Par condicio: dopo la salva-Silvio Matteo lancia la salva-Renzi
E’ iniziata la nuova era dei supercondoni. Dopo la salva- Silvio Berlusconi tutt’ora inserita nel decreto fiscale approvato il 24 dicembre scorso, Matteo Renzi e il suo Pd ne hanno escogitata un’altra: la salva-Renzi. Questa volta la manina non è del premier (ci mancherebbe), ma di Giorgio Pagliari, senatore Pd che fa il relatore sul ddl delega di riforma della pubblica amministratore. Che ha inserito un un emendamento il principio per un bel condono che sottragga alla Corte dei conti che li aveva messi alla sbarra tutti i sindaci e gli amministratori locali. Compreso appunto lo stesso Renzi.Pagliari ha preparato un emendamento all’articolo 13 che infatti inserisce un comma g-quater con questo principio: “rafforzamento del principio di separazione fra indirizzo politico-amministrativo e gestione e del conseguente regime di responsabilità dei dirigenti, anche attraverso l’esclusiva imputabilità agli stessi della responsabilità amministrativo-contabile per l’attività gestionale”. Di fatto l’immunità di tutti i sindaci e amministratori locali come di tutti gli ex (in primis proprio Renzi che è ancora sotto processo della Corte dei Conti), per scaricare ogni colpa sui dirigenti. Anche quando eseguono solo ordini dei loro superiori. Bella idea, non dissimile da quella del condono su evasione fiscale e frode fiscale.