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lunedì 25 gennaio 2016

ADDIO AL BOLLO AUTO La super-tassa scompare Non per tutti: chi lo evita

Addio al bollo auto, la super-tassa scompare (ma non per tutti): chi non paga più




La svolta ecologica in Emilia Romagna arriva con la Legge regionale del 29 dicembre 2015, la numero 23 entrata in vigore il primo gennaio di quest'anno. La legge prevede l'esenzione dal pagamento del bollo auto "dovuto per il primo periodo fisso e per l due annualità successive" per tutti gli "autoveicoli con alimentazione ibrida benzina-elettrica, inclusiva di alimentazione termica, o con alimentazione benzina-idrogeno". Addio tassa, dunque, per le auto ibride di nuova immatricolazione: per tre anni non si dovrà pagare nulla. L'Emilia Romagna, dunque, segue Campania, Lazio e Veneto nell'iniziativa (le tre regini avevano già adottato la misura per la stessa durata di tempo). Meglio ancora in Puglia e Basilicata, dove l'esenzione si estende per cinque anni.

domenica 24 gennaio 2016

L'Associazione Alpha Lawyers al Polifunzionale Laila al fianco dei meno fortunati

L'Associazione Alpha Lawyers al Polifunzionale Laila al fianco dei meno fortunati



di Mario Setola 
a cura di Gaetano Daniele





Sabato16 gennaio, l'associazione Alpha Lawyers è intervenuta presso il centro polifunzionale Laila in Castel Volturno, donando generi di prima necessità, alimenti e giochi per i bimbi ospiti della struttura. 

Il centro Laila è un' associazione onlus che si occupa di accoglienza ed assistenza di bambini italiani e stranieri con difficoltà economiche e familiari. 

La struttura, assicura, quotidianamente, un’assistenza ai bambini più disagiati dalle ore 6:00 alle ore 19:00 offrendo un’attività di refezione, l’assistenza scolastica ed una serie di attività sportive e ludico-ricreative.

In sostanza, nella soleggiata mattinata di sabato, i giovani avvocati, riuniti nell’associazione Alpha Lawyers, operante su tutta la Campania, si sono spogliati di toghe, giacche, cravatte ed abiti da tribunale, giocando con i bimbi e lanciandosi in ardite partite di calcetto, basket e racchettoni. Non sono mancati neppure i balli di gruppo ed i giochi organizzati da un’animatrice fatta intervenire appositamente per regalare qualche ora di spensieratezza anche ai più piccoli.

I momenti più emozionanti, affermano i membri del direttivo Alpha Lawyers, sono stati sicuramente quelli dell’apertura dei doni con gli occhi pieni di gioia e meraviglia dei bimbi, nonché il coinvolgimento, sin dai primissimi momenti con gli ospiti del centro, dove in pochissimo tempo e sin dalle prime battute, anche i più timidi hanno familiarizzato e giocato.

Iniziative come queste fanno bene a tutti: sia a chi riceve, ma soprattutto a chi dona. E’, inoltre, emerso un ulteriore dato significativo: spesso donare non significa contribuire solo economicamente, bensì regalare il proprio tempo e dedicare attimi di amore e di amicizia.

Alla fine della mattinata i membri dell’Alpha Lawyers si sono ripromessi di ritornare presso il centro Laila, consapevoli di aver contribuito seppur per una sola giornata, alla felicità dei piccoli ospiti del centro. Alcuni tra i giovani avvocati dovranno, inoltre, ritornare anche per varie rivincite nelle sfide di calcetto e degli altri sports.

Rircordiamo che il Centro Laila riceve donazioni ed assistenza di vario tipo ed è possibile contattare i referenti in Via Pagliuca n. 1, Castel Volturno, 81030, 0823/856262 dalle ore 7:00 alle 17:00.

Caivano (Na): Gara Rifiuti: Riflettori accesi sul bando Come finirà?

