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domenica 16 novembre 2014

Benvenuto a Mancini firmato Baresi: "Bentornato un caz...". Polemica e giallo

Inter, la figlia di Beppe Baresi a Roberto Mancini: "Bentornato un cazzo"




Su Twitter spopola l'hashtag #BentornatoMancio, con cui i tifosi nerazzurri accolgono il ritorno in panchina di Roberto Mancini. Eppure non sono tutti entusiasti. Già, infatti c'è anche chi scrive: "E' incredibile come possa cambiare tutto in un attimo: bentornato un cazz**!". Un cinguettio postato e poi subito rimosso da Regina Baresi, la figlia di Beppe Baresi, ex allenatore in seconda della Beneamata. Infatti poche ore fa, insieme a Walter Mazzarri, anche Beppe, fratello del rossonero Franco, è stato sollevato dall'incaricho. Una scelta che non è piaciuta affatto alla figlia Regina, che per inciso è anche il capitano della squadra di calcio femminile dell'Inter. Dopo 37 anni consecutivi in nerazzurro, prima da giocatore e poi nello staff tecnico, papà Beppe dovrebbe lasciare il club: da quello che si è appreso, non farà di sicuro parte dello staff tecnico e potrebbe restare in società al massimo con un altro ruolo. Regina, poco prima del divorzio-declassamento di papà, sempre su Twitter aveva cinguettato: "Ora che arriva Mancini non dovete pretendere un netto cambiamento dopo la prima partita, ci vuole pazienza e bisogna lasciarlo lavorare". Pochi minuti dopo il tweet incriminato, e subito rimosso. Regina ha provato a salvare capra e cavoli aggiungendo: "Indipendentemente da tutto, sempre e solo Inter". E ancora: "Grazie per tutti i messaggi di affetto, dopo 37 anni per mio papà c'è sempre e solo l'Inter". Ma ormai la proverbiale frittata era stata fatta...

Due morti, un disperso, fiumi in piena Milano sott'acqua, città in ginocchio

Maltempo, Genova ancora devastata. Milano sott'acqua




E' durata davvero poco la tregua concessa dal maltempo: questa mattina, al nord, è tornato l'allarme, e si registrano danni maggiori tra Liguria, Piemonte, Toscana e Lombardia. A Genova il sindaco Marco Doria lancia l'allarme: "Il Bisagno è preoccupante, invito i cittadini alla massima attenzione: non uscite di casa e se necessario raggiungete i piani alti".

Liguria - Il ponente genovese è sott'acqua: i 103 millimetri di acqua caduti in un'ora hanno causato gravissimi disagi. Il resoconto dei danni è quasi "un bollettino di guerra", come ha affermato l'assessore regionale alla Protezione civile, Raffaella Paita. Una persona risulta attualmente dispersa dopo che la sua automobile è stata travolta da un torrente a Mignanego, in provincia di Genova. La A10 è chiusa da Voltri a Genova Aeroporto, per allagamenti, in entrambi i sensi: sempre sull'A10 è stata chiusa la stazione di Celle Ligure. Diversi tratti chiusi anche sull'A12, intorno a Genova, dove l'esondazione del rio Borzoli e del Polcevera (assieme a suoi affluenti) hanno creato notevoli danni. A Prà si è abbattuta una violenta tromba marina che ha causato danni. La circolazione ferroviaria, inoltre, è stata sospesa sulle linee Genova-Torino e Genova-Milano, mentre è interrotta dalle 6.30 di stamattina la ferrovia Genova-Ventimiglia. Nel pomeriggio "Il Bisagno a Firpo ha superato il livello di attenzione". Lo ha detto l'assessore regionale alla Protezione civile Raffaella Paita a proposito della situazione del torrente Bisagno la cui esondazione il 9 ottobre scorso ha provocato un morto. "I livelli sulle sezioni monitorate del torrente - ha aggiunto - sono in salita, così come il livello del Fereggiano che evidenzia una salita repentina pur attualmente al di sotto del livello di attenzione.

Piemonte - In provincia di Alessandria sono esondati l'Orba, il rio Lovassina, il Grue e il Lemme, mentre preoccupa il Bormida: evacuazioni anche a Gavi, per la terza emergenza maltempo nell'ultimo mese. Per oggi sono previsti picchi di precipitazioni tra il Biellese e il Verbano, con anche 150 mm di pioggia previsti. Il livello dei laghi principali tornerà a salire: il Lago Maggiore dovrebbe risalire di 15 cm. Il livello della neve, lunedì, dovrebbe scendere attorno ai 1200 metri.

