Politica. Cardito (Na). Il Tribunale ha deciso: "Nunzio Raucci è eleggibile"
di Giovanni De Cicco
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Nunzio Raucci Consigliere Comunale Cardito (Na) |
CARDITO
– Nunzio Raucci, il consigliere comunale più votato alle ultime
elezioni Amministrative, era eleggibile e quindi resta a pieno
titolo, senza macchie e senza ombre, in consiglio comunale. Ha vinto
una partita importante. L’ha vinta in tribunale e nel paese con lo
stile che lo ha sempre contraddistinto: mai una parola fuori posto,
mai una reazione scomposta. Raucci si è affidato prima al buon senso
del consiglio comunale e poi al verdetto della magistratura
ordinaria. Ed ha vinto su tutti i fronti. Ricapitoliamo la
storia. Il consigliere ex Api si è candidato alle ultime elezioni
Amministrative al civico consesso nella lista del “fiorellino”
ricoprendo, allo stesso tempo, l’incarico di presidente del Cda del
cimitero. Il gruppo “Cambiamo Cardito”, rappresentato allora dai
consiglieri Enzo Mormile e Almerindo Santucci, presentò un ordine
del giorno in consiglio comunale e chiese di votare la decadenza di
Raucci argomentandola in aula. La maggioranza, guidata dal sindaco
Giuseppe Cirillo, si dichiarò incompetente in attesa del verdetto
del tribunale. Santucci e Mormile non gradirono la scelta del
centrosinistra ed iniziarono ad accusare la coalizione di governo e
l’ex gruppo Api di connivenza e consociativismo. Anche attraverso
un volantino al veleno. Nunzio Raucci ha ingoiato bocconi amari
senza fiatare. Fino alla sentenza del tribunale arrivata in seguito
ad un ricorso presentato da uno dei fedelissimi di Santucci e
Mormile: Antonio Sibilio. Il verdetto della magistratura non solo
conferma che Nunzio Raucci fosse eleggibile, ma da indiscrezioni
trapelate, un altro aspetto che ha convinto il giudice, è stata la
“buona fede” del consigliere comunale in quanto occupava
l’incarico di presidente del Cda grazie ad una norma specifica
approvata in consiglio comunale. Quindi, se eventualmente errore ci
fosse stato, non era da addebitare sicuramente alla malafede di
Raucci. Aspetto determinante nella valutazione finale del caso,
supportata ovviamente da un ragionamento del giudice in merito
all’impianto normativo e alla giurisprudenza consolidata
sulla questione. Inoltre, il tribunale ha condannato pure l’esponente
di “Cambiamo Cardito” che ha presentato il ricorso contro
Raucci al risarcimento di più di 2mila euro per ciascuna delle parti
costituite: il consigliere Raucci appunto, e il Comune di Cardito che
si è costituito come parte resistente. E il primo grado di giudizio
ha dato ragione a Raucci, al centrosinistra e al primo cittadino
Giuseppe Cirillo su tutta la linea adottata sul caso spinoso e
intrigato. Nunziante Raucci reagisce con stile e preferisce non
rilasciare dichiarazioni per non alimentare polemiche. Un altro
buco nell’acqua di “Cambiamo Cardito”, dopo la figuraccia
sull’Imu e su alcune iniziative consiliari su atti
dell’amministrazione pienamente legittimi e legali e sui quali
Almerindo Santucci ha tentato di alzare un inutile polverone, solo
per “fini personali”, chiudendo gli occhi, invece, su situazioni
molto delicate che riguardano diversi settori del Comune. Ma
ovviamente per metterle in evidenza bisogna leggere le carte,
bisogna, dopo averle lette, capirle e poi si agisce. In un’ottica
di interesse collettivo. Senza personalismi che stanno portando quel
gruppo alla deriva. Le istituzioni meritano serietà e rispetto. Non
di essere trattate come una locanda delle trame…