Caivano (Na): Gara Rifiuti Come finirà?



di Gaetano Daniele




Il giorno 20 gennaio 2016 sul sito del comune appare una comunicazione da parte del settore tutela ambientale (Vito Coppola) che avverte i cittadini che si è conclusa la procedura aperta per l’affidamento del servizio di igiene urbana e che hanno partecipato solo tre ditte per una gara di 5 anni per un valore di €25.681.826,00 piu iva.

Tale capolavoro dell’amministrazione Monopoli necessita di qualche domanda e di qualche considerazione:

a) Possibile che una gara di quasi 30 milioni di euro non abbia ricevuto alcun indirizzo da parte del consiglio comunale?

b) Possibile che il suo piano industriale non sia passato neppure per un attimo sotto il naso della giunta comunale?

c) Ma allora chi ha deciso quali fossero le esigenze dei caivanesi, gli standard qualitativi, e l’organizzazione del servizio in modo da portare come annunciato dal sindaco Monopoli la raccolta differenziata al 70% in 18mesi?

d) Possibile che il tutto sia stato deciso da un laureato in lettere, figura importante per il comune, e da uno studio di avvocati che non hanno però, nessuna idea di come è fatta Caivano?

e) Possibile che abbiano partecipato solo 3 ditte, come mai?

Forse i parametri scelti per selezionare i partecipanti hanno ristretto talmente tanto le possibilità di partecipazione (violando una marea di leggi e sentenze che invece invitano a far si che nelle gare vi sia la più ampia partecipazione) che solo tre ditte si sono presentate e forse qualcuna di queste non ha neppure tutti i requisiti in regola. 

Ci poniamo di nuovo la stessa domanda: ma allora chi ha scelto questi parametri selettivi che hanno ridotto al minimo la partecipazione delle ditte?

A questo punto nasce una considerazione: ma riuscirà il funzionario ad affidare il servizio entro il 30 gennaio 2016 così come strombrazzato su tutti i giornali dal sindaco Monopoli? O piuttosto ci troveremo di fronte a nuova vergognosa proroga?

Purtroppo il sindaco della legalità basata non più sulle proroghe ma sulle gare sino ad oggi è riuscito solo a fare proroghe in tutti i settori e somme urgenze dimostrando la totale incapacità amministrativa non riuscendo nei fatti a prevedere e programmare l’ordinarietà del territorio. Anzi, sembra che in questi giorni si stia facendo la milionesima proroga per il servizio di defezione scolastica appunto, un’altra gara da affidare entro il 30 gennaio 2016. Ma la tanta sbandierata meritocrazia democratica di questa amministrazione e il cambiamento non dovrebbe essere sostenuta dagli atti? Dove sono questi atti, ai lettori le opportune deduzioni e conclusioni: che fallimento! Solo annunci e niente fatti, un’amministrazione tutto fumo e niente arrosto.

FURBATA A 5 STELLE Grillo, mossa a sorpresa per vincere le elezioni

"Voto a 16 anni": la proposta di Grillo per far vincere le elezioni al Movimento 5 Stelle




"A sedici anni puoi lavorare, puoi pagare le tasse, ma non puoi votare. Un giovane non può determinare il suo futuro attraverso la scelta del governo nazionale del suo Paese. È un controsenso perché il giovane è il primo a doversi esprimere sul futuro, è colui infatti che lo vivrà più di altri, che ha più diritto a esprimersi su scelte realmente sostenibili". Dal suo blog Beppe Grillo lancia la proposta: voto ai 16enni. "Che mondo lo aspetta con le decisioni folli fatte dalle generazioni che lo hanno preceduto? Generazioni che probabilmente maledirà in futuro? Se un sedicenne è immaturo (una vecchia leggenda...) come giudicare maturi o saggi coloro che investono in armi, distruggono l'ambiente, scatenano le guerre, che gli sottraggono il diritto alla pensione e al lavoro?", prosegue Grillo. "Siamo il Paese con le soglie d'età per entrare in Parlamento tra le più alte al mondo: 25 anni per essere eletti alla Camera e 40 per il Senato. Con la popolazione più anziana d’Europa e i giovani con il tasso di disoccupazione più alto d'Europa (40% tra i 18 e i 24 anni)", si legge ancora nel post. 

