Napoli. Dure accuse quelle rivolte al Presidente della Provincia Cesaro e all'ex. Sottosegretario Cosentino: "Assunzioni in cambio di voti".
Gravi ed "infamanti" le accuse del collaboratore di Giustizia Francesco Bidognetti: "La famiglia Cosentino cambiava assegni ai Boss dei Casalesi per consentire loro di pagare gli stipendi agli affiliati". Una accusa che se dovesse essere confermata dagli inquirenti non lascerebbe troppe vie d'uscita al Presidente Cesaro e all'ex. Sottosegretario Cosentino. Francesco Bidognetti - racconta Francesco della Corte - mi disse che già nel 1993 i fratelli Cosentino, e non solo l'onorevole Nicola, stavano a disposizione dei Clan dei Casalesi. Più di recente vi posso riferire - continua il collaboratore di Giustizia - che in occasione delle elezioni Politiche anche Mario Cosentino faceva prendere posti nella Eco4 a persone che indicava il clan. Io stesso feci prendere un posto di lavoro al cognato di Licari, presso la Eco4, rivolgendomi a Picone Vincenzo il quale intervenne su Mario Cosentino per farlo assumere. Non solo - continua il collaboratore di Giustizia - anche delle circostanze sull'onorevole Cesaro, ovvero, l'attuale Presidente della Provincia di Napoli: ricordo che quando parlai con Picone per far assumere il cognato di Baldassarre Licari, lo stesso mi disse che oltre alla possibilità di rivolgersi a Cosentino, vi era anche la possibilità di rivolgersi all'Onorevole Cesaro per il tramite di una persona di Sant'Antimo. L'ex. Sottosegretario Cosentino come il Presidente della Provincia di Napoli Cesaro, si dichiarano stupefatti e sconcertati per le "farneticanti ed infamanti" accuse che gli vengono rivolte, in più l'On. Cesaro conclude specificando che, la sua posizione nell'inchiesta è stata già archiviata dai Magistrati.