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sabato 30 maggio 2015

"Signora Mastella, ha saputo che...?". Poi il tonfo. La paura al telefono: cosa è successo alla moglie di Mastella

Impresentabili, lady Mastella sviene al telefono





Arriva l'elenco degli impresentabili e lady Mastella sviene al telefono. A riportare la notizia - e la conversazione con Alessandra Lonardo (candidata di Forza Italia nella circoscrizione di Benevento e moglie di Clemente Mastella) è il Corriere della Sera. La riportiamo:

"Signora, ha saputo?". "Cosa?". "E' nell'elenco dell'Antimafia...". "Io? No, cioè, scusi: io dove sarei?". "Lei è una impresentabile". "Nooooo! Ma che mi dice? Ma cosa mi dice?". "Signora...". "Io sono una persona perbene! No, non posso più sopportare questo accanimento...". "A suo carico c'è un procedimento della Procura di Napoli, in cui si ipotizza il reato di concussione". "Ma quale concussione, eh?. Io non ho condanne e sono presentabilissima... O Dio mio... no... non ce la faccio... ohhh... mi gira la testa... ohhh...". A questo punto si sente un tonfo. Poi qualcuno dice: "Sandra! Sandra se n' è cascata... Rispondi, Sandra! Avvertite a Clemente! Portate un poco di pepe... Sandra Sandra amore bello...".

È in ritardo per lo show... Volo di Stato per Benigni ("concesso" dalla ministra)

Roberto Benigni, volo di Stato per il suo spettacolo: indagine sul ministro Stefania Giannini


di Edoardo Cavadini 



«Volta nostra poppa nel mattino,dei remi facemmo ali al folle volo...». L’Ulisse di Dante Alighieri tentava il «folle volo», ovvero attraversare le colonne d’Ercole con la sua compagine sfidando i limiti dell’umana natura. Ora il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, nel più dantesco dei contrappassi, dovrà tentare il «folle volo» di convicere la Corte dei Conti che spendere 22mila euro di soldi pubblici per spedire Roberto Benigni, manager e staff a Bruxelles per allietare i burocrati Ue con una delle sue lezioncine sul Sommo Poeta non configuri un danno erariale.

Sì perché i procuratori della magistratura contabile umbra hanno intenzione di vederci chiaro su quel trasferimento dell’8 novembre 2011 fortemente voluto e organizzato dall’ex montiana, trasferitasi armi e bagagli nel Pd lo scorso febbraio, quando era rettore dell’Università per stranieri di Perugia (un ruolo tenuto per la bellezza di undici anni, dal 2004 al 2013). La notizia delle indagini in corso è del 9 marzo, ma sulla vicenda - va detto - aveva acceso un faro il deputato del M5S Gianluca Vacca nel marzo del 2014 con un’interrogazione al ministro dell’Economia.

Ma cosa avrebbe combinato la ministra dell’Istruzione, già in bilico per una riforma della scuola che sta creando parecchi imbarazzi a Renzi?

Secondo «Repubblica», che ha ricostruito la vicenda con Corrado Zunino, la Giannini in occasione del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia ha organizzato l’evento “La lingua italiana come fattore di identità e unità” pensando bene di esportare la favella di Benigni con il marchio di Dante a Bruxelles. Ma si sa, un artista ha le sue esigenze, e tra quelle del comico toscano c’era quella di poter avere il proprio numeroso staff. Perciò, complice una gamba ingessata, avrebbe convinto la futura ministra della necessità di un jet privato, un Falcon 20 da 10 posti, evidentemente molto più comodo di un banale volo di linea. E così la Giannini si sarebbe attivata con il ministero dell’Istruzione ottenendo di «dirottare» due finanziamenti (uno da 7.500 euro per Eurostudent e altri 10.000 dai fondi del Miur) alla causa benignesca. Stando ai carteggi tra l’ufficio del rettore e il vettore privato (pare indicato proprio dal manager della star rossa) il pagamento venne effettuato regolarmente dieci giorni dopo il viaggio Ciampino-Bruxelles (il noleggio fu di 28 ore).

A corredo delle spese per lo spostamento dell’artista e la sua crew, vanno aggiunti 640,60 euro per il volo di linea usato dalla Giannini, 470 euro per un secondo aereo destinato al giornalista di complemento chiamato a celebrare l’eccelso evento e 315 euro per trasportare lo staff di Benigni all’aeroporto (si sa, i poeti moderni hanno difficoltà a pagarsi i taxi da soli).

