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venerdì 10 aprile 2015

Caivano (Na), Sfida all'O.K Corral: l'Avv. Acerra (centro destra) sfida il candidato del Pd, Iuri Bervicato

Caivano (Na), Sfida all'O.K Corral: l'Avv. Domenico Acerra (centro destra) sfida il candidato del Pd, Iuri Bervicato 



di Gaetano Daniele 



Caivano - Dal primo scambio di battute si preannuncia una campagna elettorale infuocata per le elezioni amministrative di maggio 2015. Stamattina, dopo un'accesa discussione su Facebook, tra l'ingegnere Iuri Bervicato e l'avvocato Domenico Acerra, quest'ultimo lancia la sfida al candidato del Pd: Ti sfido a un pubblico dibattito per spiegare le ragioni del nostro stare in politica. Davanti ai cittadini spiegheremo le nostre ragioni. Se ti sottrai, politicamente sei un vigliacco. A questo punto non ci resta che attendere la risposta del candidato del Partito Democratico, Iuri Bervicato. 

Barilla lancia la pasta che cuoce senza acqua / Video

Barilla lancia la pasta che cuoce senza acqua



di Gaetano Daniele 





Avete voglia di un piatto di pasta ma a metter su l'acqua ci si mette troppo? Barilla ha la soluzione. Ha inventato la linea Barilla Pronto, la pasta che cuoce senza dover far bollire l'acqua. Il prodotto sarà venduto solo in America al momento, è stato infatti ideato personalmente per gli americani, amanti della pasta ma che giudicano i tempi di cottura troppo lunghi. Il funzionamento è semplice: si mettono gli spaghetti in una padella, si aggiunge un po' di acqua fredda e si mette a cuocere a fiamma alta per 10 minuti e poi condire a piacere. Non serve nemmeno scolare, perché la pasta riesce ad assorbire tutta l'acqua. 



Come combattere il cancro a tavola: ecco quali sono i dieci cibi da evitare

Cancro, ecco i dieci cibi da evitare





Cibo e salute vanno di pari passo, un'alimentazione corretta e sana ci può mantenere al sicuro da malattie e farci vivere più a lungo. Ma negli ultimi anni si è scoperta anche una relazione tra cibo e cancro. Quali sono i cibi che possono favorirne la comparsa? Ecco la lista dei dieci alimenti cancerogeni da evitare:

1) Alcol: è quasi scontato dirlo, ma l'abuso di questo alimento favorisce l'innesco di una reazione mutagena cancerogena

2) Bevande Zuccherate: da astenersi il più possibile, soprattutto da quelle che contengono sostanze chimiche all'interno

3) Carne in scatola: attenzione ai conservanti, da eliminare dalla dieta

4) Carni rosse: non sono da eliminare, ma da consumare saltuariamente, il suo consumo eccessivo è responsabile della comparsa di tumori al colon. Evitare la cottura alla brace che libera sostanze cancerogene

5) Insaccati: per le stesse ragioni della carne rossa

6) Glutammato: non sapete di assumerlo, è contenuto nei dadi pronti e nei prodotti che si usano per insaporire gli alimenti, non solo è dannoso, ma non apporta alcuna sostanza nutritiva

7) Grassi idrogenati: sono usati nei prodotti industriali già pronti perché allungano la conservazione del prodotto.

8) Frittura: golosa ma nociva, libera sostanze cancerogene per via della temperatura alta.

9) Sale: causa ritenzione idrica, affaticamento cardiaco e ipertensione. Non si aggiunge altro

10) Cibi in scatola: ricchi di conservanti nocivi e sale.

C'è il permesso per la tomba di Daniele Pino non riposerà nella sua Napoli, ma...

