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giovedì 5 marzo 2015

L'intercettazione - Così Bossetti si è incastrato da solo: leggi la frase che non gli lascia scampo

Yara, Massimo Bossetti si tradisce: la frase sul campo di Chignolo d'Isola che lo incastra





L'ultima novità nel caso Yara Gambirasio. Una svolta. Una svolta che potrebbe (davvero) essere decisiva. Una frase di Massimo Bossetti. Una frase con cui l'unico sospettato potrebbe essersi irrimediabilmente tradito. "Però il campo era bagnato, la terra impalciata e tutto, se corri in un campo, è facile che le scarpe si perdano", spiegava Bossetti alla moglie, Marita Comi. Parole che potrebbero definitivamente segnare la sua sorte. Parole che di sicuro aggravano, e di molto, la sua posizione. Il muratore di Mapello, insomma, si sarebbe tradito spiegando alla moglie che il terreno del campo dove venne ritrovata la tredicenne, nella sera della scomparsa, era ridotto a fanghiglia. Bossetti, fino ad oggi, aveva sempre negato di essere stato al campo di Chignolo d'Isola quella maledetta notte. Ma la verità che emerge dalla frase consegnata alla moglie sembra essere tutt'altra. La notizia delle intercettazioni è stata resa nota da Mattino Cinque. Nel frattempo, la procura di Bergamo continua a rigettare le richieste di scarcerazione avanzate dai legali di Bossetti.

Riportiamo l'intercettazione che aggrava la posizione di Massimo Bossetti

Bossetti: "L’ho sempre detto anche al pm. Diamo il caso che sia stato io, come voi dite, come avrei potuto fare a fermarmi davanti alla palestra o per casa sua".

La moglie: "L’hai convinta a salire dicono".

Bossetti: "Come se la conoscevo, a sto punto. Poi un’altra cosa, una ragazza si divincola, giusto? Poi gli ho detto, anche se dovessi essere stato io a rincorrerla in un campo, diciamo che in quel periodo lì pioveva, o nevicava, ti ricordi?".

La moglie: "Quella sera lì no, però".

Bossetti: "Però il campo era bagnato, la terra impalciata e tutto, se corri in un campo, è facile che le scarpe si perdano".

L'accusa - Nel frattempo il pm Letizia Ruggieri  ha chiuso le indagini in vista della richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Bossetti, accusato di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e dalle sevizie. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la sera del 26 novembre 2010 l'uomo avrebbe colpito la ragazzina con pugni o con un corpo contundente sul capo, per poi ferirla con uno strumento acuminato, che fa pensare ad un cutter, un attrezzo utilizzato nei cantieri edili. Secondo le ricostruzioni dell'accusa, Bossetti avrebbe poi abbandonato la ragazza "agonizzante" nel campo di Chignolo d'Isola, dove poi è morta.

Il quadro - A rafforzare il quadro indiziario contro Bossetti ci sono poi altri elementi. Tra tutti il "legame" tra il sospettato e il campo di Chignolo d'Isola, un luogo di cui è stata accertata la sua "frequentazione e conoscenza". Inoltre c'è la bolla d'accompagnamento che riguarda un metro cubo di sabbia da trasportare in un cantiere nei pressi del campo: il documento, per gli inquirenti, rappresenterebbe la volontà da parte del carpentiere di Mapello di "precostituirsi una sorta di salvacondotto" per potersi aggirare nella zona, suppongono sempre gli inquirenti nel tentativo di verificare le condizioni in cui si trovava il cadavere. Gli inquirenti ritengono decisivo anche il fatto che il presunto assassino, in un colloquio in carcere del 23 ottobre 2014, ha ricordato con precisione che la sera in cui Yara scomparve pioveva o nevicava, e che il terreno del campo era ridotto a fanghiglia.

Una super poltrona per la Berlinguer: ecco dove va (e chi viene trombato...)

Ballarò, Bianca Berlinguer al posto di Massimo Giannini nella prossima stagione





Una stagione da dimenticare, per Massimo Giannini: il conduttore di Ballarò ha patito il passaggio dalla carta stampata alla televisione. Il suo programma, infatti, settimana dopo settimana ha dilapidato l'esiguo vantaggio che aveva sul diretto concorrente, il Dimartedì condotto da Giovanni Floris. Il nuovo Ballarò sconta anche l'addio a Maurizio Crozza, oltre a un format e a una conduzione che non entusiasmano. E così in Rai, almeno stando a quanto rivela Italia Oggi, avrebbero già preso la decisione: il prossimo anno Giannini verrebbe sostituito da Bianca Berlinguer. La zarina del Tg3, dunque - ben più esperta di programmi televisivi - potrebbe passare alla conduzione del talk politico del martedì sera. La girandola di spostamenti dovrebbe riguardare anche Monica Maggioni, che verrebbe paracadutata alla direzione della newsroom prevista dal piano-Gubitosi, che prevede l'accorpamento del Tg3, Rainews e Tgr.

