Stato-Mafia: Processo rinviato a venerdì
E' stato rinviato a venerdì il processo aperto ieri a Palermo sulla cosiddetta trattativa Stato-Mafia. Lo ha il presidente della Corte d'Assise, dopo la richiesta del Pm di un termine per esprimere un parere sulle domande di costituzione di parte civile. Tra quanti hanno chiesto di costituirsi parte civile, la Regione Toscana e il Comune di Firenze, l'Associazione Vittime di Via dei Georgofili, le associazioni Addiopizzo e Libera, Salvatore Borsellino e i familiari di Salvo Lima, eurodeputato Dc ucciso dalla Mafia. Intanto sono 10 gli imputati e 178 i testimoni. Tra gli imputati la Corte d'Assise dovrà giudicare mafiosi, politici e ufficiali dei carabinieri che, secondo l'accusa, avrebbero trattato per concordare una strategia per mettere fine al periodo delle stragi mafiose del 1992/93. Due posizioni sono state stralciate. Quella dell'ex Ministro Calogero Mannino, che ha scelto il rito abbreviato, e quella del Boss Bernardo Provenzano, per le sue condizioni di salute, giudicato davanti al Gup in un processo parallelo. I testimoni citati dalla Procura di Palermo sono, appunto, 178, tra questi il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. L Procura, intanto, ha annunciato la contestazione di una nuova aggravante a carico dell'ex Ministro dell'Interno Mancino, che, ha detto il Pm Di Matteo, "sarà specificata nella prossima udienza". "Non la temo", ha replicato al cronista Mancino. L'ex Ministro chiederà lo stralcio del Processo. "Ho combattuto la Mafia e non posso stare insieme alla Mafia in un processo, ha spiegato. "La trattativa non c'è stata", ha ribadito. Mancino è stato contestato dal Movimento delle Agende Rosse all'uscita dall'aula dove, appunto, si svolge il Processo sulla cosiddetta trattativa Stato-Mafia nel quale è imputato per falsa testimonianza.