Pino Daniele lontano da Napoli per sempre: verrà sepolto in Toscana





Pino Daniele verrà sepolto nel comune di Magliano, in provincia di Grosseto. In Toscana sarà costruita la cappella per il cantante napoletano scomparso lo scorso 4 gennaio a 59 anni. Il Sindaco Diego Cinelli ha approvato nei giorni scorsi il progetto presentato dalla famiglia per la costruzione della tomba. Nel giro di due o tre mesi nel cimitero comunale di Magliano, in località Bacchino, verrà costruita una cappella: sarà in marmo chiaro e vetri, ed è stata progettata dall'architetto Andrea Spinelli. Lo scorso 22 gennaio il Comune di Magliano ha conferito la cittadinanza onoraria a Pino Daniele, in modo da poter consentire la tumulazione dei suoi resti mortali nel locale cimitero, in quanto il cantautore era residente ufficialmente nel vicino comune di Orbetello. Senza questo atto, la legge non avrebbe autorizzato la tumulazione a Magliano. 

Fitto ignora la mano tesa di Berlusconi vuole far fuori Forza Italia dalla Puglia

Berlusconi-Fitto, lo strappo sempre più vicino





Silvio Berlusconi fa un passo (piccolo) verso Raffaele Fitto. E acconsente a che in Puglia siano ricandidati tutti gli uscenti. Il che vuol dire, tradotto in numeri, via libera a circa 5-6 fittiani da reinserire in lista. Ma quella che in un primo momento sembra essere una resa al capofila dei frondisti, o quanto meno la ricerca di un compromesso, in realtà nel corso della giornata si rivela un nuovo guanto di sfida. Che riporta ai livelli di guardia il clima dentro Forza Italia. A ufficializzare la proposta, previo consenso del Cavaliere, è il commissario pugliese, Luigi Vitali, che in una nota all’ora di pranzo annuncia: tutti i consiglieri uscenti di Forza Italia saranno ricandidati. E aggiunge: una decisione presa "al fine di sgomberare il campo da tutte le polemiche divampate in queste settimane". Apriti cielo. Per i fittiani è un bluff. Una mossa per riconsegnare il cerino in mano all’europarlamentare e costringerlo, è la riflessione dei Ricostruttorì, ad essere lui il responsabile di una rottura che ormai, dentro al partito, praticamente tutti danno per scontata. Fitto non nasconde la sua irritazione per l’ennesima provocazione dei vertici azzurri: è una presa in giro, è la reazione a caldo dei suoi fedelissimi. La replica, al vetriolo, è affidata al consigliere regionale Davide Bellomo. Dichiarazione, viene specificato, condivisa dal coordinatore regionale del Movimento Politico Schittullì, Vito Mascolo. E, quindi, concordata non solo con Fitto ma con lo stesso candidato governatore. "Ora davvero basta - dice Bellomo - In questo momento è evidente che Forza Italia si è volontariamente esclusa dalla coalizione che sostiene Schittulli". Stando al consigliere regionale, l’accordo raggiunto nella serata di ieri prevedeva che nelle liste fossero candidati oltre agli uscenti anche amministratori e dirigenti locali del partito. Ovvero, molti degli uomini vicini a Fitto. E se l’ex governatore adesso attende la nuova mossa dell’ex premier e della sua cerchia ristretta, Berlusconi - sempre per voce di Vitali - fa sapere che è lui ad aspettare una risposta da Fitto e da Schittulli.

