Boeing, un campo di forza a protezione degli aerei
Finora ne godevano solo i cavalieri Jedi in Guerre stellari. Ma presto anche gli aerei della Boeing avranno un campo di forza per difendersi dagli attacchi nemici. In questo caso, però, non si parla di battaglie nello spazio tra astronavi aliene (o almeno non per ora), ma rimaniamo in campo militare. In un nuovo brevetto del colosso dell'aerospaziale emerge l'idea di proteggere mezzi e personale militari da eventuali danni provocati dalle onde d’urto delle esplosioni. Il nome non è il massimo dello sforzo creativo: "Metodo e sistema per l’attenuazione delle onde d’urto attraverso un arco elettromagnetico", ma di fatto il progetto è avveniristico. Gli usi potenziali sono diversi, ad esempio fornire in tempo reale una barriera protettiva contro gli ied, i micidiali ordigni improvvisati usati dagli insorti nelle guerre di Afghanistan e Iraq. Limite non trascurabile, al momento, il fatto che il sistema non fornirebbe alcuna protezione contro i colpi diretti.
Come funziona - Dando un’occhiata alla documentazione presentata dalla Boeing, della quale riferisce la statunitense Abc, il sistema percepisce quando in prossimità di un bersaglio avviene un’esplosione in grado di generare un’onda d’urto. A questo punto interviene un generatore d’arco che determina l’area del bersaglio per la quale è necessaria una protezione dall’onda d’urto. Il sistema entra quindi in azione emettendo degli impulsi laser che ionizzano l’aria, creando un plasma protettivo contro le onde d’urto. Dai documenti si legge: "gli ordigni esplosivi vengono sempre più impiegati nelle guerre asimmetriche per causare danni e distruzione ai mezzi e perdite di vite umane. La maggior parte dei danni provocati dagli ordigni esplosivi deriva dalle schegge e dalle onde d’urto". Al momento non è chiaro quando la Boeing sarà pronta a passare dalla teoria alla pratica e quando gli Humvee dell’esercito Usa saranno dotati del campo di forza.
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