Omicidio stradale, dodici anni per chi uccide ad alta velocità o guida ubriaco
Ora basta. Omicidio stradale. Lo proporrò subito in Consiglio dei Ministri. #omicidiostradale". Il ministro dell’Interno Angelino Alfano su Twitter, di fronte all'ennesima vittima sull'asfalto (il ragazzino di Monza ucciso da un pirata della strada che si è costituito il giorno dopo e che è già libero), ha annunciato il suo impegno e quello del governo per modificare il Codice della Strada. Impegno ribadito dal sottosegretario alla giustizia, Cosimo Ferri, che non ha mancato di sottolineare "come ha in più occasioni ripetuto il presidente del Consiglio Renzi, il Governo vuole introdurre il reato di omicidio stradale".
Il testo in Senato - E mentre le associazioni a tutela delle vittime danno luogo a raduni di protesta di fronte alle Prefetture italiane chiedendo che sia varato il reato di "omicidio stradale" il Senato si appresta a votare il testo unificato di diverse iniziative legislative che poi arriverà a Palazzo Chigi. Oggi infatti in commissione Giustizia di Palazzo Madama sarà discusso il documento che vede come relatore Giuseppe Cucca del Pd. "Già da giovedì sera l’ufficio di presidenza aveva stabilito di inserirlo nell’ordine del giorno di martedì 24" sottolinea Cucca, precisando che il passaggio parlamentare non è collegato direttamente alla tragedia del 15enne travolto e ucciso da un pirata della strada a Monza. Le proposte erano cinque, ma "ho predisposto un testo unificato agile proprio per evitare lungaggini. Ho raccolto le esigenze che sono state esposte in sede di audizioni", spiega il relatore, "e anche quelle che emergevano dai cinque testi dove si trovava tutto e il contrario di tutto. Qualcuno ha ipotizzato il dolo, il dolo eventuale, ma le ultime pronunce giurisprudenziali escludono un’eventualità di questo tipo. Io proporrò il mantenimento nell’ambito della colpa, è quello che era stato richiesto anche dalle varie associazioni, e ovviamente ci sarà un inasprimento di pena".
Due nuovi reati - Il testo prevede due nuovi reati: omicidio stradale e lesioni personali stradali. Il primo, spiega Francesco Grignetti sulla Stampa, prevederà la pena della reclusione da 5 a 12 anni per chi cagiona la morte di una persona "ponendosi alla guida in stato di ebbrezza alcolica o dopo assunzione di sostanze stupefacenti". Se l'investitore si dimostrasse lucido e sobrio, ma comunque avesse proceduto a una velocità doppia del consentito, la pena sarebbe da 4 a 8 anni. In caso di omicidio multiplo, la pena potrà essere aumentata fino al triplo e comunque non oltre il massimo di 18 anni. Chi cagionasse lesioni stradali permanenti rischierebbe la pena da 6 mesi a 2 anni quando il guidatore non fosse sobrio o lucido. Nel caso di lesioni gravissime la pena sarebbe aumentata da un terzo alla metà. Il delitto sarebbe punibile a querela della persona offesa se la malattia avesse una durata non superiore a 20 giorni. Sarà accantonata invece la revoca definitiva della patente, già definita "ergastolo della patente" perché ci potrebbe essere comunque la scappatoia di ripetere l'esame di guida. L'idea di Cucca è quella della recidiva: la prima volta che si viene trovati in stato di ebbrezza, sospensione della patente. La seconda volta, nuova sospensione più pesante. Alla terza, sospensione definitiva.