La mossa per vincere - "Grillo aggiunge: "Il voto a sedici anni esiste già in molti Stati: Austria, Argentina, Brasile, Ecuador, isola di Man, di Jersey e di Guersney, Cuba, in Svizzera nel cantone di Glarona e in Germania in molti Lander e in Scozia per il referendum sull'indipendenza. I 16 e i 17enni in Italia sono circa un milione e centomila, se potessero votare pareggebbero gli elettori cosiddetti anziani sopra i 65 anni. Sarebbe un più corretto equilibrio generazionale". Per Grillo, "il voto è anche uno strumento per arrestare il fenomeno di distacco dalla politica da parte dei giovani cittadini. Il M5S ha votato per l'estensione del voto ai sedicenni nella riforma della legge elettorale europea, nel Parlamento italiano ha presentato una mozione di riforma costituzionale e istituzionale per estendere il voto anche ai referendum popolari sulla modifica di governo e di Stato. Entrambe le proposte sono state bocciate". "La paura dei giovani è l'unico motivo per non dare loro il voto, forse perché sono i più informati e sfuggono ai controllo dei media controllati dal regime e con il loro voto cambierebbero il Paese", conclude Grillo. Che ovviamente omette un particolare fondamentale: tra i giovanissimi il Movimento è di gran lunga il primo partito in Italia. Dar voto ai 16enni per vincere le elezioni?

Sgarbi, insulti e minacce di morte Linciato: un orrore (omosessuale)

Sgarbi, insulti e minacce di morte Linciato: un orrore (omosessuale)




A una settimana dal Family Day e nel giorno delle manifestazioni in tutta Italia a favore delle nozze gay, sul dibattito che infiamma la politica (con il Parlamento che sta per approvare la legge Cirinnà sulle unioni civili), con pacatezza e poche parole, dice la sua Vittorio Sgarbi. Lo fa su Facebook, dove esprime la sua posizione: "La famiglia - spiega - è un padre e una madre. E una madre non può essere uno con la barba o i baffi". Un parere, condivisibile o meno, espresso con delicatezza e garbo. La risposta? Un vero e proprio linciaggio-social.

Nel giro di pochi minuti la pagina Facebook del critico d'arte è stata sommersa di minacce e insulti (gran parte dei quali irriferibili). Tra gli improperi c'è chi gli dice: "Scommetto che tuo figlio avrebbe preferito una madre con la barba anziché avere un padre come te che lo rinnegasse!". E ancora: "Sentire sgarbi che fa la morale sul concetto di famiglia quando il suo ruolo di padre si è fermato all'uscita del seme è un po' come avere a che fare con un vegano che coltiva piante carnivore". Poi altre accuse (solo tra quelle vagamente riferibili): "Vittorio Sgarbi dov'è la sua famiglia? Di chi è Padre lei? E di fianco a quale madre ha cresciuto i suoi figli?". E ancora: "E tu che cazzo ne sai di famiglia? C'hai figli sparsi a destra e a manca, senza padre, ovviamente...parlami di quadri, che qualcosa ne capisci...". "Sgarbi sei la prova vivente che avere una grande cultura non è sinonimo di essere intelligenti". Oppure: "Disse colui che paga le donne per farci sesso e che non si è mai sposato in vita sua!".

Di seguito, il post di Sgarbi su Facebook.


Vittorio Sgarbi  Vittorio Sgarbi

Personaggio pubblico · Piace a 818.663 persone · 19 ore fa · 

La famiglia è un padre e una madre. E una madre non può essere uno con la barba o i baffi.