Ad inguaiare il ministro - stando a quanto contenuto nel fascicolo 219 della Corte dei Conti - sarebbe il parere nettamente contrario di un funzionario dell’ufficio acquisti dell’ateneo, scandalizzato dalla cifra sborsata per i comodi dell’attore toscano. Da parte sua la Giannini non fa una piega e a «Repubblica» dice: «Resto orgogliosa dell’evento e non penso che pagare un volo di linea a 5 persone sarebbe costato meno». Va detto che probabilmente il ministro ignora che l’evoluzione dei trasporti aerei consente di viaggiare con poche centinaia di euro in tutto il mondo. Per fare un esempio, un’andata e ritorno (31 maggio-1 giugno) da Roma a Bruxelles costa 159 euro (fonte Skyscanner.it). Certo, bisogna accontentarsi di una low cost.

Da segnalare anche una coincidenza. I magistrati contabili umbri sembrano avere un conto aperto con la Giannini rettore: su di lei pende una contestazione da 420mila euro per l’affitto di locali universitari. Anche allora i revisori interni hanno censurato la pratica, ma lei è andata avanti.

venerdì 29 maggio 2015

Aversa, Mons. Spinillo diventa Social: successo per l’approdo su Facebook

Martedì sera, 26 maggio 2015, in migliaia collegati sulla pagina "Chiesa di Aversa" per dialogare con il vescovo di Aversa. “Una splendida esperienza da ripetere periodicamente”

di Don Carlo Villano 
per il Notiziario sul web





“Eccellenza, credo di sentire la vocazione a seguire la strada del Signore”…  “Siamo educatori, molti ragazzi quando tornano a casa non hanno una famiglia con cui confrontarsi”… “Le piace lo sport? E che musica ascolta?” …  “Come si fa in politica ad anteporre l’interesse comune al proprio?” … “Cosa ne pensa dei social?” … “Che futuro stiamo costruendo per i nostri figli?”.

In sintesi, sono solo alcune delle circa cento domande che martedì sera, 26 maggio 2015, il popolo della rete ha voluto rivolgere a  Mons. Angelo Spinillo, collegato in diretta sulla Pagina Facebook “Chiesa di Aversa”.

“Il nostro Vescovo è riuscito a rispondere al 30% circa dei post”, commenta don Carlo Villano, Direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della diocesi di Aversa, “ma la scoperta di questo nuovo universo di interazione e dialogo ha suscitato in lui un grande entusiasmo, tanto che Mons. Spinillo ha voluto rassicurare i fedeli internauti circa la sua intenzione di voler rispondere a tutti nei prossimi giorni”.

Analizzando i dati relativi alla sola giornata di martedì, quasi trentamila persone hanno visualizzato un post di “Chiesa di Aversa” mentre ben 4500 sono state le interazioni sui post della pagina pubblicati sulla bacheca diocesana.  Inoltre, più di 300 nuovi utenti hanno cliccato sul “Mi piace” della pagina ufficiale della diocesi, che ha così abbattuto il muro delle 2000 preferenze. Ad uno studio attento del dato demografico dei “followers”, esce fuori un quadro di sostanziale parità tra i sessi (49% donne e 51% uomini), mentre l’aspetto anagrafico premia soprattutto chi rientra nella fascia dai 25 ai 44 anni.

L’ottimo riscontro in termini di visite e coinvolgimento social ha convinto l’Ufficio Comunicazioni Sociali che questa esperienza non resterà un esperimento isolato: “Mons. Spinillo potrebbe periodicamente far visita alla pagina ufficiale della diocesi per mettersi di tanto in tanto in dialogo con i fedeli 2.0”, annuncia don Carlo. “Ci stiamo pensando, l’idea piace a tutti. È ovvio che i riscontri numerici ci soddisfano, ma non dobbiamo correre il rischio di fissarli con occhio fermo, risulterebbero sterili. Bisogna invece saperli esplorare attentamente per poter cogliere il vero significato di questa partecipazione: un nuovo canale di comunicazione tra Chiesa e fedeli. Speriamo di saper coltivare sapientemente questa forma di dialogo dalle potenzialità straordinarie e per certi versi ancora inesplorate”.

