Forza Italia, Paolo Romani lascia la commissione Affari costituzionali, arriva un fittiano
Dopo l'armistizio, cominciano le grandi manovre. Dentro Forza Italia inizia il giro di poltrone per sedare la rivolta dei fittiani e tenere unito il partito. A pochi giorni dal nuovo incontro Berlusconi- Fitto, il capogruppo al Senato Paolo Romani lascia a sorpresa la commissione Affari costituzionali, nonostante sia tra i massimi esperti della legge elettorale che proprio ora approda a Palazzo Madama per la seconda lettura. In commissione, da uomo vicinissimo al capo, aveva condotto tutte le trattative col Pd anche sulla riforma del Senato. Passa alla commissione Esteri, il suo posto è stato già preso in queste ore dal “fittiano” e pugliese Francesco Bruni. Un cambio della guardia avvenuto in silenzio.
Giro di poltrone - L’operazione, come racconta Repubblica, è partita, dunque, ma i nuovi organigrammi ai quali sta lavorando Verdini anticipati ieri da questo giornale) hanno fatto insorgere gli esponenti di punta del cerchio magico berlusconiano. In testa, Maria Rosaria Rossi. Ma da Giovanni Toti a Niccolò Ghedini, sono tanti altri i dirigenti di prima fila che vedono come fumo negli occhi le aperture a beneficio dell’eurodeputato e dei suoi uomini. Il piano dei forzisti della linea dura è quello di scaricare ogni responsabilità e attribuire a Verdini il progetto del nuovo ufficio esecutivo con una dozzina di componenti che proprio Fitto potrebbe guidare, per completare la "pacificazione" interna. Una tregua che per il momento appare davvero lontana.
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