Lo strappo -  Certo, il leader azzurro è consapevole del fatto che, se si arrivasse davvero a una spaccatura non più ricucibile, Forza Italia rischierebbe di trovarsi in Puglia senza candidato e senza coalizione (Ncd e Fratelli d’Italia potrebbero infatti sostenere comunque l’oncologo pugliese, che a quel punto correrebbe senza il simbolo di FI). Ma stando ai ragionamenti di alcuni big vicini al Cavaliere, non è escluso che in fondo Berlusconi abbia messo sul piatto dell bilancia anche il rischio di una debacle nel feudo fittiano, pur di liberarsì finalmente del leader dei dissidenti interni. Una strategia definita suicida e  perdente non solo dalla vecchia guardia (tra cui i verdiniani), che hanno tentato nelle ultime ore di portare il Cavaliere su posizioni più miti. Ma anche dalla pancia del partito, sempre più disorientata e in fibrillazione per l’annunciato svecchiamento di Forza Italia. In forma anonima, molti esponenti azzurri della prima ora sostengono che il vero obiettivo di Berlusconi sia quello di fare piazza pulita nel partito, approfittando della sconfitta alle Regionali, per poi avviare quel rinnovamento da tempo annunciato ma mai portato fino in fondo. Non è un caso, viene fatto notare, che negli ultimi giorni a dichiarare e rilasciare interviste siano principalmente le nuove leve, come Silvia Sardone, che oggi ammette di non disdegnare l’ipotesi di candidarsi sindaco a Milano. Tutti segnali che aumentano il malessere e i timori della vecchia guardia, ormai allontanata dalle stanze dei bottoni e pressochè impossibilitata ad avere contatti con Berlusconi, senza il preventivo assenso della cerchia ristretta. Dal canto suo, Berlusconi continua a tenersi lontano dalla Capitale, sempre più infastidito da quelle che considera ’pretese senza sensò di Fitto, che a suo dire mirerebbe solo a prendere il suo posto,e da guerriglie di potere messe in campo da chi, è la riflessione amara, non sarebbe nemmeno lì se non grazie a me. 

Allarme rosso: hai visitato un sito porno? Occhio ai soldi del tuo conto corrente...

Privacy a rischio per chi ha visitato siti porno durante il 2015: rischio attacco hacker





Chiunque abbia visitato siti porno nel corso del 2015 rischia di essere smascherato in pubblica piazza. Una vera e propria falla di sicurezza legata al normale meccanismo dei browser, i programmi per navigare su internet, espone tutti i frequentatori di siti per adulti al pericolo di perdere completamente ogni tutela di riservatezza. E a poco è servito finora usare la modalità in incognito o cancellare la cronologia. Come spiega un'inchiesta del sito statunitense Vice, ci sono serie minacce da parte di diversi hacker intenzionati a impossessarsi dei dati degli utenti che in automatico vengono raccolti dai siti, compresi quelli porno. Dati che spaziano da quelli personali e fino a quelli bancari: spesso, sui siti porno, vengono inseriti gli estremi delle carte di credito per acquistare contenuti. Secondo l'ingegnere Brett Thomas "ogni sito salva abbastanza dati da riuscire a penetrare dall'account al browser che usi. Questo immagazzina ogni informazione sul visitatore e le usa per identificarti e suggerirti contenuti più vicini ai tuoi gusti". Succede su tutti i siti più comuni, ma anche su quelli porno.

giovedì 9 aprile 2015

IL SONDAGGIONE SVELA IL "CICLONE" SALVINI La Lega Nord in volo: adesso è a un soffio da...

Sondaggio, Matteo Renzi perde punti a favore di Matteo Salvini. Lega Nord più vicina al M5s





La caduta libera di Matteo Renzi sembra essere cominciata e nel precipizio segue il premier anche il Partito democratico. Il sondaggio di Datamedia Ricerche svolto per il Tempo racconta di un presidente del consiglio con la popolarità in calo di un punto percentuale in soli sette giorni, toccando il 42%. Perde anche il Pd e la botta è di due punti, piombando al 36,9%. A sinitra gode Sel che rosicchia un po' di terreno passando dal 4 al 4,2%.

Chi sale - Rimane stabile il Movimento 5 stelle che in sette giorni rimane al 19,8%. Sono lontani i tempi delle Politiche 2013 al 25,5%, ma comunque i grillini rimangono il secondo partito. Chi cresce davvero è la Lega nord di Matteo Salvini che arriva al record di 14,8%. Forza Italia ormai si ritrova a inseguire staccata del 2,2% consolidando un trend che dura da diversi mesi. La crescita tocca i partiti anti-euro, come Fratelli d'Italia che consolida il 3,3% guadagnando lo 0,1%.

Centro - Scivola ancora Area popolare, composta da Nuovo centro destra e Unione di centro: il raggruppamento di Angelino Alfano e Pier Ferdinando Casini brucia in una settimana altri due punti percentuali e cala al 2,2%.