"CONCUSSIONE CONTINUATA" Contro De Luca il siluro della Bindi

Vincenzo De Luca, impresentabile per il giudizio pendente sulla concussione continuata




Impresentabile. Anzi, impresentabilissimo. Rosy Bindi ha portato a termine il suo piano, e alla vigilia delle elezioni la presidente della Commissione antimafia (in guerra contro Matteo Renzi), nel corso di una conferenza stampa-show, ha presentato la lista degli "impresentabili" di queste elezioni Regionali. Sono 17, tutti candidati tra Puglia e Campania. Tra questi, come scontato, c'è anche Vincenzo De Luca, candidato renziano del Pd in Campania. Candidato combattuto fieramente dalla Bindi e dalla vecchia guardia "democrat". Candidato impresentabile. Ma a sorprendere è il fatto che De Luca non sia stato ritenuto "impresentabile" per l'ultima condanna per abuso d'ufficio, bensì per un giudizio pendente in un procedimento del 2002, i cui atti sono stati trasmessi dal procuratore di Salerno, per il reato di concussione continuata, commesso dal maggio 1998 e con "condotta in corso". Sul capo di De Luca, inoltre, incombono altre accuse per i reati di abuso d'ufficio, truffa aggravata e associazione per delinquere. Per l'ipotesi di reato di concussione continuata, per inciso, la prossima udienza è fissata per il 23 giugno. Uno scenario torbido, insomma, quello in cui naviga De Luca, candidato per il quale, a detta del premier Matteo Renzi, l'eventuale applicazione della legge Severino "è superabile". La Bindi ha colpito: il siluro della democratica si è abbattuto contro Palazzo Chigi. Subito dopo il "botto", puntuale, si è scatenata la controffensiva del Pd renziano, che ha sparato ad alzo zero sulla Bindi, accusata di aver compiuto una "vendetta rancorosa" e di aver fatto "carta straccia della Costituzione".

Ambrosio Antonio (Forza Italia)
Passariello Luciano (Fratelli d’Italia)
Ladisa Fabio
Nappi Sergio (Caldoro Presidente)
De Luca Vincenzo (candidato centrosinistra presidenza consiglio regionale)
Errico Fernando (Ndc per Caldoro)
Lonardo Alessandrina (Forza Italia)
Plaitano Francesco (Popolari per l'Italia)
Scalzone Antonio (Popolari per l'Italia) - ritirato
Viscardi Raffaele (Popolari per l'Italia)

Casi di prescrizione per reati rientranti nel codice con giudizio definitivo:

Elefante Domenico (Centro democratico-De Luca)
Palmisano Enzo
Iacolare Biagio (Udc)
Copertino Giovanni

Casi di assoluzione per reati rientranti nel codice con giudizio ancora pendente

Oggiano Massimiliano
Grimaldi Carmela (Campania in rete per De Luca)

Casi di condanna per reati rientranti nel codice con giudizio ancora pendente

Gambino Alberico (Fratelli d'Italia)

Caivano (Na): Vigili ed operai del comune scendono in campo per rimuovere i manifesti illegali

Caivano (Na): Vigili ed operai del comune scendono in campo  per rimuovere i manifesti illegali 


di Francesco Celiento 




CAIVANO – Da due giorni è partita la caccia al manifesto illegale, gli addetti del Comune di Caivano, accompagnati da una pattuglia dei vigili urbani, già da ieri mattina hanno staccato da muri, pali dell’energia elettrica ed altro i manifesti affissi su spazi non conformi.

Tanti i manifesti staccati, messi con colla, imbustati e inchiodati con stecche di legno, fino a questa sera (ultimo giorno di pubblicità elettorale consentita fino alle ore 24, ndr), gli addetti controlleranno le affissioni dei manifesti che dovranno essere messe solo negli spazi assegnati per la propaganda elettorale, cioè nelle tabelle metalliche, e dopo il pagamento della tassa presso l’ufficio pubblicità comunale.

Intanto, per chi ha affisso i manifesti fuori dagli spazi, praticamente quasi tutte le coalizioni, è prevista una bella sanzione.

Salvini "innamorato" di Celentano La proposta indecente del leghista

Salvini: "Io sul palco con celentano? Sono stonato, però..."