Prescrizione, terremoto nel governo I centristi spaccano la maggioranza

Prescrizione, la maggioranza si spacca: i centristi voteranno contro la riforma





La maggioranza si spacca sulla riforma della prescrizione in commissione Giustizia alla Camera: Area Popolare - gli ex di Ncd e di Udc - si schiera contro la proposta di governo, spiegando che di fatto andrebbe a raddoppiare i termini per prescrivere i reati di corruzione. Alessandro Pagano, capogruppo in commissione per Area Popolare, spiega che il rischio è quello di far arrivar la prescrizione a 25-30, una scadenza "inammissibile per un Paese civile che deve garantire gli innocenti e una ragionevole durata del processo". E ancora, aggiunge Pagano: "Se la commissione ha deciso di mandare a casa il governo Renzi se ne prenda atto, in nome di una presunta autonomia se ne fregano delle posizioni della maggioranza".

"Ipotesi di accordo" - Da par suo Maria Elena Boschi cerca di gettare acqua sul fuoco, parlando di una "ipotesi di accordo" sulla quale si sta lavorando con il ministro Andrea Orlando e con i membri della commissione. Il ministro per le Riforme ha aggiunto di essere "molto fiduciosa" sull'intesa. Nel dettaglio il governo ha proposto una nuova formula alla prima proposta sulla prescrizione, firmata dai relatori di maggioranza, Sofia Amoddio e Stefano Dambruoso di Pd e Scelta Civica. Il provvedimento è atteso in aula per il prossimo 16 marzo: se non dovesse cambiare qualcosa - o le posizioni di Area Popolare o il testo del governo - l'esecutivo rischierebbe di finire sotto, e non soltanto in commissione.

mercoledì 4 marzo 2015

Immigrazione, COMI: Commissione accelera, premiato lavoro italiani PPE in Parlamento

Immigrazione, COMI: Commissione accelera, premiato lavoro italiani PPE in Parlamento 


di Gaetano Daniele 


On. Lara Comi
Eurodeputata F.I
Vicepresidente gruppo PPE (Parlamento Europeo) 

"I dati pubblicati oggi dal Viminale confermano la percezione che gli italiani avevano ben chiara: l'immigrazione clandestina è più che raddoppiata. Il gruppo PPE del Parlamento Europeo in questi mesi ha svolto a riguardo un pressing molto intenso sulla Commissione. Così l'eurodeputata Lara Comi ai nostri microfoni, e nota: "Un lavoro a cui tutto il gruppo italiano dei parlamentari PPE ha dato un contributo determinante, di cui sono fiera". 

Risultati - Oggi arriva il primo importantissimo risultato: il vicepresidente della Commissione europea ha anticipato il programma di azione sulle migrazioni a maggio, mentre era previsto solo per luglio. Ho lavorato a lungo su questo dossier, e sono fiera come Vicepresidente del gruppo di aver ottenuto - continua Comi - una accelerazione non scontata da parte della Commissione, soprattutto dopo mesi di sostanziale inerzia del Governo Renzi. 

PPE - Presto il PPE - conclude Comi - approverà un documento sull'immigrazione da inserire nell'azione di tutte le Istituzioni europee. Ci vuole più Europa, soprattutto in Italia: un Paese ad oggi pressoché assente sulla scena politica internazionale". 

EDENLANDIA, Prevista riapertura a maggio prossimo DANIELE (CGIL): "Grande risultato per lo sviluppo di tutta l'aria occidentale di Napoli"

EDENLANDIA (Na), Prevista riapertura a maggio prossimo DANIELE (CGIL): "Grande risultato per lo sviluppo di tutta l'aria occidentale di Napoli"





Napoli - "Tante sono state le iniziative messe in campo a sostegno di Edenlandia e dei suoi lavoratori per la ripresa dei lavori che dovrebbero garantire l'apertura del parco tematico metropolitano entro maggio prossimo, tra queste un importante presidio svoltosi la settimana scorsa fuori ai cancelli del parco e un nostro costante impegno che ha visto chiamare in campo anche i parlamentari campani con piu' di una interrogazione sul tema".