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Sarri, guai senza fine: querelato dalla Democrizia Cristiana. L'ultima bufera

Sarri, guai senza fine: querelato dalla Democrizia Cristiana. L'ultima bufera


(CLA.SAV.)



L’Inter, con una nota ufficiale sul proprio sito, «accetta le scuse presentate da Sarri e dal Napoli». La società nerazzurra «conferma il proprio completo supporto all’allenatore Roberto Mancini ed alla posizione etica da lui assunta» e spera in una conclusione della polemica: «È giunto però adesso il momento di tracciare una linea che possa porre fine alle tante discussioni nate durante gli ultimi minuti di gara». Intanto, Dino Giarrusso, inviato de «Le Iene», ha raggiunto i due allenatori nei rispettivi centri sportivi per sancire la pace. I due tecnici hanno rilasciato dichiarazioni concilianti che andranno in onda nel programma di Italia 1 domenica in prima serata. Intanto la Democrazia Cristiana ha esposto querela nei confronti di Sarri, che nel post-gara aveva dichiarato: «Ho detto l’offesa che mi è venuta in mente, gli avrei potuto dire “sei un democristiano”».

Cento piazze per dire sì ai diritti gay Chi c'era, chi no (e il Pd... "divorzia")

Unioni civili, in 98 piazze italiane manifestazioni arcobaleno




Non solo Family Day. L'altra metà dell'Italia scende in piazza a favore delle unioni civili, del ddl Cirinnà (e contro il Family Day che si terrà a Roma il 30 gennaio). In quaranta città hanno sfilato migliaia di persone insieme alle famiglie arcobaleno per "Sveglia Italia", la giornata organizzata da Arcigay e altre associazioni Lgbt (ArciLesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno e Mit) a favore delle Unioni Civili.

Il Pd in due piazze - Le manifestazioni si sono svolte in 98 piazze. A Roma, Parma, Genova, Milano, Firenze.  E poi in Sicilia, Napoli, Udine. "Il nostro simbolo - spiegano gli organizatori a Roma - è un cuore con l'uguale, perché crediamo che ogni amore debba avere gli stessi diritti e gli stessi doveri. Per questo continueremo a lottare fino a quando non raggiungeremo la piena uguaglianza, vale a dire il matrimonio egualitario". "Quella di oggi è una bellissima piazza e ci ricorda che l'Italia è in ritardo, ma il Pd è impegnato in prima persona per colmarlo", dice il presidente del Pd Matteo Orfini. Peccato che una delegazione del Pd, in rappresentanza dei cattolici dem, sarà in piazza anche il 30 gennaio per il Family Day, che al ddl Cirinnà si oppone. Partito schizofrenico, indeciso o semplicemente spaccato a metà? 

Ovazioni per la Cirinnà - È stata accolta da un'ovazione la parlamentare del Pd Monica Cirinnà, quando è salita sul palco della manifestazione in piazza del Pantheon a Roma. In migliaia hanno applaudito le parole della firmataria del ddl sulle unioni civili.  A Milano sono scesi in piazza oltre ai cittadini anche i candidati sindaci alle primarie del centrosinistra, Francesca Balzani, Giuseppe Sala e Pierfrancesco Majorino. E il sindaco Giuliano Pisapia.  

Il ddl Cirinnà - Per quanto riguarda il dibattito politico, per la Chiesa "non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione", ha detto ieri Papa Francesco, aggiungendo che chi vive altre forme di unioni è oggetto della "misericordia" della Chiesa. Matteo Renzi ha ribadito ieri che la legge sulle unioni civili per il Pd "è irrinviabile". Il disegno di legge Cirinnà arriverà in aula al Senato il 28 gennaio e per ora non ha una maggioranza. Centristi e cattolici del Pd sono ancora contrari all'adozione del figlio del partner, nonostante gli emendamenti del senatore Giuseppe Lumia che cercano un compromesso, distinguendo le unioni civili dal matrimonio. Se non si raggiungerà un'intesa, il Pd lascerà libertà di voto.