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domenica 24 gennaio 2016

Cento piazze per dire sì ai diritti gay Chi c'era, chi no (e il Pd... "divorzia")

Unioni civili, in 98 piazze italiane manifestazioni arcobaleno




Non solo Family Day. L'altra metà dell'Italia scende in piazza a favore delle unioni civili, del ddl Cirinnà (e contro il Family Day che si terrà a Roma il 30 gennaio). In quaranta città hanno sfilato migliaia di persone insieme alle famiglie arcobaleno per "Sveglia Italia", la giornata organizzata da Arcigay e altre associazioni Lgbt (ArciLesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno e Mit) a favore delle Unioni Civili.

Il Pd in due piazze - Le manifestazioni si sono svolte in 98 piazze. A Roma, Parma, Genova, Milano, Firenze.  E poi in Sicilia, Napoli, Udine. "Il nostro simbolo - spiegano gli organizatori a Roma - è un cuore con l'uguale, perché crediamo che ogni amore debba avere gli stessi diritti e gli stessi doveri. Per questo continueremo a lottare fino a quando non raggiungeremo la piena uguaglianza, vale a dire il matrimonio egualitario". "Quella di oggi è una bellissima piazza e ci ricorda che l'Italia è in ritardo, ma il Pd è impegnato in prima persona per colmarlo", dice il presidente del Pd Matteo Orfini. Peccato che una delegazione del Pd, in rappresentanza dei cattolici dem, sarà in piazza anche il 30 gennaio per il Family Day, che al ddl Cirinnà si oppone. Partito schizofrenico, indeciso o semplicemente spaccato a metà? 

Ovazioni per la Cirinnà - È stata accolta da un'ovazione la parlamentare del Pd Monica Cirinnà, quando è salita sul palco della manifestazione in piazza del Pantheon a Roma. In migliaia hanno applaudito le parole della firmataria del ddl sulle unioni civili.  A Milano sono scesi in piazza oltre ai cittadini anche i candidati sindaci alle primarie del centrosinistra, Francesca Balzani, Giuseppe Sala e Pierfrancesco Majorino. E il sindaco Giuliano Pisapia.  

Il ddl Cirinnà - Per quanto riguarda il dibattito politico, per la Chiesa "non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione", ha detto ieri Papa Francesco, aggiungendo che chi vive altre forme di unioni è oggetto della "misericordia" della Chiesa. Matteo Renzi ha ribadito ieri che la legge sulle unioni civili per il Pd "è irrinviabile". Il disegno di legge Cirinnà arriverà in aula al Senato il 28 gennaio e per ora non ha una maggioranza. Centristi e cattolici del Pd sono ancora contrari all'adozione del figlio del partner, nonostante gli emendamenti del senatore Giuseppe Lumia che cercano un compromesso, distinguendo le unioni civili dal matrimonio. Se non si raggiungerà un'intesa, il Pd lascerà libertà di voto.

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