese e rispettare i ruoli politici

Caivano (Na): Qerelle Forza Italia Il Capo Gruppo Gaetano Ponticelli: Pensare al bene del Paese e rispettare i ruoli politici 


di Gaetano Daniele


Gaetano Ponticelli
Capogruppo Forza Italia

Incontriamo sorridente il Capogruppo e leader di Forza Italia, Gaetano Ponticelli. Cerchiamo di capire cosa abbia spinto alcuni dei non eletti vicesindaco compreso, a consegnare nelle mani del Sindaco Monopoli quella missiva dal sapore personale e non politico. Ecco, consigliere Ponticelli, secondo lei, cosa ha spinto ieri, alcuni esponenti di Forza Italia compreso quello del vicesindaco Bellastella, a consegnare nelle mani del sindaco quella missiva dove appunto, la cita in maniera negativa? 

Innanzitutto, grazie sempre per lo spazio che mi concede sul Blog il Notiziario sul web, e ne approfitto per mandare un caloroso ed affettuoso saluto a tutti i lettori. Quello che sta succedendo nelle ultime ore all'interno di Forza Italia, definisce due cose. La prima, che all'interno del Partito esiste e vige una democrazia, dove appunto, tutti possono dire la loro. Ma bisogna avere rispetto dei ruoli istituzionali. Anche se in democrazia "a volte" due asini valgono più di un cavallo. Ma tralasciando l'aspetto ironico, comprendo che qualcuno abbia aizzato la folla cercando di mettermi in cattiva luce, ma questo qualcuno, che naviga costantemente sott'acqua e contro il Paese, deve capire che all'interno dei partiti esiste anche il rispetto dei ruoli.

Cioè?

Rispetto dal primo all'ultimo sostenitore di Forza Italia. Massimo rispetto e considerazione nei riguardi di tutta la lista. Da chi ha portato un solo voto a chi come me ne ha presi quasi 600, ma appunto, ci sono delle regole da rispettare. La fase 2 non è stata decisa da me, ma concordata insieme al Sindaco Monopoli, e tale regola deve essere rispettata. Bisogna pensare alla politica come bene comune, e per fare cio', non dobbiamo costantemente essere contrariati dal primo che capita, perchè cosi facendo, corriamo il rischio di essere travolti dal non fare. 

A breve formerete la nuova giunta? 

Si. Infatti, a breve devono essere fatti i nomi dei nuovi assessori, concordati dai vari partiti, per questo chiedo più rispetto a tutti, perchè senza una seria compagnie politica, il Paese rischia l'immobilismo, e non possiamo permettercelo. Le invasioni di campo non hanno portato mai da nessuna parte. Si rispittano i ruoli e le istituzioni e si pensi a Caivano. 

Il Seminario Vescovile di Aversa incontra le scuole del territorio

Il Seminario Vescovile di Aversa incontra le scuole del territorio


di Gaetano Daniele


Don Carlo Villano
Coordinatore Didattico 

 A poche settimane dall’apertura delle iscrizioni al “Caracciolo”, il Seminario accoglie i giovani interessati ad un cammino di crescita umana, culturale e spirituale

La comunità del Seminario, con la sua scuola vescovile, si prepara ad accogliere i nuovi alunni, gli adolescenti e i giovani interessati ad un cammino di crescita umana, culturale e spirituale.

A poche settimane dall’apertura delle iscrizioni al primo anno della Scuola Secondaria di Primo Grado e dei Licei Classico e Scientifico dell’Istituto “I. Caracciolo”, dalla metà di gennaio sono previsti anche “momenti distinti di orientamento, sia per la scuola sia per il seminario”, spiega il Rettore Mons. Stefano Rega.

“Per quanto riguarda la scuola, i nostri docenti e i nostri educatori visiteranno le scuole del territorio presentando il nostro progetto formativo e invitando gli alunni a trascorrere una giornata presso di noi, per visitare gli ambienti, conoscere le persone e per prendere contatto con la nostra realtà educativa. Per il Seminario, invece, attraverso degli incontri mensili distinti per adolescenti e giovani puntiamo a far conoscere la comunità e la proposta formativa. Per coloro che sono interessati possono contattarci presso il Seminario o chiedere ai propri parroci.”

