Visualizzazioni totali

martedì 24 marzo 2015

Carcere contro alcol e guida veloce Cosa cambierà sui reati stradali

Omicidio stradale, dodici anni per chi uccide ad alta velocità o guida ubriaco





Ora basta. Omicidio stradale. Lo proporrò subito in Consiglio dei Ministri. #omicidiostradale". Il ministro dell’Interno Angelino Alfano su Twitter, di fronte all'ennesima vittima sull'asfalto (il ragazzino di Monza ucciso da un pirata della strada che si è costituito il giorno dopo e che è già libero), ha annunciato il suo impegno e quello del governo per modificare il Codice della Strada. Impegno ribadito dal sottosegretario alla giustizia, Cosimo Ferri, che non ha mancato di sottolineare "come ha in più occasioni ripetuto il presidente del Consiglio Renzi, il Governo vuole introdurre il reato di omicidio stradale".

Il testo in Senato - E mentre le associazioni a tutela delle vittime danno luogo a raduni di protesta di fronte alle Prefetture italiane chiedendo che sia varato il reato di "omicidio stradale" il Senato si appresta a votare il testo unificato di diverse iniziative legislative che poi arriverà a Palazzo Chigi. Oggi infatti in commissione Giustizia di Palazzo Madama sarà discusso il documento che vede come relatore Giuseppe Cucca del Pd. "Già da giovedì sera l’ufficio di presidenza aveva stabilito di inserirlo nell’ordine del giorno di martedì 24" sottolinea Cucca, precisando che il passaggio parlamentare non è collegato direttamente alla tragedia del 15enne travolto e ucciso da un pirata della strada a Monza. Le proposte erano cinque, ma "ho predisposto un testo unificato agile proprio per evitare lungaggini. Ho raccolto le esigenze che sono state esposte in sede di audizioni", spiega il relatore, "e anche quelle che emergevano dai cinque testi dove si trovava tutto e il contrario di tutto. Qualcuno ha ipotizzato il dolo, il dolo eventuale, ma le ultime pronunce giurisprudenziali escludono un’eventualità di questo tipo. Io proporrò il mantenimento nell’ambito della colpa, è quello che era stato richiesto anche dalle varie associazioni, e ovviamente ci sarà un inasprimento di pena".

Due nuovi reati - Il testo prevede due nuovi reati: omicidio stradale e lesioni personali stradali. Il primo, spiega Francesco Grignetti sulla Stampa, prevederà la pena della reclusione da 5 a 12 anni per chi cagiona la morte di una persona "ponendosi alla guida in stato di ebbrezza alcolica o dopo assunzione di sostanze stupefacenti". Se l'investitore si dimostrasse lucido e sobrio, ma comunque avesse proceduto a una velocità doppia del consentito, la pena sarebbe da 4 a 8 anni. In caso di omicidio multiplo, la pena potrà essere aumentata fino al triplo e comunque non oltre il massimo di 18 anni. Chi cagionasse lesioni stradali permanenti rischierebbe la pena da 6 mesi a 2 anni quando il guidatore non fosse sobrio o lucido. Nel caso di lesioni gravissime la pena sarebbe aumentata da un terzo alla metà. Il delitto sarebbe punibile a querela della persona offesa se la malattia avesse una durata non superiore a 20 giorni. Sarà accantonata invece la revoca definitiva della patente, già definita "ergastolo della patente" perché ci potrebbe essere comunque la scappatoia di ripetere l'esame di guida. L'idea di Cucca è quella della recidiva: la prima volta che si viene trovati in stato di ebbrezza, sospensione della patente. La seconda volta, nuova sospensione più pesante. Alla terza, sospensione definitiva.

Slittano i pagamenti per 730 precompilato e Unico Caos sulle dichiarazioni dei redditi: le nuove date

Fisco, verso lo slittamento dei pagamenti per 730 precompilato e Unico





Già caos sulle dichiarazioni dei redditi precompilate. Secondo ItaliaOggi si va verso un rinvio delle scadenze per i pagamenti per 730 precompliato, previste per il 7 luglio, a causa delle difficoltà dei centri di assistenza fiscale a svolgere gli adempimenti necessari. Problemi anche per il modello Unico, il cui versamento di giugno potrebbe slittare a causa degli aggiustamenti agli studi di settore: in questo caso i versamenti scalerebbero ai primi di luglio e quelli con maggiorazione ai primi di agosto. 

Invio a casa e studi di settore - Per il 730 precompilato (per cui è già stato pubblicato il video-tutorial) Agenzia delle Entrate e Sogei valutano un rinvio di non più di 15 giorni, anche per permettere ai Caf di fare salvi i conguagli di luglio e quindi non danneggiare i contribuenti. A complicare i piani sono arrivate lo scorso 20 febbraio le indicazioni del Garante della privacy, secondo cui per tutelare i dati fiscali dei contribuenti i Caf dovranno gestire un registro con le deleghe dei contribuenti e acquisirne i redditi relativi alle dichiarazioni dell'anno precedente. E' poi ancora una incognita il numero di contribuenti che deciderà di presentare il modello 730 in autonomia, senza cioè rivolgersi ai professionisti abilitati. Se in questo caso la dead line del 15 aprile per l'invio dei modelli precompilati è a rischio, sembra ancora più critica la questione studi di settore per l'Unico. In attesa della riunione annuale con Sose (società per gli studi di settore) del prossimo 9 aprile per inserire i nuovi correttivi anti-crisi, l'ipotesi più praticabile sembra quella di un rinvio definitivo per evitare l'emissione di software incompleti o da aggiornare in corso d'opera, che genererebbero ulteriore caos a ridosso dei pagamenti.

Boeing si prepara alle guerre stellari: contro le bombe un "campo di forza"

Boeing, un campo di forza a protezione degli aerei





Finora ne godevano solo i cavalieri Jedi in Guerre stellari. Ma presto anche gli aerei della Boeing avranno un campo di forza per difendersi dagli attacchi nemici. In questo caso, però, non si parla di battaglie nello spazio tra astronavi aliene (o almeno non per ora), ma rimaniamo in campo militare. In un nuovo brevetto del colosso dell'aerospaziale emerge l'idea di proteggere mezzi e personale militari da eventuali danni provocati dalle onde d’urto delle esplosioni. Il nome non è il massimo dello sforzo creativo: "Metodo e sistema per l’attenuazione delle onde d’urto attraverso un arco elettromagnetico", ma di fatto il progetto è avveniristico. Gli usi potenziali sono diversi, ad esempio fornire in tempo reale una barriera protettiva contro gli ied, i micidiali ordigni improvvisati usati dagli insorti nelle guerre di Afghanistan e Iraq. Limite non trascurabile, al momento, il fatto che il sistema non fornirebbe alcuna protezione contro i colpi diretti.

Come funziona - Dando un’occhiata alla documentazione presentata dalla Boeing, della quale riferisce la statunitense Abc, il sistema percepisce quando in prossimità di un bersaglio avviene un’esplosione in grado di generare un’onda d’urto. A questo punto interviene un generatore d’arco che determina l’area del bersaglio per la quale è necessaria una protezione dall’onda d’urto. Il sistema entra quindi in azione emettendo degli impulsi laser che ionizzano l’aria, creando un plasma protettivo contro le onde d’urto. Dai documenti si legge: "gli ordigni esplosivi vengono sempre più impiegati nelle guerre asimmetriche per causare danni e distruzione ai mezzi e perdite di vite umane. La maggior parte dei danni provocati dagli ordigni esplosivi deriva dalle schegge e dalle onde d’urto". Al momento non è chiaro quando la Boeing sarà pronta a passare dalla teoria alla pratica e quando gli Humvee dell’esercito Usa saranno dotati del campo di forza.

Dalle ripetizioni al sesso sui banchi Lei 15 anni, il prof arrestato 46

Sesso con una sua studentessa di 15 anni: arrestato prof di 46 





L'amore non ha età dice il proverbio, anche quando la differenza anagrafica segna 30 anni tra lui e lei. Ma nel caso di una 15enne e del suo professore 46enne di Mantova è stata la legge, prima del detto popolare, a emettere la sentenza su un amore impossibile.

La storia - L'adolescente aveva cominciato a frequentare fuori dall'orario di scuola il suo docente, sposato senza figli, per alcune lezioni private fatte in un'aula della stessa scuola. Di giorno in giorno il rapporto si è fatto più intimo, finché i due non sono finiti a letto. Ed è qui che si è consumato il reato, visto che la legge permette ad un minore di avere rapporti sessuali consenzienti con un maggiorenne (dai 14 anni per le ragazze, 16 per i ragazzi). Ma nel momento in cui adulto ha in affido quel minore per ragioni di istruzione, la legge non ammette sentimenti.

L'arresto - Tre settimane fa il padre della ragazza ha denunciato il professore in Questura. Aveva scoperto i messaggi hot nel cellulare della figlia, dopo essersi insospetti per i suoi comportamenti. Così la Polizia ha piazzato microfoni e telecamere nell'aula, fino all'ultima lezione privata quando c'è stato l'arresto. Ora il prof rischia fino a 10 anni di carcere, è accusato di atti sessuali con minorenne, per la quale ha detto durante l'interrogatorio di garanzia: "Ha perso la testa".

Miss svedese rapita e stuprata per 6 mesi "Chiama, dì che stai bene": Milano horror

Milano, finto manager ha sequestrato per sei mesi una modella svedese





È stata rinchiusa per sei mesi in una casa di Milano una modella svedese di 23 anni, liberata solo oggi dai Carabinieri di Sesto san Giovanni. Il suo carceriere è stato un uomo di 42 anni, tornato in libertà solo nel 2013 dopo che aveva rapito e sequestrato un'altra modella, una ragazza di 18 anni originaria della Bielorussia. La ragazza era arrivata a Milano per trovare lavoro come modella, e aveva già fatto alcuni casting, finché è stata contatta dall'uomo. La tecnica dell'uomo per adescare la sue vittime puntava a un primo contatto su Facebook, dove si fingeva manager di un'agenzia per modelle. Alla ragazza svedese, che ha partecipato a Miss Svezia, l'uomo ha promesso servizi fotografici e sfilate, millantando conoscenze nel settore della moda milanese. Una volta arrivata in Italia, per la modella è iniziato l'incubo fatto di percosse, torture e violenze sessuali. Per non creare sospetti tra i suoi familiari, la ragazza è stata poi costretta dal suo aguzzino a chiamare casa una volta a settimana e tranquillizzare i parenti in Svezia. La svolta è avvenuta il 21 marzo: la ragazza ha trovato la forza di urlare. L'uomo l'ha picchiata selvaggiamente ma i vicini hanno finalmente sentito le sue urla e hanno chiamato i carabinieri. Al loro arrivo l'uomo si è giustificato dicendo che "aveva litigato con la sua ragazza", ma conoscendo i suoi precedenti hanno fatto irruzione nell'appartamento. Quando l'hanno trovata i carabinieri, la ragazza sotto choc non è stata in grado di parlare per ore. Il 42enne è stato arrestato (mentre veniva portato via in manette continuava a minacciare e dare ordini alla ragazza), e dovrà rispondere delle accuse di violenza sessuale, sequestro di persona e lesioni aggravate e continuate.

Mussolini insulta, e finisce male: che cosa ha fatto Nunzia De Girolamo

Nunzia De Girolamo querela Alessandra Mussolini per quella insinuazione: "Come sei diventata ministro...?"





"La De Girolamo non so come sia diventata deputata, anzi lo so, ma non ve lo dico". Una durissima insinuazione, quella di Alessandra Mussolini sulla carriera di Nunzia De Girolamo, che rischia di costare cara alla nipote del Duce. L'ex ministro Ncd, infatti, ha fatto sapere che querelerà la pasionaria di Forza Italia per l'insulto ricevuto. Dopo la sparata, sulla Mussolini si è alzato un vespaio, con attacchi bipartisan dalle colleghe. L'eurodeputata azzurra, però, non ci pensa neppure a scusarsi, e interpretata da Affaritaliani.it ha spiegato: "Chiedere scusa? E per cosa? Io dico quello che penso. Sono cose di politica, di vita...che se uno le vuole dire le dice. In quello che ho detto ci credo. Queste sono persone che sono andate via da Forza Italia dopo aver ottenuto molto e ora sono folgorate sulla via di Damascono e dicono no a Renzi. Ci hanno fatto perdere una fetta di consensi e tante situazioni. Lei è stata pure ministra e ci mancherebbe altro che non dico quello che penso". Ora, però, come detto, il duello potrebbe spostarsi in tribunale. E se la Mussolini non si scusa, dopo la notizia della querela, i più attenti hanno notato la scomparsa di un tweet proprio della nipote del Duce, che "conversando" sul social con Mariasetella Gelmini, riferendosi alla De Girolamo, scriveva: "Poi ti dico in privato cosa dice lei e di te".

"Sei da psicanalisi. Resta a fare il vino" D'Alema umiliato dal suo ex guru

Claudio Velardi: "Massimo D'Alema da psicanalisi, meglio se resta a fare il vino"




Claudio Velardi 

All'improvviso è tornato nel dibattito politico Massimo D'Alema che con quattro parole sparate dal palco davanti alla minoranza Dem ha scatenato gli sfottò di mezzo partito renziano. A cominciare dal presidente del consiglio che lo ha definito "una vecchia gloria del wrestling", fino al suo ex lothar Claudio Velardi che gli consiglia serenamente di stendersi sul lettino dello psicologo. "Vi pare possibile che uno si presenti dicendo io sono un extraparlamentare e vi suggerisco di fare così? - ha detto Velardi intervistato dal Giorno - C'era da alzarsi e dirgli 'Si accomodi'" oppure addirittura da "portarlo fuori di peso".

Da ricovero - Velardi è stato uno dei principali collaboratori di D'Alema all'epoca della presidenza del consiglio a fine anni '90, ma è stato anche il primo ad andare via. Per questo dice di poter giudicare le parole di Baffino con maggiore distacco rispetto a tutti gli altri: "La vicenda di ieri - ha aggiunto Velardi - rientra più nella sfera della psicanalisi che in quella della politica". Perché secondo Velardi: "Non è mica normale consigliare di essere uniti e intransigenti al tempo stesso: se sproni all'unità devi saper mediare".

Dentro il tunnel - Ormai intorno e dietro D'Alema sono rimasti in pochissimi, anzi forse non è rimasto più nessuno visto che anche gli ex fedelissimi Gianni Cuperlo e Matteo Orfini gli hanno voltato le spalle: "Il problema è che lui non si chiede perché è rimasto solo" dice Velardi che non poco avventato spera in un "bagno di umiltà" di D'Alema, che ormai butta tutto "in caciara". Servirebbe uno specialista bravo per l'ex leader dei Ds, almeno per "razionalizzare la sconfitta". Ma forse anche per accettare il fatto che, secondo Velardi, oggi Renzi sta facendo tutto quello che avrebbe potuto fare Baffino vent'anni fa, ma che non ha avuto il coraggio di portare avanti: "Meglio se si dedica al vino", chiude Velardi.