Milano e Lombardia - Il fiume Seveso è esondato in via Valfurva, in zona Niguarda a Milano. Sul posto, informa il Comune di Milano, sono presenti le pattuglie della Polizia locale e le squadre della Protezione civile. Sono stati aperti da Mm Servizi idrici tutti i chiusini per il deflusso dell’acqua. In zona Isola gli ambulanti del mercato rionale di piazzale Lagosta sono stati invitati ad anticipare il disallestimento dei banchi lasciando libere piazza Minniti, via Garigliano e via Sebenico. Oltre al Seveso, è uscito dall’alveo anche il fiume Lambro. Il Comune di Milano invita i cittadini dei quartieri interessati di Niguarda, Isola, Garibaldi, Forlanini, Lambrate e Mecenate "a non usare le auto private per quanto possibile nelle prossime ore". Sono presenti sul territorio 70 tra squadre della protezione civile, pattuglie della polizia locale e squadre del servizio idrico di MM. È stato chiuso il mercato di piazzale Lagosta. È stata evacuata al Parco Lambro la sede della Fondazione Exodus al Parco Lambro, informano fonti vicine all'associazione di don Antonio Mazzi. Tutti i ragazzi, tranne un volontario che sarebbe rimasto sul posto, hanno lasciato la sede dell’associazione, protetta da sacchi di sabbia.

Le altre regioni - In Abruzzo, sul Gran Sasso, due militari in escursione sono stati sorpresi dal maltempo: entrambi sono stati trovati morti. In Toscana è già scattato il massimo livello di attenzione: è stata già evacuata la zona rossa a Marina di Carrara, in vista della bomba d'acqua prevista per stasera e che mette ancora a richio gli argini del fiume Carrione. Allerta anche in Veneto, per la piena del Po, così come in Emilia Romagna, fino alla mezzanotte di lunedì. Il sindaco di Ferrara, intanto, ha firmato un'ordinanza di evacuazione per i residenti nelle aree golenali del Grande Fiume.

Silvio-Brunetta, il grande gelo: uno scambio di battute al vetriolo

Renato Brunetta scrive a Juncker: "Bocciate la manovra". Silvio Berlusconi sbotta: "Iniziativa personale"




La lettera che Renato Brunetta ha inviato al presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, e al vice-presidente della Commissione europea per il lavoro, la crescita, gli investimenti e la competitività, Jyrki Katainen, con la richiesta, in sostanza, di bocciare la manovra italiana ha fatto infuriare Silvio Berlusconi.

La missiva - Il presidente dei deputati di Forza Italia, infatti, ha scritto un'articolata missiva "tecnico-politica per denunciare gli imbrogli della legge di stabilità di Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan, ai fini di una corretta valutazione della stessa da parte della Commissione europea in vista del suo giudizio", previsto per il 24 novembre, "con il rischio concreto dell'apertura di una procedura d'infrazione nei confronti dell’Italia".

Doppio attacco - Una mossa che non solo ha fatto infuriare il governo ("E' difficile immaginare una lettera dell'omologo francese o tedesco per scommettere sul fallimento del proprio Paese", ha detto il viceministro Enrico Morando) ma anche Berlusconi. Scrive infatti La Stampa che alcuni suoi fedelissimi lo descrivono "letteralmente furibondo per una iniziativa non concordata" e in contraddizione con la scelta del partito di contestare al governo non la mancanza di rigore "ma il fatto che Renzi non ha forzato i vincoli europei" ha specificato Raffaele Fitto.

Con convinzione - Brunetta però non si pente e taglia corto: "Non ho fatto altro che riassumere le posizioni espresse in Parlamento da Forza Italia, obiezioni fatte pubblicamente che il governo non ha mai preso in considerazione". 

sabato 15 novembre 2014

Rivoluzione in Forza Italia: un big lascia una poltrona chiave...

Forza Italia, Paolo Romani lascia la commissione Affari costituzionali, arriva un fittiano




Dopo l'armistizio, cominciano le grandi manovre. Dentro Forza Italia inizia il giro di poltrone per sedare la rivolta dei fittiani e tenere unito il partito. A pochi giorni dal nuovo incontro Berlusconi- Fitto, il capogruppo al Senato Paolo Romani lascia a sorpresa la commissione Affari costituzionali, nonostante sia tra i massimi esperti della legge elettorale che proprio ora approda a Palazzo Madama per la seconda lettura. In commissione, da uomo vicinissimo al capo, aveva condotto tutte le trattative col Pd anche sulla riforma del Senato. Passa alla commissione Esteri, il suo posto è stato già preso in queste ore dal “fittiano” e pugliese Francesco Bruni. Un cambio della guardia avvenuto in silenzio. 