Il coordinatore didattico, don Carlo Villano, auspica che “l’Istituto Innico Caracciolo sia sempre più una presenza significativa sul territorio come luogo di formazione umana per le nuove generazioni”.

Il servizio dell'animazione spirituale, frutto della sinergia con l'equipe educativa del Seminario, punta ad accompagnare gli alunni nella loro crescita spirituale, individualmente e in gruppo, fino alla maturazione delle scelte fondamentali della vita secondo lo spirito del Vangelo, sostenendo famiglie e docenti nel proprio impegno di educatori in una visione cristiana.

Per informazioni: Seminario Vescovile Aversa (Piazza Normanna 10, Aversa), Tel. 081/8901991, Fax 081/8906589, Sito web: www.seminarioaversa.com, E-mail: info@seminarioaversa.com, Facebook: Aversa Seminario Vescovile.

Unioni gay, Quel (duro) pensiero di Bergoglio

Quel pensiero di Bergoglio sulle unioni tra omosessuali




Oggi la Patria, in questa situazione, ha bisogno dell’assistenza speciale dello Spirito Santo che porti la luce della verità in mezzo alle tenebre dell’errore. Ha bisogno di questo Avvocato per difenderci dall’incantamento di tanti sofismi con i quali si cerca a tutti i costi di giustificare questo disegno di legge, e che confondono e ingannano perfino persone di buona volontà.

Per questo mi rivolgo a Voi e chiedo preghiere e sacrificio, le due armi invincibili di santa Teresina. Invocate il Signore affinché mandi il suo Spirito sui senatori che saranno impegnati a votare. Che non lo facciano mossi dall’errore o da situazioni contingenti, ma secondo ciò che la legge naturale e la legge di Dio indicano loro. Pregate per loro e per le loro famiglie che il Signore li visiti, li rafforzi e li consoli. Pregate affinché i senatori facciano un gran bene alla Patria.

Il disegno di legge sarà discusso in Senato dopo il 13 luglio. Guardiamo a san Giuseppe, a Maria e al Bambino e chiediamo loro con fervore di difendere la famiglia argentina in questo particolare momento. Ricordiamo ciò che Dio stesso disse al suo popolo in un momento di grande angoscia: «Questa guerra non è vostra, ma di Dio». Che ci soccorrano, difendano e accompagnino in questa guerra di Dio.

Grazie per quanto farete in questa lotta per la Patria. E per favore vi chiedo anche di pregare per me. Che Gesù vi benedica e la Vergine Santa vi conservi.

Con affetto
Jorge Bergoglio

Lettera scritta il 22 giugno 2010 dall’allora arcivescovo di Buenos Aires alle suore dei 4 monasteri cittadini in occasione della discussione della legge sui matrimoni e l’adozione gay al Parlamento argentino

Occhio Renzi, spunta pure la Finanza Le voci sull'ultima nomina sospetta

L'ultima nomina che inguaia Renzi. Attenzione: spunta pure la Guardia di Finanza




Dopo gli 007, con la nomina di Marco Carrai, anche la Finanza. Alle Fiamme Gialle, il mandato del comandante generale Saverio Capolupo è in scadenza. Scrive Il Fatto Quotidiano che Capolupo non sia mai stato troppo gradito a Renzi e al suo entourage: lo si desume dalle intercettazioni a carico del generale Adinolfi, nelle quali il braccio destro del premier Luca Lotti sostiene che la riconferma di Capolupo, voluta da Letta, è avvenuta "con nostra avversione". Nessuna avversione, invece, sui nomi di due dei tre candidati alla sua successione: i generali di corpo d'armata Vincenzo Delle Femmine e Giorgio Toschi. Quest'ultimo, peraltro, vanta una lunga esperienza in Toscana tra il 2006 e il 2010, proprio negli anni in cui Renzi scalava il potere diventando prima presidente di provincia e poi sindaco di Firenze.