Prescrizione, la maggioranza si spacca: i centristi voteranno contro la riforma
La maggioranza si spacca sulla riforma della prescrizione in commissione Giustizia alla Camera: Area Popolare - gli ex di Ncd e di Udc - si schiera contro la proposta di governo, spiegando che di fatto andrebbe a raddoppiare i termini per prescrivere i reati di corruzione. Alessandro Pagano, capogruppo in commissione per Area Popolare, spiega che il rischio è quello di far arrivar la prescrizione a 25-30, una scadenza "inammissibile per un Paese civile che deve garantire gli innocenti e una ragionevole durata del processo". E ancora, aggiunge Pagano: "Se la commissione ha deciso di mandare a casa il governo Renzi se ne prenda atto, in nome di una presunta autonomia se ne fregano delle posizioni della maggioranza".
"Ipotesi di accordo" - Da par suo Maria Elena Boschi cerca di gettare acqua sul fuoco, parlando di una "ipotesi di accordo" sulla quale si sta lavorando con il ministro Andrea Orlando e con i membri della commissione. Il ministro per le Riforme ha aggiunto di essere "molto fiduciosa" sull'intesa. Nel dettaglio il governo ha proposto una nuova formula alla prima proposta sulla prescrizione, firmata dai relatori di maggioranza, Sofia Amoddio e Stefano Dambruoso di Pd e Scelta Civica. Il provvedimento è atteso in aula per il prossimo 16 marzo: se non dovesse cambiare qualcosa - o le posizioni di Area Popolare o il testo del governo - l'esecutivo rischierebbe di finire sotto, e non soltanto in commissione.
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