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domenica 16 novembre 2014

Silvio-Brunetta, il grande gelo: uno scambio di battute al vetriolo

Renato Brunetta scrive a Juncker: "Bocciate la manovra". Silvio Berlusconi sbotta: "Iniziativa personale"




La lettera che Renato Brunetta ha inviato al presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, e al vice-presidente della Commissione europea per il lavoro, la crescita, gli investimenti e la competitività, Jyrki Katainen, con la richiesta, in sostanza, di bocciare la manovra italiana ha fatto infuriare Silvio Berlusconi.

La missiva - Il presidente dei deputati di Forza Italia, infatti, ha scritto un'articolata missiva "tecnico-politica per denunciare gli imbrogli della legge di stabilità di Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan, ai fini di una corretta valutazione della stessa da parte della Commissione europea in vista del suo giudizio", previsto per il 24 novembre, "con il rischio concreto dell'apertura di una procedura d'infrazione nei confronti dell’Italia".

Doppio attacco - Una mossa che non solo ha fatto infuriare il governo ("E' difficile immaginare una lettera dell'omologo francese o tedesco per scommettere sul fallimento del proprio Paese", ha detto il viceministro Enrico Morando) ma anche Berlusconi. Scrive infatti La Stampa che alcuni suoi fedelissimi lo descrivono "letteralmente furibondo per una iniziativa non concordata" e in contraddizione con la scelta del partito di contestare al governo non la mancanza di rigore "ma il fatto che Renzi non ha forzato i vincoli europei" ha specificato Raffaele Fitto.

Con convinzione - Brunetta però non si pente e taglia corto: "Non ho fatto altro che riassumere le posizioni espresse in Parlamento da Forza Italia, obiezioni fatte pubblicamente che il governo non ha mai preso in considerazione". 

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