Così Gianluca Daniele, segretario Cgil Napoli. "Tali iniziative hanno sortito il risultato sperato ed il blocco dei lavori sul parco giochi e' stato rimosso, come si apprende da una nota del sovrintendente Cozzolino. Si tratta di un ottimo risultato per lo sviluppo dell'area occidentale di Napoli che avrà, con la riapertura del parco, una grandissima spinta per la ripresa economica e per l'incremento turistico dell'area. Anche i 55 lavoratori - conclude il sindacalista - vedranno finalmente chiudersi un capitolo spiacevole della loro vita lavorativa. Soddisfatti per i risultati ottenuti vigileremo durante il percorso di ripristino del parco affinche' i bambini della citta', e non solo, abbiano quanto prima il loro parco giochi".

Briatore, bomba al veleno su Crozza: 'Io ho una cuoca da sogno tu la ballerina..'

Briatore, bomba al veleno su Crozza: se io ho una cuoca da sogno tu hai quella ballerina che...





Flavio Briatore al veleno attacca anche Maurizio Crozza, dopo le accuse di evadere il Fisco. Al punto che in una intervista al Giornale, Briatore solleva il dubbio che il comico abbia un'amante. Premessa: "Non voglio usare parole grosse ma è pur vero che nella vicenda Falciani, quando scoppiò", spiega l'imprenditore, "venne persino tirata in ballo mia moglie, Elisabetta Gregoracci, che venne sentita dal pm Paolo Ielo". Perché effettivamente "c'erano dei soldi che, dal mio conto in Svizzera, arrivavano sul suo conto. Non erano niente altro che soldi che le servivano per la gestione familiare. Quando lo dimostrammo al magistrato, lui archiviò subito la sua posizione. Peccato che di quella archiviazione non si è mai parlato", "perché i processi in Italia li fanno certi giornali e certi comici". Ed ecco la stoccata: "Crozza mi prende in giro e mi tratta sempre come un evasore. Adesso sostiene che io ho una cuoca da sogno, ebbene io gli ricordo, lo scriva pure per favore, che lui stando al gossip, ha o avrebbe invece una ballerina da sogno".

Arriva la vendetta della Rai su Renzi: ecco quando spendiamo per te

Rai, Gubitosi: "Troppi inviati al seguito di Renzi. Si tagli"





Australia, novembre 2014: Matteo Renzi è al G20 di Brisbane. Al seguito del presidente del Consiglio ci sono, e lo dimostrano le tante foto pubblicate qual giorno, gli inviati Rai del Tg1, del Tg2, del Tg3, RaiNews24 e Radio Rai: tredici persone. A distanza di tre mesi il direttore generale di Viale Mazzini, Luigi Gubitosi, ha fatto i conti di quanto è costata quella trasferta: 60 mila e 500 euro tra aerei, alberghi, pranzi e costi tecnici.

Il rapporto interno - Troppo. E così il dg, come racconta Repubblica, ha stilato un rapporto interno che seppur "asettico e cortese" mostra i tanti sprechi dell'azienda. Gubitosi parla di "duplicazione produttiva nella copertura di un evento" e mette nero su bianco la strada da seguire per evitare che si ripropongano situazioni del genere. Situazioni che oggi sono tutt'altro che rare. Il dg porta l'esempio del settembre 2014, quando a Napoli ci fu la manifestazione dei parenti del ragazzo di 17 anni ucciso da un carabiniere: ebbene in quell'occasione è stato seguito da La Vita in diretta, Tg1, Tg2, Tg3, Rai News 24 "mentre la radio era presente con un' altra inviata e un tecnico, e il Centro di Produzione della città metteva a disposizione una stazione satellitare completa di camera e operatore di ripresa". Le troupe esterne ingaggiate "in appalto" erano sei. La galleria dei doppioni continua con la visita di Obama e Roma, le Direzioni del Pd, il ritrovamento del corpo di Yara Gambirasio.

La ricetta Gubitosi - Ecco allora la ricetta Gubitosi che ha già ottenuto il via libera del Consiglio di Viale Mazzini: l'accorpamento, come succede già in tutta Europa, dei telegiornali in due newsroom comuni. Il Tg1, il Tg2 e Rai Parlamento nella prima; il Tg3, il canale Rai News 24 e infine la testata regionale TgR, nella seconda. E in prospettiva punta addirittura su una sola testata "responsabile per i servizi di tutti i canali e il web", come l'inglese Bbc, France Télévision, la tedesca Ard. In questo modo, già nel 2015, si risparmierebbe fino a 10 milioni di euro. L' intero processo potrà completarsi però solo entro 3 anni quando verranno completati, tra le altre cose, i lavori di ristrutturazione di Saxa Rubra a Roma. Lavori che prevedono anche le nuove redazioni che diventeranno tutti open space. Il problema, rivela Repubblica, è che servono 14 milioni di investimenti e 18 mesi solo per la progettazione e la gara; poi altri 9 per ultimare il tutto.