Sarebbe un colpo mediatico incredibile. Un capolavoro di comunicazione: Matteo Salvini su un palco insieme ad Adriano Celentano. Una "fotografia" impossibile fino a 24 ore fa. Ma non dopo che sul suo blog il molleggiato ha scritto un lungo intervento intitolato "Penso a Matteo Salvini". Lo ha scritto, Celentano, in polemica con Renzi e Grillo, suo riferimento politico degli ultimi anni, tutti intenti a parlare di 80 euro e di campagna elettorale mentre nella Capitale la gente viene ammazzata sulle strisce da un'auto guidata da un rom minorenne (peraltro ancora latitante). Un endorsement che, ovviamente, non ha lasciato indifferente il leader leghista: "Mi ha stupito, in positivo. Siccome io  vengo sempre dipinto come brutto e cattivo non me lo aspettavo. Mi fa  piacere vedere che ci sono ancora persone che approfondiscono i temi.  Per me è un riconoscimento importante, più che alla mia persona alle  mie idee. Celentano mi piace molto". Salvini si sbilancia pure: "Se lo inviterò alla prossima manifestazione leghista? A me non piace mettere il cappello all’arte.  Immaginare un palco con Salvini e  Celentano insieme? Io non sono intonatissimo, però penso che mi verrebbe perdonato".

Lo scandalo dei poliziotti Cgil Spese pazze, stipendi in nero (e "regali" da milioni di euro)

Poliziotti Cgil intascano un milione e mezzo in nero




Tra le fila del sindacato dei poliziotti Silp per la Cgil (circa 8600 iscritti in tutta Italia) fino al 2013 c'erano degli agenti che oltre allo stipendio erogato dal ministero dell'Interno prendevano anche soldi "totalmente in nero", "senza pezze d'appoggio" e "senza motivazione" per un totale tra il marzo 2007 e l'inizio del 2013 che supera il milione e mezzo di euro.

Rivela il Fatto quotidiano che ad accorgersi dello scandalo è stato il Collegio nazionale degli ispettori della Cgil, attraverso alcuni controlli sull'attività amministrativa del Silp nel giorni 14 e 15 maggio 2013, tre mesi dopo le elezioni politiche. L'allora segretario generale del sindacato dei poliziotti, Claudio Giardullo, si era candidato nelle liste di Rivoluzione civile (senza essere eletto) e il Silp veniva traghettato dalla Cgil verso la fase congressuale. Daniele Tissone era stato indicato quale traghettatore. La Cgil voleva effettuare alcune verifiche sui conti interni. Si parte dal bilancio patrimoniale che "presenta tra le attività che ammontano a euro 123.743,95 un disavanzo di euro 95.476, 34 che è la somma dei disavanzi di gestione degli anni precedenti. Tra le passività vi sono debiti diversi per euro 57. 159, 26 e un fondo Tfr di euro 46. 420, 43 non coperto dalle attività". Gli ispettori evidenziano anche che le "spese per attività politica organizzativa" sono pari a "euro 296.826,71 di cui circa euro 268. 000 sono da attribuire a viaggi e trasferte. Le spese telefoniche ammontano a euro 23.000 che incidono per il 20% circa sul totale delle spese generali che a loro volta ammontano a euro 120.883,95". E per il personale in servizio (10 persone di cui 6 con distacco retribuito o cumuli di permessi sindacali e 3 persone dipendenti a libro paga) "non esiste un regolamento e i trattamenti genericamente riferiti al regolamento Cgil non hanno un riscontro effettivo. Infatti risultano retribuzioni e trattamenti che sono in nero e non hanno corrispondenza a parametri precisi".

Insomma i poliziotti hanno percepito soldi in nero: "Un trattamento aggiuntivo mensile di 935 euro forfettario senza motivazione, 100 euro per spese telefoniche in aggiunta al libero uso del telefono cellulare aziendale, 30 euro per diaria fissa per 22 giorni, senza alcuna pezza d'appoggio, tutto in nero. Ai pendolari inoltre viene rimborsato per l'affitto una somma di 850 euro più il rimborso dell'abbonamento del treno". Se sommiamo tutte le voci arriviamo a 2. 500 euro al mese, oltre allo stipendio erogato dal ministero.