Giro di poltrone - L’operazione, come racconta Repubblica, è partita, dunque, ma i nuovi organigrammi ai quali sta lavorando Verdini anticipati ieri da questo giornale) hanno fatto insorgere gli esponenti di punta del cerchio magico berlusconiano. In testa, Maria Rosaria Rossi. Ma da Giovanni Toti a Niccolò Ghedini, sono tanti altri i dirigenti di prima fila che vedono come fumo negli occhi le aperture a beneficio dell’eurodeputato e dei suoi uomini. Il piano dei forzisti della linea dura è quello di scaricare ogni responsabilità e attribuire a Verdini il progetto del nuovo ufficio esecutivo con una dozzina di componenti che proprio Fitto potrebbe guidare, per completare la "pacificazione" interna. Una tregua che per il momento appare davvero lontana. 

La vendetta al veleno di Lapo Elkann: cinque foto al vetriolo contro Della Valle

Lapo risponde a Della Valle: la vendetta ironica (e social) del rampollo di casa Agnelli




Nel corso di un evento a Piazza Affari a Milano, ieri 13 novembre, Diego Della Valle aveva espresso il suo punto di vista sulla quotazione in Borsa della Ferrari: il Cavallino "ha salvato quel bidone che è la Fiat" aveva detto l'imprenditore marchigiano. Aggiungendo che "è vergognoso, l'Italia cambierà quando capirà quanto male ha fatto questa famiglia al Paese". Lapo Elkann, rampollo di casa Agnelli e ragazzo orgoglioso del nome e del brand che gli Agnelli rappresentano nel mondo, non ci sta, e risponde per le rime al patron di Tod's postando dal proprio profilo Instagram, il social delle foto, una collezione di scatti ironici con l'intento di canzonare Diego Della Valle.

La vendetta di Lapo - "L'unico HOGAN che stimo!!!" conferma la didascalia di una foto del wrestler d'antan Hulk Hogan, ma il riferimento neanche troppo velato è allo "scarparo" Della Valle. E ancora "Scusa hai le Hogan, non ti posso parlare" recita una maglietta fotografata e condivisa dal più piccolo degli Elkann, prima dello smacco definitivo: "Una macchina può far sognare più di un paio di scarpe! Enjoy The silence!". 

Sigaretta per terra? Massacrato: la maxi-multa arriva per decreto

Sigarette, nella legge di stabilità le maxi-multe per chi le butta per terra




La legge finanziaria del 2014 presenta un "Collegato ambientale" che contiene diverse novità: il corposo disegno di legge, già approvato dalla Camera dei Deputati, ora passerà al Senato, dove sarà esaminato e votato. Gli interventi previsti, come svela il numero odierno di Italia Oggi, non riguarderanno solo il rischio idrogeologico, come si è visto in questo novembre drammatico per le devastanti alluvioni che hanno investito il nostro Paese, ma riguarderanno anche chewing gum e sigarette, per esempio.

Le multe - Riceveranno infatti una multa, da 30 a 150 euro, i fumatori che getteranno i mozziconi di sigarette e i chewing gum in strada, nelle acque o negli scarichi. I vari comuni, dal canto loro, dovranno predisporre nelle strade, nei parchi pubblici e nei luoghi di alta aggregazione sociale, appositi contenitori dove poter gettare gomme e sigarette, di cui anche gli stessi produttori dovranno sensibilizzare i consumatori, circa i danni ambientali per il loro abbandono. Il ddl stabilisce che la metà dei proventi derivanti dalla riscossione delle multe dovrà essere convogliato in un Fondo istituito presso il ministero dell'ambiente: l'altro 50% servirà ai comuni per lanciare campagne di informazione e sensibilizzazione per la pulizia del sistema fognario urbano.

Il rischio idrogeologico - Sulle zone a rischio, ci sarà la possibilità di demolire gli immobili e le opere abusive, attingendo ad un fondo apposito, di dieci milioni per il 2014. Se i comuni non realizzeranno tali interventi entro quattro mesi, saranno tenuti a restituire i fondi al ministero. Il ddl prevede anche una multa, da 2 mila a venti mila euro, per il proprietario di un immobile che si rifiuti di di rimuovere il manufatto abusivo posto in una zona a rischio idrogeologico. 

Gli appalti pubblici - In questo caso, si punta ad incentivare i concorrenti muniti di registrazione Emas (che certifica la qualità ambientale dell'organizzazione aziendale) o di marchio Ecolabel (che certifica la qualità ecologica dei prodotti), rispettivamente con un beneficio del 30% e del 20%, e lo stesso criterio servirà come elemento di preferenza per la formulazione delle graduatorie. Per gli appalti di forniture di beni e servizi, si dovranno sempre prevedere le specifiche tecniche e le clausole contrattuali contenute nei "Criteri ambientali minimi" per l'acquisto di servizi energetici e di attrezzature. 

Strade, green community e raffinerie - Nelle gare d'appalto per la realizzazione di pavimentazioni stradali e barriere acustiche, dovranno essere previsti negli atti di gara punteggi premianti i prodotti che contengono materiali post consumo, nelle percentuali fissate come criteri ambientali minimi. La presidenza del consiglio dovrà mettere a punto la "Strategia nazionale delle green community", come strumento per istituire un nuovo rapporto sussidiario e di scambio tra comunità rurali e urbane. Infine, è prevista la predisposizione della Valutazione di impatto sanitario, per alcuni progetti di raffinerie di petrolio greggio, impianti di gassificazione e liquefazione e terminali di rigassificazione, mentre la moratoria sulle sanzioni Sistri (Sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi), a carico di imprese e artigiani, è stata prorogata al 31 dicembre 2015.

"REPORT", SILURO CONTRO PRODI Arriva l'inchiesta sul fratello Vittorio

Report, l'inchiesta su Vittorio Prodi che fa tremare Romano: Milena Gabanelli "entra" nella corsa al Colle



Vittorio Prodi 

Si fa un gran parlare di corsa al Colle, delle dimissioni di Giorgio Napolitano e dei candidati alla scalata al Quirinale. E in questo chiacchiericcio, domenica sera entrerà a gamba tesa niente di meno che la fu candidata (dai grillini) al Colle Milena Gabanelli, che dopo le oche di Moncler mette nel mirino la famiglia del "big" che viene dato in pole per il dopo-Re Giorgio, mister Romano Prodi. Già, perché nell'inchiesta di Report che verrà trasmessa domenica sera - inchiesta che al solito preannuncia un terremoto - verrà tratteggiata la storia di Vittorio Prodi, fratello dell'ex premier, e dei suoi affari nel campo dei rifiuti radioattivi. Si parlerà insomma delle attività di Hera, una delle più grandi municipalizzate d'Italia posseduta da 180 comuni dell'Emilia Romagna, e che oltre ai rifiuti urbani gestisce anche quelli pericolosi, quelli radioattivi, appunto. Un duro colpo, dunque, per la famiglia Prodi e per il candidato Romano, candidato "non gradito" al premier Matteo Renzi (basti pensare come ai tempi della vittoria dimezzata di Pier Luigi Bersani il "Mortadella" fu silurato nella corsa al Colle dai celebri "101" del Partito democratico, secondo molte indiscrezioni "guidati" dalla manina dell'oggi premier). Inoltre, l'ipotesi di un Prodi al Colle già nei primi giorni del 2015, rischierebbe di far naufragare il Patto del Nazareno: per Silvio Berlusconi, il nome di Prodi è infatti irricevbile.

L'intreccio - L'introduzione alla prossima puntata di Report, riportata sul sito del Corriere della Sera, spiega che Partner di Hera in questo settore è la Protex Italia Spa di Forlì, che lavora principalmente con committenti pubblici e viene indicata da Sogin - l'ente nazionale per la gestione del nucleare in Italia - come uno dei depositi autorizzati a conservare e gestire rifiuti nucleari. Socio di maggioranza della Protex, con il 96% delle azioni, è una società di San Marino, la Laboratori Protex Spa. E una parte delle quote della Laboratori Protex è schermata da una fiduciaria, la Sofir Fiduciaria di Bologna, e dunque è impossibile sapere a chi appartengono realmente quelle azioni. Nel 2012, a indagare su Sofir, furono gli ispettori antiriciclaggio di Bankitalia, e si scoprì che la società avrebbe commesso irregolarità nella gestione di centinaia di milioni di euro provenienti da San Marino: per gli inquirenti la Sofir nasconderebbe i segreti di gran parte dell'Emilia Romagna che conta, con 500 aziende intestate, tra cui quella di Nicola Femia, che secondo quanto scritto sul sito del Corsera, per gli inquirenti sarebbe un narcotrafficante legato all'ndrangheta.

E spunta un nome... - E tra i proprietari della Laboratori Protex di San Marino, insieme alla fiduciaria Sofir, ecco spuntare Vittorio Prodi, fratello di Romano, presidente della provincia di Bologna tra il 1995 ed il 2004 ed europarlamentare del Pd fino allo scorso aprile. Per alcuni anni, Vittorio Prodi è stato contemporaneamente presidente della provincia di Bologna (che è uno dei soci istituzionali di Hera) e proprietario della Protex, che prende lavori e appalti proprio da Hera. E nella puntata di domenica, Report si occuperà anche della vicenda dei rifiuti tossici seppelliti sotto la sede Hera, vicino al centro di Bologna. La Gabanelli promette di diffondere documenti inediti che testimonierebbero il reale livello d'inquinamento del suolo di quei terreni e i rischi per la salute. A queste analisi, svolte da Hera, sarebbero stati sottoposti anche i dipendenti che ogni giorni si recavano al lavoro in quei posti. I risultati, però, non sono